E’ un diciannovenne, del quale non stato reso noto il nome, il responsabile dell’omicidio di Francesco Augieri, il 23enne accoltellato a morte lo scorso 22 agosto a Diamante. Il diciannovenne si costituito nel carcere di Secondigliano a Napoli. Il giovane, sulle cui tracce erano i carabinieri della Compagnia di Scalea, con il coordinamento del Procuratore di Paola, Pierpaolo Bruni, presentava ferite al volto che avvalorano il suo pieno coinvolgimento nella lite nata per futili motivi nelle vie antistanti il centro storico di Diamante.
La procura della Repubblica di Paola, sta cercando di definire compiutamente i ruoli degli altri soggetti coinvolti nella vicenda.
“Ci hai lasciato all’improvviso ma il tempo non canceller
il tuo sorriso”. Sono le parole scritte sullo striscione apposto dagli amici all’uscita della chiesa della Madonna di Loreto, a Cosenza, dove sono stati celebrati i funerali di Francesco Augieri, il ragazzo di 23 anni ucciso con una coltellata a Diamante, il 22 agosto scorso.
Le esequie del giovane sono state celebrate, in un clima di grande commozione e alla presenza di tantissimi amici e conoscenti in lacrime. Ha celebrato mons. Salvatore Nunnari, arcivescovo emerito della diocesi, assieme il padre vicario e i sacerdoti delle citt
di Cosenza e Diamante. “Hai perso la tua vita – ha detto un amico del ragazzo durante la cerimonia funebre – per difendere un amico”. Un lungo applauso ha accompagnato il feretro all’uscita della messa. Accesi anche alcuni fumogeni rossi e blu in ricordo della fede calcistica del ragazzo, tifoso del Cosenza. Le indagini continuano per individuare i partecipanti alla rissa e il responsabile dell’omicidio.
ANSA