COSENZA – Uomo e donna perseguitati dall’ex di lei, scatta il divieto di avvicinamento

Nella giornata scorsa, personale della Polizia di Stato ha eseguito un’Ordinanza di applicazione di misura cautelare personale del divieto di avvicinamento, con applicazione del braccialetto elettronico,  ad una donna ed al suo attuale marito. Il provvedimento è stato eseguito nei confronti dell’ex compagno di Lei, un uomo di 45 anni, e del figlio della ex coppia, di anni 19.

Ad entrambi gli indagati sono contestati i reati di lesioni aggravate, mentre il reato di atti persecutori (art.612 Bis co 3 c.p.) è stato ascritto all’ex convivente il quale, a seguito dei contrasti sorti per la gestione dei figli, aveva iniziato a perseguitare e minacciare l’attuale marito della donna, sino ad aggredirlo in diverse occasioni.

Il provvedimento giunge a conclusione di una rapida ed intensa attività investigativa coordinata dalla locale Procura della Repubblica e avviata a seguito della denuncia/querela sporta dalle parti offese.

L’escalation della condotta dell’ex compagno della vittima, ha visto il suo apice alcuni giorni fa, allorquando quest’ultimo, spalleggiato dal figlio, recarsi presso il posto di lavoro di Lei, per aggredire nuovamente l’attuale marito della donna che veniva a sua volta spintonata, ingiuriata e minacciata da entrambi.

I poliziotti, specializzati nella trattazione di reati in danno delle persone appartenenti alla categoria delle cd. fasce deboli, hanno raccolto le dichiarazioni delle parti interessate, acquisendo le dettagliate descrizioni dei vari episodi contestati necessarie a circostanziare il racconto delle persone offese.

L’attività d’indagine, avviata dal personale della Squadra Mobile e coordinata dal Procuratore della Repubblica di Cosenza, ha trovato il suo epilogo nell’esecuzione del provvedimento cautelare, e conferma ancora una volta l’impegno, la particolare attenzione e sensibilità della Polizia di Stato, delle donne e degli uomini della Questura, diretta dal Questore Cannizzaro, e dell’Autorità Giudiziaria, nell’affrontare con attento e tempestivo intervento il fenomeno della violenza di genere e della tutela della c.d. fasce deboli.

I due indagati non potranno avvicinarsi ai luoghi frequentati dalle parti offese, mantenendo una distanza non inferiore ai 500 metri. Dovranno inoltre astenersi dal contattarle con qualsiasi mezzo.

Il tutto si comunica nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca.

Lo stilista Elio Guido presenta “Kalòn”: la prima collezione maschile è un omaggio alla Calabria

Nei prossimi giorni, il giovane stilista calabrese Elio Guido, classe 2001, presenterà la sua prima collezione maschile, “Kalòn”. Un prêt-à-porter che vedrà la luce attraverso uno shooting ambientato nei luoghi simbolo della sua città, Cosenza. Non si tratta di un semplice debutto professionale, ma di un vero e proprio atto d’amore verso la Calabria. A pochi mesi dall’inaugurazione della sua attività, Elio decide di rendere omaggio alle radici che lo hanno forgiato, aprendo nuove porte e direzioni nella sua carriera.

La collezione “Kalòn” è una visione che sonda il cuore pulsante della Calabria, con un nome che affonda le radici nella filosofia greca. “Kalòn” racchiude un ideale di bellezza che unisce estetica, etica e verità. Questa visione si concretizza in capi che raccontano la ricchezza artigianale e culturale della Calabria. La memoria diventa motore creativo, trasformandosi in una narrazione contemporanea che celebra l’essenza di una regione tanto affascinante quanto complessa. Non è un ricordo nostalgico, ma un dialogo tra passato e futuro, dove memoria e innovazione si incontrano per dare vita a creazioni uniche.

“Kalòn” è un equilibrio tra il vero, il bene e il bello, un concetto che trascende il tempo e che guida la sua ispirazione. La Calabria, terra fertile e ricca di storia, è il terreno su cui Elio semina la sua creatività, rivelando un paesaggio fatto di emozioni, tessuti, tradizioni e cultura.

Nel cuore di questa collezione batte il ricordo di sua nonna, una donna che lo ha introdotto all’arte dell’uncinetto e del ricamo, facendogli scoprire il valore del lavoro manuale. Il giovane stilista ha voluto portare questo patrimonio nella moda maschile, con una sfida: reinterpretare l’uncinetto, tradizionalmente legato al mondo femminile, attraverso la lente di un guardaroba maschile contemporaneo. Un’impresa che sfida le convenzioni, ma che rivela la sua audacia creativa.

Lo stilista Elio Guido: «Non intendo raccontare una Calabria nostalgica, ma celebrare la sua essenza attraverso un racconto manifatturiero. Questa collezione è un omaggio alla mia terra, ai miei ricordi d’infanzia e un tributo alla mia famiglia, in particolare a mia nonna. I suoi lavori all’uncinetto, frutto di una maestria artigianale senza pari, sono il fulcro di questa collezione. Le sue mani hanno replicato le mappature che ho disegnato, trasformando il ricamo in un atto artistico che rende omaggio alla tradizione del tombolo calabrese».

Le camicie bianche, realizzate a mano con finiture in ricamo all’uncinetto, sembrano sculture in tessuto, dalla texture così dettagliata da ricordare blocchi marmorei, come quelli scolpiti da Michelangelo. La scelta del bianco per le camicie non è casuale: è un colore che, nel suo minimalismo, si fa portatore di una forza visiva potente, quasi grafica, capace di risaltare come una tela su cui ogni dettaglio prende forma.

Ma l’omaggio alla Calabria di Elio Guido non si ferma alla tradizione sartoriale. Il giovane stilista ha voluto anche rendere omaggio alla terra che l’ha cresciuto, con un’accurata ricerca dei materiali tipici della Regione come seta, taftà, lana bouclè, cotone San Gallo per raccontare la tradizione tessile calabrese in tutta la sua ricchezza e varietà. I capi sono impreziositi da tessuti provenienti dai lanifici calabresi, come il bouclè, e la collezione si fa portatrice di un racconto manifatturiero che celebra le eccellenze calabresi, dalla Sila alla costa, con allacciature moderne e colli importanti. Non mancano richiami alla tradizione popolare, come i simboli scaramantici del peperoncino e del corno.

I foderami in seta, con stampe ispirate ai campi di origano e alle fioriture di lavanda, rendono l’interno dei capi tanto bello quanto l’esterno, una vera dichiarazione di cura e dettaglio. Ma l’innovazione non finisce qui. Guido ha esplorato anche nuove tecniche, come la destrutturazione dei pantaloni, la lavorazione del denim con foglie d’oro, e i coordinati in cotone San gallo, che rimandano al folklore dei corredi tradizionali calabresi. Le cromie, poi, evocano l’anima del mare e delle terre calabresi: il blu petrolio delle onde schiumose di Tropea, il verde dei boschi della Sila, il calore della terra. Ogni capo, studiato nei minimi dettagli, racconta un’emozione: è una narrazione sensoriale, un tributo a una Regione che non smette di affascinare per la sua bellezza selvaggia e inaspettata. La collezione è pensata per essere scombinabile: ogni capo può essere abbinato liberamente, dando vita a look che parlano la lingua della libertà e della versatilità. La collezione, pur essendo pensata per l’uomo, è priva di etichette di genere: camicie e pantaloni possono essere indossati da chiunque, in qualsiasi occasione sua di giorno, per una passeggiata in città, sia di sera, per un evento speciale.

“Kalòn” non è solo un omaggio alla Calabria; è anche un progetto di alta moda che si muove con naturalezza tra la quotidianità e il lusso. Il connubio di praticità e bellezza in ogni capo è la cifra distintiva di questa prima collezione, che segna un nuovo capitolo nella carriera del giovane stilista.

Elio Guido racconta una storia, quella di una Calabria che si rinnova, che non ha paura di essere audace, che unisce tradizione e modernità. “Kalon” è solo l’inizio di un percorso che, come l’artigianato che lo ha ispirato, continuerà a evolversi, a cambiare e a farsi riconoscere, portando la Calabria al centro della scena.

Versace al convegno ‘Giacomo Matteotti, dal mito al modello’: “Fare tesoro dell’esempio di grandi uomini per cambiare la nostra terra”

Il vicesindaco della Città Metropolitana ha preso parte all’iniziativa promossa dall’ICSAIC, con il patrocinio della Città metropolitana, Deputazione Storia Patria Calabria, Mic, Fondazione Carical e Bcc
“Dall’esempio di questi grandi uomini, dobbiamo fare tesoro per provare a cambiare la nostra terra. L’insegnamento che ci viene, in questo caso, dal ricordo di Giacomo Matteotti, dalla sua vita e dai suoi ideali, è patrimonio che appartiene ormai a tutti. Ad oggi tutti noi, soprattutto i giovani, abbiamo bisogno di guardare a lui come l’esempio più alto di dedizione alla costruzione di una società giusta ed equa. Anche noi come istituzioni ricordiamo questo grande uomo, protagonista di un momento fondamentale della vita civile del nostro Paese, simbolo di libertà, resistenza ai soprusi e coraggio intrepido, che lo ha spinto al totale sacrificio di sé. Il suo insegnamento ci serve da stimolo per continuare a credere in quei valori fondamentali della democrazia. In bocca al lupo a questi ragazzi che hanno avuto oggi modo di partecipare a questo convegno molto importante e ringrazio il tavolo della presidenza per questa importante iniziativa di storia”. Così il vicesindaco metropolitano di Reggio Calabria, Carmelo Versace, intervenendo anche a nome del sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, al convegno ‘Giacomo Matteotti, dal mito al modello’, svoltosi a Palazzo Alvaro, promosso dall’ICSAIC, con il patrocinio della Città metropolitana, Deputazione Storia Patria Calabria, Mic, Fondazione Carical e Bcc.

REGGIO – A palazzo San Giorgio celebrati i successi dell’ ASD Reggio Ritmica

Il presidente Marra: «Siete d’esempio per tutti noi». Il consigliere delegato Latella: «C’è bisogno di una struttura dedicata per organizzare al più presto i campionati in città»

Celebrati i successi dell’ ASD Reggio Ritmica. La sala dei Lampadari “Italo Falcomatà” di palazzo San Giorgio ha ospitato le premiazioni delle giovanissime atlete della società della fondatrice Benedetta Lombardi. Ad accogliere e premiare le atlete, oltre alla loro allenatrice, c’era il sindaco Giuseppe Falcomatà, insieme a lui il Presidente del Consiglio Comunale Enzo Marra e il consigliere comunale delegato allo sport Giovanni Latella. Presenti al tavolo anche Demetrio Albino, responsabile della scuola regionale Coni, e la presidente della società Grazia Palermo. L’incontro è stato moderato dalla giornalista Eva Giumbo.

Vero e proprio motore trainante delle giovani, Benedetta Lombardi vanta un curriculum da ex campionessa nazionale di ginnastica ritmica, è responsabile tecnica dell’ASD Reggio Ritmica, psicologa, Gara II livello FGI, nonché Tecnico Federale III livello, tra le poche presenti in Calabria. Nel suo intervento ha condiviso l’entusiasmo, ma soprattutto la devozione al lavoro e al sacrificio con cui, in pochi anni, dal 2020 le ragazze hanno collezionato 150 podi gold e silver tra regionali, interregionali e nazionali. Oltretutto, ci sono giovani attenzionate in nazionale.
«Inseguire i propri sogni è la cosa più bella e più importante – ha spiegato il sindaco Falcomatà, rivolto alle giovani – E noi, come istituzioni, dobbiamo ringraziare le società sportive come Reggio Ritmica che, in questa città, vi consentono di inseguire i vostri sogni. Da parte nostra sappiamo che dobbiamo lavorare moltissimo per potervi consentire di allenarvi e continuare a inseguire i vostri sogni in strutture sportive che non siano solo le palestre in cui vi allenate oggi, o la sede dell’associazione, ma possano essere impianti sportivi della città, come quelli sui quali stiamo lavorando, belli e moderni, per potervi allenare nel migliore dei modi».
«Siete d’esempio per tutti noi – ha aggiunto il presidente Marra – La vostra costanza e quella dei vostri genitori in una città come Reggio è importante perché se crescete voi, cresce anche la città. Cresciamo tutti insieme». Il consigliere Latella ha precisato: «Complimenti a Benedetta per aver fondato insieme alla mamma una nuova società sportiva a Reggio. La città ha tante società e questo è molto importante per il mondo dello sport. Conosco la ginnastica ritmica e le problematiche: questo movimento deve avere, a mio avviso, una struttura dedicata per organizzare al più presto i campionati in città».

Domenica a Saline “2^ A LA HUTTA” ultima tappa Onda Calabra 2024

La X tappa di Onda Calabra approda a Saline J., domenica 1 dicembre appassionati delle due ruote in sella con ASD MAGNA GRECIA: 2^ A LA HUTTA, una pedalata cicloturistica in mountain bike ed ebike aperta a tutti, giunta alla seconda edizione dopo il successo dello scorso anno. Una pedalata in ricordo di Leonardo Cuzzucoli, fortemente voluta dai parenti che a Lianò, insieme ai pochi abitanti rimasti, organizzeranno una festosa accoglienza per tutti i partecipanti, con prelibatezze e sapori della cucina di una volta accompagnati da musica popolare e tante sorprese. Lianò è un piccolo borgo a circa 3 km da Saline, che ha voglia di vivere e non rimanere isolato: a partire dallo scorso anno ha visto una rivalutazione, con azioni di decoro e migliorie per renderlo più ospitale e caratteristico.

Per A LA HUTTA (ALLA GROTTA) il raduno sarà dalle 8.15 alle 8.45 presso il Bar Europa, in via Nazionale Saline. Al foglio firma verrà consegnato un ricco “pacco gara” grazie ai partner che hanno scelto di supportare l’organizzatore, poi dopo la foto di rito davanti alla Delegazione municipale, si partirà per un viaggio tra gli angoli più sconosciuti delle nostre vie. Per i partenti verranno sorteggiati dei premi, forniti dagli sponsor dell’evento. Fatto un passaggio costeggiando il mare, il percorso prevede che si sale su dal Pantano, in direzione Fucidà e Mantineo. Ridiscesi fino a Tegani, si passa attraverso Caracciolino dal quale poi si sconfina nel comune di Melito, per Musa e la risalita della fiumara che porta alle pendici di Pentedattilo. Qui è previsto il ristoro per i partecipanti e la visita al Borgo. Da qui si risale dal versante alle spalle per tornare in territorio montebellese e giungere a Masella. Qui, si andrà, sempre attraverso stradine interne, verso le Rocche di Prastarà, tra angoli incantati e bellezze nascoste. Suggestivi paesaggi accompagnano i ciclisti verso contrada Lianò, dove gli abitanti li aspettano a pentole fumanti con la tipica “cucina della nonna”. A fine banchetto, di nuovo in sella, per tornare al punto di partenza, ovvero a Saline. Quello disegnato dal presidente dell’associazione, Leonardo Zamapglione, è un percorso ad anello, diverso da quello della prima edizione, che ha una lunghezza di 32km e 900m dsl di media difficoltà, che presenta un tratto tecnico iniziale e finale che farà divertire gli amanti della mountain-bike.

L’ASD MAGNA GRECIA ha stabilito un’offerta minima di partecipazione in 5€ che, quindi, comprende: gadget, sorteggio, colazione, ristoro, pranzo e una bellissima esperienza sportiva. L’evento ha come finalità la promozione dell’attività sportiva sia per i tesserati dei vari Enti che per i singoli “ciclisti della domenica”. Finalità dello sport in genere, di un’importante ruolo sociale nella collettività che, stimolata da atleti e staff dirigenziali, sprona la sensibilità sul tema della donazione i sangue. Ecco anche perché della partnership per l’evento, della sezione ADSPEM Lazzaro-Motta-Saline. Quello proposto dall’ASD Magna Grecia è un ciclismo sempre sensibile a varie tematiche, disponibile a collaborare con altre realtà territoriali e sempre in grado di stimolare i più piccoli, come fa ormai da anni con le gimkane per bambini. Ulteriori informazioni potranno esser chieste scrivendo o telefonando al 3713894706 o per confermare la partecipazione inviando mail a magnagrecia.asd@gmail.com .

La fotografia silenziosa ed “etica” di Ciro Battiloro arriva nella Piana di Gioia Tauro

Il 30 novembre il fotografo napoletano, con curriculum internazionale, terrà una masterclass organizzato dal Club Fotoamatori Gioiesi. L’1 dicembre invece sarà ospite di Taurianova Capitale del Libro con “Silent is a gift”, la sua opera prima

I progetti fotografici internazionali del fotografo napoletano Ciro Battiloro approdano in Calabria per un doppio appuntamento nella Piana di Gioia Tauro. Sabato 30 dicembre, ore 16, il fotografo si terrà una Masterclass  esclusiva organizzata dal Club Fotoamatori Gioiesi “Michelangelo Marino”, presso la stessa sede in via Torino 30, a Gioia Tauro.

L’evento si concentrerà su tre tematiche: relazione con la comunità, come entrare in connessione con i soggetti da fotografare; rispetto dei soggetti, quale taglio dare al progetto, mettendo al primo posto il rispetto dei soggetti; linguaggio personale, trovare un linguaggio fotografico ispirato alla tradizione umanista ma unico; editing finale, esprimere il senso del progetto attraverso l’editing delle immagini.

Gli scatti di Ciro Battiloro hanno tre grande peculiarità, anzitutto sono realizzati tutti con strumenti analogici, cioè macchine fotografiche a rullino. Altra caratteristica sono i colori, perché Battiloro lavora in bianco e nero mettendo evidenzia le tonalità interiori dei suoi soggetti, con attenzione agli sguardi, ai gesti, alle sensibilità degli individui che sono al centro delle sue storie per immagini. Infatti, lo strumento più importante del quarantenne reporter vesuviano, originario di Torre del Greco, è il rispetto. I click sulle macchine di Ciro Battiloro si sentono solo dopo aver passato molto tempo con le persone che lui vuole raccontare, diventando quasi uno di famiglia.

Una sorta di fotografia etica della e sulla società, che non vuole essere un reportage, ma un messaggio di amore per le comunità che Battiloro visita. Così ha deciso di raccontare le vite in due “periferie” storiche del sud Italia, il Rione Sanità di Napoli e il quartiere Santa Lucia, nel centro storico di Cosenza, gioiello di antichità dove i bambini giocano tra edifici nobiliari crollati, spazzatura e puzza di fogna. Attento a non imporre la propria presenza, Battiloro ha trascorso giorni, a volte settimane con alcuni di loro, li ha seguiti nell’intimità della loro casa, con la sua macchina fotografica e con il suo cuore. Ha ritratto la loro vita quotidiana prendendone parte. Un libro che parla di vita e morte, dolore e gioia, intimità e resistenza., l’autore si è concentrato non tanto sull’aspetto della marginalità, quanto sulla straordinaria vitalità delle persone.

Un racconto carico di una potenza “silenziosa”, molto apprezzato dalla casa editrice francese “Chose Commune”, che di recente ha voluto pubblicare il primo fotografico di Battiloro, dal titolo “Silence is a gift”, il silenzio fa rumore, appunto. Volume arricchito, tra l’altro, dalla prefazione di un altro grande nome napoletano come Erri De Luca, noto nel campo del giornalismo e della letteratura dal forte approccio umano e sociale.

Il libro sarà presentato domenica 1 dicembre, alle 18, all’interno del programma di Taurianova Capitale Italiana del Libro, nel centro pianoto, presso la Biblioteca A. R. Renda. Insieme all’autore ci saranno gli interventi di Maria Fedele, Assessora alla Cultura del Comune di Taurianova, Giacomo Carioti, vice presidente della Consulta delle Associazioni e della Società Civile del Comune di Taurianova e Annamaria Fazzari, presidente dell’Associazione Abbadia.

A presentare e interloquire con Battiloro sarà invece Pino Mangione, Presidente del Club Fotoamatori Gioiesi.

REGGIO – Arrestato a Gioia Tauro un 48enne per estorsione

Nei giorni scorsi, personale della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di P.S. di Gioia Tauro, unitamente al personale del Commissariato di P.S. di Polistena, ha arrestato in flagranza del reato di estorsione un uomo di 48 anni.

Il personale, contattato tramite il numero unico di emergenza 112, giunto sul posto, apprendeva che il fratello del richiedente si era recato presso il suo negozio di fiori e gli aveva intimato di dargli del denaro, minacciando di danneggiare altrimenti tutto il locale.

Di fronte al rifiuto, l’uomo aveva afferrato per il collo il richiedente e aveva danneggiato una parte del bancone mediante l’uso di un’ascia lì presente.

Il richiedente, impaurito, aveva dunque consegnato all’uomo la somma di 100,00 euro.

L’uomo è stato pertanto tratto in arresto e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha convalidato l’arresto e disposto l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.

ARGHILLÀ (RC) – Fermato dai Carabinieri con pistola pronta all’uso, arrestato un 18enne del posto

Un giovane di 18 anni è stato arrestato dai Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Reggio Calabria ad Arghillà Nord per detenzione abusiva di armi. L’operazione si inserisce nelle attività di contrasto agli illeciti condotte quotidianamente dall’Arma per garantire sicurezza sul territorio.

Durante un normale controllo, i militari hanno fermato un’autovettura con a bordo soggetti già noti alle forze dell’ordine. Il comportamento nervoso di uno degli occupanti ha insospettito i Carabinieri, spingendoli a effettuare una perquisizione. Addosso al 18enne è stata rinvenuta una pistola con relativo munizionamento, detenuta illegalmente e pronta all’uso. L’arma e le munizioni sono state sequestrate, mentre il giovane è stato arrestato e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’operazione è parte di una strategia di controlli mirati che i Carabinieri stanno portando avanti nell’area metropolitana di Reggio Calabria, con particolare attenzione ai quartieri più complessi come Arghillà. Il costante presidio del territorio, infatti, è un elemento cruciale per prevenire reati e garantire maggiore sicurezza ai cittadini.

Le indagini proseguono per accertare la provenienza dell’arma e verificare eventuali legami con altre attività illecite.

Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per il 18enne vale il principio di non colpevolezza fino a condanna definitiva.

REGGIO – Imbrattata l’Accademia di Belle Arti, 34enne denunciato

I Carabinieri della Stazione di Reggio Calabria Principale, al termine di una mirata attività investigativa, hanno denunciato un cittadino di nazionalità boliviana, già noto alle Forze dell’Ordine, per deturpamento e imbrattamento di cose altrui.

L’episodio risale al 12 novembre scorso, quando l’uomo, utilizzando vernice spray, ha imbrattato con graffiti il portone e la facciata dell’Accademia di Belle Arti, uno degli edifici simbolo della città. L’Accademia, tra le più antiche del Sud Italia, rappresenta un patrimonio culturale di valore inestimabile per la comunità reggina.

I Carabinieri, attraverso un’approfondita analisi dei fatti, stanno proseguendo gli accertamenti per comprendere le motivazioni che hanno spinto l’individuo a compiere il gesto.

L’episodio pone nuovamente l’attenzione sull’importanza di contrastare comportamenti inurbani, come le scritte sui muri di edifici pubblici e privati, che danneggiano il decoro urbano e alimentano un senso di insicurezza nella collettività.

L’Arma dei Carabinieri rinnova il proprio impegno nel vigilare sul rispetto delle regole, al fine di preservare il patrimonio cittadino e garantire una convivenza civile decorosa.

La cittadinanza è invitata a collaborare segnalando tempestivamente alle Forze dell’Ordine eventuali atti di vandalismo o situazioni sospette, così da contribuire attivamente alla tutela della bellezza e della sicurezza della città.

Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per l’indagato vale il principio di non colpevolezza fino a condanna definitiva.