Altro appuntamento con la musica classica assolutamente imperdibile con i Maestri sopra citati a Cosenza.
Maria Luisa Pirrotta
Da non perdere il concerto, che si terrà stasera nel locale “Al Clubbino” sito a Reggio Calabria, di questo straordinario gruppo reggino, FaberQuartet, consacrato ad essere tra le cover/band italiane più apprezzate vista anche la impressionante somiglianza del timbro vocale del cantante Marco Pinto con quello del compianto Fabrizio De André. Per non dire dell’Unione ed esecuzione dei brani di musicisti del calibro di Peppe Zuccalà alle chitarre, Bruno De Benedetto tastiere e cori ed il grande Mimmo Condello alle percussioni e batteria.
Davvero da non perdere, soprattutto in questo giorno di festa per la democrazia in Italia.
– Maria Luisa Pirrotta –
“Quella notte si è lavata il sangue dal viso, è corsa fuori dall’hotel e nascondendosi fra i bidoni della spazzatura è corsa via in silenzio per implorare in un altro hotel di avere una stanza e non tornare mai più indietro da quel “mostro” che a causa dell’alcool e della droga la abusava e massacrava da circa 16 anni. In tasca aveva solo 36 centesimi ed una carta della benzina… ma finalmente lo aveva abbandonato rinascendo poi come una fenice”
Di chi parliamo? Della più grande icona della musica Rock mondiale vissuta nell’era contemporanea: Tina Turner.
Anna Mae Bullock, in arte Tina Turner, statunitense, naturalizzata svizzera, nata a Brownsville, Tennessee, Stati Uniti e morta di recente a Kusnacht, Svizzera il 24 Maggio 2023, figlia di un pastore cristiano, iniziò a cantare molto piccola e dopo la separazione dei genitori si trasferì insieme alla sorellina a S. Louis dove si inserì cantando in varie band.
Diventò madre di un bambino, Craig Raymond, avuto dal sassofonista della band in cui cantava: band del suo poi marito Ike Turner, col quale iniziò la sua carriera incidendo il suo primo brano “Boxtop” col nome d’arte di Little Ann.
Nel 1960 sposò Ike, ma il matrimonio si rivelò un incubo per Tina ed il suo bambino a causa della dipendenza del marito da alcool e droga. L’unione fu funestata da continui abusi fisici e verbali, giunti al culmine quando Tina trovò il coraggio, nell’albergo in cui vivevano, di scappare con soli 36 centesimi in tasca ed una carta per la benzina, senza mai più ritornarvi. Talmente preoccupata per la sua sicurezza che si fermò poi, da amici, pagandosi l’affitto pulendo la loro casa ed usando i buoni pasto per mangiare pur di non disturbare.
Ricominciò dal nulla letteralmente, poiché non aveva più nulla, ma non ritornò più indietro.
Nel 1976 infatti Tina chiese ed ottenne il divorzio da Ike solo nel 1978, che la spogliò di tutto, lasciandole solo il suo cognome, lei glielo concesse pur di liberarsi definitivamente di lui e rinascere.
Continuò a vivere di musica cantando qua e là per pochi soldi, a malapena si manteneva, ma la sua rinascita avvenne grazie al manager di Olivia Newton John, Roger Davis, che la portò in Europa dove aprì i concerti dei Rolling Stones e Rod Stewart che la volle accanto al Saturday Night live.
Da lì David Bowie, che si battè per lei, per farla ingaggiare dalla Capitol Records con la pubblicazione di ben 3 album.
Ma la sua vera e propria consacrazione avvenne con l’album Private Dancer nel lontano ’84 con 20 milioni di copie in tutto il mondo in brevissimo tempo, il disco più venduto in tutta la sua carriera, supportato dal Private Dancer Tour in tutto il mondo, nel quale Tina canta anche i brani con Ike, quali “Proud Mary”.
Recita anche in “Mad Max oltre la sfera del suono” con Mel Gibson, cantando anche la famosa “We don’t need another hero” piazzandosi al primo posto in classifica in Europa, ma con “The Best” cover di Bonnie Tyler raggiunse poi l’apice del successo consacrato già in tutto il mondo e vincendo innumerevoli premi e dischi d’oro e platino.
Scrisse 2 autobiografie di cui una diventata un best seller da cui fu tratto un film sulla sua vita nel 1993 con Angela Bassett e candidato agli Oscar.
Ha collaborato con i più GRANDI musicisti al mondo come Sting, anche italiani quali Ramazzotti ed Elisa, oltre che con gli Usa for Africa, compreso Michael Jackson e fondato e collaborato un gruppo spiritual Beyond, canti buddisti e cristiani con la cantante svizzera Regula Curti pubblicando 4 album.
Dopo 20 anni di relazione col compagno Erwin Bach lo sposò e ricevette la cittadinanza svizzera avendo rifiutato quella americana e quindi alla doppia.
Le fu diagnosticato un cancro all’intestino che lei volle curare con la medicina omeopatica ma che le ha compromesso la funzionalità renale, tanto da decidere di chiedere il suicidio assistito (legale in Svizzera). Il marito si offrì di donarle un rene, che nel 2017 ebbe e quindi prolungò la sua vita fino al 24 maggio scorso.
Ha dovuto affrontare e superare periodi davvero difficili, quali anche la morte dei suoi 2 figli (di cui uno suicida a 59 anni e l’altro di cancro a 62 anni).
Icona della musica Rock di tutti i tempi e grande esempio di forza e coraggio per le violenze subite, ha lasciato un grande vuoto nei cuori di chi l’ha amata, poichè con lei abbiamo avuto l’esperienza di come l’arte possa diventare strumento di salvezza e cambiamento.
Lascia comunque, una eredità artistica incomparabile ed inimitabile per chiunque ed a qualunque età, vista la sua consacrazione alla veneranda età di 42 anni, voglia cimentarsi nello spettacolo ed arte della musica ed il canto.
Un inchino è doveroso a questa donna immensa.
Riposa in pace Leggenda.
– Maria Luisa Pirrotta –
MARIA LUISA PIRROTTA: Cantante di musica sia leggera che lirica, corista per coro lirico e polifonico, comprimario in varie opere in giro per l’Italia, corista, turnista e supporter di musica leggera per vari artisti italiani famosi quali anche Mia Martini, Riccardo Fogli, Massimo di Cataldo, Iva Zanicchi Roberto Vecchioni, Anna Oxa e parecchi altri nel corso degli anni associando anche lo studio.
Oggi Maestro di Canto, professoressa di musica nel privato e statale.