Dal 2014 la citt ha un nuovo sindaco: Giuseppe Falcomat , Figlio dell?ex sindaco della ?Primavera di Reggio? Italo, cresciuto a pane e politica. L?aria che si respirava in citt non lasciava adito a dubbi circa la vittoria al primo turno di Falcomat , facilitata anche da un centrodestra in frantumi, con molti ex consiglieri di centrodestra, ex sostenitori di Scopelliti cambiare bandiera schierandosi nelle liste che hanno sostenuto Falcomat vincente. ?Siamo contenti che i reggini abbiano voluto restituire dignit alla citt . Per noi il lavoro sar quello di ricostruire un rapporto sentimentale con i quartieri, con le zone pi degradate e abbandonate non solo dal punto di vista del decoro urbano, ma soprattutto da nuove scelte politiche e amministrative, che diano una SVOLTA da un modello ormai fallimentare”. Queste le parole a caldo del gruppo dei vincenti nel ormai lontano 27 ottobre 2014.
Manca poco pi di un anno alle nuove elezioni politiche 2019, e la situazione della citt , propone Reggio Calabria nel declino pi assoluto, derivante da un immobilismo dell’amministrazione comunale priva di idee e di una programmazione politica in grado di traghettare l?intera comunit verso traguardi ambiziosi e lungimiranti. L?accanimento terapeutico? nei confronti della citt , che il Sindaco Falcomat aveva promesso ai cittadini con la ?svolta?, stato eseguito con metodi curativi inappropriati e inefficaci, che ci vorrebbe non uno ma pi miracoli per sollevarla dalla preoccupante condizione.
Osservare ogni giorno il declino della propria citt diventato, per me, insostenibile. L?idea che non pu andare peggio di cos e che dopo tanto degrado risollevarsi l?unica cosa che pu succedere, non pi credibile, perch al peggio non c? pi limite. Ritornare a far parte della vita politica della citt un dovere a cui non dovremmo pi sottrarci.
La politica si allontanata dai bisogni dei cittadini e in tanti non hanno pi riconosciuto i partiti come punto di riferimento.
E? necessario per, non arrendersi, ma ricostruire rapporti credibili attraverso un percorso virtuoso con la cittadinanza, dare un esempio disinteressato per creare, come una volta, quel collante fra i cittadini, i comitati di quartiere, i movimenti, e la classe politica. Faccio un appello a tutte quelle persone che sanno di avere delle competenze per metterle a disposizione dei bisogni di tutti.
La prossima classe politica dovrebbe essere capace di interpretare, i dati sulla povert , sulla disoccupazione, sul disagio giovanile, sul numero delle persone svantaggiate.
Il lavoro che ci aspetta riscoprire, tutelare, valorizzare, collegare, storia, cultura, natura, agricoltura, pesca, turismo, artigianato e perch no l?industria agroalimentare, ed avere un obiettivo comune, riportare Reggio alla sua identit .
Sar sicuramente stimolante per chi vorr , come me, rimettersi in gioco, sono sicuro che nel breve periodo riusciremo a formare quei nuovi cittadini, consapevoli e pensanti, che potranno invertire la direzione sbagliata che ha preso la nostra amministrazione locale.
Abbandonare Reggio ci porter tutti a fondo, e scopriremo Reggio ?citt d?acqua, non del Menta”.
Prima Reggio ?
Joe Puntillo