Sono gli ultimi momenti prima della decisione di Brunetti, e a rimostrare le proprie perplessità sulla questione Reggina, in una diretta Facebook della scorsa serata, il Consigliere Massimo Ripepi: “Nonostante abbiamo già vissuto un incubo pesantissimo, ci sembra di riviverne un altro e siamo tutti molto preoccupati!”
Ripepi ha nell’immediato sottolineato il proprio disappunto rispetto ad una dichiarazione rilasciata dall’imprenditore Bandecchi (che secondo il Consigliere non avrebbe dovuto fare in questo momento, prima della determinazione del sindaco Brunetti rispetto al bando comunale), il quale avrebbe detto che: “ho visto che ci sono altre due domande, sono molto felice e spero di non arrivare primo in questo bando: io sapevo e temevo che non c’era nessuno e che la Reggina rischiava di morire, per questo mi ero impegnato ma ricordatevelo sempre, l’ho detto da subito, solo per riportarla in serie C, quindi invito il Sindaco a scegliere chi ha un orizzonte più ampio nel tempo, chi ha maggiori ambizioni”.
Il Consigliere Ripepi, ha subito manifestato il fatto che non fosse tranquillo rispetto a quanto si sta profilando per la squadra amaranto: “Sono momenti molto delicati per la Città e per la Reggina. Si legge dai giornali che sono arrivate 3 proposte: la prima, di Bandecchi, con una compagine formata anche da piccoli imprenditori reggini, la seconda cordata di origine siciliana e la terza cordata di Salerno. Le prime due richieste sono arrivate prima delle 13:00 (scadenza del bando), mentre l’altra pare sia arrivata dopo. – ha spiegato Ripepi – Parlando col Direttore Generale, prima valuteranno le prime due e, qualora non fossero idonee, si passerà alla trattazione della terza.”
“Bandecchi, dopo aver saputo della presenza di cordate più forti di lui, ha detto che preferirebbe che la Reggina venisse presa da queste altre cordate. – ha continuato Ripepi – Questa dichiarazione, a mio avviso, non andava fatta in questo momento! Nel ringraziare in ogni caso Bandecchi e tutti gli altri imprenditori, purtroppo va sottolineato che questa cosa certifica l’inesistenza della classe imprenditoriale reggina. Ma soprattutto, la cosa grave è che Ninni Tramontana, assieme al presidente di Confindustria, non siano riusciti a trovare imprenditori per raccogliere soldi per la nuova società. Dopo questa cattivissima figura, ho chiesto ai vertici, almeno, di dimettersi!”.
“Nella serata di ieri, è uscito un articolo su StrettoWeb, nel quale sono venute fuori una serie di ipotesi basate su alcuni particolari intrecci che ci sarebbero stati e che rappresentano lo specchio dell’affarismo che regna su ogni questione di Reggio.” – ha proseguito Ripepi – “Però, a prescindere da chiunque vinca, dobbiamo agire con grandissima sobrietà, proteggendo la nostra Città senza lanciarci subito ad entusiasmi affrettati! Dobbiamo essere sobri e realisti, verificando i soggetti e rimanendo con i piedi per terra, onde evitare che si ripresenti la stessa situazione precedente. Oramai abbiamo capito (passando per Gallo e Saladini), che le promesse non servono a nulla!”.
“Serve dunque un cordone di protezione davanti alla nostra squadra, per affrontare ciò che si sta delineando: affinché si possa analizzare il tutto con grande umiltà, prudenza e lucidità.” – ha raccomandato Ripepi, rivolgendosi ai tantissimi cittadini che si stanno avvicinando al progetto dell’Esercito di Rheggio, promosso dal Consigliere – “L’ultima dichiarazione di Bandecchi sicuramente influenzerà la decisione della super-Commissione. Anche se la scelta dovrà essere solo ed esclusivamente di Brunetti, (a prescindere dalla Commissione che il facente funzioni ha riunito).”
“Evitiamo che tornino i cannibali a Reggio: cari cittadini, sta succedendo di tutto e peggio di così non può andare! – ha concluso il Consigliere Massimo Ripepi – “Speriamo che venga scelta la migliore società: un plauso va, certamente, a tutti gli imprenditori reggini, seppur piccoli, che hanno dato una lezione ai grandi imprenditori di Confindustria e Camera di Commercio!”.
Una breve nota, ha seguito subito dopo, sulla partita di beneficenza organizzata in onore di Gianluca Vialli, per la quale Ripepi ha denunciato delle condizioni piuttosto gravi: “E’ un evento di beneficenza al quale avrei partecipato, ma mi è giunta voce da un avvocato, che hanno organizzato il tutto senza l’autorizzazione della Fondazione Vialli e neanche i suoi parenti ne sapevano nulla. Anche questo, l’ennesimo capitolo tristissimo su Reggio.”