Nella mattinata del 7 settembre, il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli twittava cos: ?Alitalia a breve dovrebbe ripristinare i collegamenti tra Reggio Calabria, Roma e Milano. La Calabria e tutto il Sud cos si avvicinano al resto del Paese. Ô un bel segnale cu ne seguiranno a breve tanti altri?. Il Partito Repubblicano reggino, se la notizia fosse vera, non pu che apprezzare il lavoro che il Ministro sta compiendo per potenziare l?aeroporto dello stretto. Tuttavia tali migliorie, sempre se fossero reali, gioverebbero allo scalo solo nel breve termine, mentre nel lungo termine la manovra risulterebbe inutile e dannatamente insensata.
Ô importante vedere che finalmente un Ministro delle infrastrutture si mobiliti per l?aeroporto, ma evidente Toninelli non conosce a fondo la situazione dello scalo. Anche l?ex ministro Lupi si era interessato, ma su richiesta dell?On. Francesco Nucara, gi deputato del PRI, durante una tavola rotonda con anche l?ex presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, l?unico fino ad oggi ad aver dimostrato di aver a cuore lo scalo reggino, e Vito Riggio presidente ENAC.
Come i repubblicani da anni predicano agli amministratori locali, serve con urgenza un piano industriale e strategico per l?aeroporto, questa l?unica soluzione per salvare lo scalo. Ripristinare dei voli con una cascata di fondi pubblici, senza sapere che l?aeroporto, nonostante sia al centro della citt (cosa insolita per tali infrastrutture) isolato e irraggiungibile da molti, non a nostro avviso la via percorribile. La strada da imboccare un?altra. Per avere un aeroporto funzionante sono necessari gli accessi stradali, linee ferroviarie attive e, nel nostro caso, anche linee marittime. Come pu, ad esempio, un cittadino di Gioia Tauro, di Locri, di Siderno, e pi in generale della citt metropolitana di Reggio Calabria, giungere al Tito Minniti se non c? un treno che gli offra questo servizio, o che glielo offra in orari inadeguati? Solo creando un incastro tra la struttura aeroportuale e i nodi intermodali del territorio si avr un?infrastruttura che sia calamita attrattiva di passeggeri, in grado di soddisfare la domanda di un bacino d?utenza individuabile con l?intera Area Metropolitana dello Stretto. Il problema non aumentare i voli ma attirare i passeggeri in modo tale che l?infrastruttura possa risultare produttiva, funzionale e competitiva e, soprattutto, gestita secondo logiche di mercato. Questo deve essere l?impegno che Toninelli deve assumere e che i repubblicani auspicano. Sperperare denaro pubblico per inserire dei voli, gi eliminati dalle diverse compagnie in quanto risultati non convenienti, con il rischio di farli partire nuovamente senza passeggeri, una follia.
Non possiamo non ricordare al Ministro che il Tito Minniti l?aeroporto di due citt , Reggio e Messina. Per non dimenticarlo la dicitura ?Aeroporto dello Stretto? stata scritta in caratteri cubitali proprio all?entrata dello stesso. Ma questo rimprovero non pu che andare la Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomat , e all?allora Sindaco di Messina, Renato Accorinti che, a quanto risulta, oltre a quell?accordo brucia risorse dei pulmini, non sono mai andati a Bruxelles con la volont di creare una sinergia positiva per l?aeroporto dello stretto! I repubblicani auspicano che il nuovo Sindaco di Messina Cateno De Luca possa agire in tal senso.
Cos come non possiamo disapprovare l?operato di Seby Romeo che giusto un anno fa, ad un convegno organizzato dal Partito Repubblicano sul lungomare di Reggio, ha accettato le critiche ed ammesso che a breve si sarebbero mobilitati per creare il piano industriale. Ma il vento continuo che caratterizza lo Stretto ha portato via anche le sue parole.
Ô evidente che sono proprio i nostri amministratori regionali, e i stracriticati commissari, a non voler vedere decollare l?aeroporto. Il solo affidamento della gestione alla Sacal un forte sintomo di malattia terminale. Se dentro il Tito Minniti vengono usati i nastrini separatori con la scritta ?aeroporto di Lamezia Terme?, non pu non venirci il dubbio che alla Sacal non importi niente del nostro scalo (e il socio privato lo ha dichiarato espressamente affermando che gli scali di Reggio e Crotone sarebbero inutili ed insostenibili!). Per poter funzionare l?aeroporto deve essere gestito in sinergia con la regione Sicilia, cos come stato fatto per il porto di Gioa Tauro (unione ora discussa dallo stesso Toninelli), con dirigenti sia siciliani che calabresi in modo da creare interesse da entrambe le parti, e non come fatto con Sogas dove la regione Sicilia non era rappresentata neanche con un facchino.
In attesa di ulteriori sviluppi, il Partito Repubblicano si impegner ad illustrare quanto detto al ministro Toninelli con l?occasione di invitarlo a visionare personalmente lo scalo.
DEMETRIO GIORDANO
Partito Repubblicano Italiano
Segretario sezione ?R.Sardiello? ? Reggio Calabria