Nella giornata di ieri, a Rosarno (RC),su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, i Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, unitamente a personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria di Vibo Valentia, supportati in fase esecutiva dal 8ø Nucleo Elicotterie dalle unit cinofile di Vibo Valentia, hanno dato esecuzione ad un?ordinanza di applicazione di misura cautelare personalein carcere, emessa dal Tribunale di Palmi ? Ufficio GIP, nei confronti di:
e dei fratelli:
quest?ultimi figli di ARENA Domenico, di anni 64, esponente di spicco della cosca Pesce di Rosarno, coinvolto nell?operazione di polizia ALL INSIDE del 2010.
Gli indagati sonoritenutiresponsabili a vario titolodel reato di ?concorso in coltivazionedi sostanze stupefacenti del tipo canapa indiana, con l?aggravante dell?ingente quantit ?.
L?odierno provvedimento cautelare giunge all?esito di una mirata attivit d?indagine condotta, nel mese di agosto 2018, dalla TenenzaCarabinieri di Rosarno e dallo Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, sotto il coordinamento dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, nel corso della quale stato possibile documentare ed accertare, mediante servizi di osservazione e pedinamento, il coinvolgimento di tutti gli indagati odierni, unitamente ad un minore, la cui posizione al vaglio della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, nella realizzazione e coltivazione di una vasta piantagione di canapa indiana, composta da oltre 28 mila piante dell?altezza media di 1,70 mt.
L?intera piantagione, sequestrata dall?Arma il 21 agosto u.s., era stata realizzata in un fondo agricolo in disuso, ubicato nel Comune di Candidoni (RC), alimentata da un articolato sistema di irrigazione, ed occultata tra la fitta vegetazione circostante che ne rendeva complessa l?individuazione e l?accesso. Lo stupefacente avrebbe consentito di conseguire profitti per oltre 3 milioni di euro.
All?atto del rinvenimento le piante, previa campionatura, erano state sequestrate e, su disposizione dell?Autorit Giudiziaria, trasmessi al RIS di Messina per le analisi tossicologiche del caso.
I destinatari della misura cautelare, all?esito degli adempimenti di rito, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria Arghill , a disposizione dell?Autorit Giudiziaria, in attesa dell?interrogatorio di garanzia.