Basta poco per far volare sciocchezze a Reggio, anzi pochissimo! Ieri, infatti, a denunciare l’ennesima assurdità dell’Amministratore unico di Sacal, Marco Franchini, ci ha pensato il consigliere Massimo Ripepi durante una delle sue dirette sui social, nella quale ha confrontato due articoli per cercare di informare e aggiornare i cittadini, su quanto di assurdo sta accadendo rispetto all’infrastruttura reggina. Sembra infatti che l’Amministratore, mettendo in funzione la “macchina spara-balle” (come l’ha definita Ripepi) che in questo ultimo periodo sta lavorando oltre il dovuto, abbia reagito ad un comunicato stampa del Professore Bonsanti, docente universitario di Reggio nonché esperto di aeroporti e trasporti aerei: quest’ultimo aveva infatti rimproverato alla Sacal di aver “Freezato” (congelato) il Tito Minniti! Non si è fatta attendere la contro risposta di Franchini che ha lanciato, sulla Gazzetta del Sud, un titolone alquanto improbabile: “Aeroporto di Reggio, la Sacal ci crede!”. Ebbene però, sono moltissimi i cittadini che hanno smesso di crederci; non ci crede Ripepi ed ora neanche Bonsanti! Ma prima ancora, a non crederci, sono gli stessi numeri (su voli e passeggeri) che continuano ad essere la risultanza di una cartella clinica di un paziente già deceduto da tempo: l’Aeroporto dello Stretto, puzza di morte!
“Bonsanti ha ben spiegato che, mentre con la Sogas, nonostante la presenza delle limitazioni, volavamo con 700/800 mila passeggieri, da quando invece la gestione è passata alla Sacal, l’Aeroporto è stato congelato ed è passato ad avere un Piano Nazionale degli Aeroporti dove è stato addirittura dichiarato che tra 12 anni il Tito Minniti conterà 400 mila passeggeri: una follia!” – ha esordito il Consigliere Ripepi – “Giusto per dirne una, e come ha spiegato lo stesso professore, la prima cosa che Sacal ha fatto, quando ha preso il Tito Minniti, è stata quella di rendere lo scalo di Ravagnese operativo h18 (con Sogas eravamo h24): se non torna immediatamente h24, l’aeroporto non potrà mai essere attrattivo per le compagnie low-cost!”
“Ci hanno ammazzato nel silenzio assoluto di tutti i nostri amministratori: e pensate che, se questi ultimi non si sono occupati del cuore della Città (ossia l’Aeroporto), come potranno mai occuparsi di tutte le altre cose?!” – ha rincarato Massimo Ripepi – “In ogni caso, con le ultime dichiarazioni di Franchini, giunge l’ennesima presa in giro a tutta la Città e i cittadini: dice di “crederci” ma i fatti dicono altro! Non avevano fatto neanche il Masterplan, documento fondamentale che avrebbe continuato a non esistere se non avessimo manifestato a Reggio e a Lamezia: saremmo rimasti l’unico aeroporto in Italia senza Piano regolatore! Si sono completamente dimenticati di noi: per loro non esistiamo!”
“Per questo mi rivolgo ai consiglieri regionali reggini: perché non avete detto una parola sullo stato in cui versa l’Aeroporto? Se non credete a ciò che ho detto in tutti questi anni, almeno ora credete a quanto ha scritto il professor Bonsanti!” – ha continuato il Consigliere Ripepi – “Ad oggi, i reggini hanno visto soltanto Conferenze stampa, mentre i numeri rimangono testardi e nessun risultato tangibile: se volessero togliere le limitazioni, potrebbero farlo immediatamente! Ma questa è la milionesima scusa per bloccare lo sviluppo della nostra Rheggio!”.
“In ogni caso, mentre Franchini ci invita a “stare in pace” con i nostri stessi aguzzini, che mentre ci abbracciano ci ammazzano: noi non staremo a guardare” – ha proseguito Ripepi – “Con Franchini staranno “in pace” soltanto i traditori e i venduti!”
Il Consigliere ha poi proseguito con una breve nota sulla questione della Reggina Calcio: “A fare da specchio alla situazione Aeroporto, la situazione Reggina dove tutto è fermo e stantio e abbiamo dovuto vedere che, alcuni soggetti, hanno raso al suolo la nostra amatissima squadra, patrimonio della Città. Questo è avvenuto, purtroppo, nel silenzio tombale delle istituzioni che, dopo avere preso tanti rimproveri da parte dei soldati di Rheggio, hanno deciso di aprire la bocca!”
“Ora, infatti, vediamo come tutti sono contro Saladini: eppure ancora non avete ancora il coraggio di ammettere che anche Cardona, uomo di legge, ha le sue colpe rispetto la squadra amaranto.” – ha rimproverato Ripepi agli amministratori comunali – “Ora avete il coraggio di parlare contro Saladini solo perché sapete che è fuori: questa è la “statura” degli amministratori reggini! Gli uomini si misurano dal coraggio che hanno.”
“Per questo, solo ora è finito il silenzio di Brunetti: avrebbe dovuto parlare prima, ma ora deve spiegare ai cittadini perché non l’ha fatto e dunque perché ha usato due pesi e due misure: vediamo se riuscirà a convincere i cittadini!” – ha concluso Massimo Ripepi – “E’ necessaria una rivoluzione, nei limiti della legge e della Costituzione, per staccarci dai nostri aguzzini e restituire Reggio e le Istituzioni nelle mani delle persone che amano veramente la Città e mettono il bene comune prima dei loro interessi personali.”