COSENZA – Ritrovata la neonata rapita dalla clinica Sacro Cuore: fermata una coppia

Una vicenda drammatica a lieto fine si è consumata ieri a Cosenza, dove una neonata di appena un giorno, Sofia Cavoto, è stata rapita dalla clinica Sacro Cuore. La bambina è stata ritrovata poche ore dopo dalla Squadra mobile, che ha fermato una coppia mentre si allontanava in auto con la piccola. Fortunatamente, Sofia è in buone condizioni di salute.

Il rapimento

L’episodio è avvenuto intorno alle 18:30. Secondo la ricostruzione della Polizia, una donna, con il volto parzialmente coperto da una mascherina, si è presentata nella stanza della mamma, una casalinga di 27 anni, e della nonna della piccola. Fingendosi una puericultrice, la donna ha detto di dover portare la neonata dal pediatra per un controllo. La madre, fidandosi, ha acconsentito, ma la donna non è mai tornata.

Poco dopo, la mamma e la suocera, non vedendo la neonata rientrare, hanno iniziato a preoccuparsi e hanno chiesto informazioni al personale della clinica. Quando si è scoperto che nessuna visita era stata programmata, è scattato l’allarme e sono state allertate le forze dell’ordine.

Le indagini e il ritrovamento

La Squadra mobile si è immediatamente attivata, analizzando le riprese delle telecamere di sicurezza e organizzando le ricerche. La bambina è stata rintracciata in un’auto nell’area urbana di Cosenza, probabilmente in contrada Rocchi. A bordo del veicolo si trovava la coppia sospettata del rapimento, che è stata fermata sul posto.

I dettagli del sequestro

La donna, travestita da infermiera, ha agito con estrema freddezza, ingannando la madre e la nonna della piccola. Fuori dalla clinica, un uomo l’aspettava in auto, pronto per la fuga. Le motivazioni dietro il rapimento sono ancora oggetto di indagine, ma il tempestivo intervento della Polizia ha evitato conseguenze più gravi.

La comunità tira un sospiro di sollievo

La notizia del ritrovamento ha portato sollievo alla famiglia della neonata e a tutta la comunità cosentina, rimasta col fiato sospeso durante le ore di ricerca. Questo episodio, tuttavia, ha sollevato interrogativi sulla sicurezza all’interno delle strutture sanitarie. Saranno necessarie misure più stringenti per evitare che simili eventi possano ripetersi.

Sofia è ora al sicuro con la sua famiglia, e i due sequestratori sono stati posti sotto fermo per ulteriori accertamenti.

COSENZA – Divieto d’avvicinamento per 2 tifosi della Scalea Calcio.

In data 20 gennaio u.s., a conclusione delle indagini condotte dalla Divisione Anticrimine e dalla DIGOS, il Questore della Provincia di Cosenza, dr. Giuseppe Cannizzaro, ha emesso due provvedimenti di Divieto di Accesso ai luoghi ove si svolgono le manifestazioni sportive (D.A.S.P.O.).

La vicenda che riguarda due tifosi della squadra di calcio dello Scalea, che nel corso dell’incontro di calcio contro la squadra calcio della Paolana, accendevano dei fumogeni e lanciavano petardi all’indirizzo delle panchine delle due squadre e sul terreno di gioco. Dalla visione delle immagini riprese dagli operatori della Polizia Scientifica, venivano identificati gli autori .

L’istruttoria, condotta dal personale dell’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Polizia Anticrimine, consentiva di dimostrare, inequivocabilmente, l’inclinazione dei soggetti destinatari del D.A.S.P.O., ad assumere condotte violente, tali da mettere in pericolo non solo il regolare svolgimento di manifestazioni sportive, ma anche l’incolumità personale di coloro che vi partecipano o assistono.

I due D.A.S.P.O. vietano ai soggetti destinatari della misura di accedere ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive, rispettivamente, per 2 e 8  anni.

Sempre nella stessa giornata, il Questore ha emesso nr. 4 AMMONIMENTI nei confronti di altrettante persone resesi responsabili di violenza domestica e nr. 8 AVVISI ORALI nei confronti di soggetti già titolari di pregiudizi penali.

REGGIO – Italia Viva: “Continua l’inaccettabile strumentalizzazione del centrodestra su piazza del Popolo”

Pubblichiamo di seguito il comunicato stampa di Italia Viva:

“In commissione Garanzia e Controllo, presieduta dal consigliere Massimo Ripepi, è andata in scena l’ennesima strumentalizzazione della vicenda di piazza del Popolo, continuando ad esasperare gli animi per un puro tornaconto politico. Non possiamo più accettare che si alimenti un clima di odio con una serie di attacchi strumentali nei confronti dell’Amministrazione comunale”. È quanto affermano in una nota i Consiglieri di Italia Viva.

“Non è più tollerabile, soprattutto – proseguono i Consiglieri – rispetto ad una vicenda così delicata quale quella del mercato di piazza del Popolo; una decisione che peraltro rispetta le prerogative dei commercianti onesti e di quelli che, seppure con ritardi, risultavano in regola, e che sono stati delocalizzati in un’area adiacente alla piazza con loro concordata”.

“Si sta creando una grande confusione per far ricadere addirittura le responsabilità del degrado della piazza o, peggio ancora, dell’abusivismo sull’amministrazione. Un recente sondaggio ha dimostrato che quasi il 70% dei cittadini ha apprezzato l’indirizzo e la scelta dell’amministrazione: ovvero restituire alla città la piazza, riqualificata, quale luogo per eventi culturali.

Invece si insiste a voler individuare un nemico nel proprio avversario politico quando piuttosto, sulla questione della legalità e del contrasto all’abusivismo, si dovrebbe fare quadrato; con l’ottica di restituire decoro e vivibilità agli spazi cittadini”.

“Abbiamo esempi virtuosi, ripetiamolo, come quelli del mercatino dell’antiquariato e del collezionismo  sotto la Stazione Lido, autogestito da un’associazione, o quello di “campagna amica” a piazza Carmine. La cittadinanza risponde ed apprezza moltissimo; non si capisce perchè non si vogliano fare le cose in regola, nel rispetto delle norme e del decoro pubblico.

Piazza del Popolo era diventata un luogo di totale degrado, sporcizia ed illegalità. Le condizioni igieniche erano pessime sia la domenica che durante la settimana a causa dell’abbandono sistematico in terra di frutta e verdura, mista a cassette e pedane”.

“Ad oggi, malgrado la decisione dell’Amministrazione, anche quei pochi operatori che svolgono la loro attività sul marciapiede sopra la piazza continuano, purtroppo, ad abbandonare rifiuti. Ciò a dimostrazione che è proprio la mentalità che va cambiata; non solo la questione di “regolari o irregolari”.

Il rispetto dei luoghi collettivi deve essere il primo requisito per esercitare il commercio occupando suolo pubblico.  Noi siamo e saremo sempre accanto a tutti coloro che vogliono lavorare seguendo questi princìpi; troveranno in noi sempre sostegno e pienissima disponibilità ad individuare le migliori soluzioni possibili.

Lo stesso centrodestra che ora fa campagna elettorale usando quegli operatori va a parlare di “dignità delle persone” che “non vanno considerati numeri”, rivolgendosi a persone che in Italia non sarebbero mai arrivate fosse stato per i loro capi politici, Salvini in primis; proprio perchè considerati solo “immigrati irregolari”! Dove appoggia, ora, questa ipocrisia?

Con quale faccia il centrodestra parla di lavoro e diritti mentre continua a far finta del disastro che procurerà l’Autonomia Differenziata?

Quando si va in piazza usando espressioni irresponsabili come “Il Sindaco ha ucciso il mercato; vogliono parlare con il morto” si rendono conto della gravità del linguaggio violento che utilizzano, soprattutto di fronte ad una situazione di tensione sociale che riguarda alcuni operatori?

A quanto pare interessa solo la mera polemica politica mettendo contro al Comune gli operatori; alimentando ad oltranza polemiche e proteste che non hanno ragione d’essere.

Due regolari, su almeno 100, non dovrebbero far sorgere alcun dubbio: il Comune, nel rispetto delle norme, ha operato una scelta necessaria, dovuta e di profondo rispetto per la collettività.

“Piazza del Popolo, siamo convinti, tornerà alla cittadinanza e diverrà l’ennesimo spazio riconquistato da questa Amministrazione.

Il diritto al lavoro e la riqualificazione della piazza possono e devono procedere contemporaneamente ma su binari diversi: chi vuole lavorare si metta in regola e troverà sostegno con tutti gli strumenti a disposizione della pubblica amministrazione. Il riordino dei mercati rionali va nella giusta direzione; la scelta di piazza del Popolo si inquadra in quella complessiva del riordino di settore.  La città non va divisa ma unita – concludono – nel nome delle cose giuste, nel rispetto di regole civili e della legge”.

CORIGLIANO – Stalkerava l’ex-compagna: ai domiciliari 44enne

In data 17 gennaio 2025, personale della Polizia di Stato del Commissariato di P. S. di Corigliano-Rossano, ha eseguito un’Ordinanza Applicativa di Misura Cautelare personale degli arresti domiciliari nei confronti di un quarantaquattrenne del posto, gravemente indiziato del reato di atti persecutori nei confronti della sua ex compagna.

Il provvedimento giunge a conclusione di una laboriosa ed articolata attività investigativa coordinata dalla locale Procura della Repubblica e avviata a seguito di una denuncia/querela sporta dalla parte offesa lo scorso 2 dicembre 2024.

In particolare, la donna, presentatasi presso gli Uffici del locale Commissariato di P. S., ha raccontato agli operatori di Polizia di avere intrattenuto in passato con l’indagato una relazione sentimentale divenuta nel tempo insostenibile, motivo per il quale decideva di interrompere la frequentazione. Tuttavia, la decisione della donna non era bastata ad allontanare l’uomo dalla sua vita, che ha iniziato a tormentarla, a pedinarla e ad appostarla dappertutto, a tempestarla di telefonate e di messaggi.

Diversi gli episodi raccontati dalla donna, riscontrati anche attraverso l’acquisizione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza della città e degli screenshot delle chat, consegnati in sede di denuncia.

L’attività d’indagine avviata dal personale del Commissariato e coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta dal Procuratore Capo Dr. Alessandro D’Alessio, ha trovato il suo epilogo il 17 gennaio u.s., quando il G. I. P. dello stesso Tribunale, su richiesta del P. M. titolare dell’indagine, ha emanato l’Ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’uomo.

L’attività svolta testimonia ancora una volta il costante impegno degli uomini della Polizia di Stato in città e Provincia, diretti dal Questore Dr. Giuseppe Cannizzaro e dell’Autorità Giudiziaria, nell’affrontare con tempestività e particolare attenzione il fenomeno della violenza di genere.

Il tutto si comunica nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca.

REGGIO-Chiusura mercato Piazza del Popolo, Ripepi: “Il Sindaco Falcomatà continua a sfuggire al confronto e al controllo”

“Il Sindaco Falcomatà dimostra ancora una volta mancanza di rispetto verso i cittadini, i rappresentanti eletti e le istituzioni, di cui egli stesso è la massima espressione. Anche oggi, con la consueta motivazione “per impegni istituzionali”, ha evitato il confronto politico, disertando la Commissione Controllo e Garanzia sulla grave questione della chiusura di Piazza del Popolo” – ha dichiarato Massimo Ripepi, Consigliere Comunale e Presidente della Commissione.

“Anziché dialogare con i Consiglieri Comunali e con i rappresentanti degli ambulanti, il Sindaco ha preferito inaugurare una scuola in provincia. Questo atteggiamento è estremamente grave: lo Statuto comunale vigente (art. 40 comma 6) impone al Sindaco l’obbligo di partecipazione alle Commissioni quando convocato. È la terza volta che diserta, utilizzando sempre la stessa giustificazione: l’impossibilità di partecipare a causa di ‘numerosi impegni istituzionali’. Questo è un chiaro segno del disprezzo di Falcomatà per le istituzioni e per i cittadini che lo hanno delegato a governare la nostra città.” – ha proseguito il Presidente Ripepi.

“Confondere i propri impegni istituzionali con l’obbligo statutario di presenziare in Commissione dimostra la mancanza di rispetto per il ruolo democratico del Consiglio Comunale, la più alta rappresentanza dei cittadini reggini.” – ha rimproverato Massimo Ripepi – “Falcomatà si sente evidentemente onnipotente, forte delle sue bugie reiteratementre ignora il grido di dolore di tante famiglie rimaste senza lavoro dopo la chiusura del mercato di Piazza del Popolo. Nemmeno il gesto estremo di uno degli ambulanti, che ha messo in luce la disperazione della situazione, è stato sufficiente a farlo riflettere e ad accettare il confronto.”

“Così il Sindaco continua ad evitare il dialogo, preferendo inaugurazioni ed eventi celebrativi, circondato da ‘yes men’, invece di affrontare chi lo critica o lo contraddice. È una situazione vergognosa.” – ha dichiarato duramente il Consigliere Ripepi – “Bastava seguire l’esempio del padre, che, in analoga situazione oltre vent’anni fa, scelse di dialogare con gli ambulanti e di contrastare con rigore gli abusivi.”

“Vista la gravità di quanto accaduto, ho inviato una lettera al Prefetto Dott.ssa Clara Vaccaro, che ha sempre agito con tempestività per ripristinare il rispetto delle procedure amministrative. Il Sindaco non può sottrarsi al confronto istituzionale: gli obblighi statutari sono superiori agli impegni di rappresentanza. Per questo motivo, ho già convocato una nuova riunione della Commissione Controllo e Garanzia per giovedì alle ore 8:20, alla quale Falcomatà è stato formalmente chiamato a partecipare, e continuerò a farlo finché lo stesso non adempirà ai suoi doveri.” – ha concluso il Presidente Massimo Ripepi – “Reggio Calabria merita un Sindaco che dialoghi con i cittadini e rispetti le istituzioni, non uno che fugge dai propri obblighi per inseguire ambizioni personali”.

Ufficio stampa

REGGIO – Ponte sullo Stretto e Sud penalizzato, il PD contro il Centrodestra: «Tagli al Sud e fondi sottratti, ma il Centrodestra grida allo scandalo solo sui ricorsi»

“Mi stupisce il fatto che alcuni esponenti della LEGA e di FORZA ITALIA abbiano gridato allo scandalo per le spese legali sostenute dai Comuni di Villa San Giovanni e dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria e per il ricorso al T.A.R. Lazio quando, invece, nulla dicono rispetto ai milioni di euro già spesi dalla società “Stretto di Messina” e rispetto ai tagli che il Governo di Centro Destra nazionale sta effettuando nei confronti del Sud ed in particolare della Calabria”. Lo afferma in una nota Antonio Morabito, Segretario Prov.le del Partito Democratico di RC.

“Ed infatti, ricordiamo, che fino al 2013 la Società “Stretto di Messina” ha speso in consulenze 320 milioni di euro … questi non erano soldi pubblici ?? Non solo, ma nulla hanno detto sul fatto che ad oggi i soli soldi messi in campo per il fantomatico progetto del ponte sullo Stretto sono stati sottratti dai “Fondi di coesione” destinati a Calabria e Sicilia per un importo di oltre 2 miliardi e 300 milioni di euro”.

“Ed ancora, non hanno protestato sulla riduzione del “Fondo di perequazione infrastrutturale” da 4,6 miliardi a solo 700 milioni di euro; di tali fondi l’80 per cento spettava al Sud. Fondi che dovevano servire a coprire il gap infrastrutturale fra Nord e Sud ed erano destinati in particolare ad opere idriche, istruzione, sanità e trasporti”.

“Da ultimo, la Legge di bilancio taglierà al Mezzogiorno 5,3 miliardi di euro nei prossimi tre anni. Ciò contribuirà al rallentamento di una crescita che, per effetto dei fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), è stata più alta di quella registrata al Nord”.

“Sul taglio delle risorse per il Sud pesa l’eliminazione di “Decontribuzione Sud”, uno sgravio contributivo alle imprese istituito nel 2020 dal governo Conte durante il covid che ha avuto un certo impatto sulla crescita trainata in particolare dalle costruzioni e dalla spesa in opere pubbliche. Nel 2023 ha interessato più di due milioni di lavoratori”.

“Secondo le stime Svimez, l’abrogazione comporterà una riduzione di due decimi di punto della crescita del PIL del Sud e di tre decimi dell’occupazione, con circa 25 mila posti di lavoro a rischio. Dagli esponenti del Centro Destra, che hanno a cuore le sorti del Sud e, quindi, della Calabria, ci saremmo aspettati una presa di posizione su questi e sugli altri tagli effettuati e non su una legittima scelta di un Ente di impugnare un provvedimento”.

REGGIO – Riunione della Commissione Controllo e Garanzia, assente il sindaco Falcomatà. Ripepi: «È una vergogna. Scriverò al prefetto»

La riunione della commissione Controllo e Garanzia del Comune di Reggio Calabria, convocata per discutere la delibera su Piazza del Popolo, è stata rinviata a causa dell’assenza del sindaco Giuseppe Falcomatà. L’impegno del primo cittadino nell’inaugurazione della nuova sede del Liceo Musicale di Cinquefrondi ha impedito la sua partecipazione, generando aspre reazioni tra i consiglieri.

A tal proposito il consigliere Massimo Ripepi, presidente della commissione, ha espresso dure critiche: «È una vergogna, la convocazione è stata inviata 7 giorni fa. La presenza alle commissioni è un obbligo. Scriverò al prefetto».
Non manca però il disappunto degli altri consiglieri fra cui le parole di Armando Neri: «La circostanza è imbarazzante. Abbiamo l’esigenza di sapere cosa vuole fare l’amministrazione di piazza del Popolo».

REGGIO-Lavoratori forestali della Mercure in protesta a Reggio Calabria: a rischio 1500 posti di lavoro

Una partecipatissima manifestazione, alla quale hanno preso parte circa trecento lavoratori del settore forestale provenienti dalla Valle del Mercure, ha avuto luogo davanti a Palazzo Campanella a Reggio Calabria, dove si stava svolgendo la seduta del Consiglio regionale. I partecipanti, che hanno sollevato le loro preoccupazioni con striscioni e slogan, hanno denunciato il rischio di perdere circa 1500 posti di lavoro a causa di una norma regionale, chiedendo un intervento immediato da parte delle istituzioni.

La protesta è stata organizzata dall’Associazione Liberi Imprenditori Forestali e da Confartigianato Cosenza, con la partecipazione attiva di numerosi sindaci dei comuni della zona, tra cui Mormanno, Acquaformosa, Castrovillari, Saracena, Cassano allo Ionio, Frascineto, Laino Borgo, Laino Castello e Lungro. Questi sindaci, in segno di solidarietà, hanno indossato le fasce tricolori, unendosi alla causa dei lavoratori. Tra i partecipanti anche i rappresentanti dei comuni lucani di Castelluccio Inferiore e Castelluccio Superiore hanno partecipato alla manifestazione.

La causa della protesta è l’emendamento Laghi, proposto dal consigliere regionale Ferdinando Laghi della Lista De Magistris, che ha ottenuto il sostegno della maggioranza guidata dal presidente Roberto Occhiuto. L’emendamento prevede il divieto di realizzare impianti di produzione di energia da biomasse all’interno dei parchi nazionali e regionali della Calabria. Questa normativa, secondo i manifestanti, potrebbe avere gravi conseguenze sul settore e sull’occupazione, motivo per cui i lavoratori chiedono l’abrogazione della legge.

Giovan Battista Benincasa, portavoce dell’Associazione Liberi Imprenditori Forestali, ha espresso forti preoccupazioni, sottolineando come la chiusura della centrale di biomassa in Calabria, alimentata da questi impianti, potrebbe comportare la perdita di 25 milioni di euro per la regione. “Se queste risorse venissero meno, le ripercussioni sull’occupazione sarebbero gravissime”, ha dichiarato Benincasa, aggiungendo che l’attuale orientamento del presidente Occhiuto rischia di penalizzare seriamente il settore in nome di un ambientalismo che, secondo lui, non tiene conto della realtà economica.

Antonio D’Angelo, rappresentante di Confartigianato Cosenza, ha ricordato che questa è la seconda protesta davanti a Palazzo Campanella. “All’inizio ci avevano detto che eravamo pochi, ma oggi, con la presenza di tanti lavoratori, dimostriamo che questo è un problema che riguarda molte persone, non solo una minoranza”, ha affermato D’Angelo, evidenziando che solo una parte dei lavoratori coinvolti è riuscita a partecipare alla manifestazione, a causa della difficile situazione lavorativa che molti stanno attraversando.

I sindaci della zona, tra cui Maria Angelina Russo, primo cittadino di Laino Borgo, hanno manifestato una preoccupazione crescente per le ripercussioni sociali di questa norma. “Il nostro territorio è a rischio, e se questa legge non viene modificata, potremmo trovarci di fronte a una vera e propria bomba sociale. Molte persone potrebbero rimanere senza lavoro”, ha dichiarato Russo, spiegando che nonostante alcuni incontri con il presidente del Consiglio regionale, ancora non sono state date risposte concrete alle richieste delle amministrazioni locali.

In chiusura, una delegazione del Partito Democratico, guidata dalla consigliera Amalia Bruni, ha incontrato i manifestanti per raccogliere le loro istanze, confermando l’impegno a sostenere la causa dei lavoratori e delle amministrazioni locali.

La manifestazione ha acceso i riflettori su un tema cruciale per la Calabria, quello dell’equilibrio tra tutela ambientale e occupazione. I lavoratori sperano che il Consiglio regionale possa prendere una posizione definitiva per salvaguardare sia l’ambiente che i posti di lavoro, senza compromettere il futuro di tante famiglie.

REGGIO – A palazzo San Giorgio presentato il cartellone di “Educational Goal 2024-2025”

Un’esperienza formativa focalizzata sulla salvaguardia dell’ambiente per sensibilizzare le nuove generazioni all’importanza della tutela del territorio. L’assessore Briante: «Per avere una Reggio bella, gentile e sostenibile occorre coinvolgere le scuole»

La Sala dei Lampadari “Italo Falcomatà” di Palazzo San Giorgio ha ospitato la presentazione del programma “Educational Goal 2024-2025”, un progetto di educazione alla sostenibilità destinato alle scuole di ogni ordine e grado della città di Reggio Calabria. L’iniziativa, voluta dall’Amministrazione comunale in collaborazione con Ecologia Oggi S.p.A., ha visto la partecipazione del vicesindaco e Assessore all’Ambiente Paolo Brunetti e dell’assessore all’Istruzione Anna Briante.
«Dobbiamo impegnarci al massimo – ha dichiarato Brunetti – per garantire anche ai nostri figli un ambiente sano e sereno. Il cambiamento deve partire da loro, e questo progetto, con il supporto degli insegnanti, li aiuterà a sentirsi coinvolti in prima persona. Solo così potremo raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti, come ad esempio l’incremento della raccolta differenziata».
Per l’assessore Briante: «Per avere una Reggio bella, gentile e sostenibile, è fondamentale coinvolgere le scuole. A loro dobbiamo fornire esempi concreti di comportamenti corretti. L’obiettivo dell’Amministrazione e di Ecologia Oggi di coinvolgere le scuole è cruciale per aumentare la percentuale della raccolta differenziata».
Il progetto si distingue per la sua modalità innovativa, che prevede un coinvolgimento attivo delle istituzioni scolastiche cittadine in un’esperienza formativa completamente gratuita. Focalizzato sulla salvaguardia dell’ambiente, il progetto mira a sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza della gestione sostenibile dei rifiuti e della tutela del territorio.
Il programma include attività digitali, accessibili tramite la piattaforma Educational Goal, come concorsi, webinar teatrali, talk show live, escape room, corsi di giornalismo ambientale e un corso per docenti. Sono previste anche attività in presenza, tra cui giornate di educazione ambientale da svolgersi direttamente in classe.
L’incontro ha rappresentato un’occasione per approfondire i dettagli del programma e le modalità di iscrizione delle classi alla piattaforma Educational Goal, oltre a fornire informazioni sulle attività in presenza.

REGGIO-Il Comune di Reggio Calabria presenta i risultati del 2024 delle società Atam, Castore ed Hermes

Il Comune di Reggio Calabria, dopo la conferenza stampa di ieri, si prepara a fare il punto sulle attività del 2024 attraverso un incontro pubblico che avrà luogo domani, mercoledì 22 gennaio, alle ore 10.30, presso la Sala dei Lampadari “Italo Falcomatà” di Palazzo San Giorgio.

Durante l’incontro, il Sindaco Giuseppe Falcomatà e i rappresentanti delle società Atam, Castore ed Hermes illustreranno le principali azioni intraprese nel corso dell’anno appena concluso per il miglioramento dei servizi pubblici locali. Grazie all’ausilio di materiale audiovisivo, saranno presentati i progetti realizzati e gli sviluppi in corso per la città, con un focus sulle innovazioni e sulle iniziative che hanno coinvolto direttamente la comunità. A prendere la parola saranno, oltre al Sindaco, gli amministratori delle tre società: Giuseppe Basile per Atam, Domenico Mallamaci per Castore e Giuseppe Mazzotta per Hermes, che racconteranno le sfide affrontate e gli obiettivi raggiunti.