CALABRIA – Coronavirus, bollettino Regionale: 92 nuovi casi positivi

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 649671 (+92) rispetto a ieri.

 

Questi sono i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dai Dipartimenti di Prevenzione delle AA.SS.PP. della Regione Calabria.

 

In Calabria, ad oggi, il totale dei tamponi eseguiti sono stati 4488880 (+511).

 

– Catanzaro: CASI ATTIVI 224 (20 in reparto, 5 in terapia intensiva, 199 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 117402 (116922 guariti, 480 deceduti)

 

– Cosenza: CASI ATTIVI 1744 (43 in reparto, 2 in terapia intensiva, 1699 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 194043 (192430 guariti, 1613 deceduti)

 

– Crotone: CASI ATTIVI 0 (0 in reparto, 0 in terapia intensiva, 0 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 60729 (60436 guariti, 293 deceduti)

 

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 201 (26 in reparto, 1 in terapia intensiva, 174 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 212909 (211936 guariti, 973 deceduti)

 

– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 24 (5 in reparto, 0 in terapia intensiva, 19 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 54293 (54084 guariti, 209 deceduti)

Arrestato il sesto ed ultimo scafista del naufragio di Cutro dalla Squadra Mobile e dalla Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Crotone

Nella mattinata odierna, personale della Polizia di Stato e della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Crotone, ha dato esecuzione all’ordinanza cautelare applicativa della custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Crotone, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un soggetto di nazionalità siriana, fortemente indiziato, a vario titolo, del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, del reato di naufragio colposo di imbarcazione adibita a trasporto di persone nonché del reato di morte come conseguenza del delitto di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, fatti commessi nelle acque di Steccato di Cutro, e riconducibili al naufragio del 26 febbraio di quest’anno.

Il provvedimento restrittivo è stato adottato nel corso della prosecuzione delle indagini, svolte dai poliziotti della Squadra Mobile di Crotone e dai finanzieri della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Crotone, coordinate dalla Procura di Crotone, volte all’individuazione dei responsabili dell’organizzazione ed esecuzione della tragica traversata terminata con l’affondamento del caicco Summer Love e la morte di 94 persone.

In particolare, centottanta cittadini di varie nazionalità extra UE erano partiti dalle coste turche a bordo dell’imbarcazione Luxury 2; nel corso della navigazione, a causa di un’avaria occorsa nel mare Egeo, il natante veniva sostituito con il caicco Summer Love, che giungeva in loco con a bordo due scafisti turchi, uno fermato nell’immediatezza e l’altro arrestato dalla polizia austriaca in Austria in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dall’Autorità Giudiziaria italiana. Effettuato il trasbordo dei migranti, l’imbarcazione proseguiva nella rotta verso le coste italiane, con la collaborazione di altri quattro scafisti, due di origine pakistana deputati alla gestione dei passeggeri, anch’essi sottoposti a fermo di p.g., un quinto di origine turca, deceduto nel corso del naufragio e l’ultimo di origine siriana allontanatosi dal luogo facendo perdere le proprie tracce.

Le acquisizioni probatorie, raccolte principalmente dalle dichiarazioni dei migranti sopravvissuti, dalle immagini acquisite dai telefoni cellulari e dai dati estrapolati dal Sistema Automatico di Riconoscimento Immagini (SARI), consolidavano l’ipotesi investigativa della presenza di un sesto scafista di nazionalità siriana che si era alternato alla guida dell’imbarcazione poi naufragata.

Proprio l’utilizzo del sofisticato sistema di tracciamento facciale (SARI), attraverso il quale è stata fatta la comparazione del volto del soggetto sopra raffigurato con quello dei soggetti tratti in arresto in Italia successivamente al 26 febbraio 2023 per reati afferenti l’immigrazione clandestina, è stato determinante per identificare il sesto ed ultimo scafista, di nazionalità siriana. Tale dato è stato inoltre corroborato dal doppio riconoscimento, effettuato a distanza di mesi, da alcuni migranti sopravvissuti, i quali, escussi nel mese di marzo ed ottobre del 2023, indicavano il sesto scafista nell’uomo ritratto nell’immagine sopra indicata nonché nell’uomo effigiato nel cartellino identificativo loro mostrato dalla polizia giudiziaria.

Il provvedimento restrittivo è stato notificato all’indagato nella mattinata odierna, presso la Casa Circondariale di Lecce ove risulta ristretto in quanto destinatario di un mandato di arresto europeo emesso dalla DDA di Lecce nell’ambito dell’operazione “Astrolabio” condotta dal GICO della Guardia di Finanza di Lecce conclusasi nel gennaio del 2022.

Con l’individuazione del sesto ed ultimo scafista può ritenersi chiuso il cerchio intorno ai responsabili del naufragio del caicco Summer Love.

CALABRIA – L’Osservatorio regionale per lo sport incontra la vicepresidente Giusy Princi

L’osservatorio regionale per lo sport con tutti i suoi componenti ha incontrato presso la sede dell’assessorato allo sport della regione Calabria l’assessore, nonché vicepresidente della Giunta regionale Prof.ssa Giusy Princi.
Durante l’incontro il presidente dell’Osservatorio, Avv. Fabio Colella, ha illustrato gli ambiti di intervento entro i quali l’organismo neocostituito si muoverà, a contatto con le federazioni Sportive e con tutto il mondo dello sport.
Tra gli argomenti trattati non sono mancate interlocuzioni sulla promozione del processo di monitoraggio della domanda di impiantistica sportiva con l’individuazione del fabbisogno in relazione alla pratica sportiva nei diversi contesti territoriali e della necessità di svolgere studi, ricerche, promozione e consulenza per i programmi regionali relativi al mondo sportivo
Nel particolare l’avv. Fabio Colella ha dichiarato: “ringrazio l’assessore Princi per l’attenzione che mette nello sport calabrese: in tal senso, l’ultimo progetto presentato alla Cittadella “La Calabria per i giovani” che prevede la creazione di voucher per permettere l’accesso alla pratica sportiva a tutti i giovani calabresi, si muove verso la direzione che auspichiamo come osservatorio”.
Il presidente dell’organismo ha proseguito: “l’altro tassello non di meno conto è sistemare l’impiantistica sportiva regionale avviando dapprima un monitoraggio dell’esistente e di ciò che ancora deve concludersi; poi, promuovendo impianti sportivi che servano il territorio e soddisfino la domanda sportiva. In tale prospettiva, gli impianti pubblici e privati devono avere le stesse attenzioni per affrontare le sfide del futuro.”
La vicepresidente prof.ssa Princi dal canto suo, ringraziando il presidente Colella e tutti i componenti dell’osservatorio, si è dimostrata soddisfatta dell’incontro e si è dichiarata molto disponibile a collaborare con questo importante organismo per elevare la qualità dello sport calabrese e le opportunità che in tale senso si vorranno garantire ai giovani e ai meno giovani.
Presenti all’incontro, oltre al presidente Fabio Colella, i componenti dell’osservatorio: Salvatore Cropanise (segretario), Trimboli Francesco, Starace Maria, Zicarelli Michele e l’Avv. Giovanni Fedele (Dirigente Area Processo legislativo e Assistenza giuridica del Consiglio regionale).

CALABRIA – Coronavirus, bollettino Regionale: 109 nuovi casi positivi

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 649579 (+109) rispetto a ieri.

Questi sono i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dai Dipartimenti di Prevenzione delle AA.SS.PP. della Regione Calabria.

In Calabria, ad oggi, il totale dei tamponi eseguiti sono stati 4488369 (+644).

– Catanzaro: CASI ATTIVI 216 (18 in reparto, 6 in terapia intensiva, 192 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 117401 (116922 guariti, 479 deceduti).

– Cosenza: CASI ATTIVI 1706 (37 in reparto, 1 in terapia intensiva, 1668 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 194035 (192422 guariti, 1613 deceduti).

– Crotone: CASI ATTIVI 0 (0 in reparto, 0 in terapia intensiva, 0 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 60729 (60436 guariti, 293 deceduti).

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 170 (23 in reparto, 0 in terapia intensiva, 147 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 212908 (211935 guariti, 973 deceduti).

– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 24 (3 in reparto, 0 in terapia intensiva, 21 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 54292 (54084 guariti, 208 deceduti).

CALABRIA – Mobilità sanitaria, Tavernise (M5S): pesante saldo negativo per la Regione, non si intravedono strategie per bloccare l’emigrazione e far diventare attrattive le nostre strutture

Registriamo nuovamente un saldo negativo nel rapporto Agenas sulla mobilità sanitaria, presentato l’altro ieri a Roma, che fa il punto sul caso Calabria. La nostra regione continua a non essere attrattiva per quanto riguarda la soddisfazione dei bisogni sanitari e non si riesce a bloccare in nessun modo la fuga dei cittadini verso il nord e il centro. In verità è una migrazione che dimostra un andamento costante nel tempo, tanto che il fenomeno lo si può considerare ormai strutturale.

Il totale dell’acconto nei flussi standard del riparto 2023 (dati 2022) è pari a meno 273 milioni di euro. Soldi che la Regione Calabria spende nei sistemi sanitari di altre regioni italiane, soprattutto in Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, ma anche in Campania e in Puglia.

A fronte di queste cifre importanti, di questa passività allarmante, quali sono le strategie messe in campo dal commissario ad acta della Sanità, nonché presidente della Giunta Regionale, Roberto Occhiuto? A ben vedere nessuna. Basta scorgere i dati del corposo dossier Agenas per rendersi conto che la nostra è una delle poche Regioni d’Italia che non riesce ad invertire il trend negativo, al contrario della Campania e della Sicilia che iniziano a mostrare segnali positivi.

Eppure, come dicevamo, l’andamento dell’emigrazione sanitaria calabrese è ormai strutturale, quindi è nota l’entità e la direzione dei flussi di mobilità. Da questa conoscenza è possibile e necessario strutturare una strategia per rispondere alle esigenze della domanda espressa dai pazienti, e indirizzare in questo modo la regolamentazione e la pianificazione del sistema regionale e aziendale, soprattutto in riferimento agli equilibri economico-finanziari della Regione. Le premesse per agire ci sono tutte, ma evidentemente manca la volontà e la capacità politica di una classe di amministratori che a parte i proclami non riesce ad esprimere nulla di concreto nella realtà.

Esempio pratico di ciò che affermo è la mancata apertura degli ospedali di Trebisacce e Praia a Mare, che continua a provocare una fuga di prossimità dei nostri corregionali a Policoro e a Lagonegro, andando a d’incidente sulle casse del nostro sistema sanitario regionale per quasi 100 milioni di euro all’anno.

Le soluzioni per rimediare e invertire la rotta ci sono tutte, manca evidentemente lungimiranza e una buona gestione della sanità.

CROTONE – Un chilogrammo circa di eroina nascosta nell’officina, arrestato pregiudicato

La continua attività di contrasto allo spaccio di droga da parte della Questura di Crotone ha permesso di sequestrare un chilogrammo circa di eroina e di trarre in arresto un crotonese di 55 anni, per il reato di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli operatori della Squadra Mobile, nel corso di un mirato servizio svolto nella zona “300 alloggi” del capoluogo, con l’ausilio di un’unità cinofila antidroga della Questura di Vibo Valentia, hanno proceduto al controllo di un locale adibito ad officina, in uso ad un soggetto noto per i suoi precedenti specifici.

La meticolosa perquisizione all’interno del locale, grazie anche al fiuto del cane antidroga “digos”, ha consentito di rinvenire due panetti, abilmente occultati, avvolti con nastro adesivo, contenenti 1 kg circa di sostanza stupefacente del tipo eroina.

Il materiale rinvenuto è stato sequestrato, il soggetto è stato arrestato ed associato presso la locale Casa Circondariale, a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone.

CROTONE – Sbarco di 200 migranti, arrestato egiziano per reingresso irregolare in Italia

Un extracomunitario di origine egiziana di 21 anni, sbarcato presso il porto di Crotone lo scorso 2 dicembre dalla nave “Humanity 1” della ONG tedesca, unitamente ad altri 199 migranti di varie nazionalità, imbarcazione sottoposta subito dopo a fermo amministrativo da parte di personale della Questura, Capitaneria di Porto e Guardia di Finanza di Crotone – è stato arrestato dalla Squadra Mobile, per reingresso irregolare nel territorio nazionale.

Le attività di rilevamento delle impronte digitali, e la conseguente comparazione con le precedenti acquisizioni dattiloscopiche presenti nella Banca Dati, procedura cui vengono sottoposti, a cura della Polizia Scientifica, tutti gli extracomunitari che giungono sul territorio, hanno consentito di accertare che il predetto, nel luglio di quest’anno, era stato colpito da provvedimento di respingimento emesso dal Questore di Siracusa, e quindi rimpatriato.

Alla luce delle risultanze degli accertamenti, atteso che il cittadino extracomunitario ha fatto rientro sul territorio nazionale prima del previsto termine di 3 anni, come emerso dalle attività dell’Ufficio Immigrazione, è stato tratto in arresto, ed associato preso la locale Casa Circondariale, a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone.

COSENZA – Uomo denunciato per commercio abusivo di materiale esplodente

L’applicazione della Polizia di Stato, YOU POL, scaricabile direttamente sullo smartphone da Apple Store e Play Store, anche in forma anonima, continua a dare fruttuosi risultati.

Nella mattinata odierna,  a seguito di una segnalazione pervenuta sulla piattaforma, personale in servizio presso la Squadra Volante  , nell’ambito del controllo del territorio,  ha denunciato un uomo per commercio abusivo di materiale esplodente.

Nella fattispecie, era stato segnalato, in una principale via cittadina, un furgone di colore bianco con apposto su di un vetro un cartello con la scritta “VENDESI”, contenente all’interno dei fuochi d’artificio.

Gli uomini del Questore della provincia di  Cosenza, dr. Giuseppe Cannizzaro, una volta giunti sul posto appuravano la veridicità della sopraggiunta segnalazione , procedendo ad effettuare un accurato controllo.

Tramite il numero di telefono affisso sul cartello si prendevano contatti con un soggetto il quale si dichiarava possessore del mezzo; lo stesso veniva invitato a recarsi sul luogo con le chiavi poiché completamente chiuso.

All’apertura della  porta posteriore , chiusa con un lucchetto, gli Agenti constatavano la presenza di numerosi cartoni che riportavano il simbolo del materiale esplodente.

Lo stesso riferiva di averli acquistati a buon prezzo da una persona che si trovava in transito in quel luogo, al fine di utilizzarli durante le festività natalizie.

Ragion per cui, si faceva intervenire l’artificiere e personale del  locale Gabinetto della Polizia Scientifica per i rilievi del caso.

Il materiale in questione risultava essere non conforme ai canoni previsti di sicurezza e  il quantitativo della massa attiva era di un livello maggiore rispetto a quello previsto.

Le scatole erano in totale nr. 109  con all’interno nr. 4 batterie  di cui nr. 2 con codici differenti, per un totale di 436 articoli pirotecnici denominate batterie monotubo e circa 150 kg di massa esplosiva.

Il materiale esplodente veniva affidato ad una ditta per la custodia giudiziale.

L’uomo, al termine delle operazioni, veniva denunciato in stato di libertà per il reato di  commercio abusivo di materiale esplodente.

Il tutto si comunica nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca.

CALABRIA – G7 sul Commercio, la Regione deve riformare il settore

Qualora non rientrasse in una mera operazione propagandistica in vista delle elezioni europee, l’organizzazione del G7 sul commercio che il ministro Tajani ha annunciato si terrà  il prossimo Luglio in Calabria può essere un’occasione storica ed importante per il settore.
Il settore del Commercio in Calabria non ha le stesse caratteristiche che nel resto del Paese, perché manca una classe imprenditoriale vera e propria e la distruzione dei grandi gruppi e marchi è spesso spezzettata in franchising.
Un settore frammentato che offre lavoro precario e frammentato con ampia diffusione di deregulation e illegalità nella mancata applicazione dei Contatti Nazionali.
Un settore che in Calabria è regolato da una legge risalente al Millennio scorso e sulla quale le Categorie sindacali hanno chiesto più volte di confrontarsi con la Giunta Regionale.
Un settore che assieme a quello del Turismo è in mobilitazione per chiedere il rinnovo dei 15 Contratti Collettivi Nazionali scaduti e per i quali al fine di sbloccare le trattative le lavoratrici ed i lavoratori sciopereranno per l’intera giornata del 22 dicembre.
Auspichiamo che a partire dalla Giunta regionale non si perda l’occasione di riformare il settore costruendo un confronto di merito con le Organizzazioni Sindacali e datoriali in vista dell’annunciato G7 sul tema del Commercio e sul futuro di un settore che interessa la vita di migliaia di lavoratori e lavoratrici calabresi.

CALABRIA – Molinaro: “Commissione antindrangheta lavora a trecentosessanta gradi su misure di contrasto e prevenzione

E’ proseguita nella riunione della Commissione “Contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa” l’audizione degli “Organismi di Composizione della Crisi”,  sulle misure di sostegno ai soggetti sovra indebitati per prevenire il ricorso, alle organizzazioni usuraie.

La Commissione inoltre – informa un comunicato del presidente Pietro Molinaro – dopo aver audito, in precedenza, l’avv. Dina Cristiani  Responsabile del Servizio prevenzione della corruzione e trasparenza del Consiglio Regionale, oggi ha ascoltato l’avv. Ersilia Amatruda e l’avv. Angela Stellato rispettivamente responsabile e componente della struttura del Servizio prevenzione della corruzione e trasparenza della Giunta Regionale. Per loro stessa ammissione ritenendolo di grande importanza, hanno dichiarato, come novità positiva, che per la prima volta hanno un confronto con la commissione e di questo hanno ringraziato per la sensibilità. Le responsabili,  hanno riferito di una serie di iniziative, previste recentemente dalla Legge per le Amministrazioni Pubbliche, tra cui il PIAO (Piano Integrato di Attività e Organizzazione) che ingloba dal 2022 tutti i piani che le Amministrazioni dovevano ogni anno, seguendo le linee guida dell’ANAC,  predisporre, pubblicare su apposita sezione dei siti Istituzionali e monitorare tra cui  il Piano per la Trasparenza e l’Anticorruzione. In perfetta sintonia con la Commissione hanno evidenziato l’importanza di prevedere appositi fondi per eventi formativi nelle scuole secondarie in modo da permettere, alle nuove generazioni, di avere completa conoscenza di atti e misure che vengono adottate per assicurare trasparenza e prevenire la corruzione. Sulla scorta di una lettera inviata ai sindaci dei comuni, interessati negli ultimi tempi da fenomeni criminosi,  è in via di predisposizione un calendario di incontri che la commissione effettuerà  direttamente nei territori.