REGGIO – Incendiata la Torre Nervi del Lido comunale: arrestato l’autore

Attimi di tensione nel primo pomeriggio di oggi, quando una violenta lite tra più persone è degenerata in un’aggressione sul lungomare. Intorno alle 14:30, una chiamata di emergenza ha allertato i Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria, segnalando lo scontro acceso tra i presenti.
I Carabinieri, giunti sul posto con tempestività e determinazione, hanno immediatamente riportato la situazione sotto controllo identificando i litiganti e evitando che la situazione degenerasse ulteriormente. Durante l’operazione, i militari hanno notato una colonna di fumo levarsi dal lido comunale in disuso. Senza esitazione, si sono diretti verso la struttura per accertare la natura dell’incendio.
Proprio in quel frangente, un uomo è stato sorpreso mentre usciva furtivamente dal lido. Il suo comportamento ha insospettito i Carabinieri, che lo hanno immediatamente bloccato. Dopo un vano tentativo di resistenza, il soggetto è stato immobilizzato e identificato. Di fronte l’evidenza, ha confessato di aver appiccato il rogo come atto di vendetta nei confronti di altri presenti coinvolti nella lite.
L’intervento dei Vigili del Fuoco, allertati tempestivamente, ha permesso di domare le fiamme prima che potessero causare danni più estesi.
Il responsabile è stato condotto in caserma per ulteriori accertamenti e successivamente dichiarato in stato d’arresto per incendio doloso e resistenza a Pubblico Ufficiale.
L’Arma dei Carabinieri, grazie alla sua costante attività di pronto intervento, ha garantito una risposta immediata ed efficace all’emergenza, prevenendo ulteriori rischi per la cittadinanza. L’operazione si inserisce nell’impegno quotidiano delle forze dell’ordine per il controllo del territorio e la sicurezza pubblica.
Il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari e per l’uomo vale il principio di non colpevolezza fino a condanna definitiva.

Reggio Calabria Capitale della Cultura: a Palazzo San Giorgio nuovo incontro operativo col Comitato dei Promotori per la candidatura

È tornato a riunirsi nella Sala Italo Falcomatà di Palazzo San Giorgio il Comitato dei Promotori per la candidatura di Reggio Calabria a Capitale Italiana della Cultura 2027. Mentre è iniziato il conto alla rovescia per l’audizione che si svolgerà a Roma il prossimo 26 febbraio, di fronte alla Giuria di esperti indipendenti incaricata di valutare le dieci proposte “finaliste”, ancora un importante incontro nel salone del Lampadari “Italo Falcomatà” con le tante e variegate realtà culturali presenti sul territorio, chiamate a dare un contributo alla candidatura.

In apertura ha relazionato il sindaco Giuseppe Falcomatà fornendo indicazioni e dettagliando, nello specifico, i contenuti e le testimonianze, anche in base ai precedenti tavoli di lavoro, che animeranno l’audizione nella Capitale. Il primo cittadino ha esposto gli strumenti e gli obiettivi che saranno trattati nel corso dell’audizione, compresa la parte tecnica relativa alla sostenibilità della candidatura, sotto ogni aspetto.

Il sindaco ha ricordato a cittadini, associazioni e movimenti l’importanza di continuare a dare slancio alla candidatura compilando il modulo online, da qualche giorno sul portale https://capitaledellacultura.reggiocal.it, ma anche attraverso ulteriori testimonianze di sostegno. Le riunioni proseguiranno prima dell’audizione di Roma, per cui tutti gli interessati potranno ancora partecipare e dare il loro apporto nell’ottica di un arricchimento delle proposte per rendere il più possibile inclusivo e partecipato il percorso di avvicinamento all’audizione.

Il sindaco Falcomatà, infine, ha evidenziato che sarà possibile essere presenti all’interno della sala nella quale di svolgeranno le audizioni. «Mi farebbe piacere – ha detto – che in rappresentanza delle vostre associazioni, qualora vogliate e possiate, siate presenti perché quello che è stato fatto è frutto di un lavoro corale e collettivo che ha fatto la città. Dal punto di vista dell’immagine e dell’impatto sarebbe bello essere presenti far comprendere la spinta di Reggio in tutte le sue articolazioni e in tutte le sue energie attive e positive».

Presente anche l’Assessore con delega alla programmazione del Comune di Reggio Calabria Carmelo Romeo, che ha annunciato a tutti i rappresentanti delle associazioni culturali reggine l’imminente avvio del cantiere del Museo delle Culture del Mediterraneo, comunemente conosciuto come Museo del Mare, previsto per sabato 22 febbraio. “Ritengo – ha affermato Romeo – che il tavolo per la candidatura a Capitale della Cultura debba comunque continuare a riunirsi, a prescindere dal risultato finale, per continuare ad animare una discussione su quella che sarà l’anima culturale del progetto architettonico di Zaha Hadid, che non potrà essere scelta esclusivamente da un singolo, ma dovrà essere frutto di una concertazione e di uno studio collettivo”.

Piazza del Popolo, Ripepi: “Chiesti 170.108,83 euro dal Demanio. Il Comune di Reggio Calabria è abusivo quanto gli ambulanti!”

In nome della legalità, via i commercianti abusivi da Piazza del Popolo! Ma il Comune? Da 10 anni è il primo abusivo!” – inchioda così la discussione il Presidente della Commissione Controllo e Garanzia, Massimo Ripepi su una vicenda che sta assumendo contorni sempre più paradossali – Insomma, il Comune di Reggio Calabria predica bene e razzola male: accusando gli ambulanti di abusivismo, arrivando persino a chiudere i battenti dello storico mercato, si trova oggi, a sua volta, a fare i conti con la propria irregolarità. Da anni infatti, non ha mai versato un euro al Demanio, legittimo proprietario di Piazza del Popolo: una gestione inadempiente da parte del Comune che si è alla fine tradotta in una richiesta di pagamento di 170.108,83 euro per l’occupazione abusiva dell’area negli ultimi dieci anni. Una cifra di cui, la Direzione Regionale Calabria, ha già richiesto il saldo, dando al Comune la possibilità di rateizzare la cifra.”

Lo ha confermato, infatti, in Commissione Controllo e Garanzia la Dirigente Comunale Loredana Pace, dichiarando che Piazza del Popolo appartiene al Demanio e che il Comune non ha mai versato quanto dovuto per il suo utilizzo.” – ha proseguito Ripepi – “Eppure, senza alcuna esitazione, il Sindaco e la sua Giunta hanno sgomberato i commercianti storici, accusandoli di non essere in regola. Un caso clamoroso di due pesi e due misure, in cui chi dovrebbe dare l’esempio è il primo a non rispettare le regole.”

Se il motivo per cui gli ambulanti sono stati cacciati da Piazza del Popolo è l’irregolarità, allora a questo punto il Comune, che è altrettanto abusivodovrebbe essere il primo a essere allontanato!” – ha rimarcato Massimo Ripepi.

“La dirigente Pace ha inoltre commentato la lettera del Demanio, definendola superficiale e sollevando dubbi sui criteri di calcolo della somma richiesta. Tuttavia, la realtà è che il Comune non ha mai chiarito il proprio titolo di occupazione su Piazza del Popolo e non ha mai saldato il dovuto, pur gestendo l’area come se fosse di sua proprietà.” – ha puntualizzato il Presidente della Commissione – “E sebbene il Consigliere Latella abbia cercato di minimizzare la questione, paragonandola al caso del Campo Coni (un’altra area per cui il Demanio aveva chiesto 700 mila euro), ho già convocato una nuova commissione per verificare se queste affermazioni siano fondate o siano solo un tentativo di sviare l’attenzione.”

Chi pagherà il conto dell’incompetenza? Mentre il Sindaco Falcomatà e la sua Amministrazione tentano di distrarre i cittadini con proclami e accuse strumentali, la verità è che il Comune è il primo a non rispettare le regole. E ora resta da capire chi pagherà i 170 mila euro richiesti dal Demanio.

A complicare ulteriormente la situazione, il clima di tensione che si è venuto a creare a causa del Sindaco e del suo Assessore al ramo Paolo Brunetti che sembrerebbero aver inasprito i controlli sugli ambulanti. Una scelta che rischia di esasperare e inacerbire ancora di più chi sta già vivendo un momento di difficoltà estrema.” – ha concluso il Presidente Massimo Ripepi – “Noi siamo per la legalità, ma non si può continuare a vessare questi commercianti che non sanno come portare il pane a casa. Per questo convocherò il Vicesindaco Brunetti nella prossima Commissione per chiedergli come intende gestire la situazione e verificare quanto sta accadendo. È necessario un confronto immediato per evitare ulteriori tensioni sociali e trovare una soluzione equa per tutti.”

REGGIO – Piazza del Popolo, Versace: «Dai verbali di 11 commissioni si evince che nessuno della minoranza ha dichiarato di opporsi a chiusura o spostamento e che non è mai arrivata una controproposta»

«È l’ultima commissione che convoco su piazza del Popolo, adesso serve fare un’operazione verità, perché tanti consiglieri si sono impegnati su questa tematica». Con queste parole il presidente, Carmelo Versace, ha aperto la seduta della sesta commissione, Sviluppo economico e attività produttive, turismo dedicata al tema della centrale piazza reggina. Il presidente ha dato lettura dei verbali delle sedute del 31 maggio, 19 settembre, 21 settembre, 26 settembre, 28 settembre, 12 ottobre, 5 dicembre del 2023; 23 maggio, 20 giugno (ben quattro volte in questa seduta si è parlato di spostamento o chiusura), 18 luglio e, infine, 3 settembre.
«Dal 31 maggio 2023 ad oggi – ha proseguito Versace – nei 18 verbali delle commissioni esaminati, in 11 verbali compare la menzione “piazza del popolo”. Le parole relative a “chiusura”, o “spostamento” del mercato di piazza del Popolo in altre aree, è stata pronunciata ben 14 volte. Ma in nessuna di queste occasioni c’è stato qualcuno della minoranza che ha manifestato di non essere d’accordo o che ha dichiarato di volersi opporre». Ma non solo, il presidente Versace incalza: «Dall’opposizione non è mai stata fatta, rispetto a queste affermazioni, una controproposta nell’unica commissione competente che è quella adibita».
«Mi sembra corretto dire che l’unica eccezione è la consigliera Angela Marcianò che ha riproposto in più occasioni il tema dell’abusivismo del mercato di piazza del Popolo – spiega Versace – e dell’illegalità all’interno dell’area».
Versace ha ricordato poi che a proposito «Le dichiarazioni importanti della polizia locale che mette a conoscenza di indagini di polizia giudiziaria e guardia di finanza sull’abusivismo presente, tanto che gli stessi dirigenti auditi non conoscevano attività investigativa. Su piazza del popolo la polizia locale non opera dal 2021, lo fa solo nell’area antistante, in quanto nella piazza sono presenti un gran numero di abusivi che sono le stesse parti offese del procedimento penale pendente nei confronti di alcuni esponenti del corpo locale. Onde evitare di dare spazio a illazioni su ritorsioni, la polizia locale ha ritenuto di porre in essere attività solo con il regime interforze di Focus ‘ndrangheta».
Versace ha evidenziato infine come siano stati tre i focus ‘ndrangheta messi a segno nella piazza e, come emerso dalle sedute, che il numero degli ambulanti autorizzati era di sei nel 2023, ridottisi a tre nel 2024. Nel ribadire la necessità di fare chiarezza, il presidente Versace, al termine del suo intervento ha chiarito: «Non sono contento della chiusura o sospensione del mercato perché è negativo anche perdere un solo posto di lavoro; ma, rispetto all’illegalità, alla mancata trasparenza e alla mancanza totale di idee sul mercato, ritengo che la decisione di chiuderlo sia stata la più idonea».

PAOLA (CS) – Viola il divieto di avvicinamento: arrestato dopo allarme braccialetto

Un uomo di 60 anni di Amantea, già sottoposto al divieto di avvicinamento alla ex moglie e all’obbligo del braccialetto elettronico, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Paola dopo aver inseguito la donna con la propria auto nel tentativo di costringerla a fermarsi. Il segnale del dispositivo di controllo ha allertato le forze dell’ordine, che sono intervenute tempestivamente. Ora si trova agli arresti domiciliari per aver violato il provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima. Inoltre, è stato denunciato a piede libero per il possesso di armi o oggetti atti a offendere. Il 60enne era già sottoposto a restrizioni dal novembre 2024, in quanto indagato per maltrattamenti in famiglia ai danni della moglie 58enne, da cui è separato. Tuttavia, ignorando le misure imposte, ha seguito l’auto della donna nel tragitto lavoro-casa, intimandole di fermarsi. L’avvicinamento ha fatto scattare l’allarme del braccialetto elettronico, segnalando l’infrazione sia ai carabinieri che alla vittima stessa. Grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti lungo il percorso, i militari hanno confermato l’accaduto e rintracciato l’uomo nella sua abitazione. Durante la perquisizione del veicolo, sono stati trovati e sequestrati un coltello di 17 centimetri e un martello. Su disposizione della Procura di Paola, coordinata dal procuratore Ernesto Sassano, l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari.

FONTE: Ansa

REGGIO – Milia (FI): “Aperte le interlocuzioni con una multinazionale del food & beverage per un festival dello street food”

Come anticipato in un video diffuso sui canali social, il capogruppo di Forza Italia al Comune di Reggio Calabria,Federico Milia annuncia l’apertura di un’interlocuzione con una multinazionale del settore food e beverage “per organizzare a Reggio Calabria, spero già nei prossimi mesi, un importante festival di rilievo quasi nazionale a tema street food e turismo”.

“Già durante la campagna elettorale del 2020 avevo sottolineato quanto fosse importante, a mio avviso, lo street food per qualunque città che si definisca turistica, come ad esempio la nostra Reggio, e tre anni fa, nel febbraio del 2022, su mia proposta e su mia richiesta durante i lavori della Commissione sviluppo economico, era stato aggiornato, dopo 20 anni e per la prima volta, il regolamento sullo street food a Reggio Calabria” dichiara Milia.

“E, proprio qualche mese dopo l’aggiornamento di questo regolamento, addirittura alcuni operatori della nostra città hanno ricevuto la visita della televisione pubblica giapponese che ha realizzato un reportage sulla nostra cultura gastronomica, nel settore street food – prosegue Milia – l’aggiornamento del regolamento è stato un passaggio storico che però, purtroppo, da allora ad oggi non ha avuto risvolti in termini turistici, perché è mancato un programma di ampliamento di un settore fondamentale per l’economia cittadina e per il suo futuro sviluppo turistico”.

REGGIO – Il vicesindaco Versace a Locri per l’intitolazione dell’Aula magna del Liceo Zaleuco all’Architetto Costantino Dardi

Il Vicesindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria Carmelo Versace ha preso parte alla cerimonia di intitolazione dell’Aula Magna del Liceo Zaleuco di Locri all’Architetto Costantino Dardi.

“Oggi – ha affermato Versace – si respira un sentimento di gratitudine verso un professionista che ha dato tantissimo al nostro territorio. Intitolare l’Aula Magna della scuola al suo ideatore, prosegue Versace, era doveroso soprattutto per l’apporto culturale ed artistico che ha dato non solo alla Locride ma all’intero territorio calabrese”.

“Questo istituto – ha concluso il vicesindaco – rappresenta un fiore all’occhiello per la sua comunità che riesce a far emergere quelle che sono le tante eccellenze presenti. Un particolare ringraziamento al sindaco Fontana ed alla dirigente scolastica Serafino per quanto stanno facendo per il territorio e per uno dei plessi scolastici più importanti dell’area metropolitana”.

REGGIO – Evento “OLTRE L’OSTACOLO: La Persona al centro”

Venerdì 21 febbraio 2025 ore 17:00 presso la sede del Comune di Reggio Calabria – Palazzo S. Giorgio – sala consiliare Pietro Battaglia – Piazza Italia, Reggio Calabria

Un focus sulle priorità del «Terzo Settore» e sulle risposte da poter avanzare, sarà al centro del 1° tavolo di condivisione e confronto a più voci, in programma a Reggio Calabria venerdì 21 febbraio 2025 (ore 17,00) nella sede consiliare del Comune di Reggio Calabria.

Si tratta di un momento d’incontro ma soprattutto di “confronto” tra Associazioni, Enti, Organizzazioni e operatori di settore per raccontare le fondamentali attività messe in campo da ognuna e le progettualità portate avanti a favore delle famiglie che vivono le differenti “fragilità” in città e nel comprensorio territoriale calabrese.

A dialogare con loro saranno il Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Interno On. Wanda Ferro, il Vice Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali On. Maria Teresa Bellucci, gli Europarlamentari del Gruppo Ecr On. Denis Nesci e l’On. Chiara Gemma componente del Forum Europeo della Disabilità che ha promosso l’evento e che concluderà gli interventi, moderati dal giornalista Tonino Massara.

Non mancheranno anche spunti per soffermarsi sugli aspetti di riforma del Terzo Settore tra i più fondamentali dal punto di vista sociale che necessita di massima attenzione, impegno e affiancamento in questo percorso di transizione e per la costruzione di strumenti efficaci di sviluppo e valorizzazione (come ad esempio la Carta Europea della Disabilità appena varata dal Parlamento europeo).

Un confronto costruttivo per provare a sostenere il ruolo insostituibile del Terzo Settore, in grado quotidianamente di raccogliere le opportunità, le soluzioni, le sfide cruciali per la coesione sociale del nostro Paese.

REGGIO – Piazza del Popolo, Antonio Zappia Responsabile dei Reggini Fuorisede di Rivoluzione Rheggio 743 a.C.: “Falcomatà cancella la storia e ignora i cittadini!”

La chiusura del mercato di Piazza del Popolo è l’ennesima dimostrazione di come l’Amministrazione Falcomatà sia autoritaria e insensibile di fronte alle reali esigenze dei cittadini. Senza alcun confronto con i commercianti e i cittadini, il Sindaco e la sua Giunta hanno decretato la fine di uno dei luoghi simbolo della nostra città, un mercato che per oltre ottant’anni ha rappresentato un punto di riferimento economico e sociale per migliaia di reggini.” – a dichiararlo è Antonio Zappia, Responsabile dei Reggini Fuorisede del Movimento ‘Rivoluzione Rheggio 743 a.C.’, che attacca duramente la scelta del Sindaco, evidenziando l’enorme distanza tra la sua Amministrazione e i bisogni della popolazione.

“Tra il 1993 e il 2001, il Sindaco Italo Falcomatà, padre dell’attuale primo cittadino, si trovò davanti allo stesso problema (di gran lunga più grave), ma lo affrontò con uno spirito completamente diverso: ascoltò la città, dialogò con gli ambulanti, trovò una soluzione condivisa per mantenere in vita il mercato. Oggi, invece, Giuseppe Falcomatà governa con l’imposizione, ignorando i cittadini e decretando la fine del mercato storico senza alcuna alternativa concreta.” – ha proseguito Antonio Zappia – “Questo atteggiamento autoritario si riflette in tutta la gestione amministrativa, dove il confronto è sostituito da diktat calati dall’alto, con conseguenze devastanti per il tessuto sociale ed economico della città.”

“Come se non bastasse – continua Zappia – Falcomatà ha avuto il coraggio di parlare di garbo istituzionale, lamentando il fatto che il Presidente della Commissione Controllo e Garanzia, Massimo Ripepi, lo abbia convocato più volte per PEC anziché accordarsi ‘con cortesia’. Un concetto di garbo che evidentemente vale solo quando fa comodo a lui e alla sua Amministrazione.”

“Dov’era il garbo istituzionale quando l’opposizione veniva bloccata da mille cavilli burocratici per ogni iniziativa? Dov’era il garbo istituzionale quando i cittadini di Arghillà venivano ignorati e privati dei loro diritti?” – ha rimproverato Zappia – “La verità è che Falcomatà e la sua Giunta pretendono regole rigide per gli altri, ma non per sé stessi. Quando c’è da partecipare a eventi di visibilità o a inaugurazioni, il Sindaco è sempre in prima fila; quando invece si tratta di affrontare problemi seri, manda avanti i delegati.”

La fine del mercato di Piazza del Popolo non è un episodio isolato, ma solo l’ultima pagina di un’Amministrazione che lascerà dietro di sé una città in maceriePonte Calopinace, Parco Lineare Sud, Lido Comunale: una lunga lista di incompiute e promesse non mantenute.” – ha concluso Antonio Zappia – “Reggio Calabria merita di meglio. Noi continueremo a lottare per difendere i luoghi storici della nostra città, per tutelare i lavoratori onesti e per restituire ai reggini un’Amministrazione degna di questo nome.”

Ufficio Stampa

REGGIO – La nona Commissione consiliare affronta ancora il tema di Piazza del Popolo e della proprietà Demaniale dell’area

Si è riunita la nona Commissione consiliare Controllo e garanzia, presieduta dal consigliere Massimo Ripepi, con un odg incentrato su “Controllo atti amministrativi rapporti Comune e Demanio rispetto alla titolarità della superfice di Piazza del Popolo” con audizione della dirigente del Settore Sviluppo Economico, Cultura e Turismo Loredana Pace.

Proprio la dirigente ha reso nota, fornendo ai consiglieri la documentazione in suo possesso, la richiesta  avanzata da parte dell’Agenzia del Demanio di 170.000 euro -per il periodo 2014-2024- in virtù di un decreto legislativo del 1944 che propone che ogni bene cessato dal partito nazionale fascista sia devoluto allo Stato; nella stessa missiva il Demanio ha chiesto informazioni sul mercato rionale. “A novembre, pertanto, ho risposto all’Agenzia del Demanio – ha dichiarato– che l’utilizzo della piazza è quello di mercato rionale, con impego della stessa da lunedì al sabato

Ho fatto presente che i numeri degli operatori autorizzati erano 4 –continua la dirigente– e siccome mi avevano chiesto anche, con riferimento agli eventi, quanti eventi erano stati fatti nel 2024, ho elencato gli eventi effettivamente realizzati che evidenziano comunque che erano eventi gratuiti. A dicembre l’Agenzia del Demanio ha presentato il conto, dicendo che l’amministrazione avrebbe dovuto versare su un modello F24 170.000 Euro, 170-108,83 Euro, dal 2014 al 2024; ha calcolato l’indennizzo e anche gli interessi.”

 Ha pertanto specificato che la nota dell’Agenzia del Demanio mancava di alcuni elementi importanti “perché quando si calcola un indennizzo si deve inserire la superficie, il costo a metro quadro ed altre indicazioni sulle modalità di calcolo“.

D’altronde, al di là del riferimento normativo del 44 è stato comunicato che non c’è alcun riferimento a tutto quello che è successo dopo; perché verosimilmente, sempre secondo Loredana Pace, nel tempo ci deve essere stata una consegna del bene: così come si fa per il demanio marittimo per i lungomari, per le strade. Anche perché a Piazza del Popolo l’Amministrazione garantisce la manutenzione, l’illuminazione e tanti altri servizi. “Quindi –ha concluso la dirigente– questa situazione, al di là dell’utilizzo di Piazza del popolo, va attenzionata e approfondita con una riunione  con i vertici dell’Agenzia del Demanio; per comprendere futuri sviluppi“.

Alla richiesta avanzata del presidente Massimo Ripepi relativamente al vincolo della Sovrintendenza Archeologica la dirigente ha risposto in merito che  relativamente alla Sovrintendenza c’è solo un passaggio nella lettera della prima nota dell’Agenzia del Demanio che la manda “per conoscenza” alla Sovrintendenza stessa alla quale si rivolge  chiedendo “al fine di garantire il decoro della piazza” di fornire indicazioni sull’uso del sito, valutando laddove ritenuto necessario la convocazione di una riunione.

Richiesta alla quale sembrerebbe non vi sia stata replica da parte della Sovrintendenza; con un condizionale d’obbligo perché essendo l’Amministrazione destinataria della nota, sarebbe dovuta eventualmente essere, anche se “per conoscenza”, anche destinataria di un’eventuale risposta. “Riunioni ufficiali -ha affermato la dirigente- dalla Sovrintendenza non ne sono state convocate”.

Il presidente Massimo Ripepi, dopo la visione della documentazione, ha chiesto ancora a Loredana Pace cosa intendesse fare l’Amministrazione rispetto a questa cifra da pagare, 170.000 euro per 10 anni, e quale fosse la linea del Comune per il pagamento della stessa.

Ribadendo la  necessità di un incontro con l’Agenzia del Demanio la dirigente ha dichiarato che la posizione, emersa da confronti con altri settori, è che seppur beni del Demanio sono beni che sono stati consegnati all’Amministrazione; pertanto non bisogna ripagare alcun canone; anche perché l’Amministrazione si accolla tutti i costi di gestione e di manutenzione. Il Comune, che da sempre gestisce l’area sostenendone i costi di manutenzione e illuminazione, sta quindi verificando la documentazione disponibile per capire come agire; al tempo stesso, si ritiene necessario un approfondimento sulle modalità di calcolo dell’indennizzo richiesto.

Il Comune procede dunque sulla linea del dialogo istituzionale con l’Agenzia del Demanio per trovare una soluzione che tenga conto della funzione pubblica svolta dalla piazza e della continuità della gestione comunale. L’obiettivo è garantire una gestione chiara e sostenibile dell’area, nel rispetto delle norme e degli interessi della collettività.

Gli interventi di alcuni consiglieri comunali hanno sollecitato un confronto con l’Agenzia del Demanio non solo su Piazza del popolo bensì su tutta la città; in modo tale da avere contezza e chiarezza sui beni in piena disponibilità dell’Amministrazione comunale.

In tal senso il consigliere Giovanni Latella ha specificato che casi simili si sono presentati anche in altre aree cittadine come i fortini di Ecolandia, l’ex Polveriera a Ciccarello o il campo Coni a Modena ma sono stati risolti. In particolare, rispetto proprio all’area del campo Coni, ha informato la Commissione consiliare che in quel caso l’Agenzia del Demanio aveva chiesto ben 700 mila euro ma che la situazione è stata superata con l’impegno degli Uffici dei Settori interessati che hanno operato opportunamente in modo congiunto per l’auspicato risultato.

Il presidente Massimo Ripepi, a margine della conclusione del confronto con dirigente e consiglieri commissari, ha affermato “Continueremo ad approfondire gli atti perché il consigliere Latella ha dichiarato che la situazione si risolverà così come si è risolta quella del campo Coni dove il Demanio aveva chiesto 700 mila euro. Siccome io ho notizie diverse, la prossima seduta di giovedì sarà dedicata a questa cosa del campo Coni per sapere se questa cosa è vera o non è vera perché è importante. Sarebbe un precedente in positivo e in negativo “

Al contempo –chiude Ripepi– va detto che, al momento, il Comune rispetto a Piazza del popolo è inadempiente con il Demanio alla stregua degli ambulanti che lo sono nei confronti dell’Ente e che considera abusivi“.