Una demolizione avviata, ma subito interrotta, quella annunciata dal sindaco selfista con pomposo video sulla sua pagina facebook lo scorso mercoled a Gallico Marina. Pi a uso e consumo delle telecamere il lavoro della ruspa, che ha avuto modo di avviare appena le pale per buttare gi qualche pilastro dello storico locale della Fata Morgana, prima di bloccarsi e letteralmente sparire dalla circolazione nei giorni successivi. Tutt?ora, una parte della struttura ancora in piedi ma pericolante, mentre le macerie restano sulla spiaggia con la zona di cantiere che sembra abbandonata senza nemmeno essere adeguatamente chiusa e messa in sicurezza. Eppure, un intervento cos invasivo e delicato in un?area marina, necessit di lavorazioni da eseguire con rapidit ed efficacia, proprio per consolidare l?obiettivo di bonificare un?area gi in stato di abbandono. Perch, dunque, questo avvio di lavori con repentino stop? Voci diffuse tra i residenti parlano della presenza di amianto gi esistente nella struttura interessata, e che ora potrebbe giacere sotto le macerie con il rischio di diffondersi nell?aria sotto forma di polveri. Parrebbe, infatti, che durante i lavori di demolizione sia giunta una segnalazione dei residenti e, successivamente i lavori siano stati sospesi con abbandono delle macerie.
A fronte di tutto ci, quantomeno opportuno da parte dell?amministrazione e degli organi competenti, fare chiarezza. I cittadini hanno il diritto di sapere se la demolizione dell?ex Fata Morgana stata preceduta da tutti i doverosi controlli sulla presenza di materiale inquinante ed eventualmente sul suo smaltimento. Sulla salute pubblica, la cui responsabilit del sindaco quale prima autorit in materia di igiene e sanit cittadina, non si pu giocare. Non vorremmo che questi lavori possano diventare, in un contesto gi di degrado aggravato dalla presenza di scarichi fognari, un rischio ecologico-sanitario per la bella Gallico Marina, un tempo cuore della movida reggina.
#AmaReggio / Stanza 101 ? Cenacolo Culturale Impertinente