REGGIO – Tutto pronto per il premio di poesia “Così è la vita” – Memorial Peppe Stellittano

Al via la IV edizione del Premio di poesia “Così è la vita” – Memorial Peppe Stellittano promosso dal leader dei “Kalavrìa” Nino Stellittano nell’ambito del progetto sulle tradizioni popolari con l’Istituto Comprensivo “Cassiodoro – Don Bosco” di Pellaro guidato magistralmente dalla dirigente Eva Raffaella Maria Nicolò.
Il rinomato concorso sarà illustrato dagli organizzatori mercoledì 21 Maggio alle ore 10,30 presso l’aula Magna dell’istituto reggino e, anche quest’anno, coinvolgerà gli studenti impegnati a realizzare testi in cui poesia, scrittura e arte si fondono e omaggiano un uomo che ha fatto della poesia dialettale la sua “arma culturale” per avvicinare giovani e non, alla tradizione popolare.
“Insieme ai Kalavria, Città del Sole e all’istituto scolastico di Pellaro, in collaborazione con il Kiwanis Club Reggio Calabria e la Pro Loco Reggio Sud, portiamo avanti un ampio progetto che vede il pieno sostegno della dirigente Nicolò da sempre attenta e presente alla formazione e alla crescita dei suoi studenti – afferma l’organizzatore dell’evento Nino Stellittano -. Un memorial non solo per ricordare mio padre Peppe, un poeta che, con i suoi intensi scritti, ha affrontato tematiche forti e un quotidiano che a lui stava a cuore, ma anche un’opportunità per i tanti giovani di esprimere il loro stato d’animo, i loro pensieri in versi e raccontare la terra in cui vivono. Ringrazio l’attore reggino Gigi Miseferi fraternamente vicino alla famiglia Stellittano, uomo di alto spessore culturale che porta le storie reggine in giro per il mondo”.
Il memorial si concluderà con una grande festa programmata per venerdì 30 Maggio alle ore 20,30 presso il cortile della scuola media (evento aperto a tutta la cittadinanza) e dopo la premiazione degli elaborati, sarà la straordinaria musica dei Kalavrìa a suggellare un’altra indimenticabile edizione.
All’incontro parteciperanno gli organizzatori, le componenti scolastiche, l’attore comico Gigi Miseferi che condurrà la serata conclusiva, l’editore Franco Arcidiaco, ideatore del “Premio alla memoria Tina Ventura e Nuccia Stellittano“, prematuramente scomparse.

REGGIO – Si conclude al Palazzo della Cultura ‘Pasquino Crupi’ la mostra ‘SalvArti, dalle confische alle collezioni pubbliche’

Si è conclusa al Palazzo della Cultura ‘Pasquino Crupi’ a Reggio Calabria, la mostra nazionale ‘SalvArti, dalle confische alle collezioni pubbliche’. L’esposizione ha registrato numeri significativi, con presenze che hanno toccato quota 4.000, soprattutto tra i più giovani. Dal report effettuato dal settore Cultura della Città Metropolitana, oltre a numerosi turisti, sono stati circa 30 i gruppi organizzati, tra molte scuole reggine e fuori provincia, ad aver visitato, con i rispettivi accompagnatori, le sale del Palazzo della Cultura. La mostra ha consentito al pubblico di poter ammirare una serie di opere d’arte contemporanea, oltre 80, tra dipinti, grafica e sculture di artisti quali Giorgio de Chirico, Mario Sironi, Antonio Ligabue, Lucio Fontana, Massimo Campigli, Salvador Dalí, Andy Warhol, Mario Schifano, Robert Rauschenberg, Christo e altri, provenienti da confische fatte dalla pubblica autorità alla malavita organizzata. Molte delle opere esposte fanno parte di una confisca effettuata a Reggio Calabria. L’esposizione è parte del progetto Arte per la cultura della legalità, a cura della Direzione generale Musei, dell’Agenzia nazionale Beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), del Comune di Milano e della Città Metropolitana di Reggio Calabria, in collaborazione con il Ministero dell’Interno. La rassegna reggina è stata la terza tappa di un itinerario che si è aperto con una straordinaria anteprima, dal 16 ottobre al 21 novembre 2024 alla Casa Museo Hendrik Christian Andersen a Roma, proseguita con l’esposizione a Palazzo Reale di Milano dal 3 dicembre 2024 al 26 gennaio 2025. “La volontà di coinvolgere i più giovani e gli studenti, nel percorso di visita della mostra ‘SalvArti’, è stato un indirizzo chiaro del sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, da me condiviso fortemente ed attuato con impegno da tutto il settore Cultura che ringrazio per l’impegno e l’abnegazione” ha dichiarato il consigliere metropolitano delegato, Filippo Quartuccio che ha evidenziato “numeri importanti nella partecipazione di ragazzi e ragazze provenienti anche da fuori provincia, tanti turisti e cittadini che hanno scoperto per la prima volta il Palazzo della Cultura. E’ stata un’occasione importante – ha aggiunto – in quanto abbiamo sperimentato ulteriormente la collaborazione istituzionale con altri partner di assoluto rilievo. Attraverso la nostra programmazione, inoltre, abbiamo offerto alla città non una semplice mostra di opere d’arte, ma anche ribadito un messaggio chiaro di affermazione della legalità. Ed è stato molto gratificante – ha concluso Quartuccio – avere al nostro fianco migliaia di giovani”.

REGGIO – La memoria ritrovata al Brefotrofio tra storia e rinascita, Quartuccio: “Ogni ricordo è un tassello fondamentale”

L’iniziativa promossa dalla Città Metropolitana su impulso del Consigliere delegato alla Cultura che illustrato le attività in programma

“Vogliamo ricostruire la storia e la memoria non solo di un luogo, di eventi e persone che, seppur orfani, sono stati figli della nostra città. Vogliamo creare consapevolezza, coscienza e senso critico in una comunità che vive il presente e si affaccia al futuro guardando i fondamenti della propria identità individuale e collettiva nel rispetto della vita e dell’esistenza di ogni essere umano”. Filippo Quartuccio, consigliere metropolitano delegato alla Cultura, spiega così il senso del progetto “Il Brefotrofio di Reggio Calabria tra storia e rinascita. Memoria ritrovata”, promosso dalla Città Metropolitana e che coinvolge le maggiori istituzioni archivistiche di ricerca e conservazione del territorio.

“Nei prossimi mesi – ha spiegato – proveremo a recuperare documenti, fotografie, testimonianze orali e materiali d’archivio per ricomporre la genesi e l’evoluzione dell’ex Brefotrofio provinciale, oggi sede del Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi”, che rappresenta un luogo di profonda stratificazione storica e simbolica”. “Da struttura destinata all’accoglienza di neonati abbandonati e bambini in difficoltà – ha ricordato Quartuccio – è oggi custode di opere d’arte confiscate alla criminalità organizzata, trasformandosi in centro di promozione della legalità e della cultura. Tuttavia, la memoria della sua originaria funzione rischia di andare perduta e noi abbiamo l’obbligo di evitare che ciò possa accadere. Promuoveremo, quindi, una riflessione collettiva sulla storia dell’infanzia istituzionalizzata e sul valore del recupero sociale e culturale dei luoghi”.

“Lo faremo – ha spiegato il consigliere metropolitano – realizzando un archivio digitale e fisico della memoria del brefotrofio, recuperando testimonianze dirette e indirette di ex ospiti, operatori, residenti, studiosi, realizzando una mostra temporanea (fisica e virtuale) all’interno del Palazzo della Cultura, coinvolgendo le scuole, l’università e le associazioni locali in attività di ricerca e divulgazione e pubblicando un memoriale in grado di racchiudere e raccontare il senso di questo imponente lavoro di ricerca”.

“Non sarà affatto semplice – ha continuato Quartuccio – e, per questo, ci rivolgiamo ai reggini, agli ex ospiti del brefotrofio ed ai loro familiari, a studenti, ricercatori, storici, visitatori del Palazzo della Cultura ed associazioni per i diritti dell’infanzia e della memoria. Tutti insieme, attraverso uno sforzo collegiale, potremo davvero scrivere una delle pagine più significative della città. La Città Metropolitana, il Comune di Reggio Calabria, l’Archivio di Stato, l’Università Mediterranea, le associazioni e le scuole secondarie del territorio, il Ministero della Cultura saranno il motore pulsante di un progetto ambizioso che, necessariamente, ha bisogno del contributo di tutti”.

“Ogni informazione utile a ricostruire la memoria dell’ex Brefotrofio – ha proseguito Quartuccio – sarà raccolta in un apposito punto attivato presso il Palazzo della Cultura, dove il materiale sarà acquisito, digitalizzato e restituito ai legittimi proprietari. Oltre allo spontaneismo dei cittadini, servirà un’intensa attività di ricerca organizzata presso archivi civili, ecclesiastici, biblioteche attingendo da registri, atti notarili, corrispondenza e foto d’epoca. A questo si accompagnerà il recupero di testimonianze orali attraverso interviste audio-video a ex ospiti, educatori e operatori. L’intero materiale raccolto diventerà una mostra fotografica e documentaria, sarà al centro di eventi pubblici, conferenze e letture teatrali per finire, poi, in un apposito catalogo”.

“L’esperienza della mostra Trentatre stelline – ha ricordato ancora – è stata un primo seme che ha permesso di raccpntare un pezzetto di storia ed onorare la memoria dei piccoli ospiti dell’allora Brefotrofio, di 14 nutrici ed una monaca rimasti uccisi dai bombardamenti che colpiranno la struttura nel 1943. Esistenze alle quali vorremmo aggiungere tante altre storie per recuperare e conservare i processi di cambiamento, nelle diverse epoche, di un luogo simbolico”. “Ciò – ha aggiunto il consigliere delegato – allo scopo di aumentare la consapevolezza storica e civica nella comunità, di valorizzare il Palazzo della Cultura quale spazio di memoria e legalità, di stimolare il dialogo intergenerazionale e la ricerca storica partecipata. Ogni ricordo è un tassello fondamentale per comprendere e valorizzare il nostro passato”. “Dunque – ha concluso Quartuccio – facciamo appello a chi ha vissuto o conosciuto ospiti del brefotrofio, a quanti sono in possesso di fotografie, documenti o ricordi legati allo storico Palazzo per riannodare i fili del passato di un luogo che ha accolto centinaia di bambini e, oggi, è diventato un simbolo di cultura e rinascita”.

CALABRIA – I Parchi Archeologici di Crotone e Sibari all’Expo di Osaka protagonisti del Padiglione Italia col workshop “La Calabria: esempio di sviluppo urbano e dei piccoli borghi attraverso la Cultura”

È la settimana della Calabria all’Expo di Osaka e il Padiglione Italia è animato da immagini, suoni e colori della Magna Grecia. L’obiettivo è raccontare una Regione diversa dagli stereotipi, un posto in cui natura e storia si fondono per offrire al visitatore un incantevole paesaggio culturale.

I Parchi archeologici di Crotone e Sibari – Istituto autonomo del Ministero della Cultura guidato da Alessandro Giuli –  partecipano alla spedizione con un contributo decisivo all’immaginifica installazione che impreziosisce il padiglione, dove una serie di colonne video animate propongono ai visitatori le immagini di Sybaris e Kroton: il Parco del Cavallo, Capocolonna, la Fortezza Le Castella, mentre una “teca virtuale” presenta il modello 3d del cosiddetto tesoro di Hera Lacinia, col celebre diadema d’oro.

Importante anche la serie di iniziative divulgative, come il workshop dal titolo “La Calabria: esempio di sviluppo urbano e dei piccoli borghi attraverso la Cultura” che avrà luogo oggi, 24 Aprile, in cui il Direttore dei Parchi, Filippo Demma, presenterà il modello di gestione dinamico e innovativo dell’Istituto, parlando di “Patrimonio Archeologico e sviluppo locale su base culturale”, in un Seminario introdotto da Anna Barbara, che metterà a confronto l’esperienza italiana con quella giapponese; Mario Cucinella che parlerà di rigenerazione urbana su base culturale; Stefania Argenti che approfondirà gli aspetti della ricerca archeologica a Crotone e le ricadute sulla possibile riqualificazione urbana, con riferimento al caso di Antica Kroton; Giuseppe Mantella che presenterà l’impatto culturale sullo sviluppo delle aree interne, con il caso di Gerace. Infine Hidenobu Jinnai offrirà una prospettiva comparata tra borghi italiani e villaggi giapponesi, analizzando strategie di rigenerazione, mentre le conclusioni saranno affidate all’assessore Rosario Varì, della Regione Calabria.

“Una importante occasione per far conoscere le buone pratiche gestionali che il Ministero della Cultura sta sperimentando proprio in Calabria – dichiara Demma – in un contesto in cui, grazie all’impegno organizzativo della Regione con la quale è da tempo in atto una proficua collaborazione, il mondo intero può finalmente assistere a quella che speriamo possa essere la rinascita, il rilancio definitivo di un territorio di importanza strategica fondamentale per il Paese. Una vetrina importante che ci permette di presentare una volta di più a una platea enorme la ricchezza e la profondità del nostro Patrimonio Culturale”.

L’esposizione calabrese, visitata ogni giorno da circa diecimila persone, resterà nel Padiglione Italia fino a domenica 27 Aprile.

CROTONE – Chiusura di stagione per “Crotone…Voglia di Teatro”, il 26 e 27 aprile al Teatro Apollo in scena “Benvenuti in casa esposito”

Chiusura di stagione all’insegna dell’ironia e della comicità napoletana per la Rassegna “Crotone… Voglia di Teatro”, curata da Gianluigi Fabiano. Sabato 26 aprile, ore 20.30, e domenica 27 aprile, ore 18.00, al Teatro Apollo di Crotone andrà in scena “Benvenuti in Casa Esposito”, regia di Alessandro Siani.

Giovanni Esposito e Nunzia Schiano saranno i protagonisti di un’imperdibile commedia, ricca di colpi di scena e messaggi di grande valore etico, che riporta alla luce gli aspetti più cafoni e ridicoli della criminalità, rispolverando la grande tradizione comica napoletana. Un modo nuovo di raccontare e denunciare la malavita, perfettamente in linea con i contenuti del romanzo bestseller “Benvenuti in casa Esposito” di Pino Esposito, che è stato un vero e proprio caso letterario. In scena insieme a Giovanni Esposito e Nunzia Schiano troviamo Susy Del Giudice, Salvatore Misticone, Gennaro Silvestro, Carmen Pommella, Giampiero Schiano e Aurora Benitozzi.

La Rassegna “Crotone… Voglia di teatro”, con ben dieci appuntamenti, è realizzata con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Crotone e co-finanziata con “risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’Avviso “Programmi di Distribuzione Teatrale” della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura”.

Al centro della vicenda, Tonino Esposito, figlio imbranato e sfigato di un boss del Rione Sanità, che sogna di seguire le orme paterne senza avere alcun “talento” per farlo. Ne nasce una girandola di equivoci, disastri e scontri esilaranti, in cui si ride tanto ma si riflette altrettanto. Tra incubi e imbranataggini, resta coinvolto in una serie di tragicomiche disavventure che lo portano a scontrarsi con i familiari, con le spietate leggi della criminalità e con il capoclan Pietro De Luca detto ‘o Tarramoto, che ha preso il posto del padre. E quando non ce la fa più, quando tutto e tutti si accaniscono contro di lui, va nell’antico Cimitero delle Fontanelle a conversare con un teschio che secondo la leggenda è appartenuto a un Capitano spagnolo, con cui stringe una comica “collaborazione”.

La commedia in due atti è scritta da Alessandro Siani, Paolo Caiazzo e Pino Imperatore. L’allestimento è arricchito dalle musiche di Andrea Sannino e Mauro Spenillo, dalle scenografie di Roberto Crea e dai costumi curati da Lisa Casillo.

REGGIO – L’ARMA DEI CARABINIERI INCONTRA GLI ALUNNI DELL’ISTITUTO “EUCLIDE” DI BOVA MARINA.

 

Venerdì mattina, presso l’istituto superiore “Euclide” di Bova Marina, si è svolto un incontro tra l’Arma dei Carabinieri e gli alunni delle classi seconde del liceo scientifico.

L’incontro, finalizzato alla diffusione della cultura della legalità, ha consentito di sensibilizzare i ragazzi sull’uso consapevole dei social network, sottolineando l’importanza di prestare attenzione ai messaggi che si inviano o si ricevono, nonché di analizzare le caratteristiche principali del reato denominato “revenge porn”, termine anglosassone indicante il reato di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti introdotto con la legge 19 luglio 2019 nota come “codice rosso” nonché argomento presente all’interno del Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri 2025 interamente dedicato al tema “I carabinieri e i giovani”. È stato inoltre proiettato un filmato di significativa importanza, nel corso del quale veniva intervistata proprio una vittima di revenge porn, grazie al quale gli alunni hanno potuto percepire immediatamente l’importanza e la gravità di tale fattispecie. Non sono mancate domande e riflessioni da parte di quest’ultimi, veri protagonisti della giornata, che hanno reso tale importante appuntamento un vero e proprio momento di confronto con i militari dell’Arma dei Carabinieri interagendo e dimostrandosi interessati. La tematica è stata toccata allo scopo di prevenire certi comportamenti scorretti, molto spesso sottovalutati dai giovani. Nel corso dell’incontro gli alunni, al centro di diverse progettualità avviate dal Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria in occasione del 211° Anniversario di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri, hanno avuto inoltre la possibilità di esprimere la propria preferenza su uno dei 3 bozzetti realizzati dall’Accademia delle Belle Arti di Reggio Calabria raffiguranti il “monumento al carabiniere” che troverà la sua collocazione sul Lungomare Falcomatà del capoluogo reggino. L’Arma dei Carabinieri continuerà, nell’ambito del progetto alla legalità, ad incontrare giovani e docenti presso gli istituti scolastici al fine di ingenerare sempre di più quei rapporti di vicinanza tra cittadini ed istituzioni.

REGGIO – L’Università Mediterranea aderisce alla Call for AI Ethics: nuovi progetti di ricerca in ambito AI

La Call for AI Ethics è un documento firmato dalla Pontificia Accademia per la Vita, Microsoft, IBM, FAO e dal Ministero dell’Innovazione, parte del Governo italiano, a Roma il 28 febbraio 2020 per promuovere un approccio etico all’intelligenza artificiale. L’idea alla base è quella di promuovere un senso di responsabilità condivisa tra organizzazioni internazionali, governi, istituzioni e settore privato nel tentativo di creare un futuro in cui l’innovazione digitale e il progresso tecnologico conferiscano all’umanità la sua centralità. Indicando una nuova algoretica, i firmatari si sono impegnati a richiedere lo sviluppo di un’intelligenza artificiale che serva ogni persona e l’umanità nel suo insieme; che rispetti la dignità della persona umana, in modo che ogni individuo possa beneficiare dei progressi della tecnologia; e che non abbia come unico obiettivo un maggiore profitto o la graduale sostituzione delle persone sul posto di lavoro.
Anche l’Ateneo reggino ha aderito alla prestigiosa iniziativa di grande impatto progettuale soprattutto in vista della rivoluzione socio-culturale che stiamo vivendo grazie alla crescita degli investimenti in ambito digitale e dell’intelligenza artificiale a livello globale. Su iniziativa scientifica del Prof. Massimiliano Ferrara, Ordinario di Matematica per l’Economia, immediatamente avallata dal Magnifico Rettore Prof. Giuseppe Zimbalatti, è stato avviato con Prof. Frà Paolo Benanti della Pontificia Università Greogoriana, un intenso e proficuo dialogo istituzionale e di ricerca – anche grazie a questa adesione progettuale – creerà nel prossimo futuro occasioni di crescita esperienziale per i giovani ricercatori dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Reggio Capitale della Cultura 2027, Euterpe: “Reggio sia raccontata con le note della sua bellezza. Noi ci crediamo!”

“Reggio, cuore culturale e artistico del Mediterraneo. L’aggiudicazione quale Capitale italiana della Cultura per il 2027, sarebbe un riconoscimento meritato e auspicabile” – lo dichiara l’Associazione Complesso Bandistico Euterpe attraverso il suo Presidente Daniela Cristiano e il suo direttore M° Giuseppe Maira.
La bellezza della nostra città va raccontata, sostenuta e celebrata. Per questo – continuano – sosteniamo convintamente e fortemente questa candidatura, il cui percorso di ideazione, racchiude uno spirito di condivisione che potrà certamente fare bene alla cultura, all’arte e alla musica in generale. Siamo orgogliosi di essere stati i primi, o certamente tra i primi, ad omaggiare Reggio Calabria e il suo patrimonio millenario, attraverso la musica e delle note dedicate esclusivamente ad una città, tetto civile e sociale di un’intera comunità. Era l’Ottobre del 2016 infatti, quando al teatro “F. Cilea”, è stato presentato in anteprima il brano “A New Spring” (“Una nuova primavera”), la composizione con la quale, l ‘illustre compositore sardo M° Lorenzo Pusceddu, insignito del Premio Euterpe, volle celebrare la storia e la cultura di Reggio”.

Pusceddu dedicò una composizione alla nostra Città, per rendere omaggio anche alla forza e al coraggio di alcune associazioni culturali, impegnate alla costruzione di una “Nuova Primavera” in grado di inebriare, con i profumi della legalità e della cultura, la speranza di ogni nuovo giorno a venire di Reggio di Calabria, quella lingua di terra tra due mari stretta all’Aspromonte e attraversata da fiumare tra profumi di bergamotto e gelsomini, e che ha affrontato nella sua storia terremoti e altre avversità.
Pertanto – concludono Cristiano e Maira – noi ci crediamo, e siamo convinti che la musica e la composizione debbano avere un ruolo centrale nelle strategie di sviluppo culturale di una città che si proietta alla grande sfida del 2027, e siamo pronti a dare il nostro contributo”.

REGGIO – Domenica 23 febbraio l’Associazione culturale “Le Muse” ed il Seminario Arcivescovile “Pio XI”

Nell’ambito del Giubileo degli Artisti e del Mondo della Cultura che si è tenuto nei giorni scorsi a Roma, anche l’Associazione culturale “Le Muse” insieme al Seminario Regionale “Pio XI” propongono alla città di Reggio Calabria presso la Sala conferenze del Seminario di via Pio XI, domenica 23 febbraio alle ore 17,30 una manifestazione-conferenza dal titolo “Comunicare speranza con la bellezza”.

L’occasione dichiara il presidente Muse prof. Giuseppe Livoti nasce proprio da un incontro, tra il mondo di una associazione culturale quale “Le Muse” ed il “Seminario” con il suo Rettore Don Simone Gatto che in questi mesi ha aperto le porte dell’importante luogo di formazione e di preghiera ai fermenti culturali che animano il territorio, diventando così anche un luogo di riflessione aperta e condivisa. Da questo incontro è nata l’idea di parlare alla città ed agli artisti, intesi come poeti, scrittori, animatori, pittori, scultori e comunicatori in genere sul senso della “speranza”. Proprio il motto  scelto da papa Francesco per l’Anno Santo giubilare 2025 è  «Poiché tu sei la mia speranza, Signore Dio; sei la mia fiducia sin dalla mia infanzia» (Sal 71,5) esprimendo così con questo versetto dei Salmi il concetto che la “La speranza non delude”. Ed ancora «L’arte – ribadisce il Papa – non è un lusso, ma una necessità dello spirito. Non è fuga, ma responsabilità. Educare alla bellezza significa educare alla speranza. E la speranza non è mai scissa dal dramma dell’esistenza: attraversa la lotta quotidiana … le sfide di questo nostro tempo».

Una conversazione che vedrà dunque nella veste di relatore Don Simone Gatto – Rettore Seminario Regionale Pio XI – Reggio Calabria che farà ai presenti delle riflessioni condivise sulla comunicazione ed anche sul mondo dell’arte, Cosimo Allera scultore dell’opera “Acutis – Autostrade del Cielo” – Parco RespirArt – Val di Fiemme che parlerà dell’esperienza della sua scultura dedicata al Beato Carlo Acutis. L’opera, in metallo, simboleggia la purezza e la spiritualità del giovane beato, famoso per la sua dedizione all’Eucaristia e per l’uso delle nuove tecnologie per diffondere la fede cattolica. La scultura esprime l’energia e la fede che Carlo rappresentava, utilizzando elementi verticali e dinamici. E poi la partecipazione anche di Giuseppe Fata – designer e ideatore della “Madonna degli Artisti” che proprio domenica scorsa ha consegnato l’opera alla Basilica di Santa Maria in Monte Santo – Roma, esposta in permanenza presso la Cappella del Crocifisso e che ha visto come testimonial ben 200 rappresentanti del mondo della cultura calabrese, nazionale ed internazionale con una solenne celebrazione presieduta da S.E. Rev.ma Antonio Staglianò, Presidente della Pontificia Accademia di Teologia e Rettore della Chiesa degli Artisti nominato da Papa Francesco lo scorso dicembre. Importanti le testimonianze degli artisti Muse sempre sulla comunicazione pittorica, fotografica, scultorea con soggetti che richiamano il sacro sia come iconografia che come scelta ideativa. Gli artisti presenti anche con le loro opere saranno: Francesca Avenoso, Margherita Battaglia, Cristina Benedetto, Mariella Costa, Patrizia Crupi, Manuela Lugarà, Antonella Minasi, Grazia Papalia, Francesca Perina, Tina Nicolò, Wanda Simone. Papa Francesco ha ribadito “…siamo pellegrini o erranti? Camminiamo con una meta o siamo dispersi nel vagare? L’artista è colui o colei che ha il compito di aiutare l’umanità a non perdere la direzione, a non smarrire l’orizzonte della speranza». Non si tratta di una speranza facile, non è un rifugio comodo, «ma un fuoco che brucia e illumina, come la Parola di Dio….per questo l’arte autentica è sempre un incontro con il mistero, con la bellezza che ci supera, con il dolore che ci interroga, con la verità che ci chiama».

A fine convegno seguirà una santa messa nella Cappella Maggiore.

CULTURA – Intesa tra Comune di Villa S. Giovanni e l’Associazione “La Rosa del Pozzo”: In cartellone diversi eventi per la divulgazione della cultura

L’Associazione “La Rosa del Pozzo”, presieduta dal dott. Antonino Santisi coadiuvato per l’organizzazione degli eventi dal curatore Ing. Oreste Mario Dito, facendo leva sulla buona volontà di alcuni volontari, opera da alcuni anni nel campo culturale avendo quale fine la divulgazione della cultura ed accantonata la proficua fase estiva ha ricominciato a stilare la programmazione di un nuovo anno.

Invero si è già svolta un’anticipazione (18/27 ottobre u.s.) con la personale di Pittura “Sensi Astratti” di Alberta Dito, artista nostra socia, presso la Galleria d’Arte Area Contesa di via Margutta a Roma, nota come la via degli Artisti e la mostra fotografica “L’Istante dello Scatto” di Sebastiano Romeo presso la Fattoria Urbana a Catona.

Ma il punto focale del nuovo cartellone per la stagione 2024/25 è rappresentato da un avvenimento che potrebbe dare all’Associazione l’opportunità di affermarsi in modo più incisivo sul territorio e di conseguenza divenire un riferimento per il mondo della cultura.

L’Amministrazione Comunale di Villa San Giovanni negli ultimi anni, sotto la spinta del Sindaco avv. Giusi Caminiti e della dott.ssa Caterina Trecroci presidente del Consiglio Comunale con delega alla cultura, è stata attenta nel promuovere iniziative culturale credendo fermamente nei valori che la cultura può esprimere e divulgare per dare un notevole aiuto al progresso della società  e quindi a migliorarne la qualità della vita, ed al presidente della Rosa del Pozzo, Antonino Santisi, non è parso vero di cogliere l’occasione di proporre l’Associazione per una collaborazione, offrendo già per l’immediato alcuni eventi.

L’Amministrazione comunale, che in vero oltre che proiettata verso la valorizzazione delle attività culturale è aperta ad accogliere le idee, anche di carattere privatistico, che provengono dal territorio perché il punto di giudizio è la qualità degli eventi offerti, dopo un esame attento e rigoroso delle proposte ed a seguito di un approfondito confronto ha ritenuto che, anche nel rispetto delle previsioni del settore Correnti Editoria, tra la  L’ Amministrazione Comunale  e l’Associazione “La Rosa del Pozzo” si potesse adottare un protocollo d’intesa per alcuni eventi nel mese di novembre p.v., quale inizio di una convinta collaborazione e coinvolgendo, in tale percorso, anche l’Associazione Ponti Pialesi.  

Gli eventi concordati per il mese di novembre, invero, sono parte di un’unica Manifestazione il cui titolo è “Novembre a Ponti Pialesi” e consistono:

  • mostra collettiva di Pittura il 16/17 novembre 2024;
  • mostra collettiva di Arti figurative 23/24 novembre 2024;
  • convegno “La violenza Incruenta: il Linguaggio” sul tema della violenza 25 novembre 2024.

La parte espositiva della manifestazione si svolgerà nella struttura di “Ponti Pialesi” di Villa San Giovanni ed ha titolo “Sensazioni creative” quale deriva dalla capacità dell’arte, di trasmettere un insieme di sentimenti, emozioni, azioni la cui origine è da attribuirsi a “Sensazioni”.

Ma per le peculiarità differenti che possono distinguere le arti visive si è ritenuto opportuno di scindere la manifestazione in due eventi

  1. Sensazioni creative – “Astrazioni”
  2. Sensazioni creative – “Forme”.

L’evento “Astrazioni”, 16/17 novembre p.v., ci farà vivere un’atmosfera indefinita e di non facile interpretazione perché ci porta in un mondo dove la regina dell’arte, la Pittura, che è un’astrazione dalla realtà, ci riporta nella realtà: l’artista immagina, interpreta il reale e quindi comincia a sognare trasfigurando le visioni, interpretandole senza una logica rigorosa, liberando le sue paure, le sue angosce, le sue certezze per dare via libera ad un tratto, ad un colore, ad un’immagine che sia completamente libera da condizionamenti e possa essere recepita da chi guarda con leggerezza e spensieratezza d’animo e libertà di pensiero.

L’osservatore ammirando un dipinto è avvinto dalle sensazioni più disparate e da pensieri interpretativi; sulle tele si trovano percorsi originali, invenzioni, pregi sperimentali, disegni onirici, tracce di sensualità tutte sensazioni che solo i colori riescono a donarci con le loro macchie e segni che tingono la tela con un pennello guidato dall’animo.

La pittura quindi non può dividere il palcoscenico con altra arte perché nessuna ha la sua capacità di penetrare nell’intimo e quindi di estrarlo da un caveau sensitivo e donarlo agli occhi di tutti.

E queste sensazioni ci saranno trasmesse dalle opere di un valente gruppo di artisti che ci esporranno l’anima ed il pensiero con loro talento.

Di contraltare con l’evento Forma, 23/24 novembre p.v., si vuole evidenziare che l’appartenenza al mondo artistico oltre che a non essere certamente di carattere puramente sensitivo si manifesta con la necessità di dover avere della materia e/o degli strumenti specifici per sviluppare un’opera e quindi pur raggiungendo risultati artistici ottimali e di valenza siamo su un’altra dimensione venendo meno lo spirito immaginario e creativo peculiare dell’Astrazione.

Le arti figurative in senso lato sono considerate di rango meno elevato delle arti regine, quali la pittura ed a seguire la scultura, e si catalogano come le loro sorelle minori perché ad esse non viene riconosciuta appieno l’aspetto fondamentale che classifica in assoluto l’arte: la creatività.

Ciò, se si è intellettualmente onesti, non può essere negato anche se alcune espressione di queste arti figurative hanno una loro specificità ed alta valenza in termini di armonia e bellezza pur non raggiungendo gli acuti sublimi dell’arte di senso classico ed universalmente riconosciuta sin dall’antica Grecia e questo dettaglio le consegna ad un campo che si avvicina l’artigianato inteso quale un insieme di opere realizzate come frutto anche delle conoscenze tecniche, con l’utilizzo di specifiche apparecchiature e strumenti di elevate tecnologie.

All’ evento, parteciperanno fotografi, stilisti, ricamatrici, confezionatori di gioielli in tessuto, accostatori di filati, incisori, illustratori, disegnatori che di certo ci trasmetteranno con le loro opere quelle sensazioni di bellezza e serenità che possiamo percepire e goderne perché frutto del loro talento e professionalità.

Qualcosa di speciale sarà l’evento del 25 novembre p.v. in quanto sicuramente speciale il giorno in cui sarà realizzato: “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.

Qualcuno, in modo molto superficiale ritiene che sia una giornata da festeggiare, invece per Amministrazione comunale di Villa San Giovanni e l’Associazione La Rosa del Pozzo è una giornata solenne da onorare in nome della memoria, della commemorazione e della speranza.

E per dare una risposta a quest’asserto si è creduto di organizzare un evento in cui al centro ci sia la violenza, ma poiché di alcune tipologie di violenza se ne parla, se ne discute e se ne vede a iosa si è scelto come tema un tipo di violenza invisibile “La Violenza Incruenta: Il Linguaggio”

All’interno del convegno si sarà un momento di valenza letteraria in quanto, sempre rimanendo sul tema della violenza, sarà presentato il saggio di Alberta Dito “Rappresentare la Violenza a partire da Shakespeare” con il quale l’autrice evidenziando la crudezza della cronaca storica vuol rammentare la bruttura della violenza per invitare a combatterla con forza e convinzione.

Ma il cartellone non finisce qui, tante altre iniziative sono in cantiere e tutte con il fine che la cultura e l’arte siano alla portata di tutti e non solo dei salotti buoni.

Oreste Mario Dito