Paura, tanta paura ma nessun danno. Ieri sera, un terremoto di magnitudo 4.9 ha colpito Pietrapaola, un piccolo comune di circa mille abitanti nel cosentino, alle 21.43. Nonostante il forte spavento, non si sono registrati feriti né crolli evidenti o cadute di calcinacci. Durante la notte, 25 residenti hanno scelto di dormire all’aperto per paura di nuove scosse. I vigili del fuoco hanno eseguito sopralluoghi nella parte alta del paese per verificare la sicurezza degli edifici, mentre la Protezione civile regionale ha fornito assistenza alla popolazione. Anche le forze dell’ordine e la sindaca Manuela Labonia hanno partecipato attivamente ai controlli. Il direttore della Protezione civile regionale, Domenico Costarella, ha dichiarato che i sopralluoghi continueranno per tutta la giornata, con le prime verifiche notturne che non hanno rilevato danni significativi. La Protezione civile è pronta a intervenire se necessario. La Calabria ha trascorso una notte di apprensione a causa delle scosse di assestamento che hanno seguito il terremoto. I Vigili del fuoco hanno proseguito i rilievi sugli edifici dei comuni vicini all’epicentro, con l’assistenza della Protezione civile regionale. Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha confermato l’assenza di danni a persone o cose e ha ringraziato tutti i coinvolti per il loro impegno. La sindaca Labonia ha rassicurato la popolazione, spiegando che non ci sono stati danni agli edifici e che la situazione è sotto controllo. Durante la notte, ha ricevuto supporto immediato dalla Protezione civile e contatti da parte dei consiglieri regionali. Le tre scosse principali sono state avvertite chiaramente nella parte antica del paese, mentre nella frazione marina, a 12 chilometri di distanza, solo la prima è stata percepita. La sindaca ha deciso di evacuare la parte antica del paese, con alcuni abitanti che hanno preferito rientrare nelle loro abitazioni e altri che hanno scelto di rimanere all’aperto. I carabinieri e un’ambulanza sono rimasti nella zona vecchia per tutta la notte per eventuali emergenze.
FONTE: Ansa