No, non si tratta dell’ennesimo film melenso propinato dai palinsesti tv già da fine ottobre, tranquilli. E’ il capitolo di una saga mandata in onda nei primi giorni di novembre, quando la giunta comunale è stata improvvisamente azzerata e le deleghe rimesse nelle mani di Giuseppe Falcomatà dagli stessi assessori il cui ruolo di fiducia è stato seriamente messo in discussione. Una “sferzata”? Dopo un mese di stasi non sembra ancora giungere alcuna buona nuova, tanto che, dopo la “scoppola” referendaria in molti si sono chiesti dove fosse finito il sindaco, sparito dalla circolazione e ricercato spasmodicamente da Casapound tramite diffusione di un identikit che al primo cittadino non è proprio andato giù, e addirittura lo stesso ha tenuto a precisare tramite social network che il peso (dai ragazzi, nemmeno Fassino pesa così poco!) e l’altezza non fossero esatti. Magari avrebbero potuto scegliere anche una foto migliore. Immaginate quindi questo enorme cartello “Work in progress” e l’omino dei lavori campeggiare sul palazzo del Comune, una giunta-cantiere aperta ormai da troppo (Oliverio docet?) mentre circola il nome di qualche riconferma o volto nuovo, ma senza certezze e sicuramente con sempre meno fiducia da parte dell’elettorato. Insomma, i reggini, i Calabresi in generale, aspettano da una vita e pare che la pazienza sia diventata il loro nuovo cromosoma Z, una stele da apporre in memoria delle attese a cui si sono tristemente abituati. E pazienza, può darsi che nel grosso pacco sotto l’albero non ci sia una giocattolo con macchinine annesse, ma un’autostrada vera, come promesso. Un regalo che il sud attende con ansia da quando le lunghe tratte si percorrevano ancora in carrozza e al posto degli autogrill c’erano le locande con la pasta e fagioli. Un’opera così colossale che, neanche il tempo di mettere in garage le betoniere, risultava già obsoleta tanto da richiedere un nuovo riammodernamento. Nuovi appalti. Nuove egemonie criminali. Nuove inchieste. Nuove ripartenze. Come se sull’asfalto avessero messo scale mobili al contrario e il nastro d’arrivo fosse appeso al bastone, assieme alla carota. Pazienza,in ogni caso. Per concludere, di rimpasti a Reggio sembra che se ne parli solo per le crespelle della Vigilia. Ma chissà , tra una con le alici e un’altra con la ricotta….lo scarteremo questo pacco?
(Foto:Vignette AGJ)