Si infervorano tutti (o quasi) i giornali sulla notizia della condanna in primo grado di Massimo Ripepi, denunciato per diffamazione e chiamato a risarcire appena 600 Euro di ammenda.
La notizia del secolo. O almeno così pensavano tutti quelli che aspettavano il primo “inciampo” del Consigliere comunale Massimo Ripepi: eppure, a quanto pare, il fatto non è grave quanto vogliono farlo credere.
Ma ripartiamo dalle basi: premesso che un uomo è ritenuto innocente fino al terzo grado di giudizio; premesso che sbandierare ai quattro venti un fatto giudiziario senza tener minimamente conto dei tempi delle istituzioni preposte è da ritenersi un fatto di profonda pochezza; premesso che farlo in vista di una campagna elettorale su un soggetto ritenuto politicamente “scomodo” è altresì una strategia di basso livello; allora ecco che Massimo Ripepi, soltanto per aver mantenuto fede ai propri ideali politici e sociali che lo hanno messo contro le ideologie di destra e di sinistra, è stato bersagliato da una serie di attacchi mediatici soltanto perché “diverso dagli altri”.
Soprattutto se si considera che, il processo che Ripepi sta affrontando in questo momento è stato proprio lui ad impugnarlo perché ritenuto inopportuno, lo ha spiegato durante la diretta Facebook di ieri sera: “Quando c’è stato il decreto di condanna 6 anni fa, avrei potuto pagare l’ammenda di 500 euro e lasciare che la cosa passasse nel dimenticatoio. Invece l’ho impugnata perché ritengo di essere nel giusto. Ho fiducia nella magistratura, ma sono convinto di non avere sbagliato.”
L’attacco di Ripepi agli speculatori mediatici e il riconoscimento verso Stefano Bandecchi
“Voglio dire a tutti i topi di fogna che stanno uscendo perché non vedono l’ora di vedere che sbaglio per distruggermi e fermarmi: sappiate che io non mi fermo! E vinceremo con Rivoluzione Rheggio 743 a.C! Vinceremo con Alternativa Popolare!” – ha attaccato il Consigliere Massimo Ripepi assestando un colpo a tutti coloro che stanno tessendo ricami sul caso giudiziario ancora in definizione.
“Voglio ringraziare di cuore Stefano Bandecchi: al Teatro Cilea aveva promesso che avrebbe difeso me e Rheggio dagli attacchi ingiusti e così ha fatto.” – ha sottolineato Ripepi in riferimento al video pubblicato sui social nella serata di ieri dal leader nazionale di Alternativa Popolare, il quale ha preso le difese del Coordinatore Regionale della Calabria alludendo al fatto che, proprio ora che Ripepi è sotto le ali di AP, hanno deciso di sferrare l’attacco: “Molta strizza!” – così ha giustificato il segretario l’accanimento dei notiziari locali.
“Sono sempre stato un garantista e per la legge italiana sono innocente fino al terzo grado di giudizio: chi dice il contrario bruci la Costituzione!” – ha concluso Massimo Ripepi – “Sono contento perché finalmente con Stefano ho incontrato la persona giusta e un uomo vero: un guerriero molto più forte di me! Per questo sarò al suo fianco e non mi intimorirò: credo nelle istituzioni e andremo avanti per il bene di Rheggio e dell’Italia!”
Sara Mancini