GIOIA TAURO – Fibra ottica ultraveloce già disponibile nelle zone di Morrone, Via Toscanini e Via Pozzillo

Attivo per 300 unità immobiliari il servizio di connettività realizzato da Open Fiber nell’ambito del Piano BUL guidato da Infratel Italia e coordinato da Regione Calabria

Gioia Tauro (Reggio Calabria), 1 novembre 2024 – La rivoluzione digitale innova alcune aree di Gioia Tauro, dove è già operativa la nuova rete pubblica di telecomunicazioni a banda ultra larga. Open Fiber ha concluso i lavori della nuova infrastruttura in fibra ottica che raggiunge circa 300 unità immobiliari tra abitazioni private, imprese e uffici, consentendo di accedere ai collegamenti Internet con prestazioni efficaci e all’avanguardia. L’intervento ha interessato le zone espressamente indicate nel bando aggiudicato da Open Fiber: si tratta in particolare di Contrada Morrone; dell’area compresa tra le vie Toscanini, Gerace, Guardiola e Palatino; della zona di via Pozzillo. I principali operatori partner di Open Fiber, insieme agli Internet Service Provider locali, stanno già commercializzando i servizi sulla rete ultraveloce realizzata in queste aree di Gioia Tauro: gli utenti interessati possono verificare la copertura del proprio indirizzo sul sito openfiber.it, contattare uno degli operatori disponibili e scegliere il piano tariffario preferito per iniziare a navigare ad altissima velocità. Per eventuali segnalazioni, è possibile rivolgersi sempre a Open Fiber attraverso la pagina web dedicata openfiber.it/contattaci/. La rete ultraveloce oggi disponibile a Gioia Tauro è realizzata con la tecnologia FTTH (Fiber-to-the-homela fibra ottica stesa fino all’interno degli edifici), unica soluzione in grado di garantire velocità di connessione oltre 1 Gigabit al secondo.

 

PIANO BUL

Si tratta di un investimento strategico per la digitalizzazione dei territori che non grava sul bilancio del Comune. L’infrastruttura tecnologica, infatti, è stata finanziata con fondi regionali e statali nell’ambito del Piano Banda Ultra Larga (BUL) gestito da Infratel Italia, società del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il coordinamento della Regione Calabria. Molto ridotto l’impatto per la posa della fibra, grazie a tecniche di scavo innovative e sostenibili che hanno consentito ad Open Fiber di riutilizzare infrastrutture esistenti.

 

I VANTAGGI DELLA NUOVA RETE A BANDA ULTRALARGA

«Il progetto di cablaggio su Gioia Tauro testimonia l’impegno di Open Fiber per ridurre ulteriormente il digital divide del territorio. Un obiettivo che stiamo realizzando grazie alla forte sinergia con la Regione Calabria che ha stanziato specifici fondi comunitari per dotare le aree interne delle infrastrutture di connettività. Oggi, infatti, le reti ultra broadband stanno supportando anche gli abitanti delle aree più periferiche e un tempo meno digitalizzate nell’accesso ai servizi tecnologici avanzati come la telemedicina, l’e-learning e le applicazioni di smart city, tutti cruciali per lo sviluppo economico e sociale di una popolazione», spiega Giuseppe Crupi, field manager dell’azienda guidata dall’amministratore delegato Giuseppe Gola.

 

A CHI SI RIVOLGE OPEN FIBER

Open Fiber è il principale operatore italiano di fibra ottica FTTH e tra i leader in Europa. Essendo un operatore wholesale only non vende servizi in fibra ottica direttamente al cliente finale, ma mette la sua infrastruttura a disposizione di tutti gli operatori interessati a parità di condizioni.

ROCCELLA IONICA – Incendio doloso al lido Baia Tortuga

L’incendio doloso, che ha colpito lo stabilimento balneare “Baia Tortuga” a Roccella Ionica, ha causato danni significativi alla struttura.

I Vigili del Fuoco sono prontamente intervenuti per domare le fiamme, mentre i Carabinieri hanno avviato un’indagine per far luce sull’accaduto, sequestrando l’area per consentire le verifiche necessarie.

 

Fonte: ANSA

CALABRIA – Incidente sulla SS106, deceduta una donna

A causa di un incidente si registra traffico rallentato sulla statale 106 Var/A “di Catanzaro Lido” a Squillace (CZ), lungo la carreggiata in direzione Reggio Calabria.

Per cause in corso di accertamento due autovetture si sono scontrate e una persona è deceduta.

Sul posto sono intervenute le squadre Anas, le Forze dell’Ordine e i Vigili del Fuoco per la gestione dell’emergenza e per il ripristino della normale circolazione nel più breve tempo possibile.

REGGIO – Domenica 3 novembre alle Muse “La Calabria ferita: tra incendi boschivi e disordine idraulico”

Ricca di argomenti collegati ad avvenimenti di grande attualità. Ritornano gli appuntamenti culturali dell’Associazione culturale “Le Muse” di Reggio Calabria vere e proprie agorà del pensiero utili a confrontarsi con fatti, persone e personaggi del nostro tempo e della società attuale.

In questa nuova edizione delle “Domeniche Muse” il presidente prof. Giuseppe Livoti evidenzia come oggi più che mai occorre parlare di contemporaneo e dei tempi che stiamo vivendo, evidenziando criticità ma anche cercando di fare autoformazione con esperti e personalità che appartengono alla nostra Calabria.

Nasce proprio da questa riflessione accesa e condivisa l’appuntamento di domenica 3 novembre 2024 alle ore 18 presso la Sala d’Arte di Via San Giuseppe 19, che vedrà la manifestazione “La Calabria ferita: tra incendi boschivi e disordine idraulico”. Utili anche le indicazioni del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ovvero occorre sapere se la zona in cui si vive, si lavora o si soggiorna è a rischio alluvione proprio per prevenire ed affrontare al meglio le situazioni di emergenza. E’importante conoscere quali sono le alluvioni tipiche del prorpio territorio, se ci sono state alluvioni in passato è probabile che ci saranno anche in futuro. In alcuni casi è difficile stabilire con precisione dove e quando si verificheranno le alluvioni in base anche ai territori ed al controllo dello stesso. L’acqua può salire improvvisamente, anche di uno o due metri in pochi minuti ed alcuni luoghi si allagano prima di altri. In casa, le aree più pericolose sono le cantine, i piani seminterrati e i piani terra; all’aperto, sono più a rischio i sottopassi, i tratti vicini agli argini e ai ponti, le strade con forte pendenza e in generale tutte le zone più basse rispetto al territorio circostante. La forza dell’acqua può danneggiare anche gli edifici e le infrastrutture (ponti, terrapieni, argini) e quelli più vulnerabili potrebbero cedere o crollare improvvisamente. Le azioni che possano contribuire a ridurre il rischio alluvione sono: il rispetto dell’ambiente. Se si vedono rifiuti ingombranti abbandonati, tombini intasati, corsi d’acqua parzialmente ostruiti ecc. occorre segnalare al  Comune, chiedere al Comune di appartenenza informazioni sul Piano di emergenza per sapere quali sono le aree alluvionabili, le vie di fuga e le aree sicure della  propria città. Occorre pretendere se non c’è che sia predisposto, così da sapere come comportarsi. Individuare gli strumenti che il Comune e la Regione utilizzano per diramare l’allerta e tienersi costantemente informato. Assicurarsi che la scuola o il luogo di lavoro ricevano le allerte e abbiano un piano di emergenza per il rischio alluvione. Tu queste informazioni sono effettivamente attivate, praticate. Cosa è stato fatto in Calabria negli ultimi anni, cosa si può fare e che contributo possono dare le istituzioni ed i cittadini? Di questo ne parleranno gli

ospiti il prof. Giuseppe Bombino e l’ing. Daniela D’Agostino dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Inoltre ogni domenica in base alle tematiche trattate uno spazio sarà dato agli artisti soci Muse che presenteranno un’opera attinente all’argomento trattato in pittura, in scultura, in fotografia. L’opera verrà commentata magari creando un punto di vista diverso con l’aiuto della creatività. Le prime che terranno a battesimo questo nuovo spazio saranno le pittrici Francesca Avenoso e Cristina Benedetto.

REGGIO – Proseguono le attività di rifacimento delle strade comunali, l’assessore Costantino: «Ultimato intervento di messa in sicurezza della strada di Cataforio»

Prosegue l’attività di rigenerazione delle strade cittadine che riguarda anche le frazioni periferiche del territorio. Come annunciato dall’assessore ai Lavori Pubblici Francesco Costantino: «Un importante risultato è stato raggiunto per quanto riguarda la periferia cittadina. Nelle scorse ore è stato ultimato un intervento di messa in sicurezza della viabilità che conduce all’abitato di Cataforio.
I lavori sono stati coordinati dal Rup Eleonora Megale del settore Lavori pubblici diretto da Bruno Doldo».
Come precisato dall’esponente della Giunta comunale: «Nello specifico per le finalità dei lavori sono stati utilizzati dei fondi di un bando ministeriale che finanziava strade, come in questo caso, interessate da dissesto idrogeologico. La viabilità interessata è stata dotata di segnaletica orizzontale e impianto di illuminazione. L’ importo del finanziamento ammonta a 950.000 euro».
«Su chiara indicazione del sindaco Giuseppe Falcomatà – ha poi aggiunto Costantino – la programmazione prosegue. Stiamo portando avanti un ulteriore intervento con la stessa fonte di finanziamento nella zona Sud. Intervento attualmente in corso di realizzazione».
«Non sono semplici interventi di manutenzione o di riqualificazione stradale – ha concluso Costantino – ma si tratta di investimenti dietro ai quali c’è la precisa volontà da parte dell’Amministrazione comunale di far sentire meno quel senso di abbandono che sovente ascoltiamo quando ci confrontiamo con questi concittadini che abitano nei quartieri periferici».

REGGIO – Lunedì 11 novembre il Consiglio comunale in seduta aperta sul tema “Sanità, difendiamo il diritto alla salute”

Il Presidente del Consiglio comunale di Reggio Calabria Vincenzo Marra ha trasmesso ufficialmente la convocazione della seduta aperta del Consiglio comunale per lunedì 11 novembre alle ore 9.00 con all’ordine del giorno la discussione dal titolo “Sanità, difendiamo il diritto alla salute”.

La convocazione segue la richiesta pervenuta da alcuni consiglieri comunali e dal sindaco Giuseppe Falcomatà nel corso dell’ultima seduta del Consiglio. La seduta del Consiglio comunale dedicata alla sanità sarà aperta all’intervento di Enti, associazioni e forze sindacali.

Le richieste di intervento da parte degli interessati devono essere preventivamente inoltrate a mezzo pec all’indirizzo presidente.consiglio@pec.reggiocal.it entro le ore 12.00 del 7 novembre 2024.

REGGIO – Concluso il Corso di alta formazione del Centro Antiviolenza “Angela Morabito”

Nell’ambito della proposta progettuale denominata “ Cav A. Morabito – Modelli culturali di genere”- DDG N. 14605 del 13.10.2023, finanziata dalla Regione Calabria, nel pomeriggio di ieri 31 ottobre con la magistrale relazione della dott.ssa Rosa Barone si è concluso il Corso di alta formazione dal titolo “La violenza di genere come sfida sociale globale: un fenomeno da leggere al caleidoscopio“, organizzato dall’Associazione Piccola Opera Papa Giovanni ente gestore del Centro Antiviolenza e della Casa Rifugio “Angela Morabito”. Tale percorso inizato lo scorso 16 maggio, strutturato in moduli di area sociale, psicologica, sociologica e giuridica, ha previsto n° 16 lezioni per un totale di 64 ore con approfodimenti laboratoriali sui temi trattati condotti da esperti di ampia specializzazione e di levatura nazionale sui vari aspetti del fenomeno della violenza di genere. Il corso è stato patrocinato da: Osservatorio Regionale sulla violenza di genere, Commissione Regionale Pari Opportunità, UNIDA, Consigliera di Parità Città Metropolitana RC, Ordine Psicologi Calabria, ONDIF RC,  Ordine Assistenti Sociali Calabria ed Ordine Avvocati RC, questi ultimi due per l’alta valenza riconosciuta  ne hanno attribuito  anche i crediti formativi e deontologici.  L’evento si  svolto per una prima parte presso l’Università per Stranieri Dante Alighieri di RC e nella successiva a Palazzo Alvaro, sede della Città Metropolitana. Alla luce della consapevolezza che la violenza contro le donne e i minori sia un fenomeno multidimensionale e necessiti, per un’adeguata ed efficace presa in carico, di una adeguata formazione e di una modalità organizzativa competente che metta in primo piano il lavoro di rete e la sua specifica ed integrata modalità di intervento, hanno partecipato n° 71 professionisti con profili diversificati: assistenti sociali, avvocate, forze dell’ordine, polizia metropolitana, insegnanti, psicologhe, educatrici, operatrici SAI e dei servizi antidiscriminazione. Per aiutare in modo concreto le donne e rendere efficace una rete antiviolenza c’è bisogno di adottare un linguaggio comune tra tutti gli attori che ne entrano a far pare; questo linguaggio deve esssere comprensibile a tutti e rimandare a letture comuni con cui identificare la violenza in maniera inequivocabile.