Il gip del Tribunale di Cosenza, Letizia Benigno, ha disposto gli arresti domiciliari per Mario Molinari, 44 anni, accusato di omicidio stradale in relazione alla morte della sua ex fidanzata, Ilaria Mirabelli, avvenuta il 25 agosto scorso nei pressi di Lorica, in Sila.
La dinamica dell’incidente
L’incidente si è verificato lungo la strada tra Lorica, nota località turistica del Parco Nazionale della Sila, e Dipignano. In seguito allo schianto, Mirabelli, che si trovava sul lato passeggero, è stata sbalzata fuori dall’auto, una Volkswagen Up, perdendo la vita sul colpo.
Molinari, interrogato più volte, ha sempre respinto le accuse, dichiarando che alla guida del veicolo ci fosse la stessa Ilaria Mirabelli. Tuttavia, secondo la ricostruzione dell’accusa, l’uomo avrebbe condotto l’auto in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, causando così il tragico impatto.
Le indagini e la svolta
Le indagini sono state condotte dai carabinieri di San Giovanni in Fiore con il supporto della Sezione Radiomobile della Compagnia di Cosenza e del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo dei Carabinieri di Cosenza. Fondamentali per l’arresto sono stati gli approfondimenti tecnici disposti dalla Procura della Repubblica di Cosenza, tra cui analisi biologiche effettuate dal RIS di Messina su tracce reperite all’interno dell’auto.
In particolare, una consulenza tecnica avrebbe smentito la versione di Molinari, confermando che alla guida della vettura non si trovava Ilaria Mirabelli.
Nei giorni scorsi, a Cosenza, diverse associazioni e cittadini hanno organizzato sit-in e manifestazioni chiedendo giustizia e chiarezza sulla vicenda. L’arresto di Molinari rappresenta un primo passo nella ricerca della verità su quanto accaduto quella notte in Sila.