G.O.M.: Facoltà di Medicina a Reggio Calabria. Riunito il tavolo tecnico al GOM. Il Commissario Frittelli: “oggi bellissimo confronto con l’on. Princi”

Questo pomeriggio, la Direzione Generale del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria ha ospitato un nuovo tavolo tecnico convocato per discutere della realizzazione della Facoltà di Medicina a Reggio Calabria.

Un obiettivo sul quale l’on. Giusi Princi punta moltissimo e che ha trovato terreno fertile nella disponibilità e nella determinazione della dott.ssa Tiziana Frittelli, da poco nominata alla guida del GOM. Per entrambe, quella odierna è stata anche l’occasione per conoscersi ed apprezzarsi nei rispettivi ruoli. Presente anche il dr. Gianluigi Scaffidi, Commissario uscente del GOM, anche lui coinvolto nel tavolo e impegnato nel progetto.

L’on. Princi e la dott.ssa Frittelli si sono trovate subito in sintonia sulla rotta da intraprendere per raggiungere l’obiettivo di una concreta realizzazione della Facoltà di Medicina all’Università di Reggio Calabria, fissando già un cronoprogramma e puntando all’anno accademico 2026-2027 come possibile data di partenza.

Al tavolo tecnico di oggi hanno partecipato anche il Direttore Sanitario Aziendale del G.O.M., dr. Salvatore Costarella, il Rettore dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria, prof. Giuseppe Zimbalatti, il Presidente dell’Ordine dei Medici, dr. Pasquale Veneziano, e in videoconferenza, il Rettore dell’Unical, prof. Nicola Leone, e il Direttore Generale del Dipartimento Salute eWelfare della Regione Calabria, dott. Tommaso Calabrò.

“Un incontro proficuo e molto produttivo – ha affermato l’on. Giusi Princi -. Oggi il tavolo tecnico si è arricchito della preziosa presenza del nuovo Commissario del GOM, la dott.ssa Tiziana Frittelli, con la quale, insieme a tutti gli altri componenti, siamo pronti a dare concretezza alla Facoltà di Medicina a Reggio Calabria. L’obiettivo è di istituzionalizzarla entro il 2026-2027. Ringrazio il Presidente Occhiuto per la fiducia che ha riposto in me nell’andare a coordinare questo importante tavolo e nel volere ampliare l’offerta formativa universitaria, in particolare in un momento in cui la classe medica diventa indispensabile per migliorare la qualità delle prestazioni. Questo progetto non può non passare dall’eccellenza che rappresenta il GOM di Reggio Calabria, ben rappresentato in questo tavolo dal dr. Salvatore Costarella. In definitiva – conclude l’on. Princi – l’obiettivo è quello di ultimare il progetto e poi definire la compatibilità dei costi, grazie anche al supporto di Tommaso Calabrò”.

Conclude i lavori la dott.ssa Frittelli, la quale ha dichiarato: “Desidero ancora una volta ringraziare il Presidente Occhiuto che mi ha dato l’occasione di essere al GOM, che è una bellissima Azienda nella quale stiamo lavorando per implementare gli organici e migliorare l’organizzazione dei servizi. Adesso cogliamo questa grande sfida per noi essenziale per alzare l’asticella della qualità. L’Università è un incubatore di ricerca, di idee, di professionalità e di approfondimento clinico per poter offrire alla popolazione un’assistenza sanitaria sempre migliore.

“Oggi abbiamo avuto un bellissimo confronto con l’On. Princi, nonché con i rettori dell’Università ed il Presidente dell’ordine dei medici di Reggio Calabria – ha concluso la dott.ssa Frittelli -. Un sincero ringraziamento va anche al dirigente Tommaso Calabró che ci sta affiancando in questo percorso”.

Il tavolo si riunirà nuovamente il 4 aprile.

Sanità, Cannizzaro: Occhiuto commissario per accelerare sui nuovi ospedali, ottima notizia per la Calabria

“Dopo aver chiuso i bilanci delle aziende sanitarie e ospedaliere, dopo aver messo in sicurezza i conti, e dopo aver ricostruito un’organizzazione per la sanità regionale – tutte evidenze che tra qualche settimana consentiranno alla Calabria di uscire dopo 15 anni dal commissariamento – adesso l’unico commissariamento che serve alla nostra Regione è quello chiesto e ottenuto dal presidente Roberto Occhiuto per le infrastrutture sanitarie.

I calabresi – e questa è una ventennale emergenza – hanno diritto ad avere a disposizione ospedali di qualità, che per decenni (con ogni colore politico al governo) sono rimasti solo sulla carta.

In questi primi tre anni di governo di centrodestra i lavori per i nuovi ospedali, utilizzando i semplici poteri ordinari, sono andati avanti comunque molto più velocemente rispetto al passato, basti pensare agli ospedali della Sibaritide e a quello di Vibo Valentia; ma adesso occorre accelerare ulteriormente, utilizzando tutti gli strumenti possibili a disposizione.

Per questo la Regione ha chiesto lo stato d’emergenza, e per questo Occhiuto è stato nominato commissario dal capo della Protezione Civile Ciciliano. Grazie a questi poteri speciali (che comunque non riguarderanno i lavori finanziati con il PNRR) avremo misure acceleratorie che consentiranno di contrarre i tempi per procedere alla realizzazione delle opere, maggiore rapidità nei processi di autorizzazione per l’ammodernamento di alcune progettazioni, procedure più veloci per la scelta degli esecutori, laddove le opere non fossero state ancora affidate. Un’ottima notizia per la Calabria”.

 

Lo afferma in una nota Francesco Cannizzaro, deputato di Forza Italia e coordinatore azzurro della Regione Calabria.

Reggio Calabria e la mancata nomina a Capitale della Cultura: un’occasione sprecata tra chiusure e improvvisazione

La candidatura di Reggio Calabria a Capitale della Cultura 2027 si è conclusa con l’ennesima bocciatura per la città dello Stretto. Un esito prevedibile, ma che apre un dibattito fondamentale su come la cultura venga gestita e valorizzata in questo territorio. Lontano da facili vittimismi, è necessario chiedersi: Reggio aveva davvero i presupposti per vincere?

Secondo il professor Daniele Castrizio, la risposta è chiara: il problema non è stato solo il progetto presentato, ma il sistema che lo ha prodotto. “Abbiamo tifato per Reggio, il tentativo andava fatto – ha dichiarato Castrizio – ma il grande problema di questa città è un gruppo ristretto che si è chiuso in sé stesso, escludendo chi poteva fare ombra, professori universitari, professionisti di Reggio e di Messina. Questo gruppo ha deciso di mettersi alla prova e ha perso.”

Un fallimento annunciato, quindi, che non riguarda solo la candidatura, ma l’intero modello con cui Reggio ha tentato di proporsi. La cultura non può essere gestita da cerchie chiuse, né tanto meno da improvvisati. Serve una visione, un piano di lungo periodo e, soprattutto, il coinvolgimento di chi possiede le competenze per trasformare il potenziale della città in un valore concreto.

Una città che non sa valorizzare i suoi tesori

Uno degli aspetti più incredibili di questa candidatura è stato il tentativo di sminuire persino i Bronzi di Riace. “Hanno detto che i Bronzi sono inutili perché troppo conosciuti – continua Castrizio – ma stiamo dicendo cose un po’ folli, amici. Abbiamo un tesoro incredibile, dovremmo farlo conoscere ancora di più, non rinnegarlo.”

Questa mentalità riflette una gestione della cultura che spesso sembra scollegata dalla realtà. Il progetto di candidatura ha puntato molto sul bergamotto, che è senza dubbio un simbolo identitario, ma il rischio è stato quello di ridurre la proposta a una mera esaltazione di ciò che è locale, senza una strategia di respiro nazionale e internazionale. “Il bergamotto non è solo un prodotto di Reggio, ma deve essere difeso per il valore economico che rappresenta, per il suo legame con i produttori, per la necessità di tutelarne il prezzo. Da qui dobbiamo ripartire, dal valore delle nostre eccellenze.”

Cultura non significa gratis: il valore del lavoro

Un’altra questione fondamentale sollevata da Castrizio riguarda il rapporto tra cultura ed economia. “Abbiamo sbagliato a pensare in maniera ottocentesca che la cultura sia gratis. La cultura deve portare soldi. Chi suona deve essere pagato, chi tiene una conferenza deve essere pagato. Con la cultura si mangia.”

Il problema è che per anni Reggio ha trattato la cultura come un settore secondario, privo di una vera pianificazione economica. Gli eventi si susseguono senza un piano coordinato, senza un reale impatto turistico e senza che il settore diventi realmente un motore di sviluppo.

Basta improvvisati: serve rispetto per i professionisti

Il punto centrale della critica di Castrizio riguarda l’eccessivo spazio dato agli improvvisati, a scapito di chi possiede reali competenze. “Non ce la faccio più con questa narrazione di persone brave che sono andate via e tornano solo a raccontarci quanto sono brave. Valorizziamo chi è rimasto, chi lavora ogni giorno per questa città.”

E su questo non c’è spazio per equivoci: Reggio Calabria ha bisogno di professionisti, non di dilettanti allo sbaraglio. “Abbiamo bisogno di una controparte seria con il Ministero della Cultura. Il Ministero tutela i beni culturali, ma la divulgazione e la valorizzazione spettano a noi, al territorio, all’università. Dobbiamo farle lavorare queste entità.”

Se Reggio vuole davvero puntare sulla cultura, deve cambiare radicalmente il modo di concepirla. Basta con le scelte basate sulle amicizie, basta con le nomine fatte per compiacere piccoli gruppi di potere. “Diamo spazio ai professionisti e facciamoli lavorare. Se lo faremo, Reggio Calabria sarà la capitale della cultura in eterno. Perché la cultura, vogliate o no, è nata qua.”

Un’occasione mancata, ma non tutto è perduto

La mancata nomina a Capitale della Cultura 2027 non deve essere un punto d’arrivo, ma di ripartenza. Reggio ha il potenziale per diventare un polo culturale, ma solo se cambierà il suo approccio. Non si può pretendere di vincere competizioni di questo livello senza una strategia, senza il coinvolgimento dei migliori talenti e senza il rispetto per il valore del lavoro culturale.

Reggio Calabria ha perso, ma può ancora costruire il proprio futuro. A patto, però, che inizi a fare sul serio.

 

Luna di sangue su Reggio Calabria: lo stretto si illumina di rosso

Nella notte tra il 13 e il 14 marzo 2025, la Luna ha raggiunto la sua fase di plenilunio, regalando uno spettacolo celeste che ha illuminato i cieli di tutto il mondo. Alle ore 4.30, ora italiana, il nostro satellite naturale ha mostrato la sua forma perfetta. L’effetto ottico della luna piena di marzo è noto come “Luna di sangue” e si manifesta quando la Luna viene coperta durante un’eclissi totale per via dell’interposizione della Terra tra il suo satellite e il Sole.

‘Femminile al plurale’, Versace: “Sul tema dei diritti, le donne ci insegnano a vedere le cose da un’altra prospettiva, con un approccio diverso

Il vicesindaco della Città Metropolitana ha preso parte alla cerimonia finale della mostra allestita a Palazzo Alvaro a cura dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria

Il vicesindaco metropolitano di Reggio Calabria, Carmelo Versace, è intervenuto all’evento conclusivo della mostra realizzata dall’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, dal titolo ‘Femminile Plurale’, ed allestita a Palazzo Alvaro, nell’ambito del progetto coordinato con la direzione dell’antropologa Patrizia Giancotti e delle docenti di grafica e design Monica Ferrara e Giulia Romiti, con il sostegno della Lega dei diritti umani LIDU di Reggio Calabria, dell’Ufficio della consigliera di Parità della Città metropolitana di Reggio Calabria e di Progetto Civitas.

“E’ sempre un piacere per noi partecipare agli eventi dell’Accademia di Belle Arti. Sono tanti gli argomenti che ci spingono a sostenere e promuovere le vostre iniziative. Porto i saluti del sindaco Giuseppe Falcomatà che ha inaugurato la vostra mostra. Ci sentiamo molto coinvolti rispetto al tema dell’evento generale perché affrontare un tema, quello della sfera femminile, con un approccio molto diverso che solo gli occhi dei giovani artisti riescono ad esprimere”. Così il vicesindaco Carmelo Versace che ha aggiunto: “Sulle tematiche dei diritti della donna ci insegnate a vedere questi argomenti da un’altra prospettiva, con un approccio diverso, come fate nel vostro agire quotidiano grazie anche agli insegnamenti che ricevete alla nostra Accademia. Vorrei ringraziare anche il vostro direttore, Sacchetti, in grado di rilanciare questa istituzione altamente culturale della nostra città e sempre prodigo di consigli e suggerimenti”. “Il nostro ruolo di rappresentanti delle istituzioni – ha concluso – l’ho sempre ritenuto utile se portato all’ascolto attivo e anche in questa occasione, questa vostra iniziativa è stata fonte di arricchimento e utile spunto per poter programmare meglio le nostre attività”.

REGGIO – Scoperta truffa aggravata ai danni di ente parco e Calabria verde

A seguito di una complessa attività di indagine partita nel 2023, coordinata dal Reparto Carabinieri del Parco Nazionale d’Aspromonte di Reggio Calabria, i militari del Nucleo Carabinieri Parco di Bagaladi, hanno dato esecuzione ad una misura cautelare reale emessa dal GIP del Tribunale di Reggio Calabria, nei confronti di un uomo, legale rappresentante di un’associazione di volontariato ritenuta responsabile dell’indebita percezione di contributi ricevuti dall’Ente Parco d’Aspromonte e dall’Azienda Regionale “Calabria Verde” per le campagne antincendi boschivi degli anni 2020, 2021 e 2022.

Più in particolare, i Forestali ricostruivano il modus operandi dell’associazione che percepiva indebitamente i suddetti contributi sia dall’Ente Parco che da “Calabria Verde”, attestando falsamente ad entrambi gli Enti l’esclusività dell’impegno assunto. Diversamente gli investigatori accertavano che l’associazione aveva stipulato due accordi operativi con tali Enti, aventi ad oggetto la medesima attività di prevenzione e spegnimento incendi boschivi, tramite l’impiego degli stessi mezzi e volontari.

Per tali evidenze, si è pertanto proceduto, in ossequio al disposto del GIP di Reggio Calabria, al sequestro preventivo delle somme disponibili su un conto corrente intestato all’associazione anzidetta, nonché di n. 2 autoveicoli e di un’autobotte, ugualmente intestati all’associazione, per una somma complessiva di circa € 15.000.

La presente indagine si colloca nel solco delle attività condotte dai Carabinieri forestali atte ad arginare e contrastare i fenomeni criminosi di varia natura, all’interno dell’Area Naturale Protetta Aspromontana.

Quanto precede nel rispetto dei diritti dell’indagato, da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino ad un giudizio definitivo di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

REGGIO – A palazzo San Giorgio il sindaco Falcomatà riceve il console onorario del Regno del Marocco Domenico Naccari

Il primo cittadino ha sottolineato: «Il Mediterraneo è per noi un comune denominatore, un legame che ci unisce»

Il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha accolto a Palazzo San Giorgio la visita del Console Onorario del Regno del Marocco per la Regione Calabria, Domenico Naccari. L’incontro, caratterizzato da un clima cordiale e collaborativo, ha offerto l’occasione per esplorare le opportunità di cooperazione tra la comunità marocchina e la città metropolitana di Reggio Calabria, con particolare riferimento agli scambi culturali e alle possibili intese future.
Nel corso della discussione, il Sindaco Falcomatà ha sottolineato che «La comunità marocchina residente a Reggio Calabria è una delle più radicate e, in particolare, rappresenta un esempio di integrazione per le nuove comunità che si sono stabilite in città negli ultimi anni. È un modello di convivenza che ha saputo inserirsi armoniosamente nel tessuto sociale ed economico, un segno tangibile della nostra capacità di accogliere e includere».
«Il Mediterraneo – ha continuato Falcomatà – è per noi un comune denominatore, un legame che ci unisce. Siamo tra dieci città finaliste per la Capitale della Cultura 2027 con il progetto “Cuore del Mediterraneo”, che celebra proprio l’identità culturale e la storia millenaria di questa città. Il nostro percorso di candidatura è parte di una tradizione di oltre 3 mila anni, che ha visto la città essere un crocevia di culture diverse, dove la convivenza civile e il rispetto reciproco sono sempre stati al centro della nostra identità. Con il dialogo e la collaborazione, continueremo a essere un esempio di coesistenza pacifica tra i popoli».
Domenico Naccari, da parte sua, ha elogiato la città di Reggio Calabria e la sua provincia per l’ospitalità e l’inclusività dimostrate nei confronti della comunità marocchina. «Reggio Calabria è una città che ha sempre mostrato un grande spirito di accoglienza – ha evidenziato il Console – e siamo certi che i legami tra la città e il Regno del Marocco possano rafforzarsi ulteriormente, dando vita a progetti di scambio culturale e sociale che arricchiranno entrambe le realtà». L’incontro si è concluso con l’impegno a proseguire su questa strada, valorizzando il ruolo della comunità marocchina nel rafforzare il tessuto sociale e culturale della città e si concretizzerà in prossime future iniziative.

REGGIO – “Come un granello di sabbia. Umanità imprigionate in un ingranaggio imperfetto”, martedì 18 al Teatro San Bruno

Martedì 18 marzo, alle ore 17, il Teatro San Bruno ospiterà un evento organizzato dalla Commissione per la Formazione Penale del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria, dal titolo “Come un granello di sabbia. Umanità imprigionate in un ingranaggio imperfetto“. Un’iniziativa che prevede una rappresentazione teatrale e un dibattito per affrontare il delicato tema della vita in carcere.

La compagnia Mana Chuma metterà in scena Come un granello di sabbia, la pluripremiata opera teatrale che racconta la drammatica vicenda di Giuseppe Gulotta, che sarà presente in sala.

Si tratta di uno dei casi più eclatanti di malagiustizia in Italia.

Con oltre centotrenta repliche in teatri e festival in Italia e all’estero (Stati Uniti, Francia, Germania, Malta, Tunisia, Macedonia del Nord), la pièce scritta e diretta da Massimo Barilla e Salvatore Arena, con Salvatore Arena sul palco, musiche di Luigi Polimeni e scenografia di Aldo Zucco, ritorna per questa occasione speciale a Reggio Calabria.

Con delicatezza poetica, senza mai scadere nella retorica, l’opera ripercorre la vita dell’operaio siciliano sottolineandone la fermezza, la dignità e il coraggio.

Salvatore Arena, unico attore sul palco, dà voce a Giuseppe che racconta la sua gioventù interrotta, l’arresto, le torture, i colpevoli silenzi, ma anche l’irriducibile cocciuta speranza di ottenere giustizia e libertà. Lo fa alternandola a voci secondarie, ma necessarie: un vicequestore illuminato schiacciato anche lui dall’ingranaggio, l’ufficiale dell’Arma regista occulto delle torture, la moglie Michela, i genitori.

Con “Come un granello di sabbia” Mana Chuma si è assunta il compito di raccontare questa incredibile vicenda, ma soprattutto la responsabilità di affrontare, con delicatezza e umanità, una storia personale sofferta ma anche piena di speranza. La storia di una vita quasi interamente sottratta al protagonista per ragioni oscure e inconfessabili.

Al termine dello spettacolo si entrerà nel vivo del dibattito, con i saluti dell’avv. Rosario Maria Infantino, presidente del Consiglio dell’Ordine.

Con la moderazione dell’avvocato Emilia Vera Giurato (Componente della Commissione Formazione Penale del COA di Reggio Calabria), discuteranno la dottoressa Cinzia Barillà, giudice presso il Tribunale di Sorveglianza di Reggio Calabria, l’avv. Gianpaolo Catanzariti, referente dell’Osservatorio Carcere UCPI, il procuratore aggiunto di Reggio Calabria dott. Stefano Musolino e il Garante regionale delle persone detenute, avv. Giovanna Russo.

Seguiranno gli interventi degli avvocati Carlo Morace (componente OCF Distretto di

Reggio Calabria) e Francesco Siclari (presidente della Camera Penale di Reggio Calabria) e della scrittrice e drammaturga Katia Colica.

Gli ospiti invitati ad intervenire racconteranno, ciascuno secondo la propria prospettiva ed esperienza, la realtà del carcere in tutte le sue cupe sfaccettature.

L’isolamento – esasperato in ogni modo possibile, a cominciare dalla struttura architettonica degli Istituti Penitenziari – aspira ad educare per prevenire ma, di fatto, in ragione di gravi carenze di personale e di opportunità, si risolve in un luogo di inedia ed abbandono.

La diffidenza, la difficoltà di vedere l’uomo oltre il reato e la distanza tra le vite dentro e la società fanno sì che il carcere rappresenti, a tutti gli effetti, una dimensione sociale invisibile, disagiata, ai più completamente sconosciuta; con tutto ciò che ne deriva in termini di possibilità di rieducazione, in vista del futuro reinserimento nel tessuto sociale.

È auspicabile che la comunità trovi un modo di comunicare con la realtà carceraria, di ridurre la distanza siderale tra questi due mondi e di aprire un dialogo.

All’interno del teatro sarà possibile ammirare Noise, installazione di Ninni Donato sul tema del tempo sospeso in carcere, già esposta all’ultima Biennale dello Stretto.

L’incontro affianca, in un dialogo sinergico, arte e diritto, due mondi diversi, ugualmente essenziali per una società sana, con l’ambizione di sensibilizzare e avvicinare il mondo recluso a quello libero.

REGGIO – Arrestato un latitante a Marina di Gioiosa Ionica

E’ scattata questa notte l’operazione della Polizia di Stato che ha portato all’arresto di un cinquantottenne di Marina di Gioiosa Ionica, irreperibile dal 4 marzo scorso.

Era latitante da dieci giorni circa, da quando cioè, era stato emesso dal Procuratore Generale della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria il provvedimento di esecuzione della pena a dieci anni di reclusione a cui l’uomo era stato condannato in via definitiva.

Le accuse a suo carico riguardano il coinvolgimento in una più ampia associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti con base operativa nella locride – attiva tra febbraio 2005 e aprile 2008 – all’interno della quale il ricercato era inserito quale partecipe.

L’indagine, denominata Operazione Elkraa, collegata con l’operazione “Chiosco grigio”, era stata condotta dal Goa del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di finanza di Catanzaro e coordinata dalla Procura Distrettuale di Reggio Calabria e, nell’anno 2009, si era conclusa con l’arresto di 26 persone.

Nei giorni scorsi, appresa la notizia dell’esecutività della sentenza, l’uomo ha fatto perdere le proprie tracce sottraendosi a diversi tentativi di notifica del provvedimento.

Gli uomini della Squadra Mobile, a stretto contatto con il Procuratore Generale della Repubblica e coordinandosi anche con la Procura Distrettuale reggina, hanno avviato le ricerche concentrandosi suoi luoghi abitualmente frequentati dal ricercato.

Questa notte, dopo aver verificato che l’uomo fosse ospite di una parente nel territorio di Marina di Gioiosa, i poliziotti hanno dato via al blitz che si è concluso con la cattura del soggetto e la denuncia a piede libero per la parente, indagata per procurata inosservanza di pena.

MELITO DI PORTO SALVO (RC) – Chiama i Carabinieri per atto intimidatorio ma le telecamere lo incastrano, denunciato per simulazione di reato

I Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo hanno denunciato un uomo, originario del comune melitese, per il reato di simulazione di reato. L’episodio, emerso nei giorni scorsi, ha visto l’uomo inscenare un atto intimidatorio ai propri danni per poi denunciarlo alle autorità.

Lo scorso 9 marzo, l’uomo si era presentato presso la Stazione Carabinieri di Melito Porto Salvo per sporgere denuncia contro ignoti. Aveva riferito di aver udito, nelle prime ore della notte, frasi ingiuriose urlate al suo indirizzo e di aver successivamente trovato, vicino alla ruota posteriore destra della propria autovettura, un contenitore di plastica da circa 5 litri senza tappo, con all’interno residui di liquido infiammabile, in parte già versato sul manto stradale e a contatto con lo pneumatico.

L’immediata attività investigativa avviata dai Carabinieri, attraverso l’acquisizione e l’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza presente nell’area, ha permesso di smascherare l’inganno. Gli accertamenti hanno infatti dimostrato che l’atto intimidatorio era stato inscenato dallo stesso denunciante, escludendo la responsabilità di terzi.

Grazie alla tempestività e all’accuratezza delle indagini, i Carabinieri hanno potuto ricostruire l’accaduto e deferire l’uomo all’Autorità Giudiziaria per simulazione di reato.

L’intera vicenda è attualmente in fase di indagini preliminari e rimane soggetta alle valutazioni dell’Autorità Giudiziaria in sede processuale.