Come se la città non avesse già molte grane da risolvere, in questi giorni si è andata ad aggiungere una nuova criticità: la scuola. Tanto che, per due giorni consecutivi, piazza San Giorgio è stata presa d’assalto da manifestanti per due motivi distinti.
Martedì, infatti, i genitori e i ragazzi della scuola media “Nosside-Pythagoras” di Ravagnese si sono dati appuntamento davanti al Comune per alzare la voce e far arrivare alle finestre del palazzo comunale il proprio disappunto. I 330 alunni sono a casa dal 4 ottobre scorso, perché con ordinanza sindacale il plesso è stato dichiarato inagibile a seguito di controlli antisismici. Nulla quaestio sulla necessità di interventi di messa in sicurezza, se non fosse che lasciare nel limbo tante famiglie per più giorni, senza provvedere tempestivamente con soluzioni atte a garantire la continuità scolastica, è quanto di più desolante e sciatto potesse avvenire.
Il provvedimento-tampone è stato emesso lunedì 9 con una nuova ordinanza che dislocherà le 17 classi tra i plessi “Alvaro-Scopelliti” e Larizza. Tempistiche d’intervento? Non pervenute. E dunque i genitori hanno occupato la piazza perché preoccupati da lavori che potrebbero procrastinarsi nei mesi, condannando ragazzi e famiglie ai disagi che ne derivano: non dimentichiamo che il Pythagoras ha un’utenza composta in maggioranza da alunni provenienti dalla vasta zona sud, e questo comporta problematiche relative al trasporto scolastico, alla rimodulazione in seno alle famiglie della quotidianità.
Forse tutto avrebbe potuto essere superato se i controlli, e i relativi interventi, fossero stati effettuati in periodo di chiusura estiva, e non ad anno scolastico avviato affidandosi “all’arte di arrangiarsi” con il rischio che “la toppa sia peggio del buco”.
E non finisce qui, perché stamani è stata la volta della comunità scolastica dell’ I. C. “Galileo-Pascoli” contro il dimensionamento che ne farebbe perdere l’autonomia amministrativa e, dunque, ne farebbe di questa scuola un presidio periferico lontano dalla governance scolastica. Autonomia che andrebbe mantenuta alla luce del fatto che allo stesso Istituto afferisce la sezione di scuola ospedaliera del GOM per i piccoli degenti. La questione è tutta aperta perché la delibera di Giunta sarebbe arrivata successiva al termine del 30 settembre (quindi “irricevibile”) presso la Metrocity che questa settimana dovrà deliberare sulla proposta di dimensionamento, per il territorio metropolitano, da presentare alla Regione. Già, perché il botta e risposta tra l’assessore comunale all’istruzione Lucia Nucera e Palazzo Alvaro, per quanto sotto stessa bandiera, denota una certa tensione che non è passata inosservata e la dice lunga sugli umori politici poco sereni delle due amministrazioni.