ARGHILLA’ – Gruppo Civico “Noi Siamo Arghillà” e la voce delle famiglie del Comparto 6 arriva in Commissione: “Vogliamo legalità, ma serve chiarezza. Così si colpiscono i più deboli”

Si è tenuta questa mattina a Palazzo San Giorgio la V Commissione consiliare del Comune di Reggio Calabria, presieduta dal consigliere Giovanni Latella, con all’ordine del giorno uno dei temi più delicati e urgenti della città: la situazione degli sgomberi previsti nel Comparto 6 di Arghillà. A essere audito è stato il Gruppo Civico NOI SIAMO ARGHILLÀ – La Rinascita, rappresentato dalla presidente Patrizia D’Aguì, accompagnata da una delegazione di famiglie residenti nel comparto, coinvolte direttamente dal processo di sgombero.

Un’audizione sentita, a tratti drammatica, che ha portato all’attenzione della Commissione consiliare le testimonianze vive di chi, da mesi, vive con l’angoscia di perdere l’unico tetto sotto il quale ripararsi. «Quello che abbiamo chiesto con forza oggi – ha dichiarato D’Aguì – è chiarezza. Le famiglie non possono più vivere nell’incertezza. Ci sono troppe contraddizioni tra le informazioni che arrivano da diversi enti, dai servizi sociali all’Aterp. Si parla di alloggi alternativi, ma nessuno è in grado di dire con certezza se esistano e dove siano. Questo non è accettabile, specie per persone fragili, disabili, anziani, madri con minori».

Parole che hanno trovato eco nei volti e nelle voci dei cittadini presenti. La Presidente D’Aguì, portavoce delle numerose famiglie, ha raccontato le testimonianze di chi vive con gravi patologie in condizioni di estrema precarietà, chi ha denunciato di essere rimasto senza energia elettrica senza alcun preavviso. Un caso emblematico: una signora malata oncologica e disabile, tornata da una visita medica e trovatasi improvvisamente senza corrente elettrica nella propria abitazione, indispensabile per l’ossigenoterapia. «È inaccettabile – ha aggiunto la presidente D’Aguì – che il Comune non fosse neanche a conoscenza di queste situazioni. La distanza tra l’amministrazione e la realtà di queste persone è disarmante. Le associazioni possono dare supporto, ma non possono e non devono sostituirsi alle istituzioni».

Durante la seduta, il presidente Latella ha cercato di rassicurare i presenti, ribadendo più volte che «nessuno sarà lasciato indietro». Tuttavia, alla domanda specifica posta dalla D’Aguì – se il Comune avesse già a disposizione alloggi temporanei per ospitare le famiglie in uscita dal Comparto 6 – la risposta è stata tutt’altro che rassicurante: “forse”. Una parola che pesa come un macigno per chi, ogni giorno, convive con la paura di ritrovarsi per strada.

L’intenzione del Gruppo Civico non è quella di giustificare o promuovere l’abusivismo. La parola d’ordine, ribadita con forza più volte nel corso della commissione, è legalità. Ma – come hanno sottolineato D’Aguì e i cittadini presenti – la legalità non può essere disgiunta dalla giustizia sociale e dalla dignità. Molte delle famiglie oggi sotto sgombero non hanno occupato case già assegnate: si sono semplicemente rifugiate in alloggi lasciati vuoti dalle istituzioni, esasperate da situazioni sociali ed economiche a limite del disumano.

Oggi, con il nuovo Decreto Sicurezza 2025 che prevede persino la reclusione per chi occupa abusivamente, la tensione è alle stelle. Ma chi può concedere un affitto a famiglie prive di reddito e di qualunque garanzia, con minori a carico o invalidi in casa? Questa è la domanda che serpeggia tra gli abitanti di Arghillà. Ed è una domanda senza risposta.

NO all’abusivismo, ma così si rischia di colpire i più deboli.

Il Gruppo Civico ha chiesto di essere riconvocato anche in altre commissioni consiliari, per continuare a portare alla luce il grido silenzioso di un quartiere lasciato troppo spesso nell’ombra. L’obiettivo è trovare soluzioni condivise e dignitose, prima che l’ennesima emergenza sociale esploda definitivamente.

Nel frattempo, resta l’amarezza per una promessa ancora disattesa: quella di una città che non lascia indietro nessuno. Arghillà, ancora una volta, aspetta risposte.

ARGHILLA’ – Audizione del Gruppo “Noi per Arghillà” in V Commissione consiliare

Nuovo focus sugli abitanti del Comparto 6. Il presidente dell’organismo consiliare Giovanni Latella assicura che si continuerà a favorire l’interlocuzione tra le associazioni, la Prefettura e gli altri enti coinvolti

La V Commissione consiliare (Politiche sociali e della salute, sanità, politiche abitative) presieduta da Giovanni Latella si è nuovamente occupata della vicenda degli abitanti del Comparto 6 del quartiere Arghillà. Dopo le audizioni, in due distinte sedute, di alcune associazioni rappresentate nel “Patto per Arghillà” e del vicesindaco Paolo Brunetti, è stata la volta del “Gruppo Civico Noi siamo Arghillà – La Rinascita”.

La presidente del sodalizio, Patrizia D’Aguì, ha preliminarmente sottoposto alla Commissione la questione «dell’esclusione» di “Noi siamo Arghillà” dal “Patto” invocando un approccio partecipativo alla questione. D’Aguì ha quindi chiesto «chiarezza» sulle dinamiche legate allo sgombero degli edifici, che sono di proprietà dell’Aterp, e, in particolare, sui «requisiti che vengono presi in considerazione per la tutela delle persone fragili e per la collocazione temporanea di famiglie in situazioni di vulnerabilità». D’Aguì ha esposto alcune singole situazioni di difficoltà degli abitanti del quartiere legate anche a incertezze normative e burocratiche, lamentando poi mancate risposte da parte dei Servizi sociali e ponendo interrogativi e timori rispetto, in particolare, al futuro collocamento di anziani soli.

Il presidente Latella dal canto suo ha rivendicato l’impegno dei Servizi sociali del Comune, «un settore all’avanguardia che funziona e dà risposte a famiglie», dichiarandosi comunque disponibile a favorire le necessarie interlocuzioni con l’assessorato e gli uffici competenti per superare eventuali incomprensioni. «Saremo vigili sulle vicende segnalate alla Commissione – ha aggiunto Latella – e sottoporremo tutte le questioni sollevate a chi rappresenterà il Comune al tavolo tecnico che si riunisce costantemente in Prefettura. Siamo certi – ha concluso il presidente della V Commissione – che nessuno verrà lasciato per strada. Convocheremo i referenti dell’Aterp e del settore Patrimonio del Comune per verificare l’eventuale disponibilità di alloggi».

Latella ha infine ricordato la «politica di normalizzazione del territorio attraverso la presenza dello Stato» e «gli interventi di rigenerazione realizzati dall’Amministrazione comunale» nei vari quartieri. A tale proposito, in chiusura di seduta, la presidente della Consulta per le politiche culturali e sociali del Comune, Marisa Cagliostro, ha chiesto che venga affrontato anche il tema di eventuali interventi sugli alloggi nel rione Marconi, mentre il consigliere Giuseppe Sera ha invitato a individuare con accuratezza responsabilità e ruoli dell’Amministrazione e in particolare delle singole Commissioni rispetto alle questioni sollevate.

REGGIO – Andrej Rublev e le icone con l’artista reggina Alberta Dito

Sabato 21 giugno si è svolto nella Chiesa del SS. Salvatore in Messina il ricordo dell’artista russo Andrej Rublev, universalmente riconosciuto come il più grande pittore di Icone.

Ma l’evento non è stato soltanto ricordare Andrej Rublev con la presentazione del saggio “Da Rublev a….. Rublev” di Bruno Volpe, ma si è rivelata l’occasione per coniugare ed assemblare come un’unica voce la spiritualità religiosa, la bellezza dell’arte, la soavità della musica e l’amore umano.

Il convegno, svoltosi all’interno di un quartiere con profonde fragilità, ha permesso di sviluppare momenti di intensa riflessione sulla condizione umana mettendo in risalto alcune tematiche che ci avvolgono e sono un mezzo per superare problematiche di vita quotidiana.

A rimarcare la valenza dell’incontro la presenza di S.E. Mons. Cesare Di Pietro, Vescovo ausiliare di Messina-Lipari, che nel suo intervento ha evidenziato che l’amore, l’accoglienza, il rispetto si generano dalla capacità della fede di entrare nell’animo e nella mente di ciascun essere umana senza distinzione di credo e di razza e con un forte dialogo tra confessioni cristiane, ponendo il punto che nel momento storico attuale in cui la coesione sociale passa anche attraverso la cultura.

A suggellare le solenni parole di Mons. Di Pietro un momento musicale con il soprano Valentina Mangano, accompagnata dal violino di Giovanni Alibrandi e dall’arpa di Alessia Pitali che hanno creato una leggerezza di spiritualità

Come detto le parole di Mons. Di Pietro sono state lo spunto perché si avviasse un confronto dialettico e filosofico al di sopra di qualsivoglia steccato ideologico al quale hanno partecipato personalità delle istituzioni, della cultura, dell’arte e della società civile.

Bruno Volpe, oggi anche direttore del Quotidiano di Bari, oltre a rendere omaggio a Rublev con il suo libro, ha sottolineato come l’arte, soprattutto quella sacra, possa ancora oggi offrire strumenti per interpretare il presente, accendere il dialogo e riaccostare le coscienze e parlare all’anima, illuminando ciò che spesso resta in ombra.

Di notevole spessore l’intervento del critico d’arte Pasquale Lettieri che con la sua valente abilità dialettica ha coniugato in un tutt’uno figure e simboli protagonisti di questa giornata, riassegnando all’Icone il ruolo non di semplice immagine ma come “porta fidei”, ovvero l’ingresso per la comunione con Dio, e nella conclusione ha richiamato il legame tra il pensiero teologico dell’Oriente cristiano e l’estetica del fondo oro: non decorazione, ma rivelazione.

Il valore culturale e il mercato delle icone, è stato, trattato dal gallerista Pierluigi D’Amore che ne ha anche evidenziato la rarità e il significato storico.

 

Ed in quest’atmosfera di soavità e leggerezza si sono inserite le opere pittoriche dell’artista reggina Alberta Dito che hanno decorato le pareti della chiesa come fossero la cornice pittorica dell’evento avvolgendo i presenti tutti in un abbraccio di pennellate e colori che hanno trasmesso la sacralità delle sue Icone, la forza dei suoi dipinti e le emozioni del suo animo attraverso i suoi astratti.

Per dare un ulteriore segno di partecipazione convinta a quest’evento dal grande significato di gioia e di unione delle anime Alberta Dito ha donato t-shirt e shopper con le immagini delle sue opere ed icone.

A conclusione dell’evento l’ospite Don Enzo Bugea Nobile ha omaggiato i relatori con sculture di crocifissi come gesto di bellezza e condivisione.

All’evento imperniato sull’Icona ha partecipato un pubblico folto, attento, vibrante: famiglie, oratori, fedeli e curiosi, tutti immersi in un’atmosfera che ha unito la semplicità del quartiere alla profondità dell’esperienza artistica e che hanno attestato che queste iniziative sono capaci di generare senso di comunità attraverso l’arte e il pensiero.

L’Icona non si guarda: si prega ed oggi, si è pregato anche con i colori delle Icone di Alberta Dito che ha dichiarato “quando le dipingo provo sensazioni di serenità e spiritualità usando i colori forti e accesi della mia pittura”.

Oreste Mario Dito

LOCRI (RC) – Controlli straordinari dei Carabinieri, deferite 3 persone per detenzione abusiva di armi, munizioni e riciclaggio

Continua senza sosta l’attività di prevenzione e repressione dei reati in materia di armi e munizioni da parte dei Carabinieri del Gruppo di Locri, che quotidianamente presidiano il territorio con servizi mirati e capillari.

Nel corso di specifici controlli eseguiti nei giorni scorsi, i militari della Stazione Carabinieri di Siderno, supportati dal qualificato contributo dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, hanno denunciato in stato di libertà due soggetti, entrambi del posto, ritenuti responsabili di detenzione abusiva di armi, munizioni e riciclaggio. L’attività di perquisizione domiciliare eseguita presso l’abitazione degli stessi ha permesso di rinvenire e sequestrare un ingente quantitativo di munizioni calibro 7.65 in ottimo stato di conservazione ed un ciclomotore, risultato con il numero di telaio alterato, circostanza che ha fatto ipotizzare un’attività di riciclaggio.

Sempre nel quadro dei controlli straordinari attuati nel territorio della Locride, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Locri hanno deferito in stato di libertà un giovane di Bovalino, disoccupato, per porto abusivo di arma e oggetti atti ad offendere. Il giovane, fermato a bordo della propria autovettura durante un ordinario controllo alla circolazione stradale, è stato trovato in possesso di un coltello a scatto, con lama lunga 25 centimetri, immediatamente sottoposto a sequestro.

Le due operazioni testimoniano l’attenzione costante dei Carabinieri del Gruppo di Locri nel garantire sicurezza e legalità nel territorio, con servizi ad ampio raggio finalizzati al contrasto di qualsiasi forma di detenzione illegale di armi, munizionamento e materiale potenzialmente pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica.

E’ doveroso precisare che per i procedimenti penali si trovano nella fase delle indagini preliminari e per i soggetti coinvolti vige il principio di non colpevolezza fino a condanna definitiva.

BOVA MARINA (RC) – I Carabinieri incontrano gli anziani della Parrocchia Don Bosco per prevenire le truffe

Sempre alta è l’attenzione dei Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo sul tema delle truffe, in particolare di quelle perpetrate nei confronti dei più vulnerabili.

I Carabinieri della Stazione di Bova Marina, sempre in prima linea per la tutela dei cittadini, hanno tenuto nella giornata di venerdì un importante incontro presso la Parrocchia Don Bosco, dedicato alla prevenzione delle truffe ai danni degli anziani. L’evento, che ha visto un’attenta partecipazione, è stato organizzato con il prezioso supporto di Don Pasquale Rondinelli, Parroco della comunità, e si inserisce nell’ambito delle iniziative dell’Arma volte a rafforzare la sicurezza e la consapevolezza dei cittadini di fronte a fenomeni criminali sempre più insidiosi.

L’incontro, voluto e promosso per contrastare il crescente numero di raggiri ai danni delle fasce più deboli della popolazione, ha avuto un taglio pratico e diretto. I Carabinieri hanno spiegato le modalità più comuni con cui i malintenzionati tentano di truffare gli anziani: dal falso avvocato che chiede denaro per presunti incidenti stradali di parenti, ai finti tecnici del gas e della luce che si introducono nelle abitazioni con la scusa di controlli inesistenti, fino ai truffatori che si spacciano per rappresentanti delle forze dell’ordine per carpire la fiducia delle vittime e derubarle.

 

NON ABBASSATE LA GUARDIA: IL MIGLIOR STRUMENTO È LA PREVENZIONE

Durante l’incontro, i militari hanno illustrato strategie efficaci per difendersi da questi inganni, sottolineando l’importanza di mantenere sempre un atteggiamento prudente. “Non aprite la porta a sconosciuti, non consegnate mai denaro a chi si presenta senza preavviso e, in caso di dubbio, chiamate subito il 112NUE” – hanno ribadito con fermezza gli uomini dell’Arma, invitando gli anziani a non vergognarsi di segnalare qualsiasi situazione sospetta.

Il dibattito ha visto un grande coinvolgimento del pubblico, con numerosi interventi da parte dei presenti, che hanno condiviso esperienze personali e posto domande per capire meglio come proteggersi. La consapevolezza e l’informazione, hanno sottolineato i Carabinieri, sono armi fondamentali per non cadere nelle trappole dei truffatori.

 

IL RUOLO DELLA COMUNITÀ: FARE RETE PER DIFENDERSI

I Carabinieri hanno inoltre sottolineato l’importanza della collaborazione tra cittadini, familiari e vicini di casa, affinché si crei una rete di protezione reciproca. “L’aiuto della comunità è essenziale: se un anziano riceve una telefonata sospetta o nota movimenti strani, deve parlarne con qualcuno di fiducia e, soprattutto, avvisare le Forze dell’Ordine” – hanno spiegato.

Don Pasquale Rondinelli, nel suo intervento, ha ringraziato i Carabinieri per la loro costante presenza sul territorio e per l’attenzione dedicata agli anziani, spesso bersaglio di raggiri.

L’Arma dei Carabinieri continuerà a organizzare iniziative di sensibilizzazione come questa, consapevole dell’importanza di informare e proteggere i cittadini più esposti ai raggiri criminali.

Bergamotto d’Oro del Lions Club Reggio Calabria Host alla scrittrice Rosella Postorino

Nel Salone dei Lampadari Italo Falcomatà di Palazzo San Giorgio, il primo Cittadino ha preso parte alla cerimonia della benemerenza giunta quest’anno alla sua 62° edizione. Il ringraziamento al Lions Club: «L’amministrazione non solo con la presenza fisica, ma anche con la condivisione comune dei valori che accompagnano la mission del club, vi accompagnerà sempre nelle vostre iniziative».

 

Il sindaco Giuseppe Falcomatà è intervenuto alla cerimonia di consegna del “Bergamotto d’oro”, riconoscimento istituito dal Lions club Reggio Calabria Host e giunto alla sua 62° edizione, andato quest’anno alla scrittrice Rosella Postorino, vincitrice del Campiello 2018 per il suo “Le assaggiatrici”, ed. Feltrinelli. Ampiamente condivisa la scelta della commissione, presieduta da Arturo De Felice, e dal club service presieduto da Aldo De Caridi che, nell’occasione, ha ceduto il testimone a Giuliana Barberi.

«Siamo molto felici, contenti e onorati di poter ospitare, a Palazzo San Giorgio, un evento che è frutto di costanza e perseveranza. Il fatto di essere giunti alla 62° edizione è qualcosa da sottolineare. Faccio anch’io i miei complimenti a Rosella Postorino. La scelta non poteva essere migliore». Così, il sindaco Giuseppe Falcomatà ha parlato di «un premio che è anche una responsabilità da tradurre in qualcosa di positivo per continuare a fare sempre di più e meglio, anche al servizio della nostra terra».

«Al Lions club – ha aggiunto – va il mio ringraziamento per l’attività che svolge in città, prendendosi cura, fra le altre cose, di una parte del nostro territorio ed incarnando appieno quello spirito del dovere che insegna a lottare per conquistare i diritti e conoscere il valore del sacrificio e del servizio».

Ed ancora: «Migliore definizione per il Lions non può esistere se non quella di un amore disincantato per Reggio, un servizio autentico nel senso più puro del termine. L’idea, cioè, dell’importanza del contributo, del dare, del darsi, del donarsi, del dare una parte del proprio tempo, della propria vita privata per restituirla alla comunità intera. Senza le associazioni, che sono la testimonianza vera e diretta dell’amore disincantato e disinteressato per la nostra città, avremmo una società più debole, disabituata all’impegno, al valore semplice e disinteressato del dovere e dell’impegno per il territorio».

«L’amministrazione – ha concluso il sindaco Giuseppe Falcomatà – non solo con la presenza fisica, ma anche con la condivisione comune dei valori che accompagnano la mission del club, vi accompagnerà sempre in quelle che sono le vostre iniziative».

Inaugurazione di Parco del Vento, Marino (Pd): «Occasione di rinascita per Pellaro»

Un’area giochi bambini e una dedicata al fitness all’aperto, due zone di sosta per le autovetture, una pista ciclabile, due piattaforme di legno per permettere l’accesso al mare anche alle persone con disabilità. Parco del Vento rappresenta un traguardo importante per il piano di riqualificazione del territorio pellarese, in particolare di Punta Pellaro, dove «le associazioni del territorio, i privati cittadini e i professionisti della zona da sempre svolgono un ruolo cruciale per la tutela ambientale e paesaggistica della zona. Sono loro i primi protagonisti di questa nuova fase storica che verrà inaugurata stasera». Così il capogruppo Pd in consiglio comunale Giuseppe Marino esprime soddisfazione per il completamento dei lavori della nuova area denominata Parco del Vento, un altro tratto della costa reggina riqualificato e consegnato alla cittadinanza e un progetto che si inserisce in un disegno più ampio, che punta a ricostruire un nuovo legame tra la città e il proprio mare.

La storia di Parco del Vento inizia nel maggio 2016, «quando – spiega Marino – insieme ad un gruppo di professionisti e di realtà associative iniziammo a riflettere sulle potenzialità dell’area di Punta Pellaro. Iniziammo così ad osservare tutti i bandi europei e individuammo alla fine l’Urban Innovative Action, che aggredimmo con l’idea di elaborare un progetto su misura per questo territorio. Costituimmo così un partenariato pubblico-privato con le associazioni, l’Università Mediterranea e Confcommercio. Nel corso di un incontro a Pellaro, poi, incontrammo una giovane studentessa universitaria, Elvira Stagno, che ci parlò del progetto che stava elaborando per la sua tesi di laurea e che riguardava proprio Punta Pellaro. Così, con il sindaco Giuseppe Falcomatà e gli assessori di quegli anni, decidemmo di fare nostra quella tesi e di sperimentare un percorso partecipativo dal basso, con il coinvolgimento dei giovani, per favorire un processo di valorizzazione e rigenerazione del territorio».

Parco del Vento oggi «deve essere considerato un inizio, – prosegue Marino – la porta di accesso ad un percorso di bellezza storico e ambientale che, attraverso la linea di congiunzione della fiumara, leghi la costa al borgo di Nocille, al monastero basiliano di San Filippo ed al castello di San Niceto. Un percorso storico che per me racchiude la vera strategia di sviluppo di Pellaro». Parco del Vento è un progetto a basso impatto ambientale che anzi «valorizza e implementa la vegetazione già esistente nella zona, – spiega ancora Marino – tutelata e curata negli anni dalle associazioni e dai privati cittadini. A loro e ai movimenti degli sport a vela, nati dagli imprenditori locali, si deve oggi l’identità territoriale di Punta Pellaro. Parco del Vento – conclude – costituisce un punto di svolta, un’occasione per fare di questa zona una risorsa strategica e un punto di riferimento per il turismo e lo sport della città di Reggio Calabria».

REGGINA – Ritorno di Gallo? Tra smentite ufficiali e voci insistenti: il futuro resta appeso a un filo

La Reggina torna a far parlare di sé con una smentita “ufficiale” che lascia più interrogativi di quanto dovrebbe chiudere. Nel comunicato odierno, la società ha negato in maniera netta l’esistenza di “contatti attivi” o di una “proposta formale” da parte di Luca Gallo, l’ex presidente che ha già guidato il club dal 2018 al 2022. Niente di nuovo, almeno secondo la nota, nessun incontro né alcuna trattativa in corso. Tuttavia, l’assenza di chiarezza semina dubbi.

Il linguaggio usato nel testo istituzionale lascia aperti spiragli preoccupanti: il distinguo tra contatti “attivi” e potenziali approcci “passivi” è sospetto, così come l’assenza di riconoscimento per offerte preliminari o non ancora strutturate a livello formale. E poi, che significato concreto assume l’impegno a “riportare il club nelle categorie che merita”? Senza scadenze o obiettivi definiti, torna un vago eco già utilizzato nelle passate stagioni, quando promesse e comunicati ufficiali spesso hanno preceduto clamorosi fallimenti o cambi di rotta.

Il problema non risiede soltanto nell’ambiguità del messaggio, ma nel fatto che i tifosi amaranto hanno ormai imparato fin troppo bene a diffidare di affermazioni rassicuranti dell’ufficio stampa del club. In passato, comunicati che annunciavano la conferma di Pippo Inzaghi o rinvigorimenti societari si erano sbriciolati in poche settimane. Un vizio di comunicazione cronico, che le smentite di Ballarino e Minniti non sembrano voler correggere.

Nel frattempo, il quadro resta incerto. Molte voci parlano di trattative in corso — non formalizzate, ma esistenti — tra Gallo e la proprietà. Si dice che Gallo abbia proposto l’acquisizione del 70% delle quote, offrendo a Ballarino una partecipazione del 30% e un compenso economico congruo. In parallelo, altri imprenditori – italiani e stranieri – avrebbero manifestato interesse, senza però ottenere un riscontro ufficiale.

A questo si aggiunge il dato condiviso dal direttore generale Praticò: la proprietà attuale non dispone delle risorse necessarie per costruire una squadra competitiva in Serie D e ambire alla promozione. Che sia una conferma al silenzio o al suo opposto, è indubbio che questa affermazione sia il segno più tangibile di una crisi economica e progettuale che sta limitando le ambizioni del club.

La battaglia comunicativa è già iniziata. I prossimi giorni saranno decisivi: una firma, un assegno, una stretta di mano pubblica saranno l’unico modo per dare concretezza a chi, dalla città e dai tifosi, non si rassegna all’ennesimo “comunicato ufficiale” da prendere con le molle. Fino ad allora, la Reggina resta sospesa tra smentite rassicuranti e speranze tutt’altro che sconfitte.

REGGIO – Successo e partecipazione per il Gazebo della Lega a Reggio Calabria sul “Decreto Sicurezza”. 

Il Gazebo della Lega a Reggio Calabria sul Decreto Sicurezza ha registrato una grande partecipazione della cittadinanza, che ha avuto modo di approfondire le principali tematiche relative al Decreto Sicurezza, misura varata dal Governo e fortemente voluta dal Vicepremier Matteo Salvini. Oggi, sul Corso Garibaldi di Reggio Calabria, grazie alla presenza dei giovani sostenitori, militanti, istituzioni della Lega e di numerosi simpatizzanti, è stato possibile informare la cittadinanza sugli obiettivi di questo importante provvedimento normativo, che grazie alla Lega ed al Vicepremier Salvini, consentirà di contrastare più efficacemente la criminalità diffusa e organizzata, tutelare le forze dell’ordine, migliorare la sicurezza urbana e proteggere i cittadini da fenomeni di degrado e illegalità. Continua, dunque, la costante presenza della Lega sul territorio e al fianco dei cittadini, con la presenza al Gazebo anche della Senatrice Tilde Minasi, dei Consiglieri Comunali e del Commissario cittadino Armando Neri.

REGGIO – R.E.D. su rivoluzione ambiente: “Piccoli passi per una necessaria normalità”

Palazzo San  Giorgio :  Abbiamo attenzionato da tempo al settore di competenza  le enormi criticità ed i ritardi che vive la città di Reggio Calabria in relazione alle politiche ambientali sia rispetto alla raccolta ordinaria sia anche a quelli che sono gli interventi straordinari ed urgenti visto anche l’inizio della stagione estiva queste le dichiarazioni dei consiglieri Comunali del Gruppo R.E.D.

In soli due mesi dal nostro ingresso nella giunta comunale guidata da Giuseppe Falcomatà abbiamo trasformato le nostre idee in azione politica, in fatti concreti, in interventi necessari per l’intera cittadinanza ed in vista di una stagione estiva che ci deve vedere protagonisti per ordine, decoro e pulizia anche in ragione di un turismo in crescita.

Insieme all’assessore all’Ambiente Filippo Burrone e su impulso dello stesso si è inteso intervenire su tutta una serie di questioni da tempo sentite dalla cittadinanza e che proiettano la nostra città ad una normalità necessaria in via della stagione estiva.

Insieme al nostro impegno riaprono ufficialmente i servizi igienici situati presso l’Arena dello Stretto, una delle aree più frequentate e suggestive della città, si interviene sugli sfalci stradali e sulle isole ecologiche intervenendo anche su zone critiche della città dove è necessario l’aiuto di tutti come il Ponte Sant’Anna o via Placido Gerace.

Anche sulla  Sorgente , spiegano i Consiglieri Comunali a Palazzo San Giorgio Carmelo Versace ed Antonino Castorina, in una zona di estrema attenzione pubblica e con una vocazione turistica  vi è stata un attenzione maniacale nel confronto con i comitati del posto per approntare un piano di intervento e pulizia che riguarda l’intera zona sud della città e che metterà i cittadini nelle condizioni di avere spiagge fruibili ed ordinate.

Sempre sulla Sorgente proseguono Versace e Castorina si è già pensato ad una soluzione che eviterà gli abbandoni indiscriminati di rifiuti una volta conclusa la stagione estiva mettendo in sicurezza un luogo che deve essere destinato esclusivamente al turismo e alla balneazione e non certo adibito a discarica abusiva ed illecita di rifiuti.

Il  nostro impegno concludono gli esponenti del Gruppo R.E.D si basa su risposte concrete, sul dialogo costante e sulla necessità di intervenire nelle enormi criticità che il nostro territorio vive consapevoli che su determinate questioni vi è l’esigenza di meno roboanti comunicati e di maggiori risorse da destinare per la nostra città.

Concludono gli esponendo di red “questi sono i fatti che interessano alla gente altro che le passerelle fine a se stesse”