REGGIO – In Commissione Controllo e Garanzia anche le denunce della Dirigente scolastica dell’I.C. “Galluppi-Collodi”. Ripepi: “Cronica disorganizzazione, lungaggini burocratiche, inefficienza operativa e mancanza di interventi tempestivi”

Si è svolta questa mattina la Commissione Controllo e Garanzia, presieduta dal Consigliere Comunale Massimo Ripepi, con un focus sull’emergenza scolastica, alla presenza del Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “Galluppi Collodi Bevacqua Alvaro G. Scopelliti”, professoressa Labate, per discutere dei problemi strutturali e organizzativi che da anni affliggono il plesso scolastico. Una presenza in Commissione, quella della Dirigente, che getta le basi per l’avvio di una fondamentale e profonda, quanto vitale collaborazione tra la scuola e l’organo di controllo del Comune.

“Continuano ad emergere gli stessi problemi di natura organizzativa: lungaggini burocratiche, inefficienza operativa e mancanza di interventi tempestivi.”  – ha spiegato il Presidente Ripepi dopo aver preso visione del corposo carteggio, portato in Commissione dalla Dirigente dell’Istituto scolastico, di lettere e segnalazioni inviate al Comune e al Prefetto, nelle quali si richiedeva l’esecuzione di interventi urgenti di manutenzione. La Preside ha invece denunciato alcuni ritardi cronici dell’Amministrazione nel rispondere alle esigenze della scuola, nonostante ripetuti solleciti e la gravità delle problematiche; ma ha anche ringraziato il Comune per l’efficienza e la velocità con cui è intervenuto dopo l’ultimo atto vandalico compiuto qualche giorno fa.

L’audizione della stessa in Commissione era stata, infatti, richiesta dal Presidente Ripepi insieme ai consiglieri d’opposizione, che in questi giorni si erano già recati presso i locali dell’ex-Larizza, per esprimere solidarietà a seguito del recente attentato vandalico ai bagni della scuola: “L’obiettivo della Commissione è quello di esaminare gli atti amministrativi e il carteggio tra la scuola e il Comune per comprendere le cause dei ritardi e delle inadempienze rispetto alle richieste avanzate dalla dirigente scolastica.” – ha spiegato Massimo Ripepi. Alla seduta era presente anche la Dirigente all’Istruzione, dott.ssa Gerolama Daniela Roschetti, la quale è stata chiamata a fornire spiegazioni sui procedimenti amministrativi legati agli interventi richiesti.

Eppure, le risposte fornite dalla Dirigente Comunale non hanno convinto il Presidente e tantomeno i consiglieri di minoranza che hanno denunciato l’oramai cronica disorganizzazione dell’amministrazione comunale: “Basti pensare che lavori, come la derattizzazione della scuola, siano stati effettuati fuori tempo massimo! Di fatto, questi interventi avrebbero dovuto essere realizzati nei tre mesi estivi, quando le scuole erano chiuse, e non all’inizio dell’anno scolastico, causando ulteriori disagi.” – ha spiegato Ripepi.

Gradito è stato l’intervento dell’Assessore all’Istruzione Anna Briante, che si è collegata alla Commissione nonostante non fosse stata convocata formalmente. Su richiesta del Presidente Ripepi, l’Assessore ha quindi fornito spiegazioni alle domande dei consiglieri, ma ciò non ha modificato la percezione generale di una gestione inefficace da parte dell’Amministrazione.

L’intervento della Dirigente Scolastica Labate è di fondamentale importanza e getta le basi di un nuovo percorso di collaborazione tra le Istituzioni Scolastiche e le Istituzioni Comunali.” – ha puntualizzato Massimo Ripepi – “Ben venga questo approccio: la Preside ha scelto di accettare l’invito ed essere ascoltata dalla Commissione per accelerare la risoluzione dei problemi, aprendo una strada che potrebbe essere percorsa da tutti i dirigenti scolastici interessati a un confronto trasparente con il Comune.”

Infine, Ripepi ha concluso con una nota critica verso l’amministrazione: “Dispiace che, chi governa cerchi di ignorare chi solleva i problemi. Ogni volta che qualcuno fa notare le mancanze dell’Amministrazione, questa reagisce cercando di mostrare i muscoli: ma i fatti dimostrano che i problemi non vengono risolti con la dovuta rapidità e quindi non affrontati con la giusta serietà. Sicuramente, alla luce delle gravi inefficienze denunciate, la Commissione continuerà a monitorare la situazione scolastica di Reggio Calabria, con l’obiettivo di stimolare interventi tempestivi e risolutivi per garantire la sicurezza e il benessere degli studenti e del personale scolastico.”

CALABRIA – Processo ‘Ndrangheta stragista: il 16 dicembre in Cassazione per discutere dei boss Graviano e Filippone, condannati all’ergastolo

Il processo “‘Ndrangheta stragista” arriverà in Cassazione il prossimo 16 dicembre.  Davanti alla Sesta sezione della Suprema corte, infatti, è stata fissata l’udienza in cui si discuterà del riscorso presentato dai difensori del boss di Cosa nostra Giuseppe Graviano e di Rocco Santo Filippone, ritenuto esponente della cosca Piromalli di Gioia Tauro, condannati entrambi all’ergastolo.

Graviano e Filippone sono accusati del duplice omicidio dei carabinieri Antonino Fava e Vincenzo Garofalo, vittime di un agguato il 18 gennaio del 1994 lungo l’autostrada Salerno-Reggio Calabria, all’altezza dello svincolo di Scilla.  Nelle motivazioni della sentenza della Corte d’assise d’appello di Reggio Calabria, condividendo l’impianto accusatorio sostenuto dai pubblici ministeri Giuseppe Lombardo e Walter Ignazitto, sono stati sottolineati «gli accertati intrecci che negli anni si sono dipanati tra organizzazioni criminali e ambienti massonici e politici, in un’evidente convergenza e commistione di interessi che mirava al comune intento di destabilizzare lo Stato e sostituire la vecchia classe dirigente che, agli occhi dei predetti, non aveva soddisfatto i loro ‘desiderata’».

Gli avvocati Giuseppe Aloisio e Federico Vianelli, difensori di Graviano, chiedono che la Cassazione annulli la sentenza della Corte d’assise d’appello e, nel loro ricorso, oltre a sostenere che la motivazione della pronuncia è “contraddittoria e illogica”, contestano le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Gaspare Spatuzza, Antonino Lo Giudice e Consolato Villani. Dichiarazioni in riferimento alle quali, secondo i legali di Graviano, «la Corte ha omesso di vagliare l’attendibilità dei collaboratori, nonché la costanza e la convergenza delle loro propalazioni».  In occasione della stessa udienza del 16 dicembre sarà discusso anche il ricorso presentato degli avvocati Guido Contestabile e Salvatore Staiano, difensori di Rocco Santo Filippone.

GALLICO (RC) – 88enne incendia e devasta palazzina, arrestato [VIDEO]

Durante la notte tra sabato e domenica, Gallico ha assistito a un episodio drammatico che ha portato all’arresto di un uomo di 88 anni, accusato di aver appiccato un incendio doloso ad una palazzina del quartiere.

Erano circa le 2:00 di domenica quando la Centrale Operativa dei Carabinieri di Reggio Calabria ha ricevuto una chiamata d’emergenza: fiamme alte avvolgevano un edificio di Gallico. La risposta è stata immediata: le pattuglie sono state allertate e hanno raggiunto il luogo in pochi minuti assieme ai Vigili del Fuoco, che si sono adoperati sin da subito a domare l’incendio che si è propagato velocemente, causando l’esplosione di un’auto parcheggiata all’interno, devastando il piano terra dell’edificio, ma la prontezza dei soccorsi ha permesso alla famiglia residente di mettersi in salvo, evitando il peggio.

Grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza delle abitazioni vicine, i Carabinieri hanno ricostruito la scena: un uomo travisato, con un passo claudicante, che prima di appiccare il fuoco alla saracinesca del garage aveva oscurato le telecamere utilizzando della vernice nera.

 

La camminata claudicante non è passata inosservata ai militari di Gallico, che, grazie alla loro familiarità con la comunità, hanno immediatamente identificato l’autore del crimine: un anziano, già noto per simili episodi. All’interno della casa del sospettato, la pattuglia ha quindi rinvenuto il materiale utilizzato per appiccare l’incendio, il quale, assieme alla vernice nera sulle sue mani, hanno portato all’arresto immediato dell’ottantottenne. Le indagini eseguite hanno rivelato che il gesto era stato spinto da dissidi pregressi con il proprietario dell’immobile, una tentata vendetta.

I fatti sopra riportati sono tutt’ora nella fase delle indagini preliminari, per cui il soggetto coinvolto deve essere considerato non colpevole fino a condanna definitiva.

ROCCELLA J. (RC) – Soccorsi a trenta miglia dalla costa 96 migranti, tra cui minori non accompagnati e donne incinte

Non accennano a fermarsi gli sbarchi di migranti nel porto di Roccella Jonica, nella Locride. Stasera, nello scalo reggino, ne è arrivato un altro gruppo di 96 migranti, di nazionalità irachena, iraniana ed afghana.

Si tratta di sessantatré uomini, ventuno donne, due delle quali in stato di gravidanza, dodici minori, alcuni non accompagnati. I migranti sono stati soccorsi, a circa trenta miglia dalla costa calabrese, dalla Guardia costiera di Roccella Ionica mentre viaggiavano a bordo di una barca a vela partita una settimana fa dalla Turchia.
Dopo i primi controlli medici e delle forze dell’ordine, i migranti, su disposizione della Prefettura di Reggio Calabria, sono stati temporaneamente ospitati nella tensostruttura realizzata nell’area portuale e gestita dalla Croce rossa e da un’equipe di Medici senza frontiere in attesa di essere trasferiti in un centro di accoglienza.
Con quello di stasera è salito a 27 il numero degli sbarchi nel porto di Roccella negli ultimi quattro mesi, per un totale di 1.600 migranti.

REGGIO – Conclusa Bergarè 2024, la festa del Bergamotto, Falcomatà: “Esame superato con positiva concertazione istituzionale. Stiamo già pensando alla prossima edizione”

“I risultati prodotti da questa edizione di Bergarè, sono molto evidenti. Possiamo dire che il banco di prova è stato superato, grazie anche ad una positiva concertazione istituzionale che già ci sta facendo pensare e programmare la prossima edizione”. Così il sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, intervenuto all’incontro conclusivo di Bergarè 2024, la festa del bergamotto di Reggio Calabria, svoltosi a Piazza Castello a Reggio Calabria ed organizzato dalla Camera di Commercio con il supporto istituzionale della Città metropolitana e Comune di Reggio Calabria.

“Dal 3 ottobre – ha aggiunto – abbiamo davvero visto piazza Castello e il castello Aragonese invasi da cittadini curiosi, famiglie e quest’anno soprattutto da turisti. E’ la fotografia degli effetti di una programmazione di destagionalizzazione dell’offerta turistica che nel nostro territorio sta iniziando a produrre effetti positivi. Intorno a questi eventi si possono promuovere prodotti locali, le numerose eccellenze, le unicità di tutto il nostro territorio metropolitano, anche in chiave turistica. Chi viene nelle nostre terre – ha evidenziato il primo cittadino – è alla ricerca di una esperienza unica e incredibile, elementi che si possono offrire grazie a prodotti quali il bergamotto di Reggio Calabria. Occorre riappropriarci, tutti, di questo orgoglio. Bergarè è la festa dell’orgoglio reggino, del bergamotto, ma soprattutto è la dimostrazione di quanto intorno a questi eventi la città possa crescere, farsi conoscere e riconoscere”.
“La manifestazione può e deve crescere, cercando di valorizzare tutti gli aspetti culturali, sociali, gastronomici e scientifici del bergamotto, non possiamo accontentarci. Questo principe degli agrumi – ha concluso Falcomatà – è la nostra storia che scrive il futuro”.

BAGNARA CALABRIA (RC) – Spacciavano sulla spiaggia: un uomo e una donna finiscono in manette

Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra hanno effettuato un’importante operazione contro lo spaccio di sostanze stupefacenti, arrestando in flagranza di reato una coppia locale nei pressi del lungomare Filippo Turati.
Durante un normale servizio di controllo del territorio, i militari hanno notato i due stazionare sulla battigia intenti a gestire un mercato di spaccio di marijuana. In particolare hanno assistito a scambi sospetti tra gli spacciatori e alcuni clienti.
Nel corso dell’intervento, sono stati sequestrati diversi grammi di marijuana e quasi 300 euro in banconote di piccolo taglio, ritenuti probabili proventi dell’attività di spaccio. Dopo l’udienza di convalida, i due arrestati sono stati sottoposti a misura cautelare in carcere.
Questa operazione sottolinea l’impegno costante dell’Arma dei Carabinieri nella lotta contro il traffico di droga, un impegno che si estende anche all’ambito educativo. Attraverso progetti nelle scuole, i militari dell’Arma sensibilizzano i giovani sui pericoli legati all’uso di sostanze stupefacenti, promuovendo una cultura della legalità e del rispetto delle norme.
È fondamentale ricordare che, essendo il procedimento ancora nelle fasi preliminari, i due sono da considerarsi innocenti fino a una condanna definitiva.

ROSARNO (RC) – Al via i lavori di riqualificazione della stazione ferroviaria

L’amministrazione Comunale di Rosarno, guidata dal sindaco Pasquale Cutrì, rende noto che i lavori di riqualificazione della stazione ferroviaria alla riconnessione urbana ed alla mobilità sostenibile e la realizzazione di interventi inerenti al fabbricato dei viaggiatori inizieranno il prossimo 8 ottobre. Tutto ciò è stato possibile grazie al profuso impegno dell’Amministrazione e del consulente del Sindaco, delegato ai problemi della stazione ferroviaria, Rocco Dominici; nel corso di questi mesi, il Sindaco e Dominici hanno avuto una costante interlocuzione con i rappresentanti della società R.F.I. (Rete Ferroviaria Italiana) al fine di raggiungere un’intesa comune sui problemi che attanagliano stazione di Rosarno.

Martedì 8 ottobre, data di inizio dei lavori, i rappresentanti della società R.F.I. incontreranno tutti i consiglieri comunali e i funzionari del Comune al fine di presentare loro il progetto di riqualificazione. I lavori di ammodernamento della stazione di Rosarno riguarderanno, in particolare, l’ampliamento delle pensiline e dei sottopassaggi, la rimozione dell’ultimo binario, il restauro dei marciapiedi e l’introduzione dell’ascensore: unico scopo è rendere la stazione con lo scopo di renderla più moderna ed efficiente a tutti i passeggeri. La stazione, terza in Calabria per numero di viaggiatori dopo quelle di Lamezia Terme Centrale e Reggio Calabria, rappresenta il fiore all’occhiello della zona, in quanto accoglie tanti passeggeri provenienti da tutta la Piana, dal versante jonico reggino, dal vibonese e dall’alto Tirreno ed è un collegamento importante con il porto, grazie alla linea ferroviaria per il traffico merci.

Il Sindaco, dott. Cutrì, precisa che le condizioni della stazione sono sempre state sotto la lente d’ingrandimento degli amministratori. Oltre al versante stazione, il Comune di Rosarno è attivo anche sul miglioramento della viabilità stradale: sono infatti in corso i lavori di riqualificazione del nuovo svincolo autostradale di Rosarno: anche questo un punto strategico per tutto il territorio e sarà più agevole e moderno.

LAZZARO (RC) – Atteggiamenti persecutori nei confronti di un 72enne

Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di Lazzaro hanno arrestato una 52enne, mentre si trovava nei pressi dell’abitazione di un dentista 72enne, in violazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento, con obbligo di mantenere la distanza di 200 metri dalla persona offesa e dalla sua abitazione e di non comunicare con quest’ultima attraverso qualsiasi mezzo e modalità, a cui la stessa era sottoposta dal giugno 2023.

L’intera vicenda risale a circa 15 anni fa. Il 72enne, all’epoca, aveva uno studio dentistico e la 52enne era una sua paziente. La semplice conoscenza tra i due ha portato la donna ad invaghirsi del 72enne arrivando ad avere nei confronti dello stesso veri e propri atteggiamenti persecutori quali la ricerca continua di contatti fisici, l’invio ripetuto con cadenza giornaliera di messaggi tramite “WhatsApp” o l’effettuazione di videochiamate. Il tutto ovviamente era finalizzato ad intraprendere una relazione mai desiderata, accettata e condivisa dall’uomo. Nel luglio scorso inoltre, in occasione di un ulteriore tentativo di avvicinamento, l’uomo aveva notato tramite il proprio sistema di videosorveglianza che sul cancello d’ingresso dell’abitazione vi era appoggiata una busta in cellophane contenente un vassoio di biscotti, una busta con grissini, nonché un fiore di colore viola e una lettera manoscritta contenente espressioni d’amore. La situazione negli anni era diventata davvero insostenibile tanto da portare l’uomo a vivere in un costante stato d’ansia e di paura ad uscire dalla propria abitazione per timore d’incontrarla.

Qualche sera fa l’ennesimo tentativo di entrare in contatto con la vittima suonando al campanello di casa dove era presente la compagna. Quest’ultima dal videocitofono nota subito chi abbia poco prima suonato al campanello e, tergiversando, avvisa con una serie di messaggi il proprio compagno circa la presenza della donna davanti casa. Immediata è stata la chiamata ai carabinieri della Stazione di Lazzaro che non hanno indugiato a recarsi immediatamente a casa della coppia riscontrando la presenza a breve distanza della 52enne. Pertanto, i Carabinieri hanno arrestato la donna per i reati di atti persecutori e inosservanza del divieto di avvicinamento. Al termine delle formalità di rito la stessa è stata posta agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, misura confermata successivamente dall’Autorità Giudiziaria.

I fatti sopra riportati sono tutt’ora oggetto di giudizio nella fase delle indagini preliminari, per cui il soggetto coinvolto deve essere considerato non colpevole sino a condanna definitiva.

A Reggio Calabria il congresso nazionale delle Unioni di Camere penali d’Italia, il saluto del sindaco Falcomatà: “Straordinaria crescita sul piano culturale, sociale sui temi legati alla giustizia, non più dibattiti tra addetti ai lavori”

“Ci tenevo a salutarvi e porgere il benvenuto della Città metropolitana e della città di Reggio Calabria. Siamo molto contenti e onorati di poter ospitare oggi e nei giorni a venire questo congresso straordinario dell’Unione delle Camere Penali. Per questo ringrazio il presidente nazionale, l’avvocato Francesco Petrelli, il presidente delle Camera penale reggina, l’avvocato Foti, tutto il tavolo della presidenza e le autorità presenti”. Così il sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, intervenendo al Teatro Francesco Cilea ai lavori del Congresso nazionale straordinario delle Unioni di Camere penali italiane, in corso di svolgimento fino al 6 ottobre. “Consentitemi di fare i complimenti all’Unione delle Camere penali – ha aggiunto Falcomatà – per la straordinaria crescita che ha avuto questi anni, sul piano culturale, sociale soprattutto rispetto alla capacità di uscire da quell’isolamento in cui spesso cadono i temi della giustizia, relegati in un dibattito tra addetti ai lavori. Ad oggi sono diventati al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica, con tematiche sulle quali si deve interessare tutto il Paese. Questo è avvenuto perché l’Unione delle Camere penali ha assunto una sua identità, riconoscibilità, ed è diventata agli occhi dell’opinione pubblica, voce riconosciuta, autorevole e credibile rispetto ai temi della giustizia e all’idea liberale del processo e del diritto penale”. “Tante sono state le conquiste di questi anni anni – ha evidenziato il primo cittadino – tanti sono i fronti ancora aperti: la riforma della Giustizia, la riforma della separazione delle carriere. Consentite di porre l’accento anche su un’altra situazione che riguarda il nostro Paese, e più da vicino la nostra città, ossia la situazione delle carceri. Se è vero come è vero che il nostro ordinamento prevede l’esecuzione della pena, come rieducazione del condannato ed il reinserimento della società, se è vero che l’applicazione concreta di questo principio, garantisce maggiore sicurezza a tutti, è altrettanto vero che è difficile parlare di della rieducazione del condannato se lo stesso si ritrova a scontare la sua pena all’interno interno di una cella predisposta per quattro persona, ma poi se ne ritrova 15 o 15, con tutti i problemi che ne conseguono”. “Per tutti questi motivi e per quelli che verranno trattati – ha auspicato Falcomatà – spero che Reggio Calabria possa rappresentare la spinta decisiva affinché queste tematiche vengano affrontate in maniera più diretta e soprattutto arrivino alla loro conclusione. Occorre essere consapevoli che è altrettanto vero che la politica deve mostrarsi molto più adeguata, sotto tutti i punti di vista, ad affrontare i temi della giustizia. Spesso ci perdiamo in discussioni nelle quali le persone vengono sostituite dai dettagli, e non è mai banale ricordare che dietro quei numeri ci sono storie di vita, di dignità umana, di famiglie, di imprese, di persone che spesso vengono cancellate con semplice tratto di penna”.
“Sono stato sempre convinto che bisogna difendersi nel processo e non dal processo. Sempre più spesso però accade che, soprattutto quando ci sono procedimenti che ancora non sono neanche arrivati nella fase processuale, che riguardano personalità pubbliche, l’indagato si debba difendere da un processo che è quello mediatico. L’importante – evidenzia – è tenere il punto anche anche su questo, perché molto spesso il processo mediatico continua anche quando il processo giudiziario si è può concluso o non è mai iniziato. Resta e galleggia fra i media, nella percezione delle persone che rimangono nel dubbio nella propria memoria, rispetto alla conclusione dell’iter giudiziario”.
“Nel salutarvi – ha concluso Giuseppe Falcomatà – voglio ricordare la frase di un politico e avvocato che ha operato nella nostra città, riportata in un suo libro, rivolgendosi ad un ideale giovane collega, lo invitava a sentire tutta la vita e la bellezza che gli passava accanto, senza essergli indifferente, spronandolo, nel momento di maggiore oscurità, ad avere una visione di luce sul limite dell’ombra e quindi non smettere mai di mostrare quindi non perdersi mai l’animo e trasmettere questa speranza al proprio assistito. Concludeva dicendo che la chiave di lettura, il segreto di tutto questo è la passione, quindi io faccio mie queste parole e all’insegna della passione vi auguro un buon inizio dei lavori per questo congresso”.

REGGIO – Riunito il Consiglio metropolitano: disco verde per il Bilancio consolidato 2023, spazio all’emergenza Sanità territoriale con la richiesta di un Consiglio ad hoc per scongiurare la chiusura delle Guardie mediche

Il Consiglio metropolitano di Reggio Calabria, riunito a Palazzo Alvaro e presieduto dal Sindaco Giuseppe Falcomatà, per la discussione di 16 punti all’ordine del giorno, tra i quali il Bilancio consolidato per l’anno 2023, che ha ottenuto l’approvazione dell’aula con 8 voti a favore ed uno contrario.

Il confronto in aula si è anche incentrato sui temi sanitari. Nel corso del dibattito, tra i preliminari, il consigliere metropolitano Giuseppe Marino è intervenuto affrontando gli argomenti relativi all’assegnazione delle funzioni delegate dalla Regione e soprattutto all’emergenza delle strutture sanitarie territoriali di competenza dell’Asp, in particolare alcuni ambulatori e le Guardie mediche, molte delle quali rischiano di chiudere. “Secondo le previsioni dell’Asp – ha detto Marino – sono 54, lasciando senza servizi di prossimità sanitari molti Comuni dell’area metropolitana. Viviamo un’emergenza sanitaria. Condivido e appoggio la forte presa di posizione del sindaco Falcomatà contro questa decisione, che rappresenta un taglio lineare dei servizi sanitari territoriali adottati dalla dg Di Furia seguendo la linea politica della Regione Calabria. Auspico quindi un Consiglio metropolitano sul tema, invitando tutti i sindaci dell’area metropolitana chiedendo a tutti i partiti di fare fronte comune contro questa scelta”.

Sullo stesso tenore anche gli interventi del consiglieri Conia, Zimbalatti, Fuda e Zampogna, quest’ultimo ha proposto di “convocare la Conferenza dei sindaci per incontrare ed ascoltare la dg dell’Asp Di Furia. E’ una notizia eclatante se chiuderanno oltre 50 guardie mediche”.

Il vicesindaco Versace, condividendo la linea del sindaco Falcomatà ha ricordato anche la difficoltà che vive il presidio ospedaliero di Scilla, e la protesta durante la quale “anche alla presenza dell’Arcivescovo metropolita, Morrone, le porte sono rimaste chiuse. Non ci possono essere tagli sui servizi, soprattutto – ha aggiunto – se sono quelli sanitari pubblici”.

A fine dibattito il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, recependo le istanze dell’aula di Palazzo Alvaro ha proposto la convocazione, nell’immediato, di un Consiglio metropolitano sui temi della Sanità, anche congiunto con quello del Comune di Reggio Calabria.

I successivi punti all’ordine del giorno, dal primo all’ottavo, tutti approvati a maggioranza, hanno riguardato ratifiche di delibere del sindaco metropolitano, in particolare per: interventi lavori di valorizzazione della Villa Romana del Naniglio a Gioiosa Jonica e lavori di completamento impianto sportivo nel Comune di Caulonia. Lavori di manutenzione straordinaria dell’ex palazzo FFSS di Locri e l’impianto di videosorveglianza nelle scuole comunali ed aree di pertinenza del Comune di Locri. Sul punto il vicesindaco Versace ha evidenziato come si tratti di un intervento, unico nel suo genere, in scuole non di competenza della Metrocity e per l’hinterland cittadino di Locri.

Tra le delibere anche una relativa ad interventi in difesa costiera e salvaguardia del litorale del Comune di Melito Porto Salvo. Su questo punto è stata posta l’attenzione anche su altri tratti, quali quello reggino, tra Pellaro e Capo d’Armi di Motta San Giovanni. Sul punto è intervenuto il consigliere delegato Fuda che ha ricordato il costituendo ‘Tavolo per l’emergenza erosione’, al quale parteciperà anche la Regione Calabria, voluto dal sindaco Falcomatà e a breve sarà convocato.

Approvati con voto unanime i punti relativi allo schema di ‘Patti parasociali’ tra la Città Metropolitana di Reggio Calabria e il Comune di Reggio Calabria, per l’esercizio del controllo analogo congiunto sulla società in house Castore Spl srl; il ‘Piano di marketing turistico metropolitano 2022-2024, aggiornamento azioni 2024; il Piano fieristico 2024-2026. Aggiornamento.

Disco verde anche per la convenzione tra la Città Metropolitana di Reggio Calabria e Consorzio di bonifica Calabria, per la realizzazione di interventi di manutenzione ordinaria nei settori idraulico-fluviali e regimazione acque bianche nel territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Sul punto il vicesindaco Versace ha parlato di un “accordo che ancora una volta dimostra che il nostro Ente è al passo con i tempi, garantendo continuità operativa e opportunità per i lavoratori, all’unico Consorzio di bonifica, impegnato per la tutela e manutenzione del territorio”.

Approvato anche lo schema di accordo per il progetto ‘Foro Boario: Intervento Integrato per la Mobilità della Città metropolitana di Reggio Calabria’; lo schema di convenzione e collaborazione per attività di supporto alla realizzazione degli adempimenti in relazione all’attuazione territoriale della Strategia nazionale per lo Sviluppo sostenibile tra il MASE Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e la Città Metropolitana di Reggio Calabria”.

In merito all’approvazione del Bilancio consolidato della Città metropolitana anno 2023, è intervenuto il consigliere delegato Giuseppe Ranuccio che ha relazionato sul piano contabile evidenziato che “il Conto economico consolidato, considerate anche gli organismi appartenenti al gruppo Amministrazione pubblica della Città Metropolitana, nonché quelli compresi nel perimetro di consolidamento del gruppo, ha ottenuto un risultato d’esercizio di 24.371.476 euro. “Nonostante i continui tagli del governo – ha evidenziato Ranuccio – l’Ente continua a tenere una buona solidità e gode di ottima salute sia per quanto riguarda l’attività della Città metropolitana e per le società partecipate, tra queste: Sviprore, Trincal, Atam, Castore”.

“Quindici punti all’ordine del giorno, diverse raffiche di deliberazioni di giunta, alcune variazioni di bilancio, ma soprattutto – ha detto il sindaco Giuseppe Falcomatà – l’approvazione del bilancio consolidato della Città Metropolitana e delle sue società partecipate, in particolare Castore, Atam e Sviprore. E’ stato un Consiglio che ha visto un dibattito serio e autorevole anche rispetto ad altre tematiche che riguardano il nostro territorio, in particolare la tematica relativa alla sanità. Abbiamo accolto gli spunti intervenuti durante i preliminari come quelli del consigliere Marino e del vicesindaco Versace, ma anche del consigliere Zampogna. Quindi – ha aggiunto il primo cittadino – nelle prossime settimane convocheremo un Consiglio metropolitano sulla sanità per discutere dello stato attuale, in particolare della sanità territoriale e, quindi, della situazione dell’Asp oltre che dei nostri ospedali. Valuteremo anche se fare come in passato, penso ad esempio sull’aeroporto, un consiglio congiunto con il Consiglio comunale reggino perché bisogna affrontare in maniera seria e istituzionale queste tematiche, depurandole da ogni tipo di strumentalizzazione, sia da una parte sia dall’altra, ma sapere qual è, in questo caso le parole sono appropriate, lo stato di salute della sanità sul nostro territorio, farlo con gli attori deputati a garantire – ha concluso Falcomatà – il diritto alla salute ai nostri concittadini e farlo in un’assise democratica come quella del Consiglio metropolitano e del Consiglio comunale”.

“Sono intervenuto in Consiglio metropolitano – ha detto il consigliere Giuseppe Marino – per sottolineare il lavoro che è stato fatto nelle scorse settimane bilaterale tra dirigenti della Città Metropolitana e dirigenti della Regione Calabria in merito al tema che, purtroppo, si trascina ormai da troppo tempo, del trasferimento delle funzioni dalla Regione Calabria alla Città Metropolitana. Una Città Metropolitana che, di fatto, opera e prova a dare risposte sul territorio senza, però, avere funzioni piene, risorse finanziarie e umane che deve trasferirci la Regione Calabria. In queste ultime settimane, è stato fatto un lavoro importante di approfondimento fra le strutture amministrative di tutti i settori della Regione e della Città Metropolitana. La Città Metropolitana – ha ribadito Marino – ha dimostrato di essere pronta a ricevere le funzioni con tutta la sua struttura amministrativa, con i suoi dirigenti, con il Direttore generale. Adesso, però, la Regione Calabria, il presidente Occhiuto, la giunta regionale devono dimostrare di voler trasferire veramente queste funzioni e ci aspettiamo un cambio di passo in questa procedura. E’ necessario che la procedura si completi entro la fine dell’anno 2024 per non arrivare in prossimità delle consultazioni elettorali e fare in modo che questa operazione diventi un’operazione di natura elettorale. Assolutamente non è giusto che sia così, ma – ha concluso – è necessario che adesso Occhiuto dia un segnale di concretezza che noi ci aspettiamo”.