Si è svolta stamani la Commissione di Controllo e Garanzia convocata dal Consigliere Massimo Ripepi, nella quale ha sentito i dirigenti Emilia Casciaro (in rappresentanza della dott.ssa Pace) e Demetrio Malvi per avere una relazione dettagliata di quanto è stato programmato/realizzato relativamente al partenariato tra Comune e Città Metropolitana per l’organizzazione e la realizzazione delle attività previste nel progetto Natale Metropolitano 2023.
E mentre Falcomatà si presenta in consiglio comunale ostentando una tranquillità quasi forzata e facendo quasi credere che a Reggio sia “tutto a posto”, ecco che Ripepi, subito dopo la commissione, ha invece fotografato la situazione che si registra oggi, 14 dicembre, a poco meno di dieci giorni dall’avvento del Natale, le casette (che dovrebbero ospitare i commercianti per le festività natalizie) sono ancora tutte serrate. Però tranquilli tutti: perché è “tutto ok”!
Ripepi ha poi commentato la riunione avvenuta in sede di Commissione: “La situazione rimane molto ingarbugliata, perché non ci sono le autorizzazioni! I dirigenti hanno detto che si risolve tutto con la delibera di Giunta: ma così non è!”
Da voci di corridoio, ha poi suggerito Massimo Ripepi, alcuni commercianti non sarebbero più interessati ad usufruire dello spazio per il mercatino natalizio in quanto non riuscirebbero più a compensare i costi per via del ritardo (considerato che dovevano già essere pronte dall’inizio del mese!). Ecco spiegato anche l’arcano mistero del perché ancora oggi vediamo le casette a Piazza Duomo rimaste senza nessun commerciante: però tranquilli, perché almeno, grazie alla Metrocity che ha messo la musica, almeno possiamo ballare!
Ripepi: Falcomatà burattino e Roma burattinaia
Ripepi ha poi fatto un appunto sull’equazione partito=baricentro romano: “Falcomatà sta dirigendo le operazioni senza pensare minimamente alla questione territoriale. È un ceto politico, quello del Sindaco, litigioso e che ha bisogno di essere assistito e di prendere ordini da Roma. Eppure non vanno a Roma per le esigenze del territorio (come sarebbe giusto e normale), ma vanno per vedere come devono dividersi meglio le poltrone lautamente pagate e per decidere le sorti degli uomini che governeranno qua a Reggio, senza che ci sia un minimo riferimento alle esigenze del nostro territorio devastato e depauperato!”.
“Chi sarà il candidato a Sindaco del csx lo deciderà Roma! Chi sarà il candidato a Sindaco del cdx lo deciderà Roma!” – ha rincarato Ripepi – “Come vi avevo annunziato Falcomatà andrà a Roma e si prostrerà ai diktat del partito nazionale che poi lo dovrebbe garantire per fare il candidato Presidente della Regione fra tre anni. Ovviamente i consiglieri si sono ribellati, perché sono stati eletti dal popolo di Reggio!”
“Noi non vogliamo che le sorti della Città siano decise a Roma, per questo è nata la rivoluzione “RHEGGIO”! Vogliamo che il baricentro delle decisioni ritorni a Rheggio. Siamo contro le decisioni romano-centriche.” – ha concluso Ripepi.
La Reggina e la “Manifestazione d’interesse”? Ripepi: “Era arrivata una pec da imprenditore: nessuna risposta!”
“Dei cittadini mi hanno mandato la foto di una pec di un imprenditore, tifoso reggino, che ha fatto un post su Instagram nel quale dice che ha mandato una proposta alla Reggina e nessuno gli ha risposto!” – ha raccontato il Consigliere Ripepi – “Oggi è uscita la notizia sui giornali che c’è stata questa proposta. Io ve l’ho detto per trasparenza e per coerenza, i giornali l’hanno riportata dopo averla verificata: la pec c’è ma non gli hanno risposto.”
“Vi sembra giusto che non hanno risposto!?” – ha concluso Ripepi, rivolgendosi poi alla Società “La Fenice Amaranto” – “Se non rispondete vuol dire che non siete in buona fede!”