“Concorsi e Ombre” questo il titolo della Conferenza stampa del centrodestra, che si è svolta questa mattina nella Sala dei Sindaci di Palazzo San Giorgio. Una conferenza che nasce da alcuni dubbi sorti in merito ai concorsi pubblici per giornalisti da inserire nell’ufficio stampa comunale: ufficio che, sebbene fosse rimasto vacante per quasi un decennio, casualmente si sublima recentemente in circostanze controverse, in due capi-ufficio stampa (sia al Comune che alla Città Metropolitana) stranamente vicini al Sindaco Falcomatà.
Si può parlare quindi di concorsi pubblici oppure di pedine mosse ad hoc su una scacchiera? Nessun dubbio, per ora (sottolineano i consiglieri di centrodestra), sulla legittimità delle procedure concorsuali: non si può dire lo stesso, però sull’etica e la morale adottate dall’Amministrazione.
“L’ufficio stampa comunale è uno tra gli organi più importanti del Comune, in quanto veicola l’informazione e le attività dell’ente interne ed esterne. Un organo che è fondamentale se un’amministrazione vuole davvero definirsi trasparente!” – ha esordito Massimo Ripepi che aveva già affrontato in Commissione Controllo e Garanzia da lui presieduta, l’argomento dei concorsi e relative luci ed ombre.
E sebbene il processo concorsuale sia stato definito legittimo dal punto di vista formale, lo stesso è stato però fortemente criticato sotto il profilo etico e morale.
Strano è infatti, ha sottolineato Massimo Ripepi, come guarda caso a prendere il posto di Capo ufficio stampa alla Città Metropolitana sia stato il giornalista Giuseppe Perri, storico consigliere, braccio destro e addirittura “protesi” (così definito da Ripepi) di Falcomatà. Mentre, a capo dell’ufficio stampa comunale, ecco che arriva invece Filippo Sorgonà, iscritto soltanto di recente all’albo dei giornalisti e con un curriculum non troppo adeguato (dalla lettura emerge infatti un’esperienza prettamente in campo musicale piuttosto che giornalistico) ad un ruolo così strategico: altra figura questa, dunque, che troviamo tra i militanti, nonché schierato politicamente (in quanto è stato anche candidato in una lista pro-Falcomatiana) a favore del Sindaco.
E tra incongruenze cronologiche, scetticismo generale e una graduatoria finale che ha visto veri professionisti stimati del giornalismo calabrese, relegati in posizioni marginali, assistiamo all’ascesa di due capi ufficio che sono rispettivamente uno la “protesi”, l’altro un “militante” di Falcomatà: certo è che i dubbi sull’etica e la morale adottati rispetto a questi concorsi non fanno che crescere. Soprattutto se, si considera che il Comune di Reggio Calabria dovrebbe garantire un ufficio stampa che sia super partes e che non sia così sfrontatamente schierato – ha sottolineato il consigliere Armando Neri.
“Un’amministrazione bipolare” – quella denunciata invece dal consigliere Demetrio Marino – “che dice una cosa due anni prima ed il contrario due anni dopo! Avevano infatti dichiarato che avrebbero fatto i concorsi pubblici e poi dalla Città Metropolitana, in un inaspettato dietro-front, decidono invece di attingere dalle graduatorie già esistenti del Comune di Reggio Calabria!”.
Le critiche sollevano dunque questioni fondamentali sull’integrità etica e morale delle procedure amministrative. Pur non emergendo, per ora, elementi di illegittimità, le scelte effettuate alimentano dubbi sull’effettiva trasparenza e imparzialità del concorso. Rimane da vedere se le autorità competenti decideranno di approfondire ulteriormente la questione.