“Sono stato assolto dal principale reato contestatomi e cio dall’accusa di avere indotto pubblici ufficiali e quindi non ho abusato della mia funzione di assessore come indicato nel capo di imputazione. Ritengo ci un primo importante risultato verso una verit completa, che sar apprezzato da chi mi ha sempre dato fiducia nel mio impegno democratico. Resto stupito che, una volta caduto il reato di induzione, su cui si basava l’accusa e anche la contestazione di falso, il Tribunale abbia solo potuto immaginare che io abbia concorso a sorteggiare qualcuno senza movente. Sarei un “masochista per sentenza” se solo si consideri che avrei commesso un falso al fine di ottenere la nomina di un commissario che penalizza mia moglie. Infatti, il concorso stato giudicato regolare con separato provvedimento mentre le perizie in atti hanno chiarito come a mia moglie siano stati sottratti punteggi nei titoli e nella prova pratica di cui invece aveva diritto”. Lo scrive Demetrio Naccari Carlizzi, ex assessore regionale ed ex sindaco facente funzioni di Reggio Calabria, nonch cognato dell’attuale sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomat in merito alla condanna a 3 anni di reclusione e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici decisa dal Tribunale di Reggio Calabria nell’ambito del processo per le presunte irregolarit nel concorso per l’assegnazione del posto di dirigente medico presso il reparto di dermatologia degli Ospedali Riuniti.
“Il mio stupore per questa sentenza inaspettata condiviso dai miei avvocati con i quali aspettiamo con estremo interesse di leggere le motivazioni. Rimane il rammarico perch non stata fatta in questa fase chiarezza completa della quale noi sentiamo il bisogno e per la quale, al fine di evitare la prescrizione, abbiamo rinunciato a rinnovare i testi nelle tre occasioni in cui i giudici sono cambiati e a convocare ben 9 testimoni gi ammessi al dibattimento. D’altra parte mi conforta che l’ambiente sanitario che conosce le vicende del concorso sappia bene che mai mi sono interessato di alcun sorteggio n di alcuna procedura in conflitto di interessi”.