REGGIO – GOM: Intitolati i reparti di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale ai dottori Pasquale Serrao e Antonino Nicolò

“Oggi, che è anche la Giornata mondiale della prematurità, è l’occasione per ricordare chi, negli anni ’70, ha creato le basi solide per questo reparto, realizzando per il neonato uno spazio autonomo, dotato di professionisti con competenze specifiche”. Con queste parole la dr.ssa Isabella Mondello, direttore della UOC Neonatologia e TIN del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, ha introdotto ieri la cerimonia di intitolazione del reparto di Neonatologia al dr. Pasquale Serrao e della Terapia Intensiva Neonatale al dr. Antonino Nicolò.

L’affollata cerimonia, fortemente voluta da tutta la Direzione strategica, è stata l’occasione per ricordare i due medici ai quali va il merito di essere stati non solo dei grandi professionisti ma anche pionieri e innovatori nella branca della neonatologia e della terapia intensiva neonatale.

“Il dr. Serrao – ha proseguito la dr.ssa Mondello – è stato il fondatore della Neonatologia a Reggio Calabria, battendosi affinché ci fosse un reparto dedicato al neonato perché aveva capito che si trattava di un paziente con esigenze particolari a cui riservare competenze e cure specialistiche. Nonostante le difficoltà del tempo, è riuscito a vincere la sua battaglia creando un reparto di eccellenza. Il dr. Serrao è stato un professionista straordinario e un uomo di grande valore; in reparto ha creato un’importante scuola di neonatologi, di cui fa parte anche il figlio, Giuseppe, che ho il piacere di avere come collega”.

E poi, riferendosi al dr. Nicolò: “Un uomo che amava il suo lavoro e che ha dedicato al reparto di Neonatologia un’intera vita professionale. Precursore dei tempi, ha avuto l’intuizione che il neonato, così come la sua famiglia, dovessero essere il centro dell’attenzione di tutti noi”.

Anche il Direttore Sanitario del GOM, dr. Salvatore Costarella, ha voluto dedicare un pensiero ai due medici: “Ci sono vite che vanno oltre l’esistenza terrena e queste persone vivono nel ricordo dei loro cari, dei professionisti che hanno formato e dei bambini – oggi adulti – che hanno restituito alla vita. I professionisti che oggi celebriamo hanno speso la loro vita al servizio degli altri e ne è testimonianza il sentimento unanime di riconoscenza di quanti hanno avuto la fortuna di conoscere queste meravigliose persone.”

Animati da un comune senso di gratitudine, si sono poi susseguiti diversi interventi: il Prof. Massimo Agosti, Presidente Nazionale della Società Italiana di Neonatologia, ha ricordato come i neonatologi debbano lavorare “con ragione e sentimento”, seguendo il percorso tracciato dai dottori Serrao e Nicoló; il dr. Pasquale Veneziano, Presidente dell’Ordine dei Medici di Reggio Calabria, ha evidenziato l’eccezionale umanità di questi professionisti e la loro disponibilità nei confronti dei pazienti e delle loro famiglie. Nel corso dell’evento si sono inoltre susseguiti i contributi di colleghi (tra tutti, i coordinatori infermieristici Carmine Federico e Maria Coniglio) ed esponenti dell’associazionismo, come l’avv. Martina Bruscagnin, Presidente Nazionale dell’Associazione Genitori “VIVERE”.

Infine, il Commissario Straordinario, dr. Gianluigi Scaffidi, si è soffermato sull’importanza di “riconoscere ciò che è stato e, attraverso l’intitolazione del reparto, tramandare i principi dei dottori Serrao e Nicoló. Grazie anche alle intuizioni di questi due grandi medici e amici – ha proseguito il Commissario – negli anni ’70 sono nati i reparti trainanti di quest’ospedale. Nino e Pasquale, con il loro modo di lavorare, hanno saputo creare una scuola e oggi ne vediamo i suoi frutti in quanto il GOM vanta un ottimo reparto di Neonatologia e TIN”.

Come di rito, la giornata si è conclusa con la benedizione di don Stefano Iacopino, cappellano del GOM, e la scopertura delle targhe di intitolazione alla memoria delle strutture.

Visite gratuite ad Ortì, Scarlata: “Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio vicino agli invisibili”

Abbattere le liste di attesa ed aiutare gli invisibili. Questi sono alcuni importanti obiettivi che si pongono gli organizzatori della “Giornata Costantiniana di visite mediche gratuite” svoltasi oggi, presso i locali parrocchiali di Ortì e dedicata alle persone bisognose del territorio. Un incontro di solidarietà e cura per i più fragili, promosso dal Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio – Sezione di Reggio Calabria in collaborazione con le comunità parrocchiali di Ortì e Arasì, la Croce Rossa Italiana – Sezione di Reggio Calabria, l’Associazione Volontari Ospedalieri, l’Associazione Croce Costantiniana e l’Associazione ANIOC di Reggio Calabria.
L’evento, molto partecipato, coordinato dal Dottore Emanuele Nazario Scarlata, angiologo e Cavaliere di Merito con Placca d’Argento del SMOCSG, ha permesso a tanti residenti della frazione e non solo, di  consultare una squadra di specialisti altamente qualificati in vari settori.
Ad offrire il loro prezioso contributo oltre al Dottore Scarlata (angiologo), il
Cardiologo Attilio Attinà, il Gastroenterologo Filippo Bova, il nefrologo Eleonora Maria Rosaria Barreca, il Medico dell’emergenza e Chirurgo maxillo-facciale Giuseppe Lombardo.
“Abbiamo pensato di venire incontro non solo alle persone bisognose ma, a tutti gli invisibili che vivono lontano dalle strutture sanitarie e hanno bisogno del nostro aiuto – afferma il dottore Scarlata -. Questi eventi rappresentano un importante gesto di solidarietà e vicinanza alla comunità. Un ringraziamento va a tutti i colleghi professionisti che, ancora una volta, hanno messo a disposizione del territorio gratuitamente la loro professionalità e a don Giovanni della parrocchia di Ortì, sempre sensibile e attento alle esigenze del territorio”.

REGGIO – L’Avis comunale OdV racconta i suoi 70 anni di persone e storie di vita

Donare fa bene al cuore, non solo di chi riceve. I sorrisi e la luce sprigionati dai volti presenti nella pubblicazione “Settanta anni di Avis: foto, persone e storie di vita”, con cui la sezione comunale Evelina Plutino Giuffrè dell’Avis OdV di Reggio Calabria racconta i suoi 70 anni di vita (1954/2024), lo testimoniano.

La pubblicazione è stata presentata questa mattina in un gremito salone dei Lampadari Italo Falcomatà di palazzo San Giorgio, sede dell’amministrazione comunale di Reggio Calabria che ha conferito il patrocinio morale alla manifestazione, in occasione dell’evento moderato dal giornalista Sergio Conti.

Ad aprire l’incontro i saluti, in realtà testimonianze di condivisione e impegno, dell’eurodeputata reggina, Giuseppina Princi, vicina al mondo Avis già dalla sua esperienza di dirigente scolastica vista l’essenziale collaborazione dell’Avis comunale reggina con le scuole secondarie di secondo grado. Ciò è stato attestato anche dai dirigenti del liceo scientifico Leonardo Da Vinci e del liceo delle Scienze Umane Tommaso Gullì, rispettivamente Antonella Borrello e Francesco Praticò.

Non solo la scuola tradizionalmente intesa, luogo prediletto dove promuovere la cultura del dono tra i giovani, ma anche la scuola Allievi Carabinieri, particolarmente partecipe con un contributo costante e puntuale alla raccolta del sangue, specie con la guida del colonnello Vittorio Carrara. Sempre vicina anche l’Avis provinciale con la presidente Vanna Micalizzi. Tra i saluti anche quelli del medico in servizio presso la questura di Reggio Calabria, Barbara Catalfamo, e per il Grande Ospedale Metropolitano, quelli del direttore dell’unità operativa Servizio immunotrasfusionale del Gom, Alfonso Trimarchi che ha definito «l’Avis un punto di riferimento per la sanità reggina e un faro di speranza per l’intera comunità. Sono molto felice di condividere questo importante compleanno con l’Avis. Si tratta di una realtà che contribuisce notevolmente alla nostra crescita. L’apporto dei donatori alla nostra sanità è essenziale. Un dato su tutti: secondo l’Agenas il reparto di Cardiochirurgia del Gom è il primo in Italia. Il merito è del direttore Pasquale Fratto e del suo staff, certamente, ma anche dei donatori perché senza sangue non si potrebbe operare».

Quindi i saluti del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, che ha sottolineato il legame stretto che ormai esiste tra l’Avis e la città di Reggio Calabria. «Tanti sono i ricordi anche familiari come quel manto di cappellini Avis nel caldo giorno della canonizzazione a Roma del padre reggino Gaetano Catanoso. Era il maggio 1997. Un ricordo legato ai miei genitori che voglio richiamare in questa giornata in cui celebriamo il radicamento dell’associazione Volontari italiani del Sangue a Reggio Calabria e la storia che ci accomuna tutti».

«Tra le prime nate in Italia, l’Avis comunale di Reggio Calabria ha vissuto tutta l’evoluzione della donazione del Sangue. Dal braccio a braccio, dalle chiamate a casa notturne e dal flacone, mentre in altre città di’Italia c’erano le file fuori dall’ospedale per vendere il sangue quando, prima della legge del 1990, ciò era legale. A Reggio c’era già l’Avis, poi cresciuta a seguito dell’istituzionalizzazione della donazione e del divieto di vendita, divenendo parte integrante all’attuale sistema trasfusionale, sicuro per che dona e per chi riceve. Al fianco della contessa Evelina Plutino Giuffré, con Enzo Romeo, Domenico Comi, Gaetano Calipari e Paolo Marcianò  ho avuto l’onore, in oltre 50 anni della mia vita, che sono stati anche 50 dei 70 anni della vita dell’Avis a Reggio, di crescere in questa associazione». Così Mimmo Nisticò, tesoriere con delega ai progetti per la Scuola nell’Esecutivo nazionale e decano dell’Avis comunale reggina.

«Sono particolarmente emozionata. Per me l’Avis è casa e famiglia, in sostanza mi ha accompagnata lungo quasi tutta la mia vita. Mi onoro di essere donatrice e giungo adesso al secondo mandato di presidente dell’Avis comunale OdV di Reggio. Con tutta la squadra, il consiglio direttivo e lo staff amministrativo e sanitario ci siamo impegnati per servire al meglio la comunità. C’è una linea di continuità tra il passato, quindi la storia, della nostra associazione, il presente e speriamo anche il futuro. Una linea valoriale che contraddistingue il nostro operato e  che abbiamo voluto raccontare con il giusto equilibrio in questo libro fotografico. Il diario di un viaggio che speriamo di continuare a scrivere ancora, spinti dal vero motore di questo cammino di servizio e solidarietà che sono i donatori e le donatrici. A loro va il nostro profondo e sentito Grazie». Così presidente dell’Avis comunale OdV di Reggio, Myriam Calipari.

A porgere i suoi saluti, con un video messaggio anche l’attore reggino Gigi Miseferi.

Le celebrazioni per i 70 anni proseguiranno anche la prossima settimana con la riunione dell’Esecutivo nazionale Senior e Giovani a Reggio Calabria nel pomeriggio di sabato 16 novembre. Sarà anche occasione per un incontro tra il presidente nazionale Gianpietro Briola, con tutto l’Esecutivo, e i dirigenti regionali, provinciali e comunali del territorio reggino. Prevista, per i diversi rappresentanti provenienti da tutta Italia, anche la visita al museo e ai Bronzi di Riace.

In questo anno speciale, Reggio Calabria avrà altresì l’onore di essere, con Bergamo, Viterbo e Roma, tra le quattro sedi che ospiteranno la prima edizione della scuola nazionale per dirigenti Avis itinerante, in collaborazione con la fondazione Campus.

“Diritto alla salute e modelli organizzativi nella sanità e nei sistemi sanitari” sarà il tema della sessione reggina che avrà luogo sabato 16 e domenica 17 novembre presso l’università Mediterranea di Reggio Calabria e presso la sede dell’unità di racconta dell’Avis Comunale OdV di Reggio Calabria.

REGGIO – Falcomatà al Comitato dei Sindaci sulla Sanità all’Asp: “Nessun passo indietro sulla chiusura delle Guardie mediche”

L’allarme del primo cittadino a margine della riunione con il Direttore Generale Lucia Di Furia: “A Pellaro occorre che venga riaperto il Poliambulatorio, abbiamo offerto i locali del Centro civico”

“Sono più confuso che persuaso. Era una riunione che dovevamo fare da tempo. Abbiamo fatto un aggiornamento su alcune tematiche specifiche, in particolare le Guardie mediche e i Poliambulatori. C’è stato comunicato che probabilmente dovranno chiudere almeno la metà delle Guardie mediche presenti sul territorio metropolitano. Ho detto da subito, come presidente del Comitato della conferenza dei sindaci dell’Asp, che non saremo complici rispetto a un colpo che, probabilmente, sarebbe mortale per la sanità territoriale dell’area metropolitana”. Così il sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, nella qualità anche di presidente del Comitato della Conferenza dei sindaci sulla sanità, a margine della riunione alla direzione generale dell’Asp di Reggio Calabria. Erano presenti, inoltre, i rappresentanti degli altri territori d’area: Locride, Tirrenica e Area dello Stretto, il consigliere metropolitano Giuseppe Marino e il consigliere comunale reggino, Franco Barreca.

“Le Guardie mediche – ha aggiunto il primo cittadino metropolitano – sono un presidio sanitario e sociale che non possiamo permetterci di perdere. Se il problema è quello della carenza di medici, come ci è stato detto, bisogna lavorare affinché le strutture delle Guardie mediche siano riempite dei medici. Non possono essere chiuse per carenze dei medici”.

“Altra perplessità – ha evidenziato – anche rispetto all’organizzazione dei Poliambulatori, abbiamo chiesto risposte chiare su quello di Pellaro e sulla sua riapertura chiuso dal 2018. Abbiamo offerto anche la disponibilità, anche a seguito di un sopralluogo, di alcuni locali comunali all’interno del Centro civico. Per noi, ovviamente, la riapertura del poliambulatorio Pellaro non può e non deve essere alternativa alla struttura di via Padova. Non possiamo pensare che se si riapre a Pellaro, si chiude il Poliambulatorio di via Padova. Deve essere restituito al vasto territorio di Pellaro ciò che c’era fino al 2018. Su questo – ha concluso Falcomatà – abbiamo chiesto garanzie ed una riflessione all’Asp perché, naturalmente, saremo fermi e non saremo disposti a soluzioni alternative”.

REGGIO – Arrestato uomo per aggressione al personale sanitario del G.O.M.

Momenti di tensione al Grande Ospedale Metropolitano (GOM) di Reggio Calabria, dove nella mattinata di ieri un uomo è stato arrestato dai Carabinieri dopo aver aggredito il personale sanitario e danneggiato una porta della struttura. L’episodio, scaturito per futili motivi, ha creato scompiglio tra pazienti e operatori, richiedendo l’intervento urgente delle forze dell’ordine.

L’uomo, già noto alle autorità, ha dapprima aggredito alcuni sanitari, per poi sfogare la sua rabbia su una porta, danneggiandola. All’arrivo dei Carabinieri, l’aggressore ha tentato di resistere, strattonando anche i militari dell’Arma, che sono riusciti a bloccarlo e a riportare la situazione sotto controllo.

L’individuo è stato tratto in arresto con l’accusa di aggressione, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale e trasferito presso la caserma dei Carabinieri, in attesa delle disposizioni dell’Autorità Giudiziaria.

I Carabinieri, con il loro intervento tempestivo, confermano l’impegno nel garantire la sicurezza all’interno delle strutture pubbliche, collaborando con il personale sanitario per prevenire e contrastare ogni forma di violenza.

Trattandosi di provvedimento in fase di indagini preliminari, l’indagato è da considerarsi innocente fino alla sentenza definitiva.

REGGIO – Intervista al Dott. Lorenzo Festicini, esperto e specialista della Salute Uditiva

Oggi abbiamo il piacere di intervistare il Dott. Lorenzo Festicini, un esperto riconosciuto nel campo della salute uditiva, per discutere dei benefici degli apparecchi acustici e del loro impatto sulla salute cognitiva e il benessere generale.  Potreste spiegarci brevemente quali sono i principali benefici degli apparecchi acustici per le persone con problemi uditivi? Gli apparecchi acustici sono strumenti fondamentali per migliorare la qualità della vita delle persone con perdita uditiva. Oltre al miglioramento dell’udito, gli apparecchi acustici offrono benefici significativi a livello cognitivo, emotivo e sociale.  Contribuiscono a preservare le funzioni cognitive, riducono il rischio di isolamento sociale e migliorano la comunicazione e le relazioni interpersonali.  Parliamo dell’importanza a livello cognitivo dell’utilizzo degli apparecchi acustici. In che modo la stimolazione uditiva fornita dagli apparecchi può influenzare le funzioni cognitive? La stimolazione uditiva è essenziale per mantenere attivo il cervello e preservare le funzioni cognitive nel tempo. La perdita uditiva non trattata può portare a una diminuzione della stimolazione uditiva, che a sua volta può causare una riduzione dell’attività cerebrale nell’area coinvolta nell’elaborazione del suono e del linguaggio.  Utilizzando gli apparecchi acustici, le persone possono continuare a ricevere la stimolazione uditiva necessaria per mantenere attiva e sana l’area cerebrale coinvolta nell’udito. È interessante che gli apparecchi acustici moderni siano progettati per essere invisibili esteticamente.  Qual è l’importanza di questo aspetto per le persone che potrebbero sentirsi imbarazzate nell’indossare dispositivi uditivi visibili? L’aspetto estetico degli apparecchi acustici è estremamente importante per molte persone che potrebbero sentirsi imbarazzate nell’indossare dispositivi uditivi visibili. Gli apparecchi acustici moderni offrono un design discreto e sofisticato, spesso diventando praticamente invisibili una volta indossati. Questo permette alle persone di godere dei benefici dell’udito migliorato senza preoccupazioni estetiche, consentendo loro di sentirsi sicuri e confortevoli nella propria pelle. Grazie Dott. Festicini, per la sua preziosa testimonianza e per aver condiviso con noi queste informazioni importanti sui benefici degli apparecchi acustici. Grazie a voi per l’opportunità. Spero che questa intervista possa sensibilizzare sulle importanti questioni legate alla salute uditiva e all’importanza degli apparecchi acustici nel migliorare la qualità della vita delle persone con problemi uditivi.

REGGIO – I Carabinieri del Comando Provinciale donano il sangue all’Ospedale Morelli

L’impegno dell’Arma dei Carabinieri per promuovere la cultura del dono: è con questo spirito che oggi il Comando Provinciale di Reggio Calabria, nell’ambito delle iniziative legate alle celebrazioni del 210° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri, ha promosso una campagna di donazione del sangue presso la sala prelievi della U.O.C. Servizio Immunotrasfusionale del presidio “Morelli”, nell’ambito di un’iniziativa che li vedrà in prima linea anche domani 31 maggio e il 3 giugno.

Ad accogliere la nutrita delegazione di Carabinieri, guidati dal Generale di Brigata Cesario Totaro, sono stati: il Commissario Straordinario, dr. Gianluigi Scaffidi, il Direttore Sanitario Aziendale, dr. Salvatore Costarella, il Responsabile della Direzione Medica P.O. “Morelli”, dr. Leo Antonino Verduci, il Direttore Amministrativo Aziendale, dott. Francesco Araniti, ed il Consigliere Nazionale AVIS, dott. Domenico Nisticò.

Ad aprire l’incontro è stato il Generale Totaro: “Quest’iniziativa trova la sua base nell’etica del Carabiniere e nel rapporto di prossimità che lega l’Arma alla gente e che si spinge oltre l’ordinario servizio istituzionale. È un gesto che viene fatto direttamente al Morelli perché vuole essere uno strumento promozionale nei confronti di chi, per varie ragioni, fino ad oggi non è stato propenso a donare. Ci auguriamo così non solo di aver dato un contributo in termini di sacche di sangue ma di aver invogliato la gente a donare.”

È poi intervenuto il Commissario Straordinario: “La Direzione ringrazia il Generale per quest’atto di sensibilità istituzionale che si inserisce in due contesti: i festeggiamenti per l’anniversario dell’Arma e il tema della donazione che è un fatto importante e di cultura. Al di là dei numeri – che sono molto alti, specie se consideriamo anche il grande contributo della Scuola Allievi Carabinieri – quest’iniziativa promuove ancora una volta la sinergia tra le istituzioni. L’Arma rappresenta un punto di forza di questa città difficile che, attraverso questi momenti, dimostra ancora una volta la sua missione di servizio alla cittadinanza, capace anche di questi gesti di altruismo e generosità. Si tratta – ricorda ancora una volta il Commissario – di attività importantissime perché sul sangue è basata quasi tutta l’attività assistenziale dell’Ospedale. Grazie anche ai ragazzi che oggi hanno donato: con quest’atto hanno dato prova di vicinanza alla città, dimostrando di essere Carabinieri anche quando non sono in servizio.”

Un ringraziamento anche da parte del dott. Nisticò che ha ricordato la stretta collaborazione che lega l’AVIS all’Arma dei Carabinieri attraverso un protocollo di intesa nazionale.

Così il dr. Costarella: “Esprimo un sincero sentimento di gratitudine non solo a nome della Direzione del G.O.M. ma di tutti i pazienti che beneficeranno delle vostre donazioni. Questo gesto è un atto d’amore che ancora di più connota il ruolo dei Carabinieri. L’evento di oggi accresce la fiducia da parte di tutti noi cittadini nei confronti dell’Arma e siamo sicuri che queste manifestazioni si ripeteranno.”

A chiudere l’evento il commento del dr. Araniti: “Questo 2024 è stato un anno straordinario per la collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri e l’Ospedale, a partire dalle continue donazioni della Scuola Allievi passando per quest’iniziativa del Comando Provinciale, senza dimenticare che  quest’anno i Carabinieri hanno deciso di devolvere parte del ricavato della vendita del planning dell’Arma alla Pediatria del Grande Ospedale Metropolitano.”

REGGIO – “Medici Senza Frontiere” fa tappa al G.O.M.

Il Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi – Melacrino – Morelli” di Reggio Calabria ospita fino all’8 maggio gli operatori di Medici Senza Frontiere in occasione della campagna di sensibilizzazione lanciata dall’organizzazione medico-umanitaria indipendente che, da oltre 50 anni, fornisce soccorso umanitario a popolazioni la cui sopravvivenza è minacciata da guerre, epidemie, malnutrizione o catastrofi naturali, non solo in Italia, ma in oltre 70 paesi nel mondo.

La campagna di sensibilizzazione, che si svolge all’ingresso principale del presidio “Riuniti”, si propone proprio di far conoscere le iniziative dell’associazione, attraverso la presenza di una delegazione di collaboratori MSF.

Nata nel 1971 grazie all’impegno di un gruppo di medici e giornalisti francesi, Medici Senza Frontiere garantisce soccorso medico ovunque ce ne sia bisogno, assicurando la propria presenza nel cuore dei conflitti, delle epidemie, delle catastrofi naturali.

Nel 1999 Medici Senza Frontiere è stata insignita del Premio Nobel per la Pace in riconoscimento del “lavoro umanitario pioneristico realizzato in vari continenti”.

Per maggiori info sull’Organizzazione: Medici Senza Frontiere Italia ONLUS

COVID-19: il G.O.M. sospende anche il bollettino settimanale

Reggio Calabria, ad oggi, si è lasciata il COVID alle spalle, e ciò anche per merito della sua cittadinanza che ha tenuto comportamenti virtuosi durante il lungo periodo della pandemia.

È quello che emerge dal monitoraggio dell’andamento epidemico dell’ultimo anno e mezzo. In questo periodo, infatti, il Grande Ospedale Metropolitano ha continuato la diramazione del bollettino recante i dati statistici sull’andamento dell’epidemia da COVID-19 relativi all’Ospedale in forma aggregata e settimanale. Nei diciotto mesi in esame i numeri di contagiati e ricoverati sono andati via via assottigliandosi, così come l’incidenza concreta dei sintomi sui pazienti COVID positivi.

Il 5 maggio 2023 il Direttore Generale dell’OMS ha dichiarato la fine del Covid-19 come emergenza sanitaria globale dopo oltre tre anni.

Nel corso dell’ultimo mese, inoltre, presso il G.O.M. soltanto 6 persone sono risultate positive al test e 6 sono stati i ricoverati, mentre nessuno è risultato contagiato nell’ultima settimana e, attualmente, non vi sono pazienti positivi al Covid-19 assistiti in Ospedale.

Sono dati estremamente confortanti in virtù dei quali il G.O.M. ha deciso di sospendere, si auspica definitivamente, la diramazione del bollettino settimanale (che è a partire dall’8 novembre 2022 è stato pubblicato soltanto sul sito internet istituzionale dell’Ospedale) e ringrazia la cittadinanza ed i professionisti dell’informazione per la costanza con la quale sono state trattate le comunicazioni.

Si rassicura che eventuali informazioni di carattere rilevante saranno tempestivamente comunicate attraverso i canali ufficiali.

La Direzione del G.O.M. continua a raccomandare di tenere comportamenti sociali responsabili a tutela della salute di tutti.

Codici: il diritto alla salute è sempre più astratto, drammatico il dato sull’indebitamento delle famiglie italiane

Il quadro economico si fa sempre più grave in Italia. Dopo i dati preoccupanti diramati dall’Osservatorio SalvaLaTuaCasa per quanto riguarda l’emergenza mutui, si registrano ora quelli sulle spese mediche. Secondo il 21esimo rapporto “Ospedali & Salute”, promosso dall’Associazione italiana ospedalità privata e realizzato in collaborazione con il Censis, e le stime di Facile.it, nel 2023 il 42% dei pazienti con redditi più bassi, ovvero fino a 15mila euro, è stato costretto a procrastinare o a rinunciare alle cure sanitarie perché nell’impossibilità di accedere al Servizio sanitario nazionale e di sostenere i costi della sanità a pagamento, e la richiesta di prestiti per far fronte alle spese mediche è aumentata del 6,6% rispetto al 2022. Dati che l’associazione Codici sottolinea e rilancia, perché certificano una situazione estremamente allarmante.

“Sempre più persone sono in difficoltà economica – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e da questi studi emerge una situazione drammatica, perché parliamo della salute oltre che della casa. Ci sono 9 milioni di italiani costretti ad indebitarsi per poter accedere alle cure. Le richieste di un prestito per poter svolgere una visita medica superano il miliardo di euro e, la cosa ancora più sconfortante, è che il dato è in continuo aumento. Pensiamo a chi è arrivato al limite ed è costretto persino a rinunciare a curarsi perché non ha soldi. A tutto questo bisogna aggiungere lo scandalo delle liste di attesa, mesi e mesi prima di poter svolgere una visita specialistica o un esame diagnostico. Curarsi è diventato sempre più oneroso, chi può ricorre al privato, anche per esami meno costosi. Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza. Il Servizio sanitario nazionale per tanto tempo è stato considerato un pilastro della nostra società, ma ormai non è più così. Tra indebitamento crescente e liste d’attesa interminabili, per non parlare poi della malasanità, la situazione è emergenziale. È necessario un intervento urgente da parte delle istituzioni. Siamo sull’orlo del baratro, il diritto alla salute è sempre più astratto e questo è inaccettabile”.

L’associazione Codici è impegnata in un’attività di assistenza per i cittadini che si trovano in difficoltà economica e rischiano di finire o sono già in una condizione di sovraindebitamento. Per informazioni e chiarimenti è possibile telefonare al numero 065571996 o scrivere all’indirizzo segreteria.sportello@codici.org.