REGGIO – Presentazione de “La schiena dritta”, Zavettieri: “Saggio pregevole sulla questione femminile”

Per la “Giornata Internazionale della Donna 2023”, giovedì 9 Marzo alle ore 16,45 presso la sala “Giuffrè” della Biblioteca De Nava, sarà presentato il volume “La schiena dritta” – Il lungo cammino delle lavoratrici verso la parità di diritti e retribuzione (Città del Sole edizioni) di Rosella Crinò, responsabile della Sezione Donna e Vicepresidente del Premio Anassilaos che ha dedicato questo testo alle lavoratrici del reggino e alla loro difficile lotta per conquistare migliori condizioni di vita. All’evento promosso dall’Associazione Culturale Anassilaos, Sezione Donna “Emanuela Loi”, prenderà parte il sindaco di Bova Marina Saverio Zavettieri che ha curato la postfazione.

“Un saggio pregevole per l’itinerario che percorre sulla questione femminile per come è venuta a presentarsi da quasi due secoli a questa parte in Italia e nel mondo fino alla conquista del diritto di voto e al riconoscimento in Italia della parità di genere e del diritto alle pari opportunità che si tende a rendere concreto e fruibile con varie misure legislative volte ad attuare il dettato costituzionale e che merita riflessioni molto più attente e approfondite di quanto non si riesca in una semplice prefazione – afferma il sindaco Zavettieri -. La contraddizione tra la schiena diritta del titolo e la schiena curva della condizione in cui sono costrette le raccoglitrici di olive e di gelsomino nella prestazione lavorativa, si risolve lungo il racconto con la presa di coscienza dei diritti fondamentali della persona a partire da un trattamento dignitoso ed umano, ad un salario non da fame e ad un contratto di lavoro nel quale si stabiliscano i rapporti tra le parti e cioè: diritti e doveri reciproci. Pertanto, il contributo delle donne calabresi al processo di emancipazione e di crescita civile e democratica pur tra le tante difficoltà rappresentate dal basso punto di partenza di condizioni di arretratezza sociale e culturale, tipica delle aree emarginate e povere della Calabria e del profondo Sud aggravate dagli effetti delle grandi guerre del secolo scorso e dai connessi fenomeni di ritorno, oltre che dalle grandi migrazioni, non è stato per nulla secondario o irrilevante. Se la Calabria si è liberata di vecchi tabù che vedevano la donna, anche in virtù della cultura Magno-Greca ereditata dagli avi che la voleva dedita alla cura della casa e della famiglia ed al culto dell’accoglienza, sottoposta alla dominanza dell’uomo, ciò è stato possibile per la partecipazione alla vita politica e sindacale di partiti, organizzazioni e movimenti sociali e culturali che hanno permesso alle nuove generazioni di donne di uscire dal loro recinto tradizionale e di entrare in tutti i campi della vita economica ed istituzionale  e competere alla pari dell’uomo dando impulso al processo di rinnovamento e di sviluppo della società calabrese che pure c’è stato da oltre 1/2 secolo a questa parte”. Per il primo cittadino di Bova Marina questo “saggio si legge bene, scorrevole, emozionante che disvela aspetti rimasti in ombra in ordine al grande contributo che masse di diseredati, braccianti, contadini, artigiani calabresi e meridionali hanno dato col loro lavoro e la loro fatica alla costruzione dell’unità d’Italia divenuta nel tempo, un Paese sempre più forte, rispettato e accreditato nei consessi europei e internazionali”.

REGGIO – Quando la medicina è donna, incontro all’Ordine dei Medici

La Commissione Pari Opportunità e Medicina di genere dell’Ordine dei medici di Reggio Calabria, in collaborazione con l’associazione “Amici del museo archeologico nazionale di Reggio Calabria”, ha organizzato per l’otto marzo prossimo, in occasione della “Giornata mondiale della donna“, un incontro dai contenuti molto significativi: “Quando la Medicina è donna“.
L’evento, che si svolgerà dalle ore 15.30 nei locali dell’auditorium dell’Ordine, ha in agenda diversi interventi di mediche ed esperti, oltre a registrare i saluti istituzionali del presidente dell’Ordine, dottore Pasquale Veneziano, e del professore Francesco Arillotta, presidente dell’associazione “Amici del museo”

Dopo secoli di patriarcato in cui la donna è stata sempre discriminata sul lavoro – sottolinea la dottoressa Anna Rosaria Federico, coordinatrice, assieme alla collega Anna Danaro, della Commissione pari opportunità e Medicina di genere dell’Ordine dei medici di Reggio Calabria – nell’accesso all’istruzione, alle tecnologie e alle posizioni direzionali, dal secolo scorso è iniziato un graduale cambiamento nella sua emancipazione. Grazie alla sua audacia, alla curiosità, alla passione e alla tenacia ella è riuscita a risalire la china e a migliorare il suo ruolo nella società e nella professione. La donna ha inoltre sempre subito forti disuguaglianze anche nel campo delle cure sanitarie – rimarca la dottoressa Federico – fu una cardiologa americana, Bernardine Patricia Healy, nel 1991, che in un memorabile articolo sul British Medical Journal descrisse il comportamento discriminante che i cardiologi avevano nei confronti delle pazienti donne che erano meno ospedalizzate e meno sottoposte ad indagini diagnostiche e affatto rappresentate nelle sperimentazioni cliniche, con un rischio più elevato di rimanere vittime di errori diagnostici o di terapie inefficaci”.
“Questa intuizione – evidenzia la dottoressa Federico – ha aperto le porte ad un nuovo modo di intendere la medicina. Nasce così la Medicina genere-specifica, non più genericamente basata solo sull’evidenza scientifica, ma una medicina di precisione, ‘cucita’ sulla persona e basata sullo studio dell’influenza delle differenze biologiche (definite dal sesso) e socio-economiche e culturali (definite dal genere) sullo stato di
salute e di malattia di ogni persona”.

“Con tale iniziativa – spiega il professore Francesco Arillotta – si intende evidenziare, nella giornata mondiale della donna, il ruolo sempre più ampio e qualificato che le donne hanno assunto nel delicatissimo campo della medicina, a livello mondiale. Si partirà ricordando figure femminili dei secoli passati che, pur tra
difficoltà d’ogni genere e incomprensioni, hanno testimoniato l’attenzione della donna verso questo settore. Sarà poi la volta di alcune dottoresse, che illustreranno le loro esperienze maturate nell’esercizio della professione scelta. Chiuderà il dottore Pellegrino Mancini che evidenzierà l’importanza del lavoro fatto assieme in favore della comunità sofferente. Ne risulterà certamente un significativo squarcio di vita vissuta, che servirà per dare il giusto e meritato valore al sempre più ampio impegno femminile nel campo della sanità pubblica e privata”.

PALMI (RC) – Al teatro Manfroce l’orchestra Marmediterra tratteggia Ritratti in musica

Prosegue la rassegna Synergia 47 dell’associazione Amici della Musica

Un mar Mediterraneo ancora da esplorare attraverso sinfonie, improvvisazioni jazz e ritmi etnici. Paesaggi e Ritratti in musica sono stati tratteggiati al teatro Manfroce di Palmi dall’orchestra Marmediterra, in occasione di Landscape 2.0, il nuovo appuntamento proposto dall’associazione Amici della Musica Nicola Antonio Manfroce, presieduta da Antonio Gargano, nell’ambito della rassegna Synergia 47, finanziata nell’ambito dell’avviso pubblico Eventi culturali 2021 della Regione Calabria. Il pubblico si è lasciato immergere in acque quiete e un attimo dopo agitate. Momenti sinfonici hanno incrociato l’improvvisazione jazz per approdare a vivaci ritmi etnici.

«La nostra identità è composita. Ciascuno di noi ha una formazione propria che spazia dal classico al popolare. Nel coro voci liriche si mischiano con quella etniche. Noi siamo questo, una contaminazione costante che genera serenate che precedono un brano jazz e che poi sfociano in un jazz etnico», ha spiegato il direttore dell’orchestra Marmediterra, Vincenzo De Filippo, voce, pianoforte, arrangiamenti e composizione.

Con lui, insieme al coro, sul palco Luca Cipriano al clarinetto, Andrea Filippucci alla chitarra, Stefano Marrazzi alla batteria, il calabrese originario di Siderno Stefano Napoli al contrabbasso, Mario Puorro al tamburello, Paolo Monaldi alle percussioni. Ad accompagnare le note con la danza, Francisca Berton.

Note e canti per un viaggio originale e suggestivo tra le onde di un Mediterraneo in cui la pizzica e la tarantella diventano pretesti per creare nuove sonorità. I confini diventano quelli smarginati di una contaminazione che è propria di questa area geografica, da sempre crocevia di cultura e civiltà. Dal centro, le ramificazioni si dilatano e la radici si moltiplicano.

«Lo stesso tango di Piazzolla discendente di emigrati italiani in Argentina, è intriso di italianità. Così noi, partendo dalle nostre radici ci spingiamo fino alle terre balcaniche. Anche la nostra è una migrazione di culture, di storie, di note. Il repertorio tradizionale viene riarrangiato al punto che il brano di base diventa quasi un pretesto per una rivisitazione profondamente innovativa e originale. L’intreccio tra diverse ispirazioni è incessante ed è esso stesso a diventare composizione, creazione e ricerca. La nostra è una mescolanza che si sviluppa secondo misura ma spingendosi oltre gli schemi, per sperimentare e fare della musica una ricerca costante. È un progetto rischioso ma è l’unico per continuare a cercare e così meritare la memoria di chi ci ascolta e stimolare qualcuno a esplorare nuove sonorità. Il nostro nome Marmediterra potrebbe sembrare incompiuto a invece è solo volutamente incompleto, perché il nostro cammino musicale è in costante evoluzione e aperto a ogni possibilità», ha concluso il direttore dell’orchestra Marmediterra, Vincenzo De Filippo.

Calabria Film Commission – “Il mio posto è qui”: l’8 marzo, a Gerace, conferenza stampa e tour delle location

Sarà presentato, nel corso di una conferenza stampa che si terrà mercoledì 8 marzo, alle ore 11.30, presso il Comune di Gerace, il film “Il mio posto è qui”, prodotto da Orisa Produzioni e finanziato dalla Calabria Film Commission, le cui riprese sono in corso in questi giorni proprio nel borgo medievale.

Alla conferenza stampa parteciperanno i co-registi Cristiano Bortone e Daniela Porto, i protagonisti Ludovica Martino e Marco Leonardi, il sindaco di Gerace Giuseppe Pizzimenti e il Commissario Straordinario della Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande.

Alla conferenza stampa seguirà un tour delle location del film (con la ricostruzione delle ambientazioni degli anni ’40) e pranzo a base di prodotti locali.

REGGIO – Sabato al Planetario focus su Arte e Scienza a cura di Angelo Adamo a conclusione del percorso di alternanza del Liceo “Da Vinci”

Appuntamento alle ore 17.00 per una lezione aperta a tutta la cittadinanza. A seguire è prevista l’osservazione del cielo attraverso il telescopio. Il plauso del Consigliere Quartuccio per l’ennesima brillante iniziativa del Planetarium
“Quando la fantasia supera il telescopio: la Luna e Saturno tra scienza ed arte” è il titolo suggestivo del seminario che Angelo Adamo, astronomo dell’Osservatorio astronomico di Palermo, terrà al Planetario Metropolitano Pythagoras a partire dalle ore 17.00.

Adamo, nel suo intervento, metterà a confronto i contributi fondamentali offerti alla ricerca scientifica dalla tecnologia, con i lavori di alcuni pittori ed architetti, dimostrando come arte e scienza procurino rappresentazioni della realtà che si completano a vicenda.

Il seminario, aperto alla cittadinanza tutta, concluderà il percorso per le competenze trasversali e l’orientamento delle classi 3P, 3S e 3T del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Reggio Calabria.

Il progetto formativo, curato per il Liceo dal professore Luigi Caminiti, ha avuto quali tutori i docenti Martino, Vitetta e Taverniti ed è conforme all’indirizzo di studi promosso dal Liceo.

Il Planetarium Pythagoras Città Metropolitana di Reggio Calabria, individuato quale soggetto ospitante ha proposto per gli studenti il tema “Professione: Fisico-Astronomo-Operatore Culturale Scientifico”.

Come previsto dalle linee guida dei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, il progetto ha consentito agli allievi di arricchire la formazione acquisita nel percorso didattico, di comprendere come sia possibile fare della passione per la cultura scientifica un’attività lavorativa. Il seminario di sabato che conclude il percorso della durata di 40 ore, avrà l’obiettivo di mostrare ai ragazzi che l’astronomia ha alla sua base un quadro bilanciato di conoscenze scientifiche e può essere la conclusione ideale di un ciclo di studi che ha la scienza, la fisica e la matematica al centro del percorso formativo, anche universitario.

Il seminario del professor Adamo sarà utile anche per comprendere che l’integrazione tra gli assi culturali rappresenta, oggi, un punto di forza per l’innovazione metodologica e didattica e si possano, così, progettare percorsi di apprendimento coerenti con le aspirazioni dei giovani, in previsione delle loro scelte professionali. Il seminario è aperto alla cittadinanza. Al termine prevista l’osservazione al telescopio, condizioni meteo permettendo.

Un plauso per l’ennesima brillante iniziativa è giunto dal Consigliere delegato alla Cultura della Città Metropolitana Filippo Quartuccio che, nel ringraziare lo staff del Planetarium, guidato dalla Professoressa Angela Misiano, ha messo in evidenza “l’assoluto valore scientifico e divulgativo di un percorso ormai consolidato che vede la struttura come centro pulsante di cultura e formazione per migliaia di giovani sul territorio”. L’invito rivolto dal Consigliere è che “la città senta sempre di più come propri i successi del Planetarium, vera e propria eccellenza culturale e scientifica del nostro territorio”.

CALABRIA – Salone del libro, in Cittadella Princi incontra gli editori di tutta la Regione: “Riunione operativa in vista della grande manifestazione di Torino”

“Anche quest’anno la Calabria sarà presente al Salone internazionale del Libro, dal 18 al 22 maggio, abbracciando quella che è la mission della tematica ‘Attraverso lo specchio’ rappresentativa di questa 35^ edizione. Siamo infatti convinti di quanto l’inventiva, l’immaginazione, siano ingredienti fondamentali per andare oltre la banalità, oltre il narcisismo, facendo un salto dentro nuovi mondi in grado di trasformare la realtà. E il Salone ogni anno diviene luogo privilegiato di questa trasformazione, di questa nuova rappresentazione di realtà, che sta a noi costruire per raccontare al meglio tutte le sfaccettature della nostra Terra”.

Così, in anteprima, il Vicepresidente con delega alla Cultura Giusi Princi annuncia la presenza della nostra Regione a Torino per l’annuale appuntamento con la storica manifestazione culturale dell’editoria italiana ed internazionale. Lo fa a margine di un incontro con l’editoria calabrese, con cui sono state gettate le basi organizzative per promuovere al meglio lo stand-vetrina della Calabria e di tutti i suoi editori ed autori.

“Propedeutica alla grande manifestazione di Torino, ho voluto promuovere la riunione operativa di oggi, nell’ottica dei lavori preparatori all’importante ‘trasferta’ primaverile, per discutere con i tanti editori calabresi come meglio strutturarci per questa edizione – spiega Giusi Princi – su cui stiamo progettando un allestimento da circa 200mq, prevedendo spazi interattivi e sociali in grado di attirare un grande pubblico. La ‘Libreria calabrese’ si amplia, per incentivare esposizione, promozione e vendita dei volumi a firma dei nostri autori ed editori. Ma non è solo questione di spazi… Il dibattito di oggi con i veri protagonisti del Salone ci aiuterà a migliorare tutta l’offerta della nostra Regione, sia sul piano dell’immagine che della logistica e dell’offerta contenutistica”.

Nel corso del meeting in Cittadella sono intervenuti oltre 20 editori, illustrando le proprie proposte e fornendo un prezioso supporto di idee riguardo le possibili migliorie da apportare alla partecipazione della Calabria all’iniziativa torinese. Tema centrale emerso dal confronto è la valorizzazione dell’enorme patrimonio culturale calabrese, che deve camminare di pari passo con un netto mutamento della percezione che la Calabria dà di se stessa dentro e al di là dei propri confini.

Ad affiancare il Vicepresidente oggi in riunione il Diretto Generale del Dipartimento Cultura, Maria Francesca Gatto, il Dirigente di Settore, Ersilia Amatruda, e Giacinto Gaetano, Direttore del Sistema bibliotecario Lametino, a cui è stato affidato l’incarico di dirigere lo stand calabrese al Salone del Libro 2023 dagli stessi Sistemi bibliotecari calabresi, che giorni fa lo hanno indicato capofila della rete nel corso di un apposito incontro convocato dal Vicepresidente Princi.

REGGIO – Associazione culturale Anassilaos: sezione donna “Emanuela Loi”

Con un incontro sul tema Poesia italiana “al femminile” dal XIII al XX secolo” che si terrà martedì 28 febbraio alle ore 17,00 presso lo Spazio Open l’Associazione Culturale Anassilaos, Sezione Donna “Emanuela Loi”,  avvia il ciclo di manifestazioni e incontri promossi in occasione della Giornata Internazionale della Donna (8 marzo) a cura del Comitato Donna che si compone dei responsabili dei Centro Studi di Anassilaos (Rosella Crinò, Francesca Neri, Pina De Felice, Daniela Scuncia, Antonella Postorino) e della lettrice Antonella Postorino. Sarà la Prof.ssa Francesca Neri, Studiosa di Letteratura, con la  Prof.ssa Pina De Felice, a trattare il tema della presenza femminile nella letteratura italiana a partire da Compiuta Donzella, la cui personalità è tuttora sfuggente al punto da far sospettare che non sia mai esistita fino alle poetesse del Cinquecento, figure talora tragiche e vittime di femminicidio come Isabella Morra, assassinata per questioni d’onore dai fratelli,  nobili come Vittoria Colonna, amica di Michelangelo e vicina alle idee della Riforma o cortigiane (prostitute d’alto bordo come diremmo oggi) come Veronica Franco tra le  più “honorate” poetesse e cortigiane veneziane   o come la padovana Gaspara Stampa anch’essa  cortigiana di alto livello fino alla poesia dell’Ottocento/Novecento dove incontriamo una poetessa come Contessa Clara assassinata dall’amante e altre la cui esistenza ed esperienza letteraria dovette far fronte al maschilismo dell’ambiente in cui vivevano. Sempre nell’ambito della Giornata della Donna si colloca l’incontro,  promosso congiuntamente da Anassilaos e Biblioteca De Nava,  che si terrà giovedì 2 marzo alle ore 16,45 presso la Sala Giuffrè della Biblioteca. La Prof.ssa Annunziata Rositani, Docente di Storia del Vicino Oriente Antico presso il Dipartimento di Civiltà antiche e moderne dell’Università di Messina, ci condurrà agli albori  della storia con una conversazione sul tema “La donna nella letteratura sapienziale dell’antica                      Mesopotamia“, un appassionante viaggio alla ricerca della presenza femminile nelle più antiche e remote civiltà. Gli incontri proseguiranno mercoledì 8 marzo alle ore 10,00 con l’inaugurazione, sempre presso la Villetta De Nava,  di una mostra libraria e filatelica curata rispettivamente dalla Biblioteca De Nava e dal Circolo Filatelico di Anassilaos, con la partecipazione dell’I.C. Vitrioli Principe di Piemonte di Reggio Calabria, sul tema “Donne d’Italia” con l’esposizione  del preziosissimo incunabolo “Epistole Divotissime de Sancta Catharina da Siena”. Nel pomeriggio dell’8 marzo infine, alle ore 17,00, presso la Sala del Consiglio Comunale, si terrà la ormai consueta e tradizionale cerimonia e consegna del Premio Anassilaos Mimosa, giunto alla sua 28^, edizione e patrocinato dal Consiglio Regionale della Calabria, dalla Città Metropolitana e dal Comune di Reggio, che offre uno spaccato ricco e variegato  della presenza femminile in ogni ambito di attività sia culturale che artistico, giornalistico, professionale, scientifico, educativo. Le manifestazioni si concluderanno giovedì 9 marzo alle ore 16,45 presso la Sala Giuffrè della De Nava con la presentazione del volume “La schiena dritta/Il lungo cammino delle lavoratrici verso la parità di diritti e retribuzione” che Rosella Crinò, responsabile della Sezione Donna e Vicepresidente del Premio Anassilaos, ha dedicato alle lavoratrici del reggino e alla loro difficile lotta per conquistare migliori condizioni di vita.

 

 

 

 

 

 

REGGIO – Arte in Città: dal 2 marzo il ciclo di incontri dedicati alla bellezza e alla storia del territorio reggino

L’assessorato comunale alla Cultura, in collaborazione con l’associazione Ulysses, presenta il programma dell’iniziativa “Arte in Città”, cinque giovedì dedicati alla storia ed alla bellezza della nostra città.

Si inizia il 2 marzo, alle ore 16 presso la biblioteca “De Nava”, con l’assessora alla Cultura, Irene Calabrò, che inaugurerà il ciclo di eventi con l’incontro “Fonti documentarie per la storia della città: il fondo di disegni di Camillo Autore”. Parteciperanno Maria Pia Mazzitelli e  Marisa Cagliostro.

In occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio, insieme alla Soprintendenza Archeologica di Reggio e Vibo, il 14 marzo alle 16:30, nei locali della Pinacoteca Civica, Daniela Vinci accompagnerà i visitatori lungo un percorso tematico tra le opere esposte dal titolo “Paesaggi in Pinacoteca”.

Il 23 marzo, sempre alle 16:30, si tornerà in Biblioteca comunale con Maria Teresa Sorrenti e  l’iniziativa “La scultura a Reggio nel secondo Ottocento”.
Si chiude il 30 marzo, ancora alle 16:30, nella sala “Italo Falcomatà” di Palazzo San Giorgio,  dove si discuterà di “Ernesto Basile e l’architettura del Palazzo Municipale” con Marisa Cagliostro, Renato Laganà e Daniela Neri. Sarà un viaggio nella mostra allestita per il centenario dello storico edificio comunale.

REGGIO – Alle Muse domenica 26 febbraio Gaetano Arconti, uomo mite con la Calabria nel cuore

Ricordo e Conversazione su chi da uomo mite su chi nella grandezza rimase umile figlio del popolo.

L’associazione culturale Le Muse “Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria continua i suoi appuntamenti con cadenza settimanale e lo fa questa settimana inserendo un incontro con una conversazione dedicata al tema del ricordo e della memoria.

Il presidente Muse prof. Giuseppe Livoti evidenzia che Gaetano Arconti è stato un sindacalista della Cisl attivo nel settore trasporti dove ha ricoperto importanti incarichi di responsabilità di rilievo nazionale, quali, tra tutti, membro del Consiglio di Amministrazione delle Ferrovie dello Stato e Segretario Generale della FIT Cisl. Terminato l’impegno nel sindacato, ha assunto diversi ruoli fino alla designazione quale Presidente della Fondazione BNC (Banca Nazionale delle Comunicazioni) a seguito della creazione delle Fondazioni Bancarie con la riforma Amato delle Banche di Diritto Pubblico. All’interno della Fondazione, ha favorito i progetti orientati al sociale, alla cultura, al recupero di beni artistici e archeologici, all’ambito medico e alla ricerca nel campo dei trasporti. La sfera di azione della Fondazione BNC (ora Fondazione NC) si è estesa sotto Arconti sia al contesto nazionale sia a quello specifico della sua Calabria, tra l’altro con progetti eticamente mirati alla promozione della cultura della legalità. Alcune risorse sono state destinate anche in progetti a favore di paesi in via di sviluppo (Madagascar ed Ecuador).

Sia durante l’attività nel Consiglio di Amministrazione sia in veste di Presidente della Fondazione, si è sempre prodigato affinché la Calabria fosse oggetto di progetti mirati per favorirne sviluppo, servizi sociali ed uscita dalla cultura della criminalità.

Nato nella provincia di Reggio Calabria, a Saline di Montebello Jonico nel 1935, all’età di circa tre anni viene portato dalla famiglia a Gallico, frazione della stessa Reggio, dove ha vissuto fino al 1972, data del definitivo trasferimento a Roma. Di umili origini – il padre Giovanni era contadino, la madre Filippa casalinga dedita alla crescita dei sei figli – dimostra già da piccolo una curiosità intellettuale vivace e vorace, nutrita, da ragazzo, grazie alla presenza in paese della colta comunità di gesuiti insediatasi nel Santuario locale di Santa Maria delle Grazie e dagli stimoli culturali offerti dal parroco illuminato della chiesa di San Biagio, Don Fortugno. Diplomatosi geometra, si sposa a 23 anni  divenendo genitore, poco dopo, del primo dei suoi 4 figli. Tralascia gli studi universitari per dedicarsi al lavoro, prima come geometra con i “cantieri scuola” poi, dal 1960, in ferrovia dove entra, tramite concorso, come conduttore addetto ai controlli sui treni viaggiatori. Da quel momento abbraccia l’attività sindacale ottenendo presto ampio consenso e facendosi notare all’interno del SAUFI (Sindacato Autonomo Unificato Ferrovieri Italiani) a partire dalla sede di Villa San Giovanni dove presta servizio. Per voto dei ferrovieri, nel 1971 ottiene, a soli 37 anni, l’importante incarico che rappresenterà la svolta della sua vita: entra, come consigliere, nel Consiglio di Amministrazione dell’Ente Ferrovie dello Stato, mantenendo tale carica fino al 1980, quando, dopo la riforma delle F.S, viene cancellata la figura del rappresentante eletto dai ferrovieri. Per via del nuovo lavoro, nel 1972, con la famiglia composta dalla moglie e dai quattro figli, si trasferisce dunque a Roma. Durante il primo consiglio di Amministrazione apre la questione sulla necessità della creazione di un tunnel sotterraneo dove far passare i binari ferroviari che a Reggio Calabria tagliavano bruscamente la città dal suo mare, ponendo le basi per la successiva realizzazione della via Marina.  In quella consiliatura sostiene pure la costruzione delle Officine grandi Riparazioni (OGR) di Saline ioniche. Nel 1983, un’altra importante svolta: gli viene affidato l’incarico dalla Cisl di costruire l’accorpamento di tutti i settori dei trasporti (ferrovie, porti, aeroporti, navi, strade, autostrade e servizi ausiliari), da cui è nata la FIT Cisl, di cui Arconti è Segretario Generale per molti anni a partire dal 1984. Chiusa l’esperienza sindacale, rientra in azienda come assistente dell’Amministratore Delegato delle FS, facendo parte da quel momento di commissioni di studio riguardanti la riorganizzazione dell’azienda. Nel 1993 diventa Presidente della Fondazione BNC dove, tra le altre innumerevoli iniziative, propone la costituzione di un istituto di Studi, Ricerche e Formazione dei Trasporti (ISFORT) ancora oggi pienamente attivo. Molte delle attività promosse dalla Fondazione sono state diffuse tramite le pubblicazioni dell’editore gallicese Gangemi, da decenni eccellenza dell’editoria della capitale. Per tutta la vita Arconti ha nutrito una grande passione per la speculazione, spaziando dalla filosofia alla scienza, dalla storia alla politica, dimostrandosi grande conversatore in grado di affascinare quanti lo hanno conosciuto e affiancato, parenti, amici, colleghi, il pubblico dei suoi comizi, capace di mantenere sempre un atteggiamento umile, equilibrato e condito da autoironia. Non ha mai ritenuto di doversi dedicare ad una scrittura sistematica, lasciando solamente alcuni brevi interventi redatti in occasioni particolari ed alcune poesie composte negli ultimi decenni, che ci lasciano traccia delle sue riflessioni più ricorrenti.  Si è spento nel febbraio 2020 a chiusura di un paio di anni di gravi problemi di salute. Fino alla fine ha voluto trasmettere ai familiari e agli amici il suo credo filosofico, senza perdere mai la lucidità se non nell’ultimo giorno di vita. Presenti domenica 26 alle ore 18 presso la Sala d’Arte Le Muse di Reggio Calabria, testimonianze ed approfondimenti su alcuni aspetti biografici di Arconti e sugli anni successivi all’attività sindacale, in particolare relativamente alla Fondazione NC (ex Fondazione BNC) e all’ISFORT, con interventi specifici di amici e professionisti che con lui hanno realizzato progetti destinati alla Calabria, uno di ambito medico (centro ACE Medicina Solidale) e l’altro di ambito culturale (convegno sull’umanista Leonzio Pilato, etc). Converseranno la dott.ssa Antonia Rita Arconti – Funz. Curatore Beni Culturali Sovrintendenza Capitolina Roma, dott. Mario Miniaci – Presidente della Fondazione NC, il dott. Marco Romani – Amministratore Delicato di Isfort S.P.A, il dott. Lino Caserta direttore ACE – Medicina Solidale, il dott. Santo Gioffrè – Medico Scrittore, il dott. Nicola Reale giornalista –  già direttore di riviste sindacali Cisl. Il Laboratorio di Lettura Interpretativa delle Muse diretto da Clara Condello con Carla Passanti, Sonia Impalà e Santina Milardi leggeranno alcuni componimenti poetici di Arconte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CALABRIA – Princi: “Valorizzare il nostro patrimonio culturale è una priorità”

“Con un finanziamento di 4 milioni e 600 mila euro intendiamo dare forte sostegno economico alla rete delle biblioteche e degli archivi di tutto il territorio della Calabria, finanziando iniziative volte non solo all’aggiornamento della strumentazione e dei locali, per renderli più fruibili alle varie fasce della popolazione, ma anche per potenziare la loro dotazione tecnologica e promuovere la loro digitalizzazione”.

È quanto afferma in una nota il Vicepresidente della Giunta regionale della Calabria, Giusi Princi, in merito alla pubblicazione, sul portale istituzionale della Regione e sul portale Calabria Europa, dell’avviso pubblico rivolto alle biblioteche ed agli archivi della Calabria per il loro potenziamento strumentale e tecnologico.

L’avviso, in pubblicazione nei prossimi giorni, prevede un finanziamento su 3 macro aree di soggetti: biblioteche degli enti pubblici; biblioteche delle università e delle istituzioni scolastiche; archivi.

“Valorizzare il nostro sconfinato patrimonio culturale è una priorità assoluta. È un grande obiettivo che con il Presidente Roberto Occhiuto ci siamo posti sin dall’inizio del mandato – aggiunge Giusi Princi – perché intendiamo dare risposte concrete ad un comparto, quello della Cultura, che è avamposto della diffusione del sapere e della conoscenza, e che non ha mai ricevuto investimenti di tale portata. Li attendeva da anni.” Curato dal Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità guidato dal Dirigente generale Maria Francesca Gatto, attraverso il Settore Cultura diretto da Ersilia Amatruda, l’avviso si pone come obiettivo sostenere le Biblioteche e gli Archivi storici ubicati su tutto il territorio regionale, valorizzandone il loro patrimonio librario, documentale ed archivistico, innalzando così gli standard di offerta dei servizi culturali; non dimenticando i processi di digitalizzazione in grado di incoraggiare una maggiore diffusione della conoscenza e fruizione del patrimonio librario a disposizione.

“La grande novità di questo avviso – spiega il Vicepresidente con delega alla Cultura – sta nel fatto che destiniamo una macro area dell’investimento anche alle istituzioni scolastiche ed universitarie che, attraverso questo finanziamento, potranno potenziare il loro sistema bibliotecario, inteso anche come ulteriore strumento per la lotta alla dispersione scolastica nonché come momento di aggregazione”.

Le tre macro aree d’intervento dell’avviso interessano infatti Biblioteche di Ente pubblico locale e statale, con un sub-stanziamento di 3 milioni di euro, le Biblioteche pubbliche scolastiche e/o Universitarie, con 820 mila euro di finanziamento, ed infine i Pubblici Archivi storici, che avranno complessivamente 780 mila euro di stanziamento.

“Un punto di forza di questo avviso e fattore assolutamente innovativo – conclude il Vicepresidente Giusi Princi – è rappresentato dall’aver individuato tra le tipologie di intervento prioritarie per finanziare le biblioteche la tematizzazione di spazi e servizi dedicati a fasce deboli o fragili, come gli spazi infanzia 0/6, quelli dedicati a lettura braille o LIS; e quelli dedicati ai DSA”.