Triste storia quella della Reggina, dove si intrecciano molteplici fili neri nel tessuto di una narrazione ambigua e sempre più piena di dubbi.
“Sicuramente, in questa storia triste hanno perso tutti!” – ha esordito in una delle sue dirette social, il Consigliere Comunale Massimo Ripepi – “E’ una storia triste perché è nata nel giorno in cui Cardona, facendo una Conferenza Stampa, sparava frittole e frottole celebrando Saladini. E mentre prima esaltava la trasparenza, appena si sono ritrovati a prendere in primo grado la sentenza per il ritardo dei pagamenti, ecco che Cardona ha lasciato il timone della nave e si è dimesso!”
“Per non parlare di quando tutti i politici sono intervenuti a Piazza Duomo, sparando una serie di supercazzole a volontà – ha continuato Ripepi – hanno fatto discorsi vuoti, dicendo tutto e niente, cercando a tutti i costi di trovare il modo per salire sul carro dei vincitori!”
“Via via che abbiamo collezionato sconfitte, prima al Coni, poi al Tar, tutti coloro che si erano proclamati salvatori della patria si sono chiusi in un silenzio tombale. E a volare, per Reggio, brutte figure a raffica!” – ha proseguito Ripepi – “La scelta di non parlare, da parte di Brunetti, è stata una scelta sbagliatissima! Lui, in qualità di sindaco ff, avrebbe dovuto sin da subito fare tutto il possibile per risolvere la questione! Un errore che, forse, neanche Falcomatà avrebbe fatto: e, se non si dovesse tornare al voto, – ha concluso Ripepi con una punta di ironia – a questo punto è meglio se torna Falcomatà!”.
“Intanto Francesco Cannizzaro, che anche lui si era chiuso nel silenzio fino ad ora, ieri ha deciso di uscire allo scoperto con un post del tutto fuori luogo: così facendo, infatti, si è reso garante affinché la società tornasse nelle mani di Saladini (anche se subito dopo, poi Ilari lo ha smentito!)” – ha rimproverato Ripepi, rivolgendosi poi all’On. Cannizzaro – “Non si può pensare di convincere il Consiglio di Stato rispetto alla continuità della società, soprattutto se consideriamo che Saladini, ha lasciato la Reggina proprio nel mezzo della prova, ed è andato via vendendola ad Ilari!”
“Avete fatto la gara a chi è il più grande salvatore della patria! Ma su queste cose non si scherza!” – ha rincarato il Consigliere Ripepi – “Ieri è successa la cosa peggiore che potesse succedere: tutta l’Italia si è messa a ridere dopo tutti gli articoli ed i comunicati dei sindaci e consiglieri usciti ieri sera. Ci siamo presentati nel peggior modo possibile davanti al Consiglio di Stato!”
“Saladini ci voleva convincere che vuole riprendersi la Reggina perché la ama: dopo che, però, l’ha mollata nel momento del bisogno, dimostrando a tutta l’Italia, ai giudici sportivi e all’intera comunità, che l’aveva abbandonata. Ma la cosa più assurda è che Cannizzaro si è messo dietro a questa cosa!” – ha alzato i toni Massimo Ripepi – “Come facciamo ora a credere a Cannizzaro, il quale ha riabilitato un soggetto che quando avrebbe dovuto difenderci ci ha invece mollato?! Ed ora, la sera prima del giudizio in Consiglio di Stato, viene a riprendersi la Società, presumendo che noi dovremmo pure stare in silenzio senza dire nulla?!”
“In ogni caso, se vinciamo cerchiamo di rimboccarci le maniche subito per trovare una Società, possibilmente sana e che ami la Città. Se dovessimo andare in Serie D, dico a Brunetti che, prima di parlare della dignità della serie D, avrebbe dovuto parlare della dignità che non ha avuto quando non ha preso la situazione in mano, in qualità di Sindaco ff, in Consiglio comunale e nella fase prodromica al Tar.” – ha continuato Ripepi – “Brunetti ha detto che per lui è scattato l’allarme quando Cardona si è dimesso. E allora se era suonato in quel momento, sin da quel momento avrebbe dovuto cominciare a muoversi ed operare: avrebbe dovuto fare il Sindaco!”
“Sono un uomo libero, perché posso parlare di tutto e gli unici a cui devo rendere conto sono i cittadini! – ha concluso Ripepi – “Dobbiamo salvarla noi Rheggio: con tutti coloro che hanno il coraggio di metterci la faccia! Cari cittadini, dobbiamo reagire per non sottostare a tutti gli imbrogli e le supercazzole!”