SCILLA – Perseguita l’amante della moglie, uomo sotto accusa per minacce e aggressioni

I Carabinieri della Stazione di Scilla hanno eseguito un’ordinanza che dispone il divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima, con l’obbligo per l’indagato di mantenere una distanza minima di 500 metri. Il provvedimento cautelare riguarda un uomo residente a Scilla, accusato di atti persecutori nei confronti di un 54enne originario di Reggio Calabria.

L’intera storia ha preso avvio nella scorsa estate, quando l’uomo avrebbe scoperto che la moglie intratteneva una relazione extraconiugale con il 54enne. Da quel momento, secondo quanto denunciato, l’indagato avrebbe avviato una serie di comportamenti ossessivi nei confronti della vittima, tra cui minacce, aggressioni fisiche e atti vessatori.

L’intensità e la frequenza degli episodi denunciati hanno portato il 54enne a modificare radicalmente le sue abitudini di vita, fino al punto di avere paura persino di recarsi presso il proprio luogo di lavoro. L’uomo, esasperato dalla situazione e dal clima di costante tensione, ha deciso, verso la fine dell’estate, di rivolgersi ai Carabinieri della Stazione di Scilla per denunciare i fatti.

I Carabinieri, dopo aver ascoltato con attenzione la vittima e diversi testimoni oculari degli episodi denunciati, hanno raccolto tutti gli elementi necessari per circostanziare i fatti. Le informazioni e le prove acquisite sono state trasmesse alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, che ha valutato il grave quadro indiziario a carico dell’uomo e richiesto l’emissione di una misura cautelare al Tribunale di Reggio Calabria.

Il Tribunale ha quindi disposto il divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi da essa frequentati, prevedendo una distanza minima di 500 metri, al fine di tutelare la vittima e prevenire il rischio di ulteriori episodi persecutori.

Va sottolineato che il procedimento si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari. In conformità con la normativa vigente, l’indagato è da considerarsi innocente fino all’eventuale emissione di una sentenza definitiva di colpevolezza.

REGGIO – Altafiumara Resort & Spa inaugura l’Enoteca Culturale: un nuovo punto di riferimento per la cultura del vino calabrese

Altafiumara Resort & Spa è lieta di annunciare l’inaugurazione della sua Enoteca Culturale, un progetto dedicato alla promozione e diffusione della cultura del vino calabrese.
Il 17 dicembre, alle ore 18:00, prenderà vita un nuovo spazio ideato per coinvolgere un pubblico sempre più ampio e trasversale, offrendo esperienze che vanno oltre la degustazione e che abbracciano la storia, le tradizioni e il patrimonio vitivinicolo del territorio reggino.

L’Enoteca Culturale nasce con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per la conoscenza e la valorizzazione del vino calabrese. Più che un’enoteca, questo spazio si propone come luogo d’incontro tra produttori, esperti del settore e appassionati.
Qui, il vino sarà il tramite per raccontare storie e tradizioni, promuovendo la Calabria come destinazione d’eccellenza enologica e sostenendo i viticoltori locali nella valorizzazione delle loro etichette. Questo progetto vuole ampliare la diffusione della cultura del vino, puntando a eventi ed esperienze che coinvolgano anche chi non appartiene esclusivamente al settore, favorendo un dialogo tra tradizione e innovazione.

La nuova Enoteca Culturale di Altafiumara ospiterà, nel corso del tempo, una serie di iniziative dedicate alla cultura del vino e al territorio: corsi di formazione, incontri con i produttori, serate di degustazione aperte al pubblico, esperienze all’interno della nostra vigna didattica.
Nel tempo, il progetto punta a concretizzarsi in un evento annuale di rilevanza nazionale, che faccia di Reggio Calabria un polo di riferimento per il vino calabrese.
Ogni attività è pensata per mettere in contatto diretto i protagonisti del settore con il pubblico, creando una rete solida che sostiene la crescita del territorio.

La serata di inaugurazione si aprirà con una conferenza stampa alle 18:00, durante la quale verrà illustrata la visione dell’Enoteca Culturale, le collaborazioni previste e gli obiettivi del progetto.
Seguirà l’apertura ufficiale, che sarà anche occasione per una prima degustazione dedicata al pubblico presente.

REGGIO – Masterplan per la città futura: una costruzione condivisa e corale

Non ne ha dubbi l’assessore Paolo Malara che, alla conclusione del terzo incontro sul tema città produttiva/città generativa – con i due focus su Strategie di sviluppo della città di Reggio Calabria” e La città dei quartieri – rimarca inequivocabilmente il concetto della rilevanza politica del masterplan quale strumento di indirizzo fondamentale e condiviso per costruire il nuovo orizzonte cittadino.

Ci sono aspetti materiali ed altri immateriali; una progettualità che viene declinata, soprattutto, mettendo al centro la persona e la qualità della vita; tutto il resto ruota attorno a questo fulcro.

La visione della città futura si sviluppa attraverso 4 assi e 18 elementi; partendo dalla costa, in orizzontale, e penetrando in verticale tutte le aree interne delle vallate, della collina e degli altipiani; rispettandone e valorizzandone le specificità ad ogni livello.

Il territorio cittadino diventa policentrico ed i princìpi ispiratori che governano questo orizzonte progettuale sono -senza alcun dubbio-  la sostenibilità, l’autogoverno, la prossimità, la mobilità, l’utilizzo armonioso e consapevole delle risorse con un ritorno equilibrato alla natura, il valore dell’acqua e del verde, la rigenerazione degli spazi rifunzionalizzando aree con assegnazione di nuovi significati: sociali, economici, culturali.

L’aspetto culturale è fondamentale; si ritorna ad un “punto zero” per offrire alla città la possibilità di potersi riconcepire in senso contemporaneo alla luce di cambiamenti macroscopici che vanno tradotti in progettualità concrete: a più livelli.

Sono stati individuati vari ambiti di intervento: quartieri, luoghi identitari, ecosistemi, infrastrutture verdi, nodi intermodali, mobilità.

La città, vista come un organismo, va ri-connessa superando lo stato attuale -che la vede disarticolata- a favore di un sistema intersettoriale che la vuole unita seppur policentrica; riconoscendo valore all’immenso patrimonio delle sue peculiarità.

Il paesaggio, il cibo, l’agricoltura, i parchi e le aree verdi (esistenti o da realizzare) diventano elementi strutturali della città produttiva e generativa; offrendo opportunità concrete di conciliare gli aspetti economici a quelli della qualità della vita, del tempo libero, del confronto intergenerazionale: una “sostenibilità” umanista coniugata nei tempi e nei modi attuali.

L’assessore Paolo Malara descrive i lavori di questo terzo incontro dichiarando “Oggi è stato un bel momento di partecipazione; vogliamo costruire questo percorso coinvolgendo i soggetti del territorio: associazioni, enti del terzo settore, comitati, parrocchie, privati e cittadini. Abbiamo parlato -tra le altre cose- di quartieri, di policentrismo, prossimità; perché tutti si devono appropriare di questa concezione facendola diventare una costruzione corale. Ci siamo confrontati su come questa città -dalle sette fiumare- si possa rigenerare; su quali siano gli aspetti generativi del lavoro e dell’economia; di come i vari km di costa, le vallate, la collina, l’Aspromonte e la relazione tra urbano e natura si possano conciliare in una visione armoniosa. Una bellissima discussione che ci riporta ad un rapporto nuovo con il territorio e la città: meno macchine, un sistema integrato di mobilità, un lavoro sui nodi con stazioni che divengano non solo fermate ma luoghi di interscambio e di servizi utili alla città; una visione che, sostanzialmente, metta al centro la persona.”

Una città che deve capire come vivere, come confrontarsi con le altre città europee -continua Malara- come sfruttare la consapevolezza di essere centro del Mediterraneo, con i suoi 32 km di costa ed una grande naturalità. Un momento, insomma, di ripartenza; un’idea di futuro rispetto alla quale possiamo essere avvantaggiati, paradossalmente, per non avere avuto delle grandi trasformazioni da sviluppo industriale preservando quindi la natura e le risorse naturali. Nostro obiettivo è la costruzione della città del futuro ma con un progetto attuale; stiamo già lavorando in modo concreto e con risorse, su vari fronti, per dare una nuova prospettiva che riparta da un punto zero per una città che vogliamo costruire assieme.”

L’ultimo incontro, di questo primo ciclo, si svolgerà sempre all’Urban Center venerdì 22 tra le 9:30 e le 12:30 sul tema: Città intelligente/Città della conoscenza (efficienza) ed i focus su Urban Digital twinInnovazione e attrattività e Le comunità educanti.

REGGIO – Ingenti quantità di rifiuti nelle fogne: denunciato il titolare di una nota azienda reggina

Nell’ambito di un’attività di tutela ambientale, svolta dalla Polizia metropolitana di Reggio Calabria, diretta dal comandante Francesco Macheda, è stato deferito il titolare di una nota azienda reggina per il reato di inquinamento.
L’uomo è ritenuto presunto responsabile di gravi illeciti ambientali, in particolare per aver immesso nella condotta fognaria comunale di Reggio Calabria, ingenti quantità di rifiuti liquidi che sarebbero giunti, mediante la stessa condotta, all’impianto di depurazione comunale di Gallico Marina.
Questo comportamento ha avuto serie ripercussioni sul ciclo depurativo del depuratore comunale, con potenziale compromissione della qualità delle acque e mettendo a rischio la salute pubblica.
L’indagine è scaturita da una lunga attività investigativa durata anni, consistente nella raccolta di informazioni ed in particolare delle segnalazioni della società ‘Idrorhegion’, attuale conduttore della rete fognaria cittadina; in tal modo è stato possibile realizzare un monitoraggio attento e dettagliato delle attività illecite dell’azienda in questione.
Gli agenti della Polizia metropolitana hanno lavorato incessantemente per raccogliere prove e informazioni che potessero attestare l’illecito. Grazie a un’analisi approfondita e alla collaborazione con altri Enti, ArpaCal in primis, gli inquirenti sono riusciti a delineare un quadro chiaro della situazione, portando infine all’individuazione del titolare dell’azienda.
I dati raccolti hanno confermato non solo le irregolarità riscontrate, ma anche l’entità dell’inquinamento causato, evidenziando un potenziale pericolo per il sistema depurativo e, conseguentemente, per l’ecosistema locale.
L’operazione si inserisce in un contesto più ampio di tutela del patrimonio ambientale da parte della Polizia metropolitana di Reggio Calabria, i cui operatori continuano a svolgere un lavoro incessante e fondamentale per garantire la legalità e la sicurezza ambientale. La professionalità e la dedizione degli agenti rappresentano un deterrente per chiunque pensi di eludere la legge a scapito dell’ambiente e della salute dei cittadini.
Questa azione esemplare sottolinea l’importanza della prevenzione e della repressione degli illeciti ambientali, evidenziando come la sinergia tra istituzioni e forze dell’ordine possa portare a risultati significativi. L’auspicio è che episodi come questo possano fungere da monito per tutti coloro i quali sacrificano il bene comune per gli interessi personali, affermando un messaggio chiaro: l’inquinamento e la violazione delle normative ambientali non saranno tollerati.
L’attività di controllo del territorio prosegue con determinazione a tutela dell’ambiente, con l’obiettivo di preservare il patrimonio naturale e garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire.

CIRÒ MARINA (KR) – Estorsione, usura e rapina a connazionale, in manette un 30enne cinese

I Carabinieri della Compagnia di Cirò Marina, coadiuvati da militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Crotone, hanno eseguito un provvedimento cautelare, emesso dal GIP presso il Tribunale di Crotone su richiesta della locale Procura della Repubblica, nel quale vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza a carico di un soggetto trentenne, di nazionalità cinese e dimorante a Cirò Marina (KR), indagato per i delitti di estorsione, usura e rapina in danno di un connazionale titolare di un’attività di ristorazione.

Secondo l’impostazione accusatoria accolta dai Gip (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), le indagini, condotte dai Carabinieri tra giugno e ottobre 2024 mediante attività tecniche, acquisizione di filmati di video sorveglianza, servizi di osservazione controllo e pedinamento, perquisizioni, sequestri e audizione di testimoni, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, a cui, nel febbraio 2024, la persona offesa, in un momento di forte difficoltà economica, si sarebbe rivolto per ottenere un prestito al fine di supportare l’attività commerciale. L’indagato, di conseguenza, avrebbe offerto il suo aiuto finanziario adottando tuttavia, per la restituzione, un tasso attestabile, per come ricostruito dai militari della Guardia di Finanza, al 176,4 %, ben al di sopra dei tassi soglia stabiliti dalla Banca d’Italia, e facendogli sottoscrivere un vero e proprio contratto in lingua cinese. Nei mesi seguenti, non ottenendo la restituzione del prestito, il creditore, che nel contempo pretendeva costanti e quotidiani versamenti, avrebbbe così cominciato a minacciare la vittima sia telefonicamente che di persona, e usando, in alcune circostanze, anche violenza fisica nei suoi confronti.

Il quadro indiziario raccolto dai Carabinieri e dai Finanzieri, nell’ambito delle rispettive competenze, a carico dell’indagato è stato condiviso dalla Procura della Repubblica di Crotone che ha avanzato richiesta di emissione di misura cautelare. Il Gip, accogliendo la richiesta, ha disposto la cattura del soggetto, per cui si sono aperte le porte del carcere di Crotone. Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari, e, all’esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa dell’indagato, la cui eventuale colpevolezza in ordine ai reati contestati dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.

CORIGLIANO R. – Arrestato 34enne, pregiudicato, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio e detenzione illegale di arma

Nei giorni scorsi personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Corigliano-Rossano, all’interno dell’area urbana di Corigliano, ha tratto in arresto un uomo di 34 anni, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio e per detenzione illegale di arma.

Gli investigatori del Commissariato di Corigliano-Rossano, già da qualche giorno erano sulle tracce del soggetto, su cui era pendente un ordine di esecuzione per la carcerazione e sospensione del medesimo emesso dalla Procura della Repubblica di Lecce, allo stato irreperibile. L’attività investigativa ha consentito di individuare il domicilio del giovane presso uno stabile della frazione Schiavonea di Corigliano, all’interno del quale si era rifugiato per condurre una vita schiva e riservata.

Il giovane, originario del luogo, da poco tempo si era ritirato in questo centro dopo aver trascorso diversi anni fuori regione ove si era reso responsabile, tra l’altro, di alcuni reati contro la persona ed il patrimonio ed in ultimo in una città del nord Italia ove aveva stabilito la propria residenza.

Nella serata del 15 novembre, dopo alcuni giorni di osservazione dell’abitazione, gli uomini del Commissariato cittadino hanno sorpreso il giovane all’atto di uscire dal proprio appartamento. L’atteggiamento dell’indagato, insofferente al controllo, ha insospettito i poliziotti ma soprattutto il forte odore riconducibile alla presenza di sostanze stupefacenti proveniente dall’abitazione, ha determinato negli operatori la decisione di approfondire il controllo all’interno dei locali.

La perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire all’interno dell’abitazione 10 panetti di Hashish aventi peso complessivo pari a 541,25 grammi5 Vasetti in vetro contenete sostanza del tipo “Benzocaina”, nonché 2 bilancini di precisione digitale perfettamente funzionanti.

L’attività di P.G. si è conclusa con il rinvenimento anche di una carabina calibro 7,62mmavente lunghezza 124cm e potenza pari a 141joules la cui detenzione è vietata, per cui il giovane è stato deferito per detenzione illegale di arma.

L’uomo, con precedenti per reati contro la persona, è stato tratto in arresto e associato alla Casa Circondariale di Castrovillari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Il tutto si comunica nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca.

Guerin Subbuteo il 23 e 24 novembre al Pala Mazzetto, l’assessore Romeo: « Abbiamo scelto il Rione Modena per contribuire alla rigenerazione sociale delle periferie»

Il presidente Criserà ha ricordato le origini storiche del Subbuteo nella città dello Stretto, nato nel 1974 per iniziativa di Mario Del Pozzo e Giuseppe Napoli. Per Ielapi si tratta di «un’occasione unica per il Centro-Sud, poiché Reggio sarà l’unica tappa da Roma in giù»

A Palazzo San Giorgio conferenza stampa di presentazione della quinta tappa del Guerin Subbuteo, torneo di calcio da tavolo che si svolgerà a Reggio Calabria il 23 e 24 novembre al Pala Mazzetto del rione Modena. L’incontro si è svolto nella Sala dei Lampadari “Italo Falcomatà” e ha visto la partecipazione dell’assessore Carmelo Romeo, di Antonino Criserà, presidente della Subbuteo Club Reggio Calabria, e di Piero Ielapi, presidente della Federazione Italiana Calcio da Tavolo (Fisct).

Il torneo vedrà la partecipazione di sedici squadre e oltre settanta giocatori, che animeranno le competizioni in riva allo Stretto. «Insieme al sindaco Giuseppe Falcomatà – ha spiegato Romeo – sin dal primo incontro con i presidenti Ielapi e Criserà, abbiamo sposato l’idea di portare a Reggio Calabria la quinta tappa del Guerin Subbuteo. È un evento che, come ci hanno raccontato i due presidenti, è molto amato dai ragazzi. Mi ha sorpreso scoprire che il Subbuteo, che nella nostra immagine è associato a qualcosa di vintage, ha ancora tanta passione tra le nuove generazioni, come dimostrano le categorie under che parteciperanno al torneo. Come Amministrazione, abbiamo voluto appoggiare questa iniziativa e ringraziamo la Città metropolitana che ci ha permesso di ospitarla al Pala Mazzetto. Abbiamo scelto il Rione Modena anche per contribuire alla rigenerazione sociale delle periferie e spostare gli eventi lontano dal centro. Siamo felici di ospitare atleti da tutta Italia e speriamo che l’occasione permetta loro di scoprire la bellezza della nostra città oltre l’aspetto sportivo».

Piero Ielapi ha sottolineato l’importanza del Guerin Subbuteo, definendolo «il torneo più prestigioso dopo i campionati italiani federali». Ha poi aggiunto: «Questo torneo, che si tiene in diverse città italiane, rappresenta un’occasione unica per il Centro-Sud, poiché Reggio Calabria sarà l’unica tappa da Roma in giù. La Federazione conta attualmente centoventi squadre e più di 1.200 tesserati, con una forte partecipazione di ragazzi, anche grazie all’impegno nelle scuole. A Reggio Calabria stiamo cercando di instaurare collaborazioni con alcune scuole, con la speranza di far entrare il calcio da tavolo come materia didattica, come già successo in altre città come Genova, Pescara e Ferrara. È fondamentale investire nei giovani, perché da questi ambienti nascono i campioni d’Europa e del Mondo».

Antonino Criserà ha espresso il suo ringraziamento al sindaco Falcomatà e all’assessore Romeo per aver sostenuto con entusiasmo l’organizzazione del torneo a Reggio Calabria. Ha ricordato le origini storiche del Subbuteo nella città dello Stretto, nato nel 1974 per iniziativa di Mario Del Pozzo e Giuseppe Napoli. «Il nostro club è stato fondato nel 2004, ma ci piace pensare che stiamo raccogliendo l’eredità di chi, più di quarant’anni fa, ha contribuito a diffondere questa passione. Sono ricordi che ci emozionano, perché ci riportano a quando eravamo ragazzi e ci avvicinavamo al Subbuteo, e oggi, decenni dopo, ci ritroviamo ancora a condividere questa passione sui tavoli da gioco».

LAMEZIA TERME (CZ) – Scoperte tre piantagioni illegali di canapa

I Finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme hanno scoperto tre piantagioni illegali di canapa indiana. Una si trovava in un tratto di un affluente del torrente Canne, a breve distanza dal centro abitato di “Nicastro”, mentre le altre due erano nascoste in una zona montuosa, tra la vegetazione boschiva. Le piantagioni sono state individuate grazie alle ricognizioni aeree delle Fiamme Gialle, e successivamente, una perlustrazione a piedi da parte delle pattuglie ha permesso di localizzare le aree dove erano coltivate 197 piante di cannabis indica, irrigate da sofisticati impianti elettronici con temporizzatori. Le coltivazioni erano dotate anche di sistemi di videosorveglianza alimentati da pannelli solari, con sensori di movimento, che permettevano di monitorare le piantagioni. L’acqua per l’irrigazione di una delle coltivazioni proveniva da una condotta pubblica alla quale i responsabili si erano collegati illegalmente, a oltre quattrocento metri di distanza. Gli accertamenti hanno portato all’identificazione di uno dei responsabili, che è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Lamezia Terme.

FONTE: Ansa

MELICUCCO (RC) – Bar frequentato da pregiudicati, attività sospesa per un periodo di 15 giorni

I Carabinieri della Stazione di Melicucco hanno notificato un provvedimento di sospensione della licenza, ex art. 100 T.U.L.P.S., emesso dal Questore della provincia di Reggio Calabria, con conseguente chiusura di un bar di quel comune.

Il provvedimento, su proposta dei Militari dell’Arma, è stato motivato dai diversi controlli svolti dalle pattuglie dell’Arma dei Carabinieri, lo scorso anno e in quello corrente.

L’attività commerciale è risultata luogo di ritrovo di persone pregiudicate per diverse tipologie di reati, sia contro la persona e il patrimonio che inerenti alla normativa sugli stupefacenti nonchè associativi di tipo mafioso, costituendo un serio pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.

Alla luce di quanto rilevato, l’attività è stata sospesa per un periodo di 15 giorni, ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza, con conseguente chiusura del locale in tale periodo.

La monetazione antica di Reggio Calabria: un viaggio tra storia, metrologia ed economia

La monetazione antica di Reggio Calabria: un viaggio tra storia, metrologia ed economia” sarà il tema conduttore  di un ciclo di conferenze curato dal Prof. Daniele Castrizio, Ordinario di Numismatica presso il Dipartimento di Civiltà Antiche dell’Università di Messina (DICAM)  promosse dall’Associazione Culturale Anassilaos congiuntamente con la Biblioteca Pietro De Nava e  dedicate alla straordinaria storia della monetazione antica di Reggio; un viaggio unico che unisce scienza e divulgazione culturale. Il primo appuntamento, intitolato “La moneta racconta: passato e presente della monetazione reggina“, si terrà giovedì 21 novembre alle ore 16,45 presso la Sala Giuffrè della Biblioteca Pietro De Nava e sarà un approccio interdisciplinare e divulgativo.
La conferenza è pensata per un pubblico ampio, senza limitarsi agli esperti del settore. Attraverso una relazione scientifica basata su una solida bibliografia numismatica, la storia della moneta reggina sarà esplorata da tre punti di vista innovativi: metrologico, economico e iconografico. Saranno tre incontri, anzi “tre chiacchierate” come le definisce il prof. Castrizio, per una storia millenaria. Il ciclo si articolerà in tre momenti distinti, ciascuno dedicato a un aspetto particolare. Il primo di essi sarà dedicato alle origini della monetazione reggina. Lo studioso esplorerà  il  contesto storico e culturale della nascita della moneta a Reggio. Il secondo riguarderà l’evoluzione economica e sociale e pertanto tratterà del modo in cui moneta ha influenzato e rispecchiato i cambiamenti economici e sociali della città. Il terzo momento
sul tema “Le immagini che parlano” sarà dedicato a  uno sguardo iconografico sulle rappresentazioni artistiche e simboliche impresse sulle monete.
Durante gli incontri verranno utilizzati strumenti multimediali e interattivi per rendere la narrazione coinvolgente e accessibile. Immagini ad alta risoluzione, ricostruzioni digitali e grafici dinamici accompagneranno il pubblico in un percorso affascinante alla scoperta di un aspetto fondamentale della storia di Reggio Calabria. Scopo dichiarato dell’ iniziativa, che rientra nella “percezione dell’Antico promossa dal Sodalizio reggino, è quello di avvicinare la Comunità a un momento fondamentale del proprio passato, mostrando come la moneta non sia solo un mezzo economico, ma anche specchio della società e della cultura. All’incontro interverrà la Dott.ssa Daniela Neri, Responsabile della Biblioteca Pietro De Nava.  Introdurrà il Prof. Amos Martino Responsabile Centro Studi Anassilaos Glauco di Reggio e parteciperà Domenico Colella, coniatore ed esperto di moneta antica.