È la notizia del giorno e tutta Reggio l’accoglie con una solenne ola: finalmente nuovi voli a prezzi ridottissimi, addirittura si è parlato di €25 con Ryanair, la low-cost invocata dall’on Ciccio Cannizzaro e subito discesa dal cielo dell’Irlanda per tramite del suo CEO Eddie Wilson. L’amministratore, sbarcato ieri in riva allo Stretto, ha snocciolate in tarda mattinata l’offerta volativa al Museo della Magna Grecia.
Siamo subito andati sulla nostra app Ryanair a verificare destinazioni e prezzi disponibili e chissà, prenotare una bella vacanza, ecco un primo report.
LE DESTINAZIONI ITALIANE
Per quanto riguarda le destinazioni italiane, ci conforta che i voli outbound non siano tutti diretti a Lamezia; scherzi a parte:
Soddisfacente la presenza di Torino tra le rotte raggiungibili dal Tito Minniti; meno attese, forse, le presenze di Bologna e Venezia, che tuttavia si aggiungono alla preesistente offerta di ITA Airways che garantisce Milano e Roma a prezzi ridotti, anche se ad orari non proprio popolari.
DESTINAZIONI ESTERE
Mete estere piuttosto originali, essendo raggiungibili solo dal Tito Minniti. Interessante la possibilità di volare da e verso l’Inghilterra (Manchester), la Germania (Berlino) la Spagna (Barcellona), la Francia (Marsiglia); attrae un po’ meno l’Albania con Tirana; con tutto rispetto per le comunità arbëreshe, parte integrante della Calabria settentrionale, visti gli antichi fasti, avremmo gradito piuttosto un ritorno all’ellade con Atene e Santorini. Ma la vera domanda è : i voli sono concepiti per facilitare un flusso turistico?
Mentre gli snodi più gettonati, Londra, Madrid, Parigi, non sono nemmeno pensabili da città come la nostra, al centro del del mediterraneo, ma pur sempre al piano inferiore della catanzarese SACAL.
CONCLUSIONI
L’entusiasmo in definitiva ci pervade; al deserto fin qui visto si aggiunge comunque un’oasi, breve che sia, che copre la nudità degli anni oliveriani e falcomatiani quando, per decisione di Carbone braccio destro dell’allora targato PD Renzi, l’aeroporto di Reggio stava per chiudere, complici le limitazioni che ancora sussistono e che, attenzione, non ci pare sìano ancora state prese di mira da parte di SACAL.
Il parziale sollievo non esclude però un’ulteriore riflessione. L’interrogativo, come si accennava, è se la scelta dei voli sia stata effettuata dopo un’analisi di mercato, in vista di un rilancio dello scalo a lungo termine , o dalla necessità di alleggerire momentaneamente l’hub della Calabria dai voli posticci guadagnando un parcheggio che ha anche la duplice valenza di sponsor elettorale provvisorio.
Il futuro soltanto potrà dircelo visto che Franchini non ha risposto con un trasparente piano industriale.
LA DESTINAZIONE NASCOSTA È LA CHIUSURA?
Ma rimane il fatto che:
- Se non si elimineranno i limiti dello scalo, attualmente classificato come di classe B per una serie di interventi non esosi ma mai messi in programma che limitano l’operatività
- Se non si classificherà come strategico lo scalo, con i vantaggi che questo comporta
- Se non si garantirà il veloce accesso da Messina (con opportuni aliscafi) e dal reggino con treni metropolitana (la stazione aeroporto è ancora chiusa) e bus ad hoc.
Se tutto questo non avverrà, finiti i finanziamenti Ryanair tornerà a Lamezia più ricca, Reggio perderà (anche) la compagnia di bandiera e dalla SACAL qualcuno si vanterà di aver fatto di tutto per evitare il viaggio in atto verso la chiusura.
C. M.