Ci sarà tempo fino al prossimo 15 novembre, entro le ore 12, per presentare le domande di partecipazione al progetto sperimentale “Autismo in rete” utilizzando, esclusivamente, l’apposita piattaforma disponibile sul portale web ufficiale del Comune di Reggio Calabria.
A rettifica del precedente avviso, il settore Welfare di Palazzo San Giorgio ha rinnovato l’invito a partecipare al programma rivolto a giovani adulti dai 14 ai 40 anni che, come ha spiegato l’assessore Demetrio Delfino, «versano in una condizione di disabilità entro un quadro diagnostico di disturbo dello spettro autistico o altro bisogno la cui complessità richiede approcci altamente integrati, prioritariamente a livello sociale, oltre che a livello socio-sanitario, politiche innovative e risposte personalizzate».
«I beneficiari – ha aggiunto il delegato alle Politiche sociali rifancendosi al bando – in proporzione alla disponibilità dei fondi assegnati a ciascun Ambito, seguiranno un percorso inter-istituzionale partecipato, finalizzato alla predisposizione del proprio progetto di vita. Quanti prenderanno parte al programma saranno accompagnati da un’equipe multidisciplinare rappresentativa degli Enti Locali, di concerto con UVM».
Entrando nel dettaglio, Delfino ha ricordato come «siano ammessi a prendere parte alla procedura i nuclei familiari, anche mono personali, in cui siano presenti persone dai 14 ai 40 anni con disturbi dello spettro autistico e altre disabilità con bisogni complessi che siano autosufficienti e non allettati, residenti nel Comune di Reggio Calabria alla data di presentazione della domanda e che possiedano requisiti specifici».Ovvero: giovane adulto in età compresa tra i 14 e 40 anni, in età lavorativa; residenza nel Comune di Reggio Calabria; certificazione o diagnosi clinica della disabilità, in particolare disturbi dello spettro autistico o altre disabilità con bisogni complessi secondo parametri ICF, rilasciato da una struttura pubblica (ai sensi dell’art. 3, comma 3 legge 104/92); ISEE SOCIO-SANITARIO in corso di validità, eventualmente necessario al fine di stilare una graduatoria di accesso al beneficio».
«Questo progetto – ha concluso l’assessore Delfino – rappresenta un esempio concreto di innovazione e lungimiranza applicato alla promozione ed al miglioramento della qualità degli interventi assistenziali nei disturbi dello spettro autistico. Al centro ci sono sempre la persona e la famiglia, paradigma assoluto di riferimento per sostenere i bisogni e le fragilità così da contrastare la marginalità sociale».