Polizia di Stato di Reggio Calabria: un albero di ulivo in ricordo di Giovanni Palatucci

80 anni fa moriva Giovanni Palatucci nel campo di concentramento di Dachau, dove era stato deportato dopo essere stato arrestato dalla Gestapo il 13 settembre 1944 e condannato con l’accusa formale di cospirazione e intelligenza con il nemico.

Stamattina, la Polizia di Stato di Reggio Calabria ed il Comune di Palmi hanno voluto ricordare, con la piantumazione di un albero di ulivo all’interno della villa comunale “Giuseppe Mazzini” di Palmi e la posa di una targa in marmo, offerti dall’Amministrazione Comunale, la memoria dell’ultimo Questore della Fiume Italiana, un eroe della giustizia e della memoria.

Dopo aver salvato circa 6000 perseguitati dalle leggi razziali, per la maggioranza ebrei, dalla deportazione nei campi di sterminio nazisti, dapprima Commissario e poi Questore reggente di Fiume, Palatucci morì a soli 36 anni il 10 febbraio 1945, e rappresenta a tutt’oggi un simbolo di giustizia e altruismo.

Nel 1990 è stato riconosciuto come Giusto tra le Nazioni dallo Yad Vashem (Ente nazionale per la memoria della Shoah in Israele) e nel 1995 gli è stata conferita la Medaglia d’oro al merito civile.

Nel 2004 la Chiesa cattolica lo ha proclamato Servo di Dio, titolo attribuito alle persone per le quali è stato avviato il processo di beatificazione.

La manifestazione ha avuto inizio con l’esecuzione dell’Inno di Mameli, eseguito dagli alunni dell’Istituto Comprensivo “DE ZERBI-MILONE”, e si è svolta alla presenza del Prefetto della Provincia di Reggio Calabria Clara Vaccaro, del Questore di Reggio Calabria Salvatore La Rosa, del Vescovo della Diocesi di Oppido Mamertina – Palmi S.E. Mons. Giuseppe Alberti, del Sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio, dei rappresentanti della comunità ebraica, nonché delle altre autorità civili e militari.

Il Questore di Reggio Calabria Salvatore La Rosa, nel suo intervento, ha voluto sottolineare, oltre al modello esemplare di sacrificio, di altruismo e di spirito di solidarietà, anche il valore della memoria, affidando alle nuove generazioni il ricordo delle gesta di un uomo che da solo ha salvato migliaia di vite umane.

La cerimonia si è conclusa con il brano “La vita è bella” di Nicola Piovani, eseguito dagli alunni dell’Istituto Comprensivo “San Francesco-Minniti” di Palmi.

La posa dell’albero di ulivo e di una targa, si aggiunge agli altri simboli per la memoria che, negli anni scorsi, sono stati collocati a Reggio Calabria ed in altri Comuni della provincia reggina e vogliono rappresentare il rinnovato impegno per la memoria e per i valori di solidarietà e rispetto dei diritti umani.

REGGIO – Nesci (Fdi-ECR) a Versace: “Più che consultare Google Maps, bisognerebbe conoscere meglio il territorio”

Quando la missione è portare avanti un territorio e il suo sviluppo, non ci sono problematiche che “riguardano” esclusivamente un ruolo piuttosto che un altro, ma bisogna avere una “contezza” degli argomenti di rilievo. Se avesse applicato questa mentalità, il Vice Sindaco si sarebbe senza dubbio accertato che, sebbene un tratto di strada attraversi la Provincia di Vibo Valentia, la competenza ricade anche sulla Città Metropolitana che lui rappresenta. Questo cambia, ovviamente, l’impostazione della soluzione al problema. Citando Google Maps, che sembra essere la fonte di conoscenza del territorio, potrà verificare che all’altezza del SP9 89020 San Pietro di Caridà RC, Italia (coordinate: 38°29’49.5″N 16°11’24.0″E) quel tratto stradale non rientra nei lavori previsti dalla Provincia di Vibo Valentia. Chi mi invita a studiare geografia è lo stesso Carmelo Versace che si vantava di aver realizzato lavori di bitumazione sul SP9 ?

Ci si chiede con quale competenza abbia iniziato i lavori, alla luce della sua più recente dichiarazione sulla competenza stradale. Ci si chiede anche quale sia l’opinione del Sindaco Falcomatà. Emerge, a parere di chi scrive, dalle parole del Vice Sindaco, un tentativo di de-responsabilizzarsi agli occhi dell’opinione pubblica, tentando un “scarica barile”. Ciò che esula dal controllo di chiunque non deve lasciare spazio all’incuria, ma deve trovare soluzioni flessibili per tutelare tutti i cittadini.

Voglio ricordare che conosco bene le vicissitudini dell’area, poiché sono stato personalmente impegnato a far pervenire i disagi a chi di competenza tramite svariati mezzi di comunicazione ufficiali e sono pronto, in modo tempestivo, a continuare a farlo. Sembra però che i solleciti personalmente proposti alle autorità competenti non abbiano raggiunto il loro scopo. Questa deve essere l’occasione per trovare una concreta soluzione al problema di fondo: le incompiute.

Colgo inoltre l’occasione per invitare il Vice Sindaco Versace a venire a discutere, in un convegno che organizzerò, come relatore per un importante tema sullo sviluppo delle zone rurali attraverso la politica di coesione, proprio di questi temi. Ho già iniziato il mio lavoro su questo fronte chiedendo nelle sedi opportune un confronto con tutti gli esponenti delle Regioni del Sud per raccogliere le loro voci e riuscire a tradurle in azioni concrete e lungimiranti, a prescindere dal colore politico. Visto che si vanta di aver risolto tutti i problemi infrastrutturali della Città Metropolitana, avrà l’occasione per dirci come aiutare lo sviluppo delle zone rurali. Il lavoro da impostare toccherà sicuramente temi fondamentali, tra cui le infrastrutture.

Ritengo che questo sia il vero lavoro di cui il nostro territorio ha bisogno, e non trovare motivazioni che vanno al di là dell’impegno quotidiano che un rappresentante deve mettere al servizio della sua gente. È sempre per questo che sto parlando dei miei sforzi, per lasciare il messaggio che non esiste campanilismo né politico né territoriale.

In vista della candidatura di Reggio Calabria come Capitale della Cultura 2027, vogliamo portare tutti insieme il risultato a casa o continuiamo a fare polemiche sterili? Io sono qui, qualunque sia la risposta a questo quesito.

CALABRIA – Avviata la programmazione per il Salone del Libro di Torino 2025: L’Assessore alla Cultura convoca i 5 sistemi bibliotecari regionali calabresi

Oggi, presso la Cittadella Regionale, si è tenuto un incontro cruciale convocato da Caterina Capponi, Assessore alla Cultura della Regione Calabria. L’obiettivo della riunione era avviare la programmazione per la partecipazione al Salone del Libro di Torino 2025, uno degli eventi letterari più prestigiosi a livello nazionale e internazionale. Durante l’incontro, sono stati convocati i rappresentanti dei 5 sistemi bibliotecari regionali, con l’intento di unire le forze per creare una presenza forte e significativa della Regione all’interno di una manifestazione che ogni anno attira migliaia di appassionati di libri, autori, editori e professionisti del settore.
L’Assessore alla Cultura ha sottolineato l’importanza di valorizzare la rete delle biblioteche regionali come luoghi di diffusione culturale e di promozione della lettura. La partecipazione al Salone del Libro rappresenta infatti un’opportunità unica per mettere in luce le eccellenze letterarie della Regione e coinvolgere i cittadini in un ampio programma di attività, eventi e presentazioni. I sistemi bibliotecari regionali, che svolgono un ruolo fondamentale nella promozione della cultura e della lettura, sono stati incaricati di collaborare alla creazione di un programma condiviso, che includerà incontri con autori, laboratori, seminari e presentazioni di libri, con un focus sulle produzioni locali e sulle nuove voci della letteratura contemporanea.
 Il Salone del Libro di Torino 2025, che si terrà a maggio, sarà dunque un’occasione imperdibile per consolidare il legame tra le biblioteche, le istituzioni culturali e il pubblico, con l’obiettivo di ampliare il panorama culturale regionale e di dare visibilità agli autori e alle iniziative più rilevanti del territorio. L’incontro di oggi segna l’inizio di un percorso che, nei prossimi mesi, vedrà un’intensa collaborazione tra le diverse realtà bibliotecarie, con l’auspicio che la partecipazione al Salone del Libro possa diventare un momento di crescita culturale per la Regione e di valorizzazione del patrimonio librario e culturale che le sue biblioteche custodiscono. L’Assessore ha concluso l’incontro esprimendo grande soddisfazione per l’entusiasmo dimostrato dai partecipanti, che hanno mostrato piena disponibilità a lavorare insieme per un evento che si preannuncia ricco di contenuti e di opportunità per tutti.

CALABRIA- Bit Milano 2025: una prima giornata di confronto per il futuro turistico della Regione

Una giornata inaugurale nel corso della quale attraverso i panel organizzati nello spazio dedicato alla Calabria si è discusso del futuro turistico della Regione, di quello che è stato, di quello che sarà.

All’interno del padiglione calabrese il presidente Roberto Occhiuto, insieme al commissario della ZES Unica, Giosy Romano, e del presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, si sono confrontati su sviluppo turistico, investimenti in infrastrutture e crescita economica del territorio calabrese.

All’incontro, moderato dal giornalista del Corriere della Sera, Francesco Verderami, il presidente Occhiuto, ha sottolineato come il 2024 sia stato un anno straordinario per il turismo calabrese, con un territorio che diventa sempre più attrattivo.

“Servono strutture più moderne e servizi all’altezza delle esigenze dei viaggiatori. Voglio che i turisti, dopo aver scoperto il nostro mare, restino stupiti dalla bellezza delle nostre montagne. Stiamo investendo molto su cammini, trekking e parchi naturalistici”.

Ferrara ha evidenziato come per Unindustria sia stato fondamentale sostenere il settore attraverso il bando Kaire: iniziativa regionale destinata alla formazione del personale turistico, che investe sul capitale umano. “Con il nuovo bando per l’ospitalità, vogliamo innalzare la qualità dell’accoglienza turistica. La nostra regione è naturalmente vocata al turismo, ma è necessario puntare sulla qualità piuttosto che sulla quantità”.

Tutti concordi sulla necessità di puntare su investimenti strutturali nel settore turistico e, come sottolineato dal commissario Romano, anche semplificare la burocrazia per rendere la Calabria più attrattiva agli investimenti. “Grazie alla Zes abbiamo ottenuto 600 milioni di euro di investimenti. Vogliamo implementarli e per fare questo è importante cambiare la percezione della Calabria, un racconto diverso e lontano dagli stereotipi del passato”.

Con il panel dal titolo: ‘Scopri la Calabria: una Regione a portata di giovani, le strategie per rendere bellezze ed eccellenze attrattive per tutte le generazioni’, l’associazione Ferrovie in Calabria ha avuto l’opportunità di presentare il progetto ‘Railtour, viaggia in treno e scopri la Calabria’.

All’incontro presenti Giovanni Calabrese e Maria Stefania Caracciolo, rispettivamente assessore al Turismo e assessore alla Pubblica Istruzione della Regione Calabria, Marina Chiarelli, assessore al Turismo della Regione Piemonte, Roberto Galati e Vincenzo Calabrò, dell’associazione Ferrovie in Calabria, Andrea Cerrato, co-founder del network ViA(E) per Viaggiare e Daniele Donnici, Destinazione Sila – Partner ViA(E) per la Calabria.

Il progetto Railtour punta alla destagionalizzazione, all’incoming di un turismo giovanile sia regionale che extraregionale, attento alla mobilità sos

tenibile ed alla valorizzazione degli aspetti storici, culturali, ambientali ed enogastronomici della Calabria. Un progetto che prevede l’utilizzo sia di treni storici, dal treno della Sila di Ferrovie della Calabria fino al treno degli Dei organizzato in collaborazione con Fondazione FS Italiane, FS Treni Turistici Italiani e la Regione Calabria, passando per gli itinerari che prevedono l’utilizzo dei treni regionali di Trenitalia, come Il treno della Magna Graecia, il treno del Tartufo di Pizzo, del Torrone IGP di Bagnara, Il treno del Mare. Tour proposti anche alle scolaresche attraverso il progetto ‘Scuola – Ferrovia, per un turismo ferroviario ed esperienziale’ volto all’eco sostenibilità.

Sul tema ‘turismo delle radici’ l’assessore Calabrese ha dialogato con Marcela Aberhard, assessore al Turismo Regione di Santa Fe (Argentina), Alejandra Mattheus, Assessore al Turismo Città di Rosario (Argentina), Armando Bossio, Sindaco di Cleto – Pres. Aicotur. Il “modello Cleto” e il progetto Italia nel mondo, Giuseppe Varacalli, Presidente del Consiglio Aicotur e Serena Franco, Responsabile Italea Calabria. La Regione Calabria ha confermato il suo impegno nello sviluppo del turismo delle radici, per valorizzare il legame tra le comunità italiane all’estero e la loro terra d’origine. La discussione si è concentrata sui rapporti con l’Argentina, Paese che da sempre ospita una delle comunità più nutrite di calabresi.

“L’Anno Giubilare – ha affermato l’assessore Calabrese – sarà un momento chiave per accogliere milioni di visitatori e pellegrini da tutto il mondo, molti dei quali saranno discendenti di emigrati calabresi. Abbiamo il dovere di creare un’offerta turistica strutturata, che unisca fede e riscoperta delle proprie origini. Il Giubileo sarà un’occasione straordinaria per portare in Calabria coloro che sentono ancora forte il legame con la nostra terra”.

La Bit proseguirà oggi con altri incontri. Ci si soffermerà su ‘Turismo digitale e marketing territoriale: borghi e luoghi di Calabria nelle immagini’. Previsto un panel su ‘Turismo ecosostenibile – biodiversità e paesaggi nella Calabria dell’entroterra’. Si proseguirà con la ‘comunicazione senza barriere – l’importanza della Lingua dei Segni per un turismo accessibile e inclusivo’. Si concluderà con un confronto su ‘Il turismo per la valorizzazione del territorio, tra natura e borghi, montagna, mare e nuove destinazioni’.

CALABRIA- Capponi: “Vent’anni di memoria e riflessione sul Giorno del Ricordo”

Il 10 febbraio 2025, in occasione del ventesimo anniversario del Giorno del Ricordo, la Dott.ssa Caterina Capponi, Assessore con deleghe in Politiche sociali, Cultura e Pari opportunità, ha rilasciato una riflessione sulla memoria delle foibe e sull’esodo degli istriani, fiumani e dalmati. Le sue parole hanno sottolineato l’importanza di non dimenticare le vittime di quei tragici eventi e di promuovere il dialogo e la comprensione reciproca per costruire una società più giusta e inclusiva.

“La storia delle foibe è un monito sulla fragilità dell’identità: essa può essere minacciata, ma può anche rinascere attraverso il dialogo e la comprensione reciproca. Riflettere,oggi, sulle foibe è confrontarsi con le ombre del passato, ma è anche un atto di coraggio per affrontare le divisioni del presente. Oggi, 10 febbraio 2025, celebriamo con profonda emozione il ventesimo anniversario del Giorno del Ricordo, una ricorrenza che ci invita a non dimenticare le atrocità e le sofferenze subite da migliaia di italiani durante il tragico periodo post-bellico, in particolare le vittime delle foibe e l’esodo forzato degli istriani, fiumani e dalmati. La legge 92/2004 che ha istituito questa giornata, rappresenta un passo fondamentale nella nostra storia recente. Essa non solo riconosce il dolore di chi ha subito ingiustizie, ma promuove anche la consapevolezza e il rispetto per la memoria di coloro che sono stati costretti a lasciare la loro terra natale, spesso in circostanze inumane e violente. Le foibe non sono solo un capitolo oscuro della nostra storia, ma un monito che ci esorta a riflettere sulle conseguenze della guerra e dell’odio. In questi vent’anni, abbiamo lavorato incessantemente per garantire che la memoria di queste vittime non venga offuscata. Abbiamo organizzato eventi commemorativi, incontri nelle scuole e iniziative culturali per educare le nuove generazioni sull’importanza della memoria storica. È fondamentale che i giovani comprendano il valore della pace e della coesistenza, affinché simili tragedie non si ripetano mai più. Quest’anno, ci uniamo in un momento di riflessione collettiva. Invitiamo tutti i cittadini a partecipare alle commemorazioni locali, a condividere storie e testimonianze, e a dedicare un pensiero a coloro che hanno perso la vita o sono stati costretti ad abbandonare le proprie case. La memoria è un patrimonio comune che ci unisce, indipendentemente dalle nostre origini. Rinnoviamo il nostro impegno per costruire una società che riconosca e rispetti le diversità, che promuova il dialogo e la comprensione reciproca. Solo così potremo onorare adeguatamente la memoria delle vittime delle foibe e degli esuli, facendo di questa giornata non solo un momento di lutto, ma anche un’opportunità di crescita e unità. Insieme, continuiamo a scrivere una storia di pace e di rispetto, affinché il Giorno del Ricordo rimanga un faro di speranza e di riflessione per le generazioni future, in un mondo che spesso dimentica è necessario mantenere viva la fiamma della memoria, affinché le ingiustizie non si ripetano”.

REGGIO – La soddisfazione dei Consiglieri metropolitani dopo il successo di SalvArti

Percorso espositivo di straordinario valore, frutto di una brillante sinergia istituzionale che ha messo insieme alla Città Metropolitana i Ministeri degli Interni e della Cultura, l’Agenzia nazionale Beni Confiscati ed il Comune di Milano

“La mostra SalvArti sulle opere confiscate inaugurata nei giorni scorsi al nostro Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi” è l’ennesimo importante obiettivo raggiunto da questa Amministrazione metropolitana che ha fatto della cultura e della legalità due obiettivi interconnessi considerati delle assolute priorità delle nostre linee programmatiche di mandato”. Così i consiglieri di maggioranza alla guida della Città Metropolitana di Reggio Calabria commentando l’avvio a Reggio Calabria della mostra ‘SalvArti. Dalle confische alle collezioni pubbliche’ iniziativa culturale di grande rilievo sociale, esposta al Palazzo della Cultura ‘Pasquino Crupi’ a Reggio Calabria, volta a sottolineare l’importanza della legalità attraverso l’arte. L’esposizione presenta oltre 80 opere d’arte contemporanea, tra dipinti, grafiche e sculture, di artisti di fama internazionale come Giorgio de Chirico, Mario Sironi, Lucio Fontana, Massimo Campigli, Salvador Dalí, Andy Warhol, Mario Schifano, Robert Rauschenberg e Christo, che rimarranno esposte fino al prossimo 26 aprile.

“L’ottima riuscita dell’evento – prosegue la nota – la straordinaria sinergia istituzionale che ne ha consentito la realizzazione, sono il frutto del lavoro portato avanti in questi anni dalla Città Metropolitana, capace di intensificare e valorizzare le relazioni istituzionali con importanti enti, in questo caso i Ministeri dell’Interno e della Cultura, l’Agenzia nazionale Beni Confiscati ed il Comune di Milano, concretizzando una visione che punta al recupero del patrimonio culturale ed artistico, come simbolo di riscatto di un territorio che per lungo tempo è rimasto ostaggio del cancro mafioso”.

“SalvArti può essere considerata un vero e proprio fiore all’occhiello del territorio metropolitano, un percorso espositivo che dà lustro all’intera comunità reggina, proiettandola nei circuiti artistici nazionali e proponendo, ancora una volta, la parte migliore di noi, valorizzando i percorsi virtuosi di riscatto che la nostra Città Metropolitana sta mettendo in campo in ogni settore”.

“Le confische di opere d’arte da parte dello Stato rivestono infatti un ruolo cruciale nella tutela del grande patrimonio culturale e nella lotta alla criminalità organizzata – prosegue la nota dei consiglieri di Palazzo Alvaro – questo processo non solo permette di sottrarre beni illecitamente acquisiti a individui o gruppi criminali, ma favorisce anche la loro restituzione alla collettività, trasformandoli in strumenti di valorizzazione culturale e di legalità”.

“Queste bellissime opere sono ora restituite alla collettività – aggiungono i consiglieri – per una grande esposizione nazionale che ha avuto due ulteriori momenti di grande visibilità, con l’anteprima alla Casa Museo Andersen di Roma e successivamente con l’esposizione a Palazzo Reale di Milano. A Reggio Calabria, grazie all’impegno programmatico della Città Metropolitana, del sindaco Giuseppe Falcomatà e dei Delegati alla Cultura Filippo Quartuccio ed ai Beni Confiscati Michele Conia, portato avanti con determinazione dalla struttura Amministrativa dell’Ente e dal brillante lavoro promosso dalla Dirigente Giuseppina Attanasio e dai Funzionari del Settore Cultura, e tra loro la Responsabile del Palazzo Anna Maria Franco, si conclude un percorso dall’alto valore morale e politico, ossia quello dell’affermazione della legalità, della giustizia e della presenza dello Stato a fianco dei cittadini onesti. L’arte va sempre salvata da ogni tipo di illegalità e l’azione sinergica della squadra Stato, proprio a Reggio Calabria, ha contribuito alla restituzione di un vasto patrimonio illecitamente accumulato, da tempo restituito alla pubblica fruizione. Una parte delle opere esposte alla mostra SalvArti provengono dalla collezione permanente di ‘Palazzo Crupi’, un patrimonio d’arte contemporanea che arricchisce notevolmente l’offerta culturale reggina, adesso impreziosita da un’esposizione di carattere nazionale che costituisce motivo d’orgoglio ed ulteriore occasione di crescita culturale per il nostro territorio”.

“Confiscare opere d’arte significa privare la criminalità di importanti simboli di potere economico e di ostentazione sociale. Le opere confiscate, come in questo caso per la mostra ‘SalvArti’, possono essere destinate a musei, istituzioni pubbliche e spazi culturali, diventando simboli di giustizia e legalità. Iniziative come questa dimostrano quindi come questi beni possano essere valorizzati e resi accessibili a tutti, contribuendo alla sensibilizzazione sull’importanza della legalità”.

“Le opere d’arte confiscate, inoltre, possono essere utilizzate per promuovere l’educazione alla legalità, soprattutto tra le giovani generazioni. Inserirle in percorsi espositivi e didattici aiuta a diffondere la consapevolezza sull’importanza della lotta alla criminalità e sul valore della cultura come strumento di riscatto sociale. In sintesi, quindi – concludono i Consiglieri di maggioranza – la confisca di opere d’arte non è solo un atto di giustizia, ma un’opportunità per trasformare un passato illecito in un futuro di conoscenza e consapevolezza per l’intera società”.

ARGHILLA’ (RC) – Droga e coltello in tasca, giovane arrestato dai Carabinieri

Arghillà sotto la lente dei Carabinieri. Nel pomeriggio di ieri infatti, i militari della Stazione di Catona hanno arrestato un ragazzo, già noto alle forze dell’ordine, accusato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti e porto abusivo di arma.

Il giovane è stato notato dai militari, profondi conoscitori della zona e delle dinamiche criminali del territorio, ad Arghillà Nord, un’area già segnalata per episodi legati allo spaccio di droga. Ritenendo opportuno procedere a un controllo, i Carabinieri hanno eseguito una perquisizione personale, che ha portato al ritrovamento di quasi 50 grammi di marijuana suddivisi in dosi, un bilancino di precisione e un coltello a serramanico.

Il ragazzo è stato immediatamente arrestato e trasferito in caserma e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’attività in questione si inserisce nell’ambito di un’intensificazione dei controlli sul territorio da parte dell’Arma dei Carabinieri, con l’obiettivo di contrastare il traffico di stupefacenti e il degrado nelle zone più a rischio della città.

Il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari e per la persona indagata vale il principio di non colpevolezza fino a condanna definitiva.

CALABRIA-IL “GIORNO DEL RICORDO” (10 FEBBRAIO). IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE FILIPPO MANCUSO:” NON DIMENTICARE QUANTI VENNERO UCCISI NELLE FOIBE”.

 

Il Presidente del Consiglio Regionale Filippo Mancuso ha voluto commemorare le vittime delle foibe in occasione del “Giorno del Ricordo”, una giornata simbolo di riflessione e memoria:

“Il Giorno del Ricordo rimane una data fondamentale per commemorare quanti vennero uccise nelle foibe, tutte le vittime di quel massacro e di quell’esodo forzato, ma anche per stimolare una profonda riflessione sulle ideologie totalitarie che portano a conseguenze estreme per l’essere umano. 

Non bisogna dimenticare – come ha più volte sottolineato il presidente Mattarella – il dolore  inflitto agli italiani di Istria, Dalmazia, Venezia Giulia sotto l’occupazione dei comunisti jugoslavi nella drammatica fase storica legata alla seconda guerra mondiale e agli avvenimenti a essa successivi.

La solennità civile nazionale istituita nel 2004 per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe è di enorme importanza. 

Determinate pagine di storia macchiate dal sangue di tanti innocenti  devono restare sempre impresse nella nostra mente e divulgate soprattutto nelle scuole di ogni ordine e grado, affinché la nuova generazione conosca ed approfondisca la tragedia vissuta dalle vittime delle foibe.

La legge sul ‘Giorno del Ricordo’ ha avuto il merito di eliminare l’indifferenza che è calata per lungo tempo sulle violenze perpetrate sulle popolazioni italiane dalla repressione comunista.

Le idee propositive per costruire un futuro scevro da odi etnici e gratuita brutalità oppressiva vanno coltivate attraverso il mirato e fondamentale apporto delle Istituzioni e delle scuole. 

Solo un continuo lavoro di sensibilizzazione contro ogni genere di violenza sulle persone è in grado di costruire una entità comune di crescita libera da odio e pregiudizi razziali. Il tutto all’insegna del rispetto di ciascun individuo e della pace tra i popoli”.

REGGIO – Arrestato al G.O.M. uomo accusato di resistenza, minacce e interruzione di pubblico ufficiale

Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Reggio Calabria hanno arrestato un uomo per resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, nonché per interruzione di pubblico servizio all’interno del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria.
L’intervento dei Carabinieri è stato attivato a seguito di una segnalazione al Numero Unico di Emergenza (NUE) 112, che indicava la presenza di un soggetto in evidente stato di alterazione presso la struttura sanitaria. I militari, giunti tempestivamente sul posto, hanno accertato che l’individuo, infuriato per quelle che riteneva cure inadeguate somministrate alla propria figlia, aveva iniziato a proferire gravi minacce di morte nei confronti dei medici e del personale sanitario del reparto di pediatria.
L’atteggiamento dell’uomo ha raggiunto livelli di aggressività tali da impedire al personale di proseguire con il proprio lavoro, causando interruzioni nelle attività sanitarie e creando una situazione di forte tensione all’interno della struttura ospedaliera. Nonostante gli sforzi dei sanitari per tranquillizzare l’individuo, quest’ultimo ha continuato a comportarsi in maniera violenta, minacciando anche di danneggiare la struttura.
Grazie all’intervento tempestivo e risoluto dei Carabinieri, l’individuo è stato condotto in caserma e dopo le formalità di rito è stato dichiarato in stato d’arresto e posto agli arresti domiciliari presso il proprio domicilio.

L’arresto al G.O.M. di Reggio Calabria evidenzia ancora una volta il fondamentale ruolo delle Forze dell’Ordine nella tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico, soprattutto in contesti così sensibili come gli ospedali, luoghi di cura e di lavoro per il personale sanitario che devono poter operare in un ambiente sereno e sicuro.
Il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari e per l’uomo vale il principio di non colpevolezza fino a condanna definitiva.