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REGGIO – Iniziato il countdown per Rivoluzione Rheggio: 20 gennaio al Teatro Cilea, Ripepi e Bandecchi danno il via alla campagna elettorale

E’ iniziato il countdown per l’inizio di “Rivoluzione Rheggio”, il progetto politico che getta le basi del matrimonio politico tra il consigliere reggino Massimo Ripepi ed il sindaco di Terni Stefano Bandecchi.

La manifestazione che “aprirà le danze” nel padiglione politico disastrato di Reggio Calabria, avrà luogo presso Teatro Cilea il 20 Gennaio alle ore 17:00 e vedrà Stefano Bandecchi sposare ufficialmente il progetto reggino, mentre Ripepi sarà candidato a sindaco con Alternativa popolare.

Da cosa nasce Rivoluzione Rheggio?

Più volte raccontata in diretta dal Consigliere Massimo Ripepi, il progetto politico “Rivoluzione Rheggio” nasce dalla necessità di restaurare l’antica gloria e l’orgoglio reggino: una Reggio Calabria che – ha spiegato il consigliere – è stata piallata dalla sua stessa Regione che, piuttosto di incentivarla attraverso misure sostanziali (come la questione dell’Aeroporto dello Stretto moribondo e le deleghe della Metrocity ancora non consegnate) si occupa di “fuffa” (come la riqualificazione del Ciapi di Catona).

E mentre Reggio diventava lo “zerbino” della Calabria e il giullare di tutta l’Italia, in una sospensione dello spazio-tempo in cui era assente il Primo Cittadino Giuseppe Falcomatà (perché anch’esso sospeso per il processo del Miramare) e che ha visto la Città congelarsi in ogni settore, sorge oggi più che mai il bisogno di cambiare drasticamente la direzione delle cose.

Oggi, nonostante il rientro di Falcomatà che aveva promesso un radicale “cambio di musica e di musicisti”, si sono accentuate le dissonanze e si sono affilati i coltelli in una maggioranza sempre più spaccata e frazionata. Nel frattempo, in questo gioco mistico di scambi di poltrone, ecco che i cittadini sono schiacciati dalla mancanza dei servizi essenziali e disservizi diffusi che incidono profondamente anche sulla salute.

Eppure, se si entra a Palazzo San Giorgio, per l’attuale amministrazione: “Va tutto bene…”.

Ma come è arrivato Bandecchi a Reggio?

Checché ne dicano i mistificatori seriali, il famoso imprenditore Stefano Bandecchi, è approdato a Reggio Calabria tramite la questione della Reggina Calcio: dopo la terribile crisi “post-Saladini” ed una squadra dalle radici gloriose ridotta ai minimi termini storici, il Comune di Reggio Calabria indice un bando per selezionare una nuova società che fosse in grado di gestire e riportare agli albori il calcio amaranto.

Per timore che il bando andasse deserto, il consigliere di maggioranza Giovanni Latella – ha dichiarato alla stampa – ha poi contattato l’imprenditore ternano che, avendo preso a cuore la squadra, i tifosi e la città, decide di accogliere l’invito e avanzare una domanda di interesse, assieme ad una cordata composta anche da imprenditori reggini.

Invito però, non tanto gradito dall’allora Sindaco ff Paolo Brunetti. Ore di panico, infatti, quelle che si sono registrate subito dopo la chiusura del bando: ferite che rimangono ancora fresche nei cuori di tutti i tifosi a seguito della scelta della società “La Fenice Amaranto”  che, senza nulla togliere alle persone certamente qualificate che compongono quest’ultima, non aveva un patrimonio economico da poter investire nella Reggina, tanto quanto invece avrebbe potuto la cordata Bandecchi.

Avviene qui, in questo contesto, il primo incontro (telefonico) tra Bandecchi e Ripepi: quest’ultimo infatti, contrario alla decisione “politica” presa dal sindaco facente funzioni di scartare la cordata Reggio F.C. a favore dell’LFA, ha chiamato l’imprenditore per recuperare il recuperabile: Brunetti è però stato irremovibile, sebbene siano arrivati solleciti anche dai tifosi stessi. Perché decisione “politica”? Secondo il consigliere d’opposizione, avere il sindaco di Terni a gestire una squadra che è profondamente radicata nei cuori della popolazione reggina, nonché patrimonio identitario e culturale di Reggio, significava per l’attuale amministrazione permettere l’ingresso di un personaggio troppo politicamente imponente.

Dopo l’invito sgarbatamente ritirato, Stefano Bandecchi, che difficilmente lascia cadere le cose inosservate, ha rilanciato con un post sui social la sua rivalsa: “Scartato dal calcio per la politica? Torno a Reggio per entrare in politica!”. Inizia così, l’interlocuzione politica (prima di allora, soltanto un rapporto di livello imprenditoriale per la questione della Reggina) tra il consigliere reggino e il sindaco di Terni e che ci conduce a quella che, il 20 Gennaio, sarà l’inizio ufficiale, per la Città di Reggio Calabria, di un polo rivoluzionario che, slegato dai partiti di Destra e Sinistra, ha intenzione di risollevare “Rheggio” dalle ceneri.

 

Dunque, se non è arrivato il tempo di fare una rivoluzione, e non abbiamo il coraggio di farla… allora significa, forse, che ci meritiamo la situazione che ci siamo creati.

 

Sara Mancini 

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