Definiamolo così: una star di nicchia, non certo per il significato che solitamente diamo alla locuzione, quanto per delimitare la sfera di successo che sta avendo un nuovo fenomeno social/musicale, ovvero casa nostra. Angelo Famao, classe 1996, è la nuova digi-evoluzione di cantante neomelodico: originario della Sicilia (secondo il profilo ufficiale di Instagram vive a Catania), canta in simil-napoletano, ha superato lo Stretto di Messina e sta spopolando in Calabria. Ormai non perde un evento sul suolo regionale, dalla sagra di paese alle feste di compleanno, e pare sia il regalo più apprezzato ai matrimoni dopo la batteria di pentole della nonna. Non è difficile intuire che si tratta di un ragazzo che ha fatto di necessità virtù. Da appassionato di musica (si legge “Professione: cantante”) si è pian piano costruito il suo giro di eventi privati dove viene accolto da guest star tra gli strilli delle zie e delle comari più attempate che volentieri per lui si sfilerebbero la pancera e gliela lancerebbero contro, prese dal picco di libido, tradendo così l’intramontabile Micu U’Pulici.
Scorrendo i suoi canali social dove sono state immortalate le sue entrate in scena in modalità “sorpresa” durante le feste e correlate lacrime d’emozione della componente femminile presente, impressiona non solo l’abbigliamento “sottovuoto” e il capello laccato ma il seguito fatto di oltre 53mila followers su Instagram e di oltre 27mila sulla pagina Facebook che lo inseriscono di fatto nell’Olimpo delle meteore che social e mondo della musica costruiscono e nel giro di poco fanno sparire con l’avvento di un nuovo fenomeno. Ovviamente non lo auguriamo ad Angelo Famao.
Ma quali fattori hanno contribuito a far arrivare questo ragazzo così in auge a livello locale? A Reggio, quanto in Calabria, l’amore per il folklore e la serenata d’amore in salsa neomelodica continua a resistere e in questo risiede l’origine del successo anche tra i più giovani. Lontani i tempi di Nino D’Angelo che con il suo caschetto d’oro e “Nu jeans e ‘na magliett” faceva sognare e innamorare le ragazze: oggi il “principe azzurro” ha la camicia attillata, scarpino lucido e sopracciglia spinzettate e canta “Tu si’ a fine do munno”.
Pensate che con questa recensione abbia voluto demolirlo? Assolutamente no. Anzi, apprendiamo da una diretta facebook che giorno 30 giugno sarà nientepopodimenoche a Corigliano Calabro.