In qualità di membro della Commissione 7a (Cultura) del Senato mi preme segnalare la nota indirizzatami ieri per conoscenza dal Direttore Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Ministero per i Beni Culturali. Il destinatario del breve testo, che è la Soprintendenza cosentina, è invitato a voler fornire circostanziate informazioni comunicando le eventuali iniziative del caso già assunte o che, con lurgenza del caso, si ritiene di assumere in riferimento alla mia lettera del 2 agosto u.s. che chiede conto degli interventi noti come Progetto di riqualificazione lungo il fiume Crati da Vaglio Lise al Centro Storico.
Ho inteso, infatti, rivolgendomi al Dirigente del Servizio V Tutela del Paesaggio, mettere a conoscenza lUfficio romano delle perplessità manifestatemi da molti cosentini per la supposta assenza delle autorizzazioni paesaggistiche (e a volte della stessa VIA) propedeutiche alla realizzazione del ponte di Calatrava, del Planetario, del Museo di Alarico, del parco acquatico, della metro leggera. Molti di questi interventi, autorizzati o meno, appaiono ai tecnici del settore incompatibili con il Quadro Territoriale Regionale Paesaggistico (QTRP) così come con il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, la cui applicazione spetta al MiBAC assicurare.
Eppure, sembra che proprio ieri, pur in assenza del parere della Commissione Regionale circa leventuale interesse culturale, formalità da assolvere in ogni caso, il Soprintendente sia stato sollecitato dalla Provincia e si sia prestato ad autorizzare la demolizione dei piani superiori dellex Jolly Hotel, futuro Museo del nulla (citazione), e labbia fatto senza passare per lauspicabile indizione di una conferenza di servizi o altro momento ufficiale di condivisione tra gli Enti competenti: MiBAC, Regione, Provincia (competente anche sul demanio fluviale), e Comune.
Lidea che, come ho scritto nella lettera citata, leccessiva disinvoltura che taluni rimproverano al Sindaco dipenda anche dallimpressione che larch. Occhiuto sia spalleggiato dalla Soprintendenza basti ricordare lasse Sindaco-Soprintendente per la ricerca del tesoro di Alarico, bocciato da Roma , difficilmente potrà giovare alla credibilità dellufficio cosentino del Ministero. Sempre che si possa ancora parlare di credibilità, stante il clima avvelenato che regna nelledificio di Piazza Valdesi 13: si rincorrono, infatti, voci di dimissioni di funzionari ostili alla dirigenza, santificazioni di fedelissimi, promozioni di tecnici a ruoli incompatibili con la loro qualifica, analogamente e peggio di come fotografato dallispezione ministeriale di qualche mese addietro.
Il corretto funzionamento delle due Soprintendenze calabresi laltra, quella di Reggio e Vibo, ha cambiato una decina di soprintendenti dal 2015 ad oggi! è un tema che, da calabrese e archeologa prima ancora che da parlamentare della Commissione Cultura, mi sta particolarmente a cuore. È tempo che il MiBAC assicuri alla Calabria una gestione sana ed efficiente, centrata sulla tutela del paesaggio e delleredità culturale oggettivamente straordinaria che è la cifra stabile di questa regione cui ancora fa difetto, però, e troppo spesso, la consapevolezza necessaria a rivendicare i propri diritti e far valere le proprie ragioni nella lontana Capitale.
Margherita Corrado (M5S Senato)