17 Novembre 2018, Reggio Calabria
Socialit
e cristianesimo. Questo il tema dell’evento vivacemente partecipato di Sabato scorso a Palazzo Campanella, in una sala straripante, cui hanno preso parte trai relatori , oltre all’ospite d’eccezione, il presidente di una delle maggiori ONG internazionali del mondo, Miguel Diez, anche i rappresentanti del Comitato Provinciale dei Pastori delle Chiese Cristiane della Citt
Metropolitana di Reggio Calabria.Tra i presenti Pasquale Foc
, Vito Murner, Ministero Sabaoth, Ottavio Prato da Catania.
E poi Demetrio Amadeo, Tony Moscato, Massimo Ripepi, Giovanni Perri, Pietro Capizzi e Carlo Livia pastori delle altrettante chiese cristiane “Ges Cristo il Signore” moltiplicatesi in virt dell’azione pionieristica del grande apostolo Gilberto Perri.
Se non fosse che Miguel Diez ha realizzato davvero un modello sociale di eguaglianza, all’interno del quale stata debellata la povert – in Spagna come in Burkina Faso, si direbbe che il suo progetto sia un delirio o un’utopia.
Ultimamente l’acronimo ONG, Organizzazione Non Governativa, non ha fatto ben parlare di s in Italia.
Invece, in 64 paesi e 5 continenti Remar, l’ong di Diez, diventata la realt
attraverso cui migliaia di cristiani rendono possibile il modello di giustizia, solidariet
e sussidiariet
delle prime chiese cristiane; insomma, il Regno di Dio, nel suo significato biblico originale, quando i credenti mettevano in comune tutto ed ogni bene veniva distribuito dagli apostoli in ragione delle necessit
di ciascuno e la povert
non esisteva. E nemmeno in Remar, esiste.
Decine e decine di migliaia di tossicodipendenti riabilitati, di prostitute tolte dalla strada, di poveri sfamati ed anime liberate dalla fede in Ges Cristo, sono i frutti della Remar nel mondo.
Ma socialit
e cristianesimo, possono sposarsi anche a Reggio Calabria?
Si. Perch anche qui, nella citt
pi difficile d’Italia, qualcuno andato oltre la religiosit
sterile, oltre la preghiera domenicale, nel tentativo di realizzare la vera “buona religione” illustrata nella Bibbia.
Tra i vari pastori presenti, i figli spirituali di Gilberto Perri, hanno mostrato di rimanere fedeli ad uno spirito, per molti versi simile a quello di Diez, che va nella direzione dell’impegno cristiano totale, che deve investire ogni ambito della societ
.
Come sale della terra – questo insegnava Perri – i cristiani devono rinnovare e dare senso ad ogni attivit
umana, senza escludere quelle pi rischiose, perch ormai impregnate della peggiore corruzione: la politica, la cultura, il lavoro: tutto ci che gli uomini fanno pu essere gestito con spirito cristiano, per il bene comune.
Rifiutarsi di entrare in certi ambiti, significherebbe consegnare le chiavi del mondo al nemico dell’uomo e della societ
, ed indirettamente partecipare al l’ingiustizia degli uomini corrotti ed alla loro opera di demolizione innanzitutto spirituale, dunque anche morale, sociale, economica.
Dare da mangiare agli affamati, come insegna il Vangelo, non significa soltanto distribuire pasti gratuiti in apposite mense aperte a tutti – anche, e Gilberto lo ha fatto – ma soprattutto, creare le condizioni sociali, attraverso un sistema organizzato e fondato sulla fede in Ges Cristo, per lo sviluppo della fede, della cultura e della giustizia cristiana attraverso la creazione di imprese ed opere sociali dove i pi deboli hanno trovato la dignit
di un lavoro e l’accoglienza di Cristo, accanto all’opera di volontari che hanno dedicato e dedicano il loro tempo al prossimo.
Questo sistema ACU, nato come piattaforma per l’impegno dei credenti verso l’affermazione della giustizia, della misericordia, valori di cui ogni cristiano chiamato ad essere promotore dentro e fuori le chiese, ad ogni livello della societ
.
ACU, Azione Cristiana Umanitaria, fondata dal missionario cristiano Gilberto Perri a Reggio oggi proseguito, in diversa forma e misura, dai suoi “discepoli”. Un modello che ha ricevuto nel 2004, per l’azione di volontariato inedita e virtuosa dell’IPF, che fa capo al sistema, il prestigioso premio Fivol.
Gli esempi concreti di Remar, e la pi piccola – ma non meno rivoluzionaria missione di ACU, aiutano a comprendere che fede cristiana ed opere non possono essere disgiunte. Non serve a nulla rimanere nelle chiese in mistica contemplazione, come sale insipido, ma l’esempio d’amore mostrato da Ges Cristo, modello perfetto e condiviso da tutta la cristianit
, deve concretizzarsi in opere per manifestarsi efficacemente nel mondo, per la salvezza spirituale, morale e materiale dell’uomo.
L’accordo trai cristiani, dovr
essere un passo fondamentale per compiere a Reggio questo percorso.
Cesare Minniti