Nella giornata del 19/05, l’Associazione di Volontariato “ISTITUTO PER LA FAMIGLIA SEZ.289 GILBERTO PERRI” è intervenuta durante il dibattito sul Disegno di Legge Zan, tenutosi durante l’Ottava Commissione Pari Opportunità. L’Associazione IPF289, nata dal cuore cristiano del missionario Gilberto Perri, che da decenni opera nel territorio cittadino, si è espressa contraria al disegno di legge Zan.
L’Avvocato Antonio Marino, membro del Consiglio Direttivo dell’associazione, durante il suo intervento, ha evidenziato che, nel sentire comune, non si avverte una così forte emergenza per la tutela di queste categorie sociali, che comunque sono meritevoli di attenzione. Si avverte invece una fortissima ideologizzazione di questa legge e si ha la percezione che ciò sia il frutto di una pressione da parte una vera e propria Lobby, quale è quella LGBT+. Questa pressione è chiaramente esplicata soprattutto nella comunicazione di massa e nella politica, al quale la popolazione però non vuole sottomettersi. Lo stesso, ha chiarito che nessuno può togliere o limitare i diritti, tuttavia questo Disegno di Legge non appare affatto pregevole, in quanto lascia troppi margini di indeterminatezza con il rischio di abusi nel momento della sua attuazione. (Rif. Art.4 del Ddl Zan)
L’Avv. Marino ha ricordato, altresì, che anche in altri Stati dove leggi simili sono già in vigore, si è riscontrato un uso strumentale della norma. La tutela dell’identità sessuale è un tema di cui lo Stato deve sicuramente farsi carico e deve intervenire, senza però andare a ledere e limitare la libertà di espressione e di opinione: ognuno deve essere libero di manifestare la propria identità, questo però non significa che l’ordinamento giuridico possa riconoscere qualunque tutela a qualunque libertà, in quanto si rischia di arrivare a tutelare giuridicamente i desideri del singolo individuo e non ciò che è. (Rif.Art.1 del Ddl Zan)
L’Istituto per la Famiglia sez.289 Gilberto Perri ricorda che il Consiglio Comunale di Reggio Calabria ha approvato “La Giornata della Famiglia” e nonostante sia evidente il sostegno a tutto il mondo LGBT+ da parte delle Istituzioni, alla famiglia naturale non viene riconosciuta una giornata, attuando una vera e propria discriminazione.
Ognuno deve essere libero di manifestare proprie idee e opinioni, sempre nel rispetto altrui, senza il pericolo di essere imputato o addirittura indagato.
Per tutto questo, l’Istituto per la famiglia sez. 289 Gilberto Perri si pone fortemente contro il Ddl Zan.
Ufficio Stampa
IPF289 Gilberto Perri