MESORACA – Sequestro di oltre 130 kg di prodotti alimentari in un esercizio abusivo

Personale della Polizia di Stato ha sequestrato a Mesoraca, all’interno di un esercizio abusivo,  oltre 130 kg di prodotti ortofrutticoli, funghi e uova, privi di ogni tracciabilità, posti in vendita.

Gli operatori della Squadra Amministrativa della Questura di Crotone,  nel corso di specifiche attività di osservazione, insospettiti dal via vai di soggetti che entravano e uscivano da un magazzino allestito ad esercizio commerciale, privo di insegna, hanno effettuato un controllo nei confronti della citata attività, risultata essere sprovvista di qualsivoglia autorizzazione.

La merce esposta alla clientela, circa 130 Kg, per un valore di € 500 circa, priva di ogni tracciabilità, considerata non edibile da personale dell’Azienda Sanitaria Provinciale, è stata sottoposta a sequestro amministrativo ed affidata alla Polizia Locale di Mesoraca per le conseguenti attività di distruzione.

Al termine dell’attività, la Squadra di Polizia Amministrativa ha sanzionato la titolare perché senza licenza, segnalando all’Autorità Comunale la cessazione immediata dell’attività; inoltre, alla stessa è stata elevata la prevista sanzione amministrativa per la mancata tracciabilità dei prodotti posti in vendita.

COSENZA – Uomo e donna perseguitati dall’ex di lei, scatta il divieto di avvicinamento

Nella giornata scorsa, personale della Polizia di Stato ha eseguito un’Ordinanza di applicazione di misura cautelare personale del divieto di avvicinamento, con applicazione del braccialetto elettronico,  ad una donna ed al suo attuale marito. Il provvedimento è stato eseguito nei confronti dell’ex compagno di Lei, un uomo di 45 anni, e del figlio della ex coppia, di anni 19.

Ad entrambi gli indagati sono contestati i reati di lesioni aggravate, mentre il reato di atti persecutori (art.612 Bis co 3 c.p.) è stato ascritto all’ex convivente il quale, a seguito dei contrasti sorti per la gestione dei figli, aveva iniziato a perseguitare e minacciare l’attuale marito della donna, sino ad aggredirlo in diverse occasioni.

Il provvedimento giunge a conclusione di una rapida ed intensa attività investigativa coordinata dalla locale Procura della Repubblica e avviata a seguito della denuncia/querela sporta dalle parti offese.

L’escalation della condotta dell’ex compagno della vittima, ha visto il suo apice alcuni giorni fa, allorquando quest’ultimo, spalleggiato dal figlio, recarsi presso il posto di lavoro di Lei, per aggredire nuovamente l’attuale marito della donna che veniva a sua volta spintonata, ingiuriata e minacciata da entrambi.

I poliziotti, specializzati nella trattazione di reati in danno delle persone appartenenti alla categoria delle cd. fasce deboli, hanno raccolto le dichiarazioni delle parti interessate, acquisendo le dettagliate descrizioni dei vari episodi contestati necessarie a circostanziare il racconto delle persone offese.

L’attività d’indagine, avviata dal personale della Squadra Mobile e coordinata dal Procuratore della Repubblica di Cosenza, ha trovato il suo epilogo nell’esecuzione del provvedimento cautelare, e conferma ancora una volta l’impegno, la particolare attenzione e sensibilità della Polizia di Stato, delle donne e degli uomini della Questura, diretta dal Questore Cannizzaro, e dell’Autorità Giudiziaria, nell’affrontare con attento e tempestivo intervento il fenomeno della violenza di genere e della tutela della c.d. fasce deboli.

I due indagati non potranno avvicinarsi ai luoghi frequentati dalle parti offese, mantenendo una distanza non inferiore ai 500 metri. Dovranno inoltre astenersi dal contattarle con qualsiasi mezzo.

Il tutto si comunica nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca.

Lo stilista Elio Guido presenta “Kalòn”: la prima collezione maschile è un omaggio alla Calabria

Nei prossimi giorni, il giovane stilista calabrese Elio Guido, classe 2001, presenterà la sua prima collezione maschile, “Kalòn”. Un prêt-à-porter che vedrà la luce attraverso uno shooting ambientato nei luoghi simbolo della sua città, Cosenza. Non si tratta di un semplice debutto professionale, ma di un vero e proprio atto d’amore verso la Calabria. A pochi mesi dall’inaugurazione della sua attività, Elio decide di rendere omaggio alle radici che lo hanno forgiato, aprendo nuove porte e direzioni nella sua carriera.

La collezione “Kalòn” è una visione che sonda il cuore pulsante della Calabria, con un nome che affonda le radici nella filosofia greca. “Kalòn” racchiude un ideale di bellezza che unisce estetica, etica e verità. Questa visione si concretizza in capi che raccontano la ricchezza artigianale e culturale della Calabria. La memoria diventa motore creativo, trasformandosi in una narrazione contemporanea che celebra l’essenza di una regione tanto affascinante quanto complessa. Non è un ricordo nostalgico, ma un dialogo tra passato e futuro, dove memoria e innovazione si incontrano per dare vita a creazioni uniche.

“Kalòn” è un equilibrio tra il vero, il bene e il bello, un concetto che trascende il tempo e che guida la sua ispirazione. La Calabria, terra fertile e ricca di storia, è il terreno su cui Elio semina la sua creatività, rivelando un paesaggio fatto di emozioni, tessuti, tradizioni e cultura.

Nel cuore di questa collezione batte il ricordo di sua nonna, una donna che lo ha introdotto all’arte dell’uncinetto e del ricamo, facendogli scoprire il valore del lavoro manuale. Il giovane stilista ha voluto portare questo patrimonio nella moda maschile, con una sfida: reinterpretare l’uncinetto, tradizionalmente legato al mondo femminile, attraverso la lente di un guardaroba maschile contemporaneo. Un’impresa che sfida le convenzioni, ma che rivela la sua audacia creativa.

Lo stilista Elio Guido: «Non intendo raccontare una Calabria nostalgica, ma celebrare la sua essenza attraverso un racconto manifatturiero. Questa collezione è un omaggio alla mia terra, ai miei ricordi d’infanzia e un tributo alla mia famiglia, in particolare a mia nonna. I suoi lavori all’uncinetto, frutto di una maestria artigianale senza pari, sono il fulcro di questa collezione. Le sue mani hanno replicato le mappature che ho disegnato, trasformando il ricamo in un atto artistico che rende omaggio alla tradizione del tombolo calabrese».

Le camicie bianche, realizzate a mano con finiture in ricamo all’uncinetto, sembrano sculture in tessuto, dalla texture così dettagliata da ricordare blocchi marmorei, come quelli scolpiti da Michelangelo. La scelta del bianco per le camicie non è casuale: è un colore che, nel suo minimalismo, si fa portatore di una forza visiva potente, quasi grafica, capace di risaltare come una tela su cui ogni dettaglio prende forma.

Ma l’omaggio alla Calabria di Elio Guido non si ferma alla tradizione sartoriale. Il giovane stilista ha voluto anche rendere omaggio alla terra che l’ha cresciuto, con un’accurata ricerca dei materiali tipici della Regione come seta, taftà, lana bouclè, cotone San Gallo per raccontare la tradizione tessile calabrese in tutta la sua ricchezza e varietà. I capi sono impreziositi da tessuti provenienti dai lanifici calabresi, come il bouclè, e la collezione si fa portatrice di un racconto manifatturiero che celebra le eccellenze calabresi, dalla Sila alla costa, con allacciature moderne e colli importanti. Non mancano richiami alla tradizione popolare, come i simboli scaramantici del peperoncino e del corno.

I foderami in seta, con stampe ispirate ai campi di origano e alle fioriture di lavanda, rendono l’interno dei capi tanto bello quanto l’esterno, una vera dichiarazione di cura e dettaglio. Ma l’innovazione non finisce qui. Guido ha esplorato anche nuove tecniche, come la destrutturazione dei pantaloni, la lavorazione del denim con foglie d’oro, e i coordinati in cotone San gallo, che rimandano al folklore dei corredi tradizionali calabresi. Le cromie, poi, evocano l’anima del mare e delle terre calabresi: il blu petrolio delle onde schiumose di Tropea, il verde dei boschi della Sila, il calore della terra. Ogni capo, studiato nei minimi dettagli, racconta un’emozione: è una narrazione sensoriale, un tributo a una Regione che non smette di affascinare per la sua bellezza selvaggia e inaspettata. La collezione è pensata per essere scombinabile: ogni capo può essere abbinato liberamente, dando vita a look che parlano la lingua della libertà e della versatilità. La collezione, pur essendo pensata per l’uomo, è priva di etichette di genere: camicie e pantaloni possono essere indossati da chiunque, in qualsiasi occasione sua di giorno, per una passeggiata in città, sia di sera, per un evento speciale.

“Kalòn” non è solo un omaggio alla Calabria; è anche un progetto di alta moda che si muove con naturalezza tra la quotidianità e il lusso. Il connubio di praticità e bellezza in ogni capo è la cifra distintiva di questa prima collezione, che segna un nuovo capitolo nella carriera del giovane stilista.

Elio Guido racconta una storia, quella di una Calabria che si rinnova, che non ha paura di essere audace, che unisce tradizione e modernità. “Kalon” è solo l’inizio di un percorso che, come l’artigianato che lo ha ispirato, continuerà a evolversi, a cambiare e a farsi riconoscere, portando la Calabria al centro della scena.

REGGIO – Adisco Calabria e Le Muse insieme per 4 giorni per La Giornata della vita

Adisco Calabria (Associazione donatrici sangue cordone ombelicale) ha ripreso le sue attività programmatiche, organizzative e culturali con una grande ripartenza che ha coinvolto il consiglio direttivo e il mondo scientifico calabrese.

Il presidente regionale Giuseppe Livoti promuove questo nuovo corso, una ripartenza all’insegna di una storia costruita nel tempo 20 anni dalla presidente onoraria Franca Arena Tuccio, pioniera nella nostra regione dell’associazionismo associativo. Le direttive nazionali Adisco ricorda Livoti, le abbiamo promosse in occasione dell’ultimo incontro nel mese di luglio in occasione dell’inaugurazione dell’aiuola Adisco presso il Cortile delle Muse da S.E.R. mons. Fortunato Morrone Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria-Bova con la scultura dell’artista e scultore Cosimo Allera “Trasformazioni” in acciaio sagomato ed inciso, che rappresenta una figura stilizzata e strigilata di un cordone ombelicale costituito da tre vasi ombelicali (una vena e due arterie), che come si sa ha la funzione di permettere lo scambio di sangue tra la madre e il feto durante la gravidanza. Il cordone ombelicale collega infatti il circolo sanguigno del bambino, alla placenta, ossia l’organo che permette il passaggio dal sangue materno a quello fetale dell’ossigeno e delle sostanze necessarie alla crescita e allo sviluppo del feto. Culmina in alto una sfera in ottone, interattiva poiché lo spettatore può animarla mettendola in movimento elemento che simbolicamente rende l’universalità del senso della donazione oggi più che mai utile e necessaria. Nei giorni scorsi invece si è tenuta l’assemblea dei soci che insieme al direttivo ha stabilito le iniziative della Giornata nazionale che ricorda la data del primo trapianto con cellule staminali da sangue del cordone ombelicale sul paziente Matthew Farrow, affetto da anemia di Fanconi ma che vede i soci di Adisco Calabria impegnati per ben tre giorni giovedi 28, venerdi 29, sabato 30 novembre alla promozione di una pianta come il ciclamino per raccogliere fondi per le proprie attività associative presso lo storico Palazzo Pizzarello dalle ore 17 alle ore 20.

In tempi di crisi è difficile promuovere borse di studio per ostetriche o attività di volontariato, ma continua Livoti cerchiamo di autogestirci seguendo le indicazioni nazionali del direttivo e del nostro presidente dott. Giuseppe Garrisi.

In questi decenni, nel mondo sono stati effettuati oltre 35mila trapianti con l’utilizzo di cellule staminali cordonali, per trattare oltre 80 tipologie differenti di patologie, tra cui leucemie, linfomi, talassemia ed anemia. Attualmente, inoltre, sono in corso diversi trial clinici per migliorare sempre più le tecniche nei trapianti e per sviluppare nuove applicazioni terapeutiche come il gel piastrinico, il collirio per la sindrome Des e le trasfusioni di globuli rossi ai neonati prematuri. I componenti del consiglio direttivo la vicepresidente Daniela Privitera, la segretaria Elisa Mottola, la tesoriera Giulia Tramontano, il comitato scientifico composto da Antonella Pontari, Paola Infortuna, Elisa Mottola e  le consigliere Angela Iaria e Rosaria Livoti stanno lavorando per questi tre giorni che culmineranno con un convegno domenica 1 dicembre alle ore 18 presso la Sala D’arte Le Muse di via San Giuseppe 19 come momento di chiusura delle attività per la Giornata della vita. Titolo della manifestazione “Adisco e le frontiere della ricerca: la donazione del sangue del cordone ombelicale. Dopo i saluti di Giuseppe Livoti – presidente regionale Adisco Calabria e Ass. Le Muse e di Franca Arena Tuccio – fondatrice e presidente onoraria Adisco Calabria ci sarà l’introduzione di Elisa Mottola psicologa – segretaria Adisco Calabria e delegata Muse Ricerca psico- medico – scientifica mentre la conversazione sarà con Isabella Mondello – direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale del Grande Ospedale Metropolitano e

Giulia Pucci – Direttore Medico Unità Operativa Semplice Dipartimentale – Banca del sangue cordonale. Partecipa il Coro delle Muse diretto dai Maestri Enza e Marina Cuzzola con l’accompagnamento al pianoforte del maestro Mary Ardissone. Un momento particolare sarà

ConciliaWeb Day: la Calabria celebra l’innovazione digitale e la tutela dei cittadini

Un evento promosso dal Corecom Calabria per valorizzare un servizio gratuito che tutela i cittadini e garantisce trasparenza nelle telecomunicazioni

Il prossimo 2 dicembre 2024, alle ore 15:00, si terrà a Reggio Calabria nella sede del Consiglio Regionale il ConciliaWeb Day, un evento istituzionale di grande rilievo promosso dal Corecom Calabria, presieduto dall’Avv. Fulvio Scarpino, con il Vicepresidente Mario Mazza e il Segretario Pasquale Petrolo, sotto la guida amministrativa del Direttore Maurizio Priolo. Patrocinata dall’AGCOM e dalla Presidenza del Consiglio Regionale, questa giornata vuole non solo celebrare la tecnologia al servizio dei cittadini, ma anche rendere omaggio alla memoria del Dott. Rosario Carnevale, personalità distintasi per il suo impegno nella comunicazione e nella promozione dei valori di equità e trasparenza.

Il Concilia Web è una piattaforma digitale gratuita, ideata per semplificare la risoluzione delle controversie tra utenti e operatori di comunicazioni elettroniche. Si tratta di un sistema che, grazie all’impegno congiunto di AGCOM e dei Corecom regionali, ha permesso di riconoscere ogni anno indennizzi e rimborsi per diverse decine di migliaia di euro ai cittadini, eliminando le barriere di accesso alla giustizia nel settore delle telecomunicazioni. Problemi legati a disservizi di telefonia, Internet, Pay-TV o addebiti ingiustificati trovano nel Concilia Web una soluzione efficace, rapida e gratuita, evitando costi e lunghi procedimenti legali.

Istituito nel 2023 proprio dal Corecom Calabria, il ConciliaWeb Day si propone come momento di riflessione e di approfondimento. L’evento vedrà la partecipazione di esponenti dell’AGCOM, dei presidenti dei Corecom di tutta Italia, oltre che di esperti del settore. Un valore aggiunto sarà rappresentato dal riconoscimento di tre crediti formativi per avvocati e commercialisti che parteciperanno alla manifestazione, sottolineando l’importanza di questo appuntamento anche dal punto di vista professionale e culturale.

L’Avv. Fulvio Scarpino, Presidente del Corecom Calabria, ha dichiarato: “Il Concilia Web non è solo uno strumento tecnologico: è un’idea di giustizia moderna e accessibile, capace di mettere il cittadino al centro del sistema. La Calabria ha creduto e continua a credere nel potenziale di questa piattaforma, dimostrando come l’innovazione possa essere al servizio di tutti, senza discriminazioni e senza costi.”

Il processo è semplice: in caso di controversie con un operatore, l’utente può attivare gratuitamente la piattaforma Concilia Web accedendo al link: AGCOM – ConciliaWeb – Entra La conciliazione rappresenta un passaggio obbligatorio per legge prima di rivolgersi alla giustizia ordinaria, ma grazie al Concilia Web molti contenziosi si risolvono rapidamente, garantendo tempi certi e trasparenza.

La struttura organizzativa del Corecom Calabria, ha giocato un ruolo cruciale nell’istituzione di questo evento, evidenziando come la regione sappia essere pioniera nell’adozione di soluzioni digitali per la tutela dei diritti dei cittadini. La memoria del Dott. Rosario Carnevale, a cui è dedicato questo evento, sottolinea il legame tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione, unendo in un unico sforzo il rispetto per i valori umani e la spinta verso il progresso.

Con questo evento, il Corecom Calabria riafferma il suo ruolo di eccellenza a livello nazionale, ponendosi come modello di trasparenza, efficienza e modernità, in una Calabria che guarda al futuro con orgoglio e determinazione.

Princi “Con la legge contro le discriminazioni di genere sui luoghi di lavoro la regione è un esempio virtuoso”

Gli importanti risultati raggiunti sull’occupazione femminile in Calabria sono stati al centro del dibattito che si è svolto a Roma nel corso dell’evento promosso dal Parlamento europeo in Italia dal titolo “I mille volti della violenza di genere”. L’incontro è stato organizzato in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne con una platea di autorevoli ospiti. All’evento hanno partecipato, infatti, rappresentanti istituzionali, esperti, enti, associazioni, attivisti, giornalisti e studenti. Presenti all’appuntamento anche le vicepresidenti del Parlamento europeo, Pina Picerno e Antonella Sberna, e l’eurodeputata calabrese Giusi Princi, membro della Commissione per la cultura e l’istruzione e della Commissione per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere del Parlamento europeo.

“Tra i tanti volti della violenza di genere – spiega Princi – c’è anche quello economico, una forma di violenza che incide profondamente sulla qualità della vita, limitando l’autonomia e l’indipendenza delle donne, che si trovano così in una posizione di vulnerabilità. Su questo tema la Calabria rappresenta un esempio virtuoso, grazie alla legge regionale n. 7 dell’8 marzo 2022 che ho fortemente voluto, insieme al Presidente Occhiuto, quando ero vicepresidente della Regione, con l’obiettivo di abbattere le discriminazioni sui luoghi di lavoro attraverso incentivi per l’occupazione e l’imprenditoria femminile”. Durante l’incontro, l’eurodeputata calabrese ha presentato il lavoro che sta svolgendo in Europa con l’obiettivo di promuovere l’uso dell’Intelligenza artificiale nella prevenzione della violenza sulle donne e ha evidenziato i risultati raggiunti in Calabria con la legge per superare le discriminazioni sui luoghi di lavoro.

All’evento è intervenuto, tra gli altri, per il Microcredito Nazionale, anche Antonio Rispoli, Project Manager Yes I Start Up Calabria, che ha evidenziato come, in controtendenza con i dati nazionali, la Calabria ha registrato un incremento di occupazione femminile. Grazie al disegno di legge voluto dall’allora vicepresidente Princi, e ai 10 milioni di euro stanziati dalla Regione a supporto della legge, sono stati in due anni garantite 30 mila ore di formazione e mirate azioni di accompagnamento a centinaia di donne. Numeri importanti che hanno fatto della Calabria la regione con il più alto numero di imprese al femminile.

“Nonostante le tante pagine tristi e i vari volti della violenza di genere emersi durante l’incontro – aggiunge Princi –, è per me motivo di orgoglio che il percorso virtuoso intrapreso dalla Calabria sia stato al centro del dibattito organizzato dal Parlamento europeo a Roma. Sono certa che, grazie alla visione del Presidente Occhiuto e alla valida struttura del Microcredito regionale – conclude l’eurodeputata calabrese -, l’iniziativa legislativa sarà sempre più implementata e otterrà ulteriori risultati”.

STRONGOLI – Sequestrati dalla Polizia di Stato fuochi pirotecnici

Personale della Polizia di Stato, nel corso di un’operazione congiunta della Squadra Amministrativa della Questura e della Sezione della Polizia Stradale di Crotone, ha effettuato un sequestro di fuochi pirotecnici, la cui vendita illegale si accentua con l’approssimarsi del periodo festivo di fine anno.

Durante i servizi effettuati nel Comune di Strongoli, si è proceduto al controllo di un veicolo condotto da un uomo di 58 anni, di professione fuochino, residente nella provincia di Cosenza, nel cui bagagliaio sono stati rinvenute 16 batterie cinesi, che nel complesso superavano i limiti massimi consentiti dalla legge.

La merce sequestrata, consistente in kg. 60 di materiale pirotecnico,  è stata sottoposta a sequestro penale e il detentore denunciato in stato di libertà,  alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone, per il reato di trasporto abusivo di materiale esplodente, nonché sanzionato amministrativamente per trasporto non conforme al disciplinare per i trasporti di tipo professionale, con conseguente sospensione della patente di guida e della carta di circolazione del veicolo.

Giornata contro la violenza sulle donne, Princi “Servono azioni concrete, garantire sicurezza in ogni ambito”

“I dati sulla violenza di genere, purtroppo, continuano a dipingere un quadro allarmante. L’Europa ha compiuto passi significativi con l’adozione di politiche contro la violenza sulle donne ma la strada è ancora lunga. C’è molto da fare: servono azioni concrete per garantire la sicurezza delle donne in ogni ambito della loro vita”. Così Giusi Princi, eurodeputata FI – PPE, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

“In Europa – spiega l’eurodeputata – circa una donna su tre ha subito violenza fisica o sessuale. In Italia, il 31% delle donne ha subito violenza fisica o psicologica, con numeri che continuano a crescere se si considerano i casi non denunciati, che sono ancora più gravi e diffusi. In Calabria – aggiunge – si segnala un aumento delle violenze domestiche e della violenza psicologica, con il 42% delle donne calabresi che ha dichiarato di essere stata vittima di atti violenti all’interno delle mura domestiche. L’Europa ha adottato politiche contro la violenza sulle donne, tra cui la Direttiva su violenza domestica e cyber violenza, ma non è ancora sufficiente. La Commissione Europea – prosegue – ha lanciato azioni per combattere la violenza online ma la legislazione contro la cyber violenza è ancora frammentaria e non abbastanza incisiva. È urgente implementare leggi più forti e garantire la protezione delle vittime, mirando a chiudere i vuoti legislativi che permettono la diffusione di abusi e molestie digitali”.

In questo contesto, l’on. Princi ha organizzato l’evento “Intelligenza Artificiale per il cambiamento: combattere la violenza di genere con l’innovazione”, che si è svolto nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles, per esplorare con eurodeputati, accademici ed esperti il potenziale dell’intelligenza artificiale come strumento per prevenire e combattere la violenza di genere. “Ho dunque proposto – spiega Princi – un’iniziativa legislativa che sottoporrò al Parlamento Europeo con l’obiettivo di promuovere l’uso dell’intelligenza artificiale nella prevenzione della violenza di genere. Tale proposta intende colmare il vuoto legislativo in materia di cyber violenza, proponendo l’uso di IA per la rilevazione, la prevenzione e la segnalazione di molestie online e minacce fisiche. Le applicazioni promettenti dell’IA, come gli algoritmi per rilevare comportamenti abusivi sui social media e le applicazioni di sicurezza per offrire alle donne canali sicuri per chiedere aiuto, potrebbero rivoluzionare la lotta contro la violenza di genere. Ma non possiamo fermarci qui. Come Gruppo PPE, abbiamo cofirmato una dichiarazione che ribadisce un punto essenziale: le leggi che definiscono lo stupro devono essere basate sul consenso. È inaccettabile che in alcune legislazioni il silenzio possa ancora essere interpretato come consenso. La battaglia contro la violenza sulle donne richiede – sottolinea l’eurodeputata – il contributo di tutti: istituzioni, società civile, uomini e donne. Non possiamo lasciare indietro nessuno. È una lotta per la dignità, per la giustizia, per un futuro in cui nessuna donna debba più vivere nella paura. A tutte le vittime voglio dire questo: non siete sole. Insieme, possiamo costruire un mondo più sicuro, un mondo in cui la violenza non abbia più spazio. Per farlo, però, dobbiamo agire con determinazione”.

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il presidente del consiglio regionale Mancuso: “c’è bisogno di azioni tangibili”

 “Sia nel Paese che in Calabria i numeri della violenza sulle donne sono allarmanti e non più tollerabili. Contro la violenza sulle donne c’è molto da fare. Nel mondo circa il 35% delle donne ha subito violenza sessuale almeno una volta nella vita. Dati e ‘numeri della vergogna’ che vedono anche la Calabria contare le sue vittime. Senza tenere conto di quel cosiddetto ‘numero oscuro’ rappresentato dalla miriade di episodi di soprusi e violenze che non vengono denunciati dalle vittime. Nel ribadire la disponibilità del Consiglio regionale della Calabria a mettere a disposizione, in questa battaglia di civiltà, le proprie prerogative legislative, auspico che ogni impegno su questo fronte possa trasformarsi in azioni tangibili”.
L’ha detto il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso. Ha aggiunto: “Le celebrazioni e la solidarietà sono importanti, ma, specie su questo fenomeno, occorrono reazioni efficaci. La Calabria è determinata a fare la sua parte fino in fondo, ma dobbiamo esigere un impegno deciso da parte di chi ha il potere di fare cambiamenti significativi. Dalle scuole alle istituzioni e alle autorità preposte a occuparsi delle violenze alle donne, ci si aspetta un impegno straordinario sul piano della prevenzione. Occorre senz’altro individuare i responsabili dei reati e assicurarli alla giustizia, ma bisogna intervenire prima che le violenze si verifichino e, soprattutto, intervenire, specie quando le donne denunciano, prima che le tragedie si consumino”.
Per Mancuso: “Il Consiglio regionale che mi pregio di rappresentare, sta facendo la propria parte. Sul piano della conoscenza e della sensibilizzazione, attraverso gli Stati Generali sulla violenza di genere organizzati dal Consiglio di concerto con l’Osservatorio regionale diretto dall’avv. Giuseppina Pino, la cui seconda edizione si è svolta il 21 novembre e si è chiusa con l’approvazione di due protocolli d’intesa siglati da tutte le autorità interessate dal fenomeno. Due protocolli di intesa interistituzionali: uno per il coordinamento delle azioni a contrasto della violenza domestica e l’altro per l’acquisizione di una vera raccolta dati sulla violenza alle donne che può avvenire solo con un lavoro sinergico di tutti i soggetti coinvolti, per mettere in moto interventi concreti si ha bisogno di una mappatura certa e completa dei dati. L’approccio da noi scelto è quello della concretezza operativa e propositiva. In tal senso, abbiamo già attivato la Cabina di regia prevista dal Protocollo di intesa per la prevenzione ed il contrasto della violenza di genere siglato l’8 marzo scorso tra questa Presidenza, l’Osservatorio e l’Aterp. E grazie al quale è stata pianificata l’assegnazione di 15 alloggi (tre per provincia) di edilizia pubblica destinati a donne vittime di violenza e ai loro figli, prevedendo la loro collocazione e il recupero di una quotidianità lontana dagli abusi. Un protocollo, quest’ultimo, unico nel suo genere in Italia, tanto da essere oggetto di attenzione anche da parte del Senato della Repubblica. L’obiettivo è mettere a sistema un percorso virtuoso, per scongiurare tragedie familiari e dare continuità all’azione a tutela delle donne”.
Infine: “c’è bisogno che le Istituzioni valutino costantemente l’efficacia delle politiche e dei servizi messi in atto, perché solo attraverso una valutazione continua possiamo migliorare le nostre risposte”.

REGGIO – Rivoluzione Rheggio 743 a.C., Orazio Cipriani sulla Gallico-Gambarie:”Merito esclusivo del Centrodestra, non di Falcomatà”

Durante la conferenza stampa del movimento Rivoluzione Rheggio 743 a.C., il ruolo di moderatore è stato ricoperto dal noto giornalista e storico volto della RAI, Orazio Cipriani. Non solo un semplice moderatore, Cipriani ha dichiarato con passione la sua adesione al progetto, definendosi “un soldato di questa rivoluzione, pronto a lottare per salvare la città dalle sabbie mobili in cui è sprofondata“.

Orazio Cipriani, figura di spicco del giornalismo reggino, ha rappresentato per 38 anni un punto di riferimento per l’informazione locale come responsabile della redazione RAI di Reggio Calabria. Oggi, con la stessa determinazione che ha sempre contraddistinto la sua carriera, Cipriani si mette al servizio del movimento Rivoluzione Rheggio 743 aC per contribuire alla rinascita della città.

Un impegno per il futuro di Rheggio
Cipriani ha sottolineato come gli ultimi dieci anni di cattiva amministrazione abbiano lasciato Reggio Calabria in uno stato di abbandono e disorganizzazione. “Vogliamo rilanciare questa città con metodi diversi e strategie concrete che possano garantire i livelli essenziali e tutto ciò che una città merita”, ha affermato, rimarcando la necessità di un cambio radicale per restituire dignità e speranza ai cittadini reggini.

La verità sulla Gallico-Gambarie
Intervenendo sul tema della Gallico-Gambarie, che verrà inaugurata il prossimo 01 dicembre, Cipriani ha lanciato un’accusa diretta all’attuale amministrazione comunale: “A breve vedremo Falcomatà sfilare con il tricolore, attribuendosi meriti che non gli appartengono. Come giornalista RAI, che ha seguito questa vicenda in ogni dettaglio, posso dire con certezza che il merito di quest’opera va esclusivamente al centrodestra”. Cipriani ha messo in guardia contro il tentativo di riscrivere la storia a fini propagandistici, richiamando i cittadini alla memoria e alla consapevolezza.