Il Consiglio di Amministrazione di Home Restaurant Hotel si riunito per dare una risposta alle pesanti diffamazioni di Confcommercio in queste ore e a Confesercenti. Gaetano Campolo, Ceo e Fondatore di Home Restaurant Hotel, avverte: le prossime dichiarazioni diffamatorie sul settore Home Restaurant saranno immediatamente denunciate in Procura.
Gaetano Campolo, Ceo e fondatore di Home Restaurant Hotel, afferma che in queste ore c? stato un incontro telefonico con il Ministro Centinaio e la Portavoce del Ministro Di Maio, Cristina Belotti, che rassicurano il settore garantendo che da settembre partiranno i lavori da parte dei tecnici dei Ministeri: Lavoro, Sviluppo Economico e Turismo, per dare una regolamentazione ed un identit al settore Home Restaurant, definendo anche il settore B&B
La nota di Home Restaurant Hotel diretta a Patrizia De Luise, Presidente Nazionale di Confcommercio, e a Carlo Sangalli, Presidente di Confcommercio.
Premettendo che l?annosa questione sulla legittimit della figura dell?Home Restaurant , ormai in Italia, motivo di discussione politico, oltre che economico, la circostanza che la figura stessa non sia disciplinata non la rende assolutamente illegale.
L?articolo spazia su numerose questioni, in particolar modo sulla concorrenza sleale, l?evasione fiscale e il rispetto delle norme igienico sanitarie.
Con riferimento al concetto di ammissibilit nel nostro ordinamento dei c.d. ?ristoranti in casa?, giusto portare all?attenzione il fatto che, in data 30 marzo 2017, sulla questione si sia espresso il Professor Giovanni Pitruzzella, Presidente dell?Autorit Garante per la Concorrenza e il Mercato, il quale ha cos statuito: ?La Commissione Europea ha invitato gli Stati membri a favorire lo sviluppo della c.d. sharing economy, capace di creare nuove opportunit sia per i consumatori, che possono beneficiare di un ampliamento dell?offerta di servizi e di prezzi inferiori, sia per i nuovi operatori agevolati da forme di lavoro flessibile e da nuove fonti di reddito. In questo quadro, l?Autorit ritiene che il DDL A.S. n. 2647 introduce limitazioni all?esercizio dell?attivit di Home Restaurant che non appaiono giustificate.
In secondo luogo, con riferimento, al concetto di concorrenza sleale, sempre nel medesimo bollettino del 30 marzo 2017, il Presidente Pitruzzella si espresso in tali termini: ?Del tutto ingiustificata appare la conseguente quantificazione normativa del numero massimo di coperti (500 l?anno) che possono essere allestiti e del reddito annuo (5.000 ? annui) che l?attivit in esame pu generare. Tali previsioni si pongono, piuttosto, in palese contrasto, oltre che con i principi di liberalizzazione previsti dal d.lgs. n. 59/2010, che recepisce la direttiva servizi, e dai successivi decreti di liberalizzazione, anche con il dettato costituzionale di libera iniziativa economica e di tutela della concorrenza. L?insieme dei vincoli e delle limitazioni all?attivit di Home Restaurant si pone fuori dal quadro tracciato dai principi europei della concorrenza.?
Sostanzialmente, attraverso questo passaggio, l?AGCM ha esposto chiaramente come non sia la figura dell?Home Restaurant Hotel a essere una manifestazione di concorrenza sleale, ma, a contrario, siano le limitazioni a essa normativamente imposte a essere manifestazioni di concorrenza sleale.
In terzo luogo, l?AGCM, con riferimento al rispetto della normativa igienico sanitaria, ha affrontato il problema, cos statuendo: ?Eventuali obiettivi di tutela della salute dei fruitori sono comunque sufficientemente garantiti dall?obbligo di rispettare le norme sull?igiene degli alimenti e dagli obblighi di copertura assicurativa.?
In quarto luogo, con riferimento all?evasione fiscale. A oggi non esiste alcuna norma di riferimento per gli Home Restaurant e i cuochi a domicilio. Risulta difficile inquadrare la questione dal punto di vista fiscale. Proprio in ragione di questo presupposto, il nostro intento quello di raggiungere un accordo con lo Stato-apparato al fine della regolamentazione della materia in questione. Appare evidente, come l?obiettivo di un professionista che opera in tale settore non sia quello di eludere lo Stato, ma quello di ottenere un riconoscimento attraverso una regolamentazione normativa della fattispecie, al fine di poter ottenere una tutela e una posizione giuridica riconosciuta.
Home Restaurant Hotel conclude con ?Appare ovvio, che ciascuno persegua gli interessi della propria categoria professionale, pur tuttavia, nel caso di specie, i dirigenti di Confcommercio e Confesercenti non soltanto dimostrano di non conoscere la differenza tra un modello economico liberista e un modello economico statalista, ma, soprattutto, dimostrano di non conoscere neanche i principi economici sui quali si basa l?iniziativa imprenditoriale italiana?.