PESARO, 26 DIC – Non era a Pesaro per scelta ma perch sottoposto a uno speciale programma di protezione in quanto fratello di collaboratore di giustizia. Marcello Bruzzese, il 51enne ucciso ieri pomeriggio abitava con la famiglia in un’abitazione pagata dal ministero degli Interni.
Un’esecuzione di stampo ‘ndranghetista. L’uomo originario della Calabria, era fratello di un collaboratore di giustizia. Era scampato a un agguato nel 1995 a Rizziconi di Reggio Calabria in cui morirono il padre Domenico e un cognato, il marito di una sorella, mentre lui rimase gravemente ferito.
Verso le 18:30, due killer incappucciati hanno atteso che parcheggiasse l’auto in garage in via Bovio, dove abitava con la famiglia da tre anni, per scaricagli addosso una trentina di colpi di pistola calibro nove, di cui almeno 15 andati a segno, quando ancora era nell’abitacolo della vettura e si apprestava a scendere. Il collegamento tra la parentela di Bruzzese con il pentito e l’omicidio non ancora chiaro. A coordinare le indagini dei carabinieri, con i pm di Pesaro Fabrizio Narbone e Maria Letizia Fucci, ci sar comunque Daniele Paci della Dda di Ancona che si occup dei delitti della Uno bianca.