Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio, si è spento questa mattina alle 7:35 all’età di 88 anni. L’annuncio ufficiale è stato dato dal cardinale Kevin Farrell, camerlengo del Vaticano, in una comunicazione che ha commosso il mondo intero:
“Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino”
Eletto nel 2013 come 266º Papa della Chiesa cattolica, Francesco è stato il primo pontefice proveniente dal continente sudamericano e il primo gesuita a salire al soglio pontificio. Durante il suo pontificato, ha portato avanti diverse riforme e molti dei suoi messaggi – dal clima ai migranti, fino ai vaccini – sono entrati nella storia.
Il suo pontificato è stato caratterizzato da un impulso riformatore e una forte critica al sistema capitalista, nonché da un’enfasi sulla misericordia, la semplicità e l’attenzione verso i più poveri e gli emarginati.
In questo momento di lutto, la Chiesa e il mondo intero ricordano Papa Francesco come un faro di speranza e un instancabile promotore della giustizia sociale. La sua eredità spirituale continuerà a ispirare milioni di fedeli in tutto il mondo.
Dalla Redazione di VeritasNews24, fiduciosi che chiunque abbia fatto la volontà di Dio non morirà ma vivrà in eterno, volgiamo le nostre preghiere a Gesù Cristo che possa consolare i cuori addolorati.
Il cordoglio del Presidente Filippo Mancuso
“È con profonda tristezza che apprendiamo della scomparsa di Papa Bergoglio. La Calabria ricorda con affetto la sua visita pastorale del 21 giugno 2014 a Cassano all’Ionio, un momento storico che ha lasciato un’impronta indelebile nei nostri cuori.
In quell’occasione, il Santo Padre ha celebrato la Santa Messa nella Piana di Sibari, dove ha pronunciato parole forti contro la ‘ndrangheta, affermando ‘I mafiosi sono scomunicati’.
Il suo impegno per la giustizia sociale e la vicinanza ai più deboli resteranno per sempre un esempio luminoso per tutti noi.
A nome del Consiglio regionale della Calabria, esprimo le più sentite condoglianze alla Chiesa Cattolica e a tutti i fedeli. La guida spirituale di Papa Francesco continuerà a ispirarci nel perseguire il bene comune, in una visione di solidarietà verso i bisogni dei cittadini e in particolare delle fasce sociali più fragili”.
Princi “I suoi insegnamenti aiutino a guidare le nostre coscienze”
“Un triste momento per l’umanità, che perde una delle figure più importanti e carismatiche della storia. Vicino agli ultimi, ai bambini, alla povertà, Papa Francesco ha saputo rendere la Chiesa una realtà di prossimità, mettendo al centro l’uomo, la giustizia sociale e la pace. I suoi insegnamenti aiutino a guidare le nostre coscienze”. Così Giusi Princi, eurodeputata FI – PPE, sui suoi canali social.
Papasso, Sindaco di Cassano All’Ionio: “Che Papa Francesco possa riposare in pace nel fare ritorno alla casa del Signore”
Se ne va il Papa che più di tutti ha segnato la comunità Cassanese. Il 21 giugno 2014 rimarrà scolpito nella memoria e nel cuore della gente di Cassano All’Ionio. L’abbraccio e la paterna benedizione di Papa Francesco sono stati per tutti un onore ed un privilegio. Sono ancora vive le immagini e le emozioni di quella giornata particolare ed irripetibile, che resterà incisa in maniera profonda ed indelebile nella storia di Cassano All’Ionio e della Calabria intera.
La gioia ha illuminato gli occhi di ogni singolo cittadino, nel mentre le strade di Cassano e la spianata di Sibari erano stracolme di gente venuta da ogni dove. Ad abbracciare il Santo Padre, quel giorno, è stata una folla immensa, commossa ed allo stesso tempo composta e tranquilla. È Innegabile che il passaggio di Papa Francesco nella nostra terra, il suo benevolo sorriso e, in particolare, le sue parole hanno acceso una luce di speranza nuova nel cuore di tutti, tanto che il 21 giugno 2014 segna la data di inizio di quel cambiamento di cui si aveva grande ed urgente bisogno.
Le sue parole di condanna alla mafia ed alla criminalità organizzata, culminate con la scomunica, hanno assunto la sembianza di un forte vortice che dalla Spianata di Sibari si è propagandato fino a raggiungere le coscienze di tutti i calabresi e dei cittadini del mondo intero. Soprattutto, quelle parole hanno rinvigorito l’animo di noi amministratori, che ci siamo sentiti più motivati e forti, più predisposti a lavorare per costruire una società migliore, più giusta e solidale e, specialmente, libera dalla violenza e dalla prepotenza di quei poteri occulti, che condizionano la vita degli onesti e pregiudicano il futuro di questa nostra terra ricca e bella, che vuole reagire e progredire nella tranquillità dell’ordine sociale, scrollandosi di dosso definitivamente l’etichetta di “terra amara”.
Dopo quella giornata ci siamo sentiti più predisposti a “proteggere la casa comune”, a custodire l’ambiente ed il bellissimo paesaggio naturale, che il Creatore ha voluto regalare a questo bellissimo lembo di terra di Calabria; soprattutto a lavorare per il benessere collettivo, rivolgendo lo sguardo, in primis, ai bisogni degli ultimi e degli svantaggiati.
La venuta di Papa Francesco è rimasta incisa in maniera indelebile soprattutto nell’animo dei nostri giovani: l’esortazione del Santo Padre a “non lasciarsi rubare la speranza” continua ad essere un faro che illumina il loro cammino; parole che li guideranno nella costruzione del futuro; che li incoraggeranno a “pensare alla grande” e a “fare rumore” per cambiare il destino di questa nostra terra che per le potenzialità, le ricchezze naturali e culturali che esprime e per la gente onesta, laboriosa ed ospitale che la abita, può coltivare il sogno di un domani diverso e migliore. Ciao Papa Francesco, che la terra ti sia lieve!
Poste Italiane esprime profondo dolore per la morte di Papa Francesco
Roma, 21 aprile 2025 – Poste Italiane esprime profondo dolore per la morte di Papa Francesco, uomo di pace sempre vicino ai più deboli.
Lo ricordiamo per la tenacia e dedizione con cui ha servito la Chiesa anche nella sofferenza. Papa Francesco sarà per sempre un esempio per l’Italia e il mondo intero, cui guardare con profonda gratitudine.
Poste Italiane desidera esprimere vicinanza e affetto anche alla famiglia di Poste Vaticane con cui ha avuto il privilegio di condividere iniziative al servizio della comunità cattolica.
Santoianni (AIC): “La voce di Papa Francesco continuerà a parlare al cuore delle comunità rurali”
Roma, 21 aprile 2025 – “Ci lascia un testimone autentico del nostro tempo, che fino all’ultimo ha scelto di essere vicino al popolo senza risparmiarsi. Lo ha dimostrato dopo una difficoltosa degenza in ospedale durata 38 giorni e, a meno di un mese dalle dimissioni, incontrando i detenuti del carcere di Regina Coeli, o quando soltanto ieri ha voluto abbracciare la folla di Piazza San Pietro per la benedizione pasquale. Per questo sarà di esempio per tutta la nostra categoria”, dichiara Giuseppino Santoianni, Presidente dell’Associazione Italiana Coltivatori. “Papà Francesco è stato una guida morale e spirituale che ha saputo farsi vicino a ogni coscienza, in ogni angolo del pianeta – prosegue Santoianni – e la sua attenzione ai più fragili, lo sguardo costantemente rivolto alle periferie, la voce limpida in difesa della terra e di chi la lavora non potremo dimenticarli”. “Da sempre vicino ai piccoli agricoltori e alle loro famiglie, il Pontefice è stato un promotore instancabile di un’agricoltura rispettosa dell’ambiente, equa e sostenibile – sottolinea il Presidente dell’AIC –. Nell’enciclica Laudato si’ ha riconosciuto il ruolo fondamentale delle comunità rurali nella cura della nostra ‘casa comune’, a sostegno del benessere di tutti”. “Il suo magistero continuerà ad accompagnarci e il messaggio di Papa Francesco resterà vivo tra i solchi della terra e nei cuori di chi la coltiva con amore e responsabilità – conclude il Presidente dell’AIC Giuseppino Santoianni – lasciando all’umanità un patrimonio di pensiero e d’azione che perseguiremo con convinzione”.