Strumento utile, ma 147 giorni per un esame specialistico è problema da risolvere immediatamente
L’attivazione del “Cup Online” è stata salutata come una vittoria di civiltà dal commissario ad acta della Sanità, nonché presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto. E in parte lo è: considerato che la Calabria è una delle ultime regioni d’Italia che si dota di questo strumento utile che permette almeno di evitare le lunghe code agli sportelli.
Purtroppo lo strumento non risolve invece le problematiche relative ai tempi di attesa alle visite specialistiche da parte degli utenti della Sanità publica calabrese. E proprio questo servizio ci mostra in modo chiaro la drammaticità della situazione che vive la nostra sanità, che nessun annuncio, fino ad ora è riuscito a risolvere.
Basta esercitare una ricerca all’interno del portale di prenotazione per rendersi conto che c’è poco da esultare in Calabria quando si parla di Sanità. È inaccettabile che per una mammografia bilaterale “programmata” in una struttura pubblica in provincia di Cosenza possano passare tra i 63 e i 128 giorni, mentre il tempo di attesa in una struttura privata è pari ad un solo giorno.
E ancora per una Colonscopia con endoscopi flessibile “programmata” si registrano tra i 147 e i 304 giorni negli ospedali pubblici (sempre in provincia di Cosenza) e un solo giorno nella struttura privata.
Si potrebbe continuare ancora, ma credo bastino questi dati per chiedere al Commissario ad Acta della sanità com’è possibile che uno dei primi e più importanti problemi della Sanità calabrese, ossia la mancanza di medici negli ospedali pubblici, non sia stato ancora affrontato in maniera compiuta e si continuino a portare avanti invece interventi spot che sembrano favorire maggiormente le strutture private. E non vorrei che anche il Cup Online, a queste condizioni, sia strumentale a quella mancanza di fiducia dei cittadini calabresi nei confronti della sanità pubblica, fatto che determina una maggiore affezione nei confronti delle strutture private.
Per sovvertire questa rotta ho deciso di investire tutte le mie energie affinché anche i cittadini calabresi possano infine beneficiare di una sanità pubblica degna di questo nome e sono pronto a sostenere tutte le iniziative politiche atte ad abbattere le liste d’attesa, come quella ora in discussione in Commissione “Misure per il recupero e l’abbattimento delle liste d’attesa per l’accesso a prestazioni sanitarie”, per la quale auguro un’accelerazione dell’iter. Sono convinto che il raggiungimento del diritto alla salute dei cittadini deve superare i colori politici e oltrepassare le barriere ideologiche.