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ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) – Attività controllo dei Carabinieri: 3 arresti

Prosegue incessantemente l’attività di controllo del territorio e di contrasto alla delittuosità attuata dai carabinieri della Tenenza di Isola Capo Rizzuto, che nella giornata del 15 marzo hanno eseguito un provvedimento di condanna emesso dal Tribunale di Crotone nei confronti di I.P., quarantatreenne di origine rumena residente ad Isola di Capo Rizzuto, condannato a 5 anni e 8 mesi di reclusione. I reati oggetto del provvedimento sono maltrattamenti in famiglia, attuati anche con lesioni ai danni della vittima, commessi nel 2016 e un episodio di ricettazione commesso nel 2017. Il soggetto, rintracciato ad Isola di Capo Rizzuto, dopo le formalità di rito è stato accompagnato al carcere di Crotone.

I carabinieri della Tenenza di Isola Capo Rizzuto, proseguendo la costante opera di controllo del territorio in ogni ambito, nella giornata del 15 marzo hanno rintracciato e arrestato, in esecuzione del provvedimento di condanna emesso dalla Corte d’Appello di Catanzaro, A.G., trentottenne italiano residente ad Isola di Capo Rizzuto, condannato a 1 anno e 9 mesi di reclusione per vari reati, quali resistenza a pubblico ufficiale, oltraggio, e furti; per alcuni reati è stata riconosciuta l’aggravante di aver agito al fine di agevolare un’associazione mafiosa. I fatti attribuiti al soggetto dall’imputazione, risalgono al 2012 e al 2013. Il soggetto, rintracciato ad Isola di Capo Rizzuto, dopo le formalità di rito è stato accompagnato al carcere di Catanzaro.

I carabinieri della Tenenza di Isola Capo Rizzuto, proseguendo la costante opera di controllo del territorio in ogni ambito, nella giornata del 27 febbraio hanno rintracciato e arrestato, in esecuzione del provvedimento di condanna emesso dalla Corte d’Appello di Catanzaro, confermato dalla pronuncia della Corte di Cassazione della scorsa settimana

M.P., trentunenne italiano residente ad Isola di Capo Rizzuto, condannato a 4 anni di reclusione per estorsione aggravata dal metodo mafioso. I fatti attribuiti al soggetto dall’imputazione, che hanno superato il vaglio della Suprema Corte, risalgono al 2016, quando l’odierno arrestato ha danneggiato, estorto denaro e minacciato in particolare un’impresa del territorio. Per i reati appena descritti è stata riconosciuta l’aggravante del metodo mafioso, poiché il soggetto è risultato essere associato alla cosca “Arena” di Isola di Capo Rizzuto e aver attuato i comportamenti descritti avvalendosi dell’appartenenza all’associazione mafiosa e dell’intimidazione che questa provoca.

Il soggetto, rintracciato ad Isola di Capo Rizzuto, dopo le formalità di rito è stato accompagnato al carcere di Catanzaro.

 

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