In data 13.08.2024, il sacerdote Don Antonio FODERARO, che attualmente ricopre le cariche di referente informatico diocesano, direttore dell’ Istituto di Scienze Religiose nell’ambito territoriale della Diocesi Reggio – Bova e “decano della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale della città di Napoli, avendo appreso dagli organi di stampa del suo presunto coinvolgimento nell’ inchiesta “Ducale”, condotta dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, relativa alla fattispecie criminosa di scambio politico elettorale, a causa dei presunti rapporti intrattenuti con Daniel BARILLA’, genero del presunto boss Domenico ARANITI, sottoposto in precedenza alla misura cautelare degli arresti domiciliari e successivamente a quella meno afflittiva dell’obbligo di firma ha deciso di autosospendersi dai predetti incarichi. Mediante una nota redatta dai suoi legali, gli avvocati Aurelio e Steve CHIZZONITI, il predetto religioso ha manifestato profondo turbamento e stupore per l’intera vicenda, che ha suscitato altresì forti perplessità sulle modalità di gestione delle informazioni da parte della locale Procura della Repubblica, ritenendo che la diffusione a mezzo stampa di siffatte informazioni, prima della formale notifica all’interessato, sia un’anomalia delle procedure giudiziarie. A tal proposito, il predetto ha deciso di adire le vie legali, interessando la Procura della Repubblica di Catanzaro, al fine di accertare eventuali responsabilità per le suddette anomalie procedurali. I difensori, hanno altresì riferito che, invieranno una dettagliata relazione dell’accaduto al Ministro della Giustizia Carlo NORDIO, finalizzata a sollecitare un eventuale intervento ispettivo, per poter meglio chiarire i contorni della vicenda in argomento.
S.B.