Raccogliamo infatti in questi giorni le segnalazioni di diversi abitanti del quartiere di Ravagnese riguardanti l’ormai inaccettabile stato in cui versano le vie Livari inferiore e superiore.
Da anni i cittadini invano tentano di risolvere un problema che non ha solo a che fare con il decoro urbano e con la vivibilità ma anche con la sicurezza di pedoni e mezzi stradali.
La rassegnazione delle famiglie è evidente quanto il degrado delle vie menzionate.
La nascita del Comitato ha destato l’interesse e la speranza in coloro i quali, negli anni, hanno lottato per il riconoscimento di un diritto che solo a Reggio Calabria sembra essere una chimera: la normalità.
Il quartiere non chiede miracoli ma pretende semplicemente, appunto, la normalità.
Percorriamo insieme ad alcuni abitanti del luogo la via Livari inferiore, totalmente devastata, facendo lo slalom tra le voragini. È impossibile intercettare anche un solo metro quadro di strada senza imbattersi in buche di dimensioni raccapriccianti.
Fintanto che il tragitto viene percorso in automobile si rischia “solo”, giusto per minimizzare il problema, di distruggere il proprio mezzo. Se invece pensiamo ai ragazzi che fanno ampio uso di biciclette e scooter allora il rischio è enorme.
Vi sono centinaia di buche potenzialmente mortali se si pensa che durante questi giorni esse vengono totalmente occultate dall’acqua piovana.
La popolazione ha cercato in passato di superare le difficoltà intervenendo in prima persona: periodicamente vi è stato infatti chi ha provveduto a riempire le voragini con inerti e/o cemento. Ovviamente tutte soluzioni che lasciano il tempo che trovano.
L’inverno è alle porte e la gente chiede pertanto all’amministrazione la realizzazione di un manto stradale a regola d’arte, non più la classica soluzione “tappa buca”.
In questi giorni si stanno asfaltando svariate vie centrali, cosa apprezzabile, ma anche la periferia vorrebbe essere presa in considerazione dopo decenni di completo abbandono.
“Stesso discorso vale per la via Livari Superiore dove negli anni, a spot, si è coperta qualche buca. I continui interventi per i passaggi delle linee fibra, peraltro senza mai un opportuno ripristino della sede stradale, e il degrado del vecchissimo manto hanno reso la via pericolosa, con particolare riferimento al tratto finale la cui superficie ricorda quella lunare, tali sono gli avvallamenti e le voragini. Peraltro in via Livari Superiore, oltre ai cittadini del condominio Livari (ex “La Bruna”), risiedono centinaia di persone le cui abitazioni si collocano lungo la strada. Considerando che trattasi di una zona densamente popolata (circa 2000 persone) e che l’unico sbocco è in via Saracinello (molto trafficata anche da autobus e pullman e unico punto di ingresso e uscita) attraverso una strada di circa 3,5 metri di larghezza, vogliamo evidenziare anche l’elevatissimo rischio sicurezza: non esiste un’altra uscita dal rione. Contiamo nella sensibilità dei responsabili di settore e nella politica. Quando si afferma che bisogna venire incontro alle necessità del territorio bisogna anche far seguire alle promesse i fatti”, conclude il Comitato.