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Prima manche forzista. Ieri in sala Calipari di Palazzo Campanella a Reggio Calabria, il partecipato incontro col Senatore reggino Marco Siclari, e la rappresentanza di Forza Italia composta da Jole Santelli, Lucio Malan, l’ex presidente del Senato Renato Schifani, l’erurodeputato Fulvio Martusciello, la bella giornalista e senatrice Gabriella Giammarco, la capogruppo al Senato Anna Maria Bernini, mentre l’ospite d’onore, il presidente del parlamento Europeo Tajani, si fatto attendere inutilmente, prima di spuntare in videoconferenza dall’Umbria – in realt
il video mancava. Tutto ci non vuol dire necessariamente che Tajani, la cui agenda politica di fatto intasatissima, si sia eclissato per reazione alla scelta di dividere in due giorni distinti due personalit
dello stesso partito (oggi toccher
al deputato Cannizzaro) anche se l’appello all’unit
“i nemici sono fuori dal partito” lascia pensare. Ma solo questione di capienza della sala Calipari, chiarisce la Santelli. Certo I territori politici dei due sono differenti, ma non necessariamente in contrapposizione.
Del resto, si trattato di una serata ricca di interventi, in cui a farla da padrone stato l’astio verso il nuovo governo, “non amico del Sud, non amico d’Italia”.
Tanto che, se non ci fossero state le solite bandiere e striscioni e la scontata partecipazione di un partito che sta a Reggio come la Juve allo Scudetto, se per caso ci fossimo bendati gli occhi e se qualcuno avesse camuffato l’inconfondibile accento marcatamente romanesco di Marco Siclari. Beh, avremmo potuto anche ritenere di trovarci ad una qualche Leopolda.
Tuttavia, anche dal PD quasi compagno, se non d’ideologia, almeno di trincea, i forzisti prendono le distanze mettendo le mani avanti rispetto ad ogni facile intuizione di alleanze trasversali. “Siamo di destra – rassicura Schifani – abbiamo ideali e simpatie di chi di destra”.
Bersagli preferiti della convention, i Cinquestelle, che col loro “74, 5% di deputati del sud, percentuale mai raggiunta nella storia, avrebbero dovuto fare qualcosa per le infrastrutture, per la disoccupazione, invece hanno fatto qualcosa?”
No, no, no, rimprovera Siclari, mentre l’uditorio applaude.
Ma non mancano i lisciabussi anche per Salvini. Il rappresentante della Lega, infatti, avrebbe disatteso le aspettative e ci dopo essere stato eletto senatore proprio in Calabria. Qui l’uditorio, applaude di meno.
Ô questo il senso della serata anche per Siclari: contrapporsi al governo giallo verde elencando le proprie medaglie, i tanti emendamenti presentati, al cui confronto risultano sterili passeggiate quelle dei vari rappresentanti del governo in Calabria.
E gli emendamenti ci sono: a cominciare da quello per la Sanit
, che ha consentito la fine dell’ “era Scura”, che sarebbe stata guadagnata da Siclari presentando le inoppugnabili prove del fallimento del commissario al ministro Giulia Grillo (che comunque, ha firmato).
Una serie di altre proposte (gi
sentite da Fratelli d’Italia) riguardanti il fronte demografico: incentivi alla maternit
, tramite riduzione del costo di latte e pannolini ad iva agevolata.
Serve l’alta velocit
– elenca il pi giovane senatore calabrese della storia – ed impensabile, secondo il principio di parit
trai cittadini della Costituzione, che solo Calabria e Sicilia non ne siano ancora corredate. Immancabile il riferimento all’ormai mitologico progetto del ponte sullo Stretto.
Una grande fetta degli interventi dedicato alla lotta alla disoccupazione. “perch i giovani del sud non vogliono essere assistiti” ed “il sud, non ha bisogno di elemosine” : anzich un misero contentino economico ai giovani, il senatore ha proposto le detrazioni fiscali per l’assunzione ai giovani ma anche incentivi ai meno giovani, i padri di famiglia che troppo spesso vengono mandati a casa perch poco vantaggiosi rispetto alla manodopera pi fresca. E magari, in nero.
A proposito di disoccupazione chiara la spiegazione di Tajani:
“Io in testa ho una ricetta: mettere insieme tutti i fondi comunitari non utilizzati dalle Regioni del Mezzogiorno per creare un “pacchetto” miliardario, attraverso il quale poi realizzare infrastrutture interregionali. Tra le varie Regioni del Sud, siamo a oltre 12 miliardi di euro, con cui si pu arrivare a 20 miliardi di euro grazie alla Cassa depositi e prestiti, con gli investimenti del “piano Juncker” e la Banca Europea per gli Investimenti, e magari coi fondi-pensione. Cos si pu accendere una nuova fase che consenta al Sud di essere competitivo, anche perch con questa manovra del governo Conte di Mezzogiorno non se ne parla proprio, si parla solo di reddito di cittadinanza.”
C’ spazio anche per cenni meridionalisti: “E invece, prima dell’Unit
d’Italia, le imprese industriali erano quelle del Sud; c’ una tradizione straordinaria”
“bisogna usare gli stessi soldi per pagare per un massimo di 5 anni i contributi dei giovani fino ai 25 anni che vengono assunti. Noi dobbiamo aiutare i giovani meridionali a rimanere al Sud, a casa loro, mettere a disposizione della crescita delle loro famiglie le loro intelligenze. Le Universit
del Mezzogiorno sfornano troppi giovani costretti poi ad andare in giro per il mondo, al Nord o all’estero, per cercare lavoro. “
Un minuto di silenzio viene dedicato in apertura, dopo l’esibizione di un coro villese, per Antonio Megalizzi, il giornalista reggino vittima dell’attentato di Strasburgo.
A tal proposito, Siclari conferma la volont
di far passare la proposta del Partito Popolare Europeo, di intitolargli un’aula del Parlamento. Ieri, appunto, sarebbe stata la giornata di lutto cittadino proclamato dall’amministrazione.
