La scrivente associazione continua a seguire con molta attenzione e interesse levolversi dei fatti riguardanti la possibile riapertura della discarica di Comunia, che non si presenta per niente bene dopo il parere favorevole sul progetto ottenuto nella Conferenza dei servizi dello scorso 25 luglio. Noi non deporremo le armi e continueremo a portare avanti la nostra battaglia iniziata oltre 15 anni addietro nel silenzio di tutti, Istituzioni e cittadini, riguardante la messa in sicurezza e la chiusura definitiva dellimpianto. Tra le tante ombre e i molti interrogativi ci colpisce lassenza di quasi tutti gli Enti interessati in entrambe le due conferenze dei servizi svoltesi il 27 giugno e 25 luglio, che secondo noi dovrebbero motivare la loro assenza se non altro per non apparire negligenti anche se solo sul piano morale, se non giuridico. Utilizzeremo tutti i mezzi di legge a nostra disposizione, ci impegneremo ancora di più e faremo sentire sempre più forte la nostra voce e il nostro malcontento di come stanno andando le cose nelle sedi istituzionali non appena riceveremo la documentazione richiesta agli Uffici regionali, tra cui le motivazioni per cui il contenuto delle osservazioni dellA.N.CA.DI.C non è stato accolto. Inoltreremo la relativa documentazione accompagnata dalle nostre doglienze e riscontri emersi dalla disamina del verbale della conferenza dei servizi al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministero dellAmbiente con riserva di interessare la Commissione Europea. Non è più tempo di proclami e di guardare al passato, in questo momento più che mai ci vogliono fatti, concrete iniziative. LEnte competente attraverso i propri legali dovrebbe adire per tempo le opportune sedi istituzionali e legali. Al riguardo abbiamo chiesto al sindaco del Comune di Motta San Giovanni quali iniziative intende intraprendere il Comune in merito a quanto emerso dalla conferenza dei servizi dello scorso 25 luglio. In particolare, se lAmministrazione comunale intende presentare le proprie osservazioni al Presidente del Consiglio dei Ministri entro i perentori limiti temporali previsti dalla normativa vigente ovvero entro giorni 10 dalla data della comunicazione della determinazione motivata della conclusione della conferenza di servizi, di cui al D.lvo 30 giugno 2016, n.127.
Vincenzo CREA
Referente unico dellANCADIC
e Responsabile del Comitato spontaneo Torrente Oliveto