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REGGIO – Mentre stenta l’aria natalizia, in consiglio comunale spira vento di “crisi”

In Consiglio comunale, stamane, è andata in scena la farsa. Molti banchi vuoti soprattutto tra i componenti di maggioranza, Giunta decimata. A “pesare” l’assenza dei consiglieri di PD, Democratici e Progressisti e Italia Viva, come evidenziato dal consigliere Versace che in fase preliminare ha stigmatizzato la situazione, preannunciata, tra l’altro, da una nota stampa in cui il capogruppo Sera avrebbe denunciato la stagnazione sulla Giunta. Sì, proprio lui, quel Giuseppe Sera che al consiglio comunale di giorno 7 dicembre aveva “rassicurato” non ci fosse alcun vento di guerra dentro l’aula “Piero Battaglia”.

La minoranza compatta ha invitato il sindaco e la maggioranza ad una seria riflessione, vista la mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini e l’evidente imbarazzo aleggiante tra i banchi.

“Gli interessi partitici e personali prevalgono sul bene comune”- ha affermato Neri sollevando anche le problematiche relative ai concorsi pubblici: la necessità di completare le procedure concorsuali entro il 31 dicembre, per evitare che con il passaggio al nuovo anno solare la Costel non richieda la nuova documentazione contabile con annesso slittamento delle tempistiche, e la pubblicazione trasparente dei nomi di coloro risultati vincitori nei concorsi.

Tanti i punti all’ordine del giorno anticipati da altrettante questioni preliminari: oltre alla evidente crisi politica, alla porta bussano il centro agroalimentare di Mortara, la qualità della vita, i rifiuti indifferenziati, la mancanza di politiche culturali e di valorizzazione del patrimonio artistico, e così via in una lista chilometrica. In preliminare anche l’intervento del consigliere Massimo Ripepi: “Questo è il luogo sacro per le questioni politiche” – ha risposto al consigliere Versace il quale poco prima aveva avuto uno scambio di battute anche con Neri – “Mancano due terzi della giunta e metà dei consiglieri di maggioranza, è ovvio che la questione diventa politica, quindi di cosa dovremmo parlare?”- invitando il sindaco ad annunciare la nuova giunta o a dimettersi. “A pagare tutto ciò sono sempre e solo i cittadini”.

Il cdx, per bocca del consigliere Marino, propone due alternative: abbandonare l’aula (ma la presenza di Pazzano garantirebbe il numero legale), oppure rimanere in aula e bocciare tutto. “Ci interessa solo lo svincolo Malderiti per la sua importanza. Se non siete in grado di governare chiediamo al sindaco di dimettersi.” E dunque passa solo il secondo punto riguardo la sdemanializzazione per l’esecuzione dei lavori dello svincolo autostradale “Malderiti” che consentirà di sistemare una importante arteria di collegamento con l’aeroporto.

Si incagliano invece gli altri punti relativi al riconoscimento dei debiti fuori bilancio che, come sollevato nuovamente dal consigliere Marcianò, sono frutto di spese dovute a sciatteria e mala programmazione. Debiti fuori bilancio che, anche a detta di Minicuci, stanno progressivamente aumentando di anno in anno, e molti di questi sono dovuti a spese di giudizio e contenziosi in cui, tra l’altro il Comune risulta parte soccombente.

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