TRAPANI – Arrestati due pregiudicati calabresi con 3.5 kg di cocaina

I Carabinieri della Compagnia di Trapani hanno arrestato due pregiudicati calabresi di 60 e 56 anni per detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

I due venivano fermati nel corso di un posto di controllo alla circolazione stradale alle porte della città e, alla luce dei loro numerosi precedenti di polizia e del fatto che non veniva fornita una motivazione della loro presenza nella città di Trapani, i militari eseguivano una perquisizione personale e veicolare all’esito della quale, nel bagagliaio dell’autovettura, venivano rinvenuti e sottoposti a sequestro circa 3.5 kg. di cocaina.

A seguito dell’udienza di convalida, i due sono stati tradotti presso il carcere di Trapani.

L’odierno arresto e conseguente sequestro di sostanza stupefacente è un ulteriore risultato dell’incremento dei servizi di controllo del territorio finalizzati al contrasto dello spaccio di stupefacenti, svolti sotto la direzione della Procura della Repubblica di Trapani e in piena sinergia con le decisioni assunte in seno al Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica della Prefettura di Trapani.

PONTE STRETTO – Ciucci: Ok odierno del consiglio dei ministri, altro passaggio fondamentale per l’iter

L’amministratore delegato di Stretto di Messina, Pietro Ciucci, ha commentato la notizia di questo pomeriggio, in merito all’approvazione, avvenuta in Consiglio dei Ministri, del cosiddetto “report IROPI”, acronimo inglese che sta per “Imperative Reasons of Overriding Pubblic Interest”, ovvero “motivazioni imperative di rilevante interesse pubblico”.

“L’approvazione del report IROPI – ha commentato Ciucci – è un altro passaggio fondamentale e consentirà di perfezionare le previste comunicazioni alla Commissione Europea per il completamento della Valutazione di Incidenza Ambientale. A questo seguirà l’esame del progetto definitivo e del piano economico finanziario da parte del Cipess, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile.

Dopo l’approvazione del Cipess, nella seconda metà del 2025, saranno avviati i primi lavori e la progettazione esecutiva dell’intera opera”.

“Caminhos de Paulo”: Il Viaggio dell’Apostolo Rivive tra Sicilia, Calabria e Roma

Duemila anni di attesa. Tanto è servito per trasformare in realtà un itinerario di fede che, pur essendo menzionato nella Bibbia, finora erarimasto ai margini dell’offerta turisticainternazionale. Oggi, quel viaggio prende vita grazie all’impegno dell’associazione GIA – Giornalisti Italiani Associati, guidata dal giornalista Andrea Ruggeri, assieme all’agenzia TXT e a numerosi tour operator in Brasile, Argentina, Stati Uniti e Repubblica Dominicana.

 

Il progetto, dal nome originario in portoghese“Caminhos de Paulo”, tradotto in italiano come“I Cammini di Paolo”, ripercorre le tappe del leggendario viaggio via mare dell’apostolo Paolo, prigioniero dell’Impero Romano, verso Roma. Un percorso affascinante che unisce spiritualità, cultura e paesaggi mozzafiato.

 

Un Itinerario tra Fede, Storia e Bellezza

Il viaggio, attentamente progettato, porta ivisitatori in un tour emozionante che parte dallaSicilia, attraversa la Calabria con una sosta ditre giorni, tocca la Campania e si conclude nelLazio, con l’arrivo a Roma e al Vaticano, cuore della cristianità.

 

Le tappe principali includono:

 

-Sicilia: Catania, Siracusa, Messina, Milazzo, Isole Eolie

-Calabria: Reggio Calabria, Palmi,Seminara, Villa San Giovanni

-Campania: Napoli, Pozzuoli

-Lazio: Latina, Roma, Vaticano

 

I turisti inizieranno il cammino a Catania, convisite a luoghi simbolo di Siracusa, come

le Catacombe di San Giovanni, la Cripta di San Marziano e l’isola di Ortigia. In Calabria, cuore emozionale del percorso, avranno l’opportunità unica di osservare dall’alto il tratto marittimo compiuto da Paolo, visitare antiche città e ripercorrere a piedi le stesse vie che condurranno i turisti al punto esatto dove, secondo la tradizione, avvenne la sua prima evangelizzazione sulla terra europea. Un’esperienza che unisce spiritualità e memoria, arricchita dalla possibilità di scoprire specialità culinarie autentiche, riscoprendo il gusto della cucina calabrese nelle sue varianti più antiche egenuine. Paesaggi mozzafiato e “Finalmente” lariscoperta annuale e non solo estiva, di queste terre.

 

Da Milazzo, il cammino continua con unacrociera tra le Isole Eolie, seguendo la rottamarittima che portò l’apostolo verso Napoli e Pozzuoli, per concludersi infine a Roma, nel cuore della cristianità.

 

Una Rete Internazionale per un Turismo Culturale e Religioso

Il progetto è sostenuto dai Deputati dellaCircoscrizione Estero – America Meridionale eda importanti operatori turistici sudamericani e statunitensi.

Il lancio ufficiale giovedì 10 aprile, nella SalaStampa della camera dei Deputati a Roma, suinvito dell’On. Franco Tirelli e dove saranno presenti gli On. eletti all’estero

 

Grazie alla trentennale esperienza di Andrea Ruggeri in Brasile e ai rapporti consolidati con esponenti politici e istituzionali a San Paolo,Brasilia, Rio de Janeiro, Buenos Aires e negliStati Uniti, “Caminhos de Paulo” è diventato un ponte tra continenti, unendo spiritualità, diplomazia culturale e promozione del territorio.

 

Promosso con il patrocinio di CalabriaStraordinaria e di numerosi comuni italiani, ilprogetto ha già ottenuto un forte interesse e punta ad ampliare il proprio network istituzionale. Le partenze saranno settimanali, per tutto l’anno, escluso il mese di agosto, al fine di ottimizzare i costi e la disponibilità dei servizi.

 

Un’Opportunità per il Territorio

“Caminhos de Paulo” rappresenta un’occasione unica per inserire l’Italia, e in particolare le regioni Sicilia, Calabria, Campania e Lazio, in un prestigioso circuito di turismo religioso internazionale. L’iniziativa non solo valorizza il patrimonio storico e spirituale dei territori coinvolti, ma promette significative ricaduteeconomiche e occupazionali per le comunitàlocali.

Un viaggio tra fede e memoria, sulle ormedell’apostolo delle genti, oggi finalmente realtà.

 

Per chi volesse partecipare chiami il numero +393519048189

Maggiori informazioni sul sitowww.camminidipaolo.it

REGGIO – Etna in eruzione: cenere nel cielo, aeroporto di Reggio Calabria chiuso e voli dirottati su Lamezia

L’eruzione dell’Etna ha causato la chiusura dell’aeroporto “Tito Minniti” di Reggio Calabria, con voli dirottati su Lamezia Terme.

L’attività esplosiva del cratere di Sud-Est dell’Etna ha prodotto una nube di cenere che, spinta dai venti sud-occidentali, si è diretta verso lo Stretto di Messina, creando condizioni pericolose per il traffico aereo nell’area.

L’INGV – Osservatorio Etneo ha rilevato un’attività esplosiva nel cratere di Sud-Est, con una nube eruttiva dispersa verso nord-est. Il tremore vulcanico rimane elevato, con epicentro tra 2.900 e 3.000 metri sopra il livello del mare. Si registra anche un lieve incremento dell’attività infrasonica, mentre le deformazioni del suolo non mostrano variazioni significative.

L’allerta per l’aviazione (VONA) è stata elevata al livello massimo, corrispondente al colore rosso. Al momento, non è chiaro per quanto tempo l’aeroporto di Reggio Calabria rimarrà chiuso; le autorità monitorano costantemente la situazione per garantire la sicurezza dei voli.

È importante notare che la presenza di sabbia sahariana, che sta interessando diverse regioni del Centro-Sud Italia, non ha alcun impatto sul traffico aereo.

I passeggeri con voli programmati da o per Reggio Calabria sono invitati a contattare le rispettive compagnie aeree per aggiornamenti e informazioni sulle alternative disponibili.

LAMPEDUSA – In corso operazioni di ricerca coordinate dalla Guardia Costiera: recuperati 10 superstiti e 6 corpi privi di vita

Sono in corso le operazioni di ricerca coordinate dalla Guardia Costiera di Palermo al largo di Lampedusa, avviate a seguito della segnalazione, nella giornata di ieri, di un gommone con migranti a bordo in precario stato di galleggiabilità.

Le motovedette, intervenute ieri, hanno recuperato e successivamente sbarcato nel porto di Lampedusa 10 superstiti e 6 corpi privi di vita.

Oggi, a causa delle condizioni meteomarine particolarmente avverse, le operazioni di ricerca degli eventuali dispersi proseguono con il supporto di diversi mezzi aerei, tra cui l’aereo MANTA della Guardia Costiera e velivoli di Frontex, di forze armate e polizia, che si alterneranno nelle attività di sorvolo dell’area.

Sono stati inoltre allertati i Centri di coordinamento del soccorso marittimo di Malta e della Tunisia per le ricerche nelle rispettive aree SAR di competenza.

Luna di sangue su Reggio Calabria: lo stretto si illumina di rosso

Nella notte tra il 13 e il 14 marzo 2025, la Luna ha raggiunto la sua fase di plenilunio, regalando uno spettacolo celeste che ha illuminato i cieli di tutto il mondo. Alle ore 4.30, ora italiana, il nostro satellite naturale ha mostrato la sua forma perfetta. L’effetto ottico della luna piena di marzo è noto come “Luna di sangue” e si manifesta quando la Luna viene coperta durante un’eclissi totale per via dell’interposizione della Terra tra il suo satellite e il Sole.

Ponte sullo stretto, Forza Italia: “Falcomatà chiarisca la sua posizione favorevole o contraria”

“Fino a qualche mese fa, il Sindaco Falcomatà si diceva non contrario alla realizzazione del Ponte.

Poi, improvvisamente, vista la posizione del Partito democratico, con il NO deciso della Schlein, ecco che il Sindaco si piega: consiglio comunale aperto sul tema, seguito in religioso silenzio, per non smentire se stesso.

Oggi, alla riunione tenutasi a Bruxelles, alla presenza di vari rappresentanti istituzionali No ponte, il Sindaco risulta assente al tavolo: una posizione che continua a risultare poco chiara”.

 

Dura replica dei consiglieri di Forza Italia al Comune di Reggio Calabria Federico Milia, Antonino Maiolino e Roberto Vizzari alla notizia di un incontro a Bruxelles per fermare la costruzione del Ponte, a cui avrebbe partecipato, tra gli altri, anche il Sindaco di Villa San GiovanniGiusy Caminiti. Assente al tavolo, invece, il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.

 

“L’idea che una figura istituzionale, come il Sindaco di Villa San Giovanni, che dovrebbe essere tra i principali sostenitori dello sviluppo del suo territorio, si rechi al Parlamento europeo per ribadire la propria visione di contrasto a un’infrastruttura come il Ponte, appare non soltanto illogica, ma anche provinciale e anti-sviluppo: tuttavia, se la posizione del Sindaco Caminiti appare chiara, risulta invece illeggibile quella del Sindaco Falcomatà, anche lui del Partito Democratico, ma a metà tra il sì e il no” dichiarano i consiglieri.

 

“In una regione che è da sempre ai margini in termini di investimenti e infrastrutture, opporsi ideologicamente alle possibilità concrete di sviluppo che deriverebbero dalla realizzazione di un’opera così strategica che, già a partire dalle fasi preliminari di costruzione, consentirebbe alla nostra città e a tutta la Calabria e Sicilia di attrarre ulteriori investimenti, creando le condizioni favorevoli per uno sviluppo multisettoriale – concludono i consiglieri- è una decisione che lascia perplessi e che rischia di compromettere il futuro della Calabria e di tutto il Sud: un futuro negato alle prossime generazioni da una politica che rema in direzione contraria agli interessi dei cittadini”.

Guardia di finanza: smantellata organizzazione dedita al traffico di stupefacenti tra Calabria e Sicilia, 8 arresti e sequestri per 1,5 milioni di euro

Nelle prime ore di questa mattina, i finanzieri del Comando Provinciale Palermo hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali con cui il G.I.P. del Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Procura della Repubblica – D.D.A, ha disposto la custodia in carcere per 8 soggetti, nonché il sequestro di beni per circa 1.500.000 euro.

Contestualmente, la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ha delegato lo svolgimento di perquisizioni presso le abitazioni e gli altri luoghi nella disponibilità degli indagati, nei cui confronti si procede, a vario titolo, per i reati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope.

Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo, si sono concentrate sulla figura di un narcotrafficante palermitano che, intrattenendo rapporti d’affari con alcuni referenti di spicco della criminalità organizzata calabrese (attivi nella zona della Locride e della piana di Gioia Tauro), avrebbe importato ingenti quantitativi di cocaina dalla Calabria.

A rendere ancor più insidioso il contesto, l’utilizzo da parte degli indagati di dispositivi criptati per schermarsi da possibili attività di intercettazione.

L’attività investigativa, nel merito, avrebbe consentito di ricostruire l’esistenza di un accordo per una fornitura mensile di almeno 15 kg di cocaina, destinata al mercato palermitano, che avrebbe generato per l’organizzazione un giro d’affari illecito stimabile in circa dieci milioni di euro all’anno.

In particolare, la sostanza stupefacente veniva trasportata su strada lungo la tratta Reggio Calabria-Messina-Palermo, abilmente occultata all’interno di sofisticati doppi fondi meccanici ricavati all’interno di autovetture, spesso noleggiate, condotte da corrieri avvicendati pressoché ogni mese.

La droga, una volta giunta a Palermo, veniva stoccata all’interno dell’abitazione del promotore dell’organizzazione o in quella del nipote, per essere successivamente suddivisa in quantitativi minori e rivenduta sulle piazze di spaccio cittadine.

Nel corso delle investigazioni, inoltre, sono stati effettuati numerosi interventi repressivi che, da un lato hanno portato all’arresto di diversi corrieri e al sequestro di circa 100 kg di stupefacente e, dall’altro, hanno consentito di ricostruire e monitorare l’intero circuito economico destinato al pagamento e al finanziamento dei carichi di droga.

Infatti, in considerazione degli elementi acquisiti, è stato possibile documentare la consegna di un’ingente somma di denaro contante ai corrieri calabresi, circa 600 mila euro, prontamente sottoposta a sequestro.

Da ultimo, si è proceduto a valorizzare in chiave patrimoniale le risultanze emerse nel corso delle attività di p.g., constatando l’assoluta sproporzione tra i beni nella disponibilità degli indagati e la loro capacità reddituale, con conseguente richiesta di applicazione di misure cautelari reali.

Pertanto, con il medesimo provvedimento il G.I.P. ha disposto il sequestro preventivo di beni mobili e immobili riconducibili agli indagati per un valore complessivo pari a circa un milione e mezzo di euro.

L’odierna attività di servizio testimonia la costante attenzione e il perdurante impegno della Guardia di Finanza, nell’ambito delle indagini delegate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, e ai suoi risvolti in chiave patrimoniale mediante la sistematica aggressione dei patrimoni e delle disponibilità finanziarie riferibili direttamente o indirettamente alle organizzazioni delinquenziali.

Si evidenzia, infine, che in attesa di giudizio definitivo, trova applicazione, per tutti gli indagati, il principio della presunzione di innocenza.

LAMPEDUSA – Imbarcazione semiaffondata: la Guardia Costiera salva 7 migranti

Questa mattina, a circa 10 miglia a sud-ovest di Lampedusa, la Guardia Costiera ha prestato soccorso ad un’imbarcazione alla deriva, ormai semisommersa e in procinto di affondare, con 7 migranti a bordo, tutti uomini di nazionalità siriana.
Sul punto è intervenuta la motovedetta SAR CP 324 della Guardia Costiera di Lampedusa, sotto il coordinamento del 12° Centro Secondario di Soccorso Marittimo (M.R.S.C. – Maritime Rescue Sub Center) della Guardia costiera di Palermo.
Tutti i naufraghi sono stati tratti in salvo, grazie all’intervento del Soccorritore Marittimo della Guardia Costiera imbarcato a bordo della motovedetta.
Le 7 persone, esauste, sono state quindi portate in salvo a Lampedusa.
I migranti, una volta soccorsi, hanno dichiarato di essere partiti lo scorso 1° settembre dalla Libia, con a bordo 28 persone (tra cui 3 minori), 21 delle quali, durante la navigazione, sarebbero cadute in mare per le avverse condizioni metereologiche.
Sono in corso le ricerche dei dispersi con unità navali e un aereo ATR  42 della guardia costiera. Il Centro nazionale di coordinamento del Soccorso Marittimo della Guardia costiera di Roma ha allertato i centri di soccorso libico, maltese e tunisino.

PALERMO – Guardia Costiera: affonda yacht a vela nel palermitano, in corso le ricerche dei dispersi.

Questa mattina alle ore 05.00 circa, a seguito di una violenta burrasca, è affondata a largo di Porticello (PA) un’unità a vela (sailing yacht) di 56 metri, denominata BAYESIAN e battente bandiera UK.

I primi naufraghi, recuperati dapprima da un’imbarcazione presente nelle immediate vicinanze, sono poi stati portati a terra da 4 mezzi navali della Guardia Costiera, prontamente intervenuti sul luogo del naufragio da Porticello, Termini Imerese e Palermo.

Dalle prime informazioni ricevute dall’equipaggio dello yacht, a bordo dello stesso risultavano essere presenti 22 persone (10 membri di equipaggio e 12 passeggeri).

Attualmente risultano 15 persone tratte in salvo e 7 dispersi (1 membro di equipaggio e 6 passeggeri), di nazionalità britannica, americana e canadese. Tra le persone recuperate, 8 sono state poi trasportate nei locali ospedali.

In zona sono in corso le ricerche con 4 mezzi navali della Guardia Costiera, 1 elicottero Nemo – Guardia Costiera partito da Catania e una squadra sommozzatori dei Vigili del Fuoco, tutti sotto il coordinamento della Guardia Costiera di Palermo.

L’imbarcazione risulta affondata su un fondale di circa 50 metri.

Avviata, sotto il coordinamento dell’Autorità Giudiziaria di Termini Imerese, un’inchiesta per accertare l’esatta dinamica del naufragio, a cura della Guardia Costiera di Porticello.

Le ricerche continuano incessantemente con risorse navali, aeree e subacquee, tra cui il Nucleo Subacquei Guardia Costiera di Messina.