113 anni fa il terremoto che devastò Reggio Calabria e Messina

Il 28 dicembre di 113 anni fa, un sisma di magnitudo 7.1 Mw, intorno alle ore 5:20, devastò le città di Reggio Calabria e Messina.

In soccorso all’area martoriata, intervennero la Regia Marina e il Regio Esercito, con la partecipazione attiva della famiglia reale; si aggiunsero, inoltre, i generosi aiuti dei militari russi, inglesi e tedeschi.

Proprio quest’anno è stata scoperta la faglia da cui ebbe origine tale calamità, che provocò più di 100.000 decessi:

“Alla latitudine di Messina, la spaccatura curva verso Est penetrando nell’entroterra calabro per proseguire poi lungo l’asta fluviale del torrente Catona, una incisione fluviale tra Villa San Giovanni a Nord e Reggio Calabria a Sud. La faglia è inclinata verso Est e raggiunge la lunghezza massima di 34,5 chilometri.  Secondo le relazioni lunghezza-magnitudo, la faglia è in grado di scatenare terremoti di magnitudo 6.9, una energia molto simile a quella liberata durante il terremoto del 1908”, ha affermato Giovanni Barreca, coordinatore della ricerca intrapresa dalle università di Catania e di Kiel (Germania) e dall’Osservatorio etneo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, e pubblicata su Earth Science Reviews.

 

 

 

CATANIA – La guardia costiera recupera un surfista in difficoltà

Nel pomeriggio di ieri un uomo si è avventurato con il suo Kite surf al largo dell’Isola dei Porri, rischiando di naufragare a causa della repentina variazione delle condizioni metereologiche.

Il surfista era uscito nel primo pomeriggio con le condizioni del mare, ma soprattutto del vento, ottimali per una escursione in kite surf, quando l’improvviso ed imprevisto variare dei fenomeni atmosferici lo ha lasciato senza il vento necessario per gonfiare la vela, lasciandolo così in balia delle onde, che nel frattempo si sono alzate fino ad 1 metro e mezzo, rendendo difficoltoso anche il rientro in spiaggia.

Un amico, uscito con lui, non vedendolo rientrare ha contattato al numero blu 1530 la Sala Operativa della Capitaneria di porto di Pozzallo, che immediatamente disponeva l’uscita della motovedetta S.A.R. CP 325 e chiedendo all’ 11° Centro Secondario di Soccorso Marittimo di Catania di voler inviare in zona di ricerca un elicottero dalla Base Aeromobili della Guardia Costiera dall’aeroporto di Fontanarossa.

Alle ore 22:15, dopo 5 ore di ricerche, il malcapitato surfista veniva intercettato dall’elicottero al largo di baia Granelli, in evidente stato di difficolta ed aggrappato al surf, e grazie alla presenza a bordo dell’aerosoccoritore lanciatosi dal velivolo è stato possibile recuperarlo per trasferirlo a bordo della motovedetta CP2113, che nel frattempo era giunta sul punto, per il successivo trasferimento presso il porto di Pozzallo

L’uomo visibilmente stanco ed in leggero stato di ipotermia, è stato affidato alle cure del personale sanitario del 118 intervenuto sul posto.

ROSARNO (RC) – Arrestato corriere della droga sulla Salerno-Reggio Calabria: trasportava oltre 55 kg di hashish

Oltre 55 chilogrammi di hashish, del tipo ‘amnesia haze’, sono stati sequestrati dalla squadra mobile di Catania che ha arrestato il ‘corriere’: Giuseppe Catrini, di 53 anni. La droga era in un nascondiglio del semirimorchio di un autoarticolato che era partito dal Nord Italia con destinazione la Sicilia.

L’indicazione iniziale in possesso della polizia era che il carico di droga viaggiava su un Tir. Una volta individuato l’autoarticolato la squadra mobile di Catania, che aveva attivato dei sevizi di controllo sulla A1 e sulla A18, ha bloccato il mezzo. Durante una perquisizione sono stati trovati e sequestrati 740 panetti di ‘amnesia haze hashish’ per un peso complessivo di 55,325 chilogrammi. Catrini è stato arrestato per trasporto di sostanze stupefacenti e condotto in carcere. (ANSA).

Indagini e perquisizioni a tappeto in Sicilia, obiettivo: individuare Matteo Messina Denaro

In Sicilia da questa mattina, le forze dell’ordine stanno facendo dei controlli a tappeto, con lo scopo di individuare il boss di Cosa Nostra, attualmente latitante dal 1993, Matteo Messina Denaro.

In questi controlli, sono stati dispiegati circa 150 agenti delle squadre mobili di Palermo, Agrigento e Trapani. I controlli sono scattati nei confronti di persone sospettate di essere collaboratori del boss.

Le forze dell’ordine stanno operando nei paesi di Castelvetrano, Campobello di Mazara, Santa Ninfa, Partanna, Mazara del Vallo, Santa Margherita Belice e Roccamena.

 

Immigrazione, 686 migranti sbarcati a Lampedusa

Sono in tutto 686 i migranti sbarcati a Lampedusa su un peschereccio di 15 metri approdato ieri sera al molo commerciale. Le operazioni di sbarco, che comprendono un primo triage sanitario, si sono concluse poco prima dell’una di notte. Cinque sono stati portati al Poliambulatorio dell’isola perché stavano male.

Sono originari di Egitto, Ciad, Marocco, Siria, Bangladesh, Sudan, Nigeria, Etiopia e Senegal. Il peschereccio, intercettato dalle motovedette ad otto miglia dalla costa, è partito da Zuwara, Libia. Sono stati tutti portati all’hotspot dove, al momento, sono presenti 1.091 persone a fronte dei 250 posti disponibili.  Ieri ci sono stati altri 5 sbarchi sull’isola per un totale di 119 persone. (ANSA)

AMATO (Confintesa Palermo e Sicilia): Il Governo Nazionale assente su Vertenze fondamentali quali Alitalia, Whirlpool e Almaviva

Mentre da mesi ormai in Italia, su giornali (carta stampata e online) sui telegiornali non si fa altro che discutere sul Green Pass, sul modo di utilizzarlo e sulla sua reale funzione ed utilità, nel frattempo nel mondo della vita reale fatto di lavoro, sudore e sacrifici tre vertenze sindacali di massima importanza per la vita lavorativa in Italia ed a Palermo nello specifico (Almaviva).

Alitalia è fallita, la nostra compagnia di bandiera! L’accordo tra ITA ed i sindacati è fallito e adesso ci sono a rischio 7.700 posti di lavori sparsi per tutto il territorio nazionale. Al momento vi sono solo proiezioni sul possibile andamento della nuova compagnia, ma nulla di concreto per i lavoratori e le loro famiglie…con i budget non si fa la spesa…

Whirpool e la sua vertenza continuano ad essere un problema irrisolto, i continui incontri tra i sindacati e la Multinazionale si risolvono sempre con un buco nell’acqua, la sede di Napoli ormai vede addensarsi nuvoloni sempre più cupi sul suo futuro. In tutto questo la Pandemia da SarsCov-2 viene addotta quale giustificazione della crisi delle sedi italiane della società, e lo Stato ed il Governo in tutto questo sono occupati a tirare la coperta del Green Pass da un lato e dall’altro che così nessuno si accorge di ciò che di grave accade attorno…

Almaviva Palermo (ALICOS), conseguentemente il fallimento Alitalia ha perso uno dei suoi più grossi committenti, e ITA non sembrerebbe interessata alla commessa (sempre che vi sia l’acquisizione di Alitalia); Covisian il nuovo operatore che dovrebbe gestire il servizio assistenza ITA (sempre che parta) sarebbe disposta ad assorbire solo 100 dei 570 lavoratori che si occupavano della commessa Alitalia e non è neanche chiaro a quali condizioni (livello contrattuale e diritti acquisti dai lavoratori che da 2001 si occupano di Alitalia). Per la giornata odierna infatti è stato indetto uno sciopero dei lavoratori ALMAVIVA.

Confintesa Palermo e Sicilia non può che essere vicina e solidale con le tante famiglie di lavoratori che in questi anni hanno costruito il loro futuro con questo lavoro, con tanti sacrifici negli anni e anche rinunce pur di mandare avanti la baracca e che oggi rischiano di perdere tutto; vi sono molti casi di padri e madri che lavorano entrambi in Almaviva e in questi casi la repentina perdita di lavoro sarebbe ancora più disastrosa; perdere il lavoro è sempre un dramma ma lo è ancor di più in questa disgraziata terra di Sicilia, dove per poter fare il commesso in un negozio con diritti pari allo zero serve anche la raccomandazione…figuriamoci trovare un lavoro come si deve (senza considerare che molti lavoratori Almaviva hanno superato i 40 anni, età in cui cambiare lavoro risulta ancora più difficile“, così dichiara Domenico Amato, Segretario Territoriale Confintesa Palermo.

CATANIA – Operazione “Quadrilatero”, sgominati tre gruppi criminali attivi nello spaccio di stupefacenti. Coinvolti anche bambini di 10 anni

Bambini di circa 10 anni coinvolti nello spaccio di droga con il ruolo di incassare i soldi e di indicare ai ‘clienti’ dove ritirare la sostanza stupefacente. E’ quanto emerge dall’operazione ‘Quadrilatero’ dei carabinieri di Catania che hanno arrestato venti persone sgominando tre gruppi criminali che gestivano altrettante fiorenti ‘piazze di spaccio.

L’operazione, denominata ‘Quadrilatero’, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia e condotta dalla compagnia Fontanarossa dal dicembre 2018 al dicembre 2019, ha fatto luce su un vasto giro di cocaina, crack e marijuana nello storico rione San Cristoforo.

E in particolare nella zona di ‘San Cocimo’, roccaforte degli affiliati all’omonimo gruppo capeggiato da Maurizio Zuccaro, organico alla famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano. Trovato anche un libro contabile (la ‘carta delle piazze di spaccio’) dove venivano annotati i proventi dell’attività illecita e il quantitativo di droga venduto quotidianamente. Scoperte anche due tentate estorsioni, a una farmacia e a una concessionaria di autovetture, e una riuscita, col metodo del ‘cavallo di ritorno’ per restituire al proprietario un’auto rubata.  (ANSA)