Se dovessimo individuare una caratteristica trasversale che non conosce ideologie e accomuna un po’ tutti i partiti, questa è senz’altro la sbadataggine. Una sbadataggine frammista a candore e paraculaggine.
Notizia fresca fresca di interrogatorio riguarda la sindaca pentastellata di Roma Virginia Raggi, informata solo ieri di essere intestataria di una polizza sulla vita stipulata dal capo della sua segreteria Romeo. Lei si dice sconvolta. Noi ovviamente non abbiamo elementi utili al momento per mettere in dubbio la sua parola. Certo è che tutte queste vicende- Roma Capitale-accuse di abuso d’ufficio e corruzione- polizze stipulate senza spiegazione logica apparente- rappresentano un nuovo colpo di mazza utile ad abbattere un muro di cinta tra classe politica e popolo che già più di 20 anni addietro l’inchiesta Mani Pulite con le sue ruspe aveva tentato di demolire, permettendo alla luce del disincanto di penetrare fino agli occhi di noi cittadini, divenuti ormai oggi spettatori senza più la forza di lanciare i pomodori marci, relegando la nostra indignazione a qualche barzotto commento da bar . Per tutta risposta la recinzione è stata sostituita con una siepe di gramigna, sulla quale periodicamente numerose indagini passano il tosaerba. Indubbiamente abbiamo assistito a scene altrettanto desolanti con personaggi che cadono dalle nuvole e cascano incredibilmente in piedi. Vedi un po’ Claudio Scajola che si è visto pagare una casa al Colosseo a sua insaputa, risucchiato in un vortice giudiziario che l’ha poi risputato assolto. Vedi l’ex segretario generale della presidenza del Consiglio Malinconico ai tempi felici del premier Mario Monti, che si vedeva saldare conti in hotel da imprenditori/buoni samaritani, sempre a sua insaputa. Magra figura anche per Fini che, per la storia della casa a Montecarlo circolante su paradisi fiscali senza sapere fosse intestata alla moglie, a onor di cronaca si è autodefinito pubblicamente un “coglione” (ma questo lo sapevamo già da quando era diventato vassallo alla corte di re Giorgio Napolitano, e rimasto poi senza cavallo e senza feudo). Volevamo eroi senza macchia? La cronaca sta semplicemente dimostrando (e insegnando al M5S) che quando ti siedi a tavola c’è il rischio che prima o poi la gocciolina di sugo purtroppo schizzi sulla maglietta . Sì, esistono detersivi che promettono il bianco solare e capi come nuovi, ma sgrassare le memorie è ben altra cosa. Possiamo lavare e rilavare però sappiamo tutti che a furia di metterla in lavatrice quella maglietta si sta logorando . Stessa sorte per quanto riguarda la fiducia del popolo verso i propri rappresentanti, infeltrita e pronta per il bidone dell’indifferenziato: anche questo a loro insaputa?
(Immagine:Vignette AGJ)