Dopo la bufera di Fake News arrivate dalla pagina Facebook del “giornalista” (autoproclamatosi tale, ma non iscritto all’Albo!), Francesco Cucinotta, torna in diretta il Consigliere Ripepi, di nuovo sotto il suo ombrellone rosso, posato nell’incriminata spiaggia di Catona.
Ma quando il colore politico (non quello dell’ombrellone!) diventa un’occasione per sollevare polemiche, ecco che Ripepi, colpevole soltanto di essere all’opposizione della Giunta Falcomatà, si è dovuto pure giustificare di condividere la stessa spiaggia con alcuni gazebo che il Consigliere, ha ribadito nuovamente in diretta non essere i propri.
Ripepi ha poi confermato che muoverà denuncia contro le accuse false del presunto giornalista: ad aggiungersi infatti in uno degli ultimi post di Cucinotta, è arrivata la fake-news secondo cui il consigliere d’opposizione avrebbe avuto dei diverbi con alcuni bagnanti e che, per questo, sarebbero state allertate anche le forze dell’ordine.
Lo scenario che prospetta Massimo Ripepi in diretta è tutt’altro, e racconta di un normalissimo Ferragosto passato in spiaggia con la propria famiglia e i propri amici… sotto a dei normalissimi ombrelloni.
“Se fossero venuti i Carabinieri – ha spiegato Ripepi – la prima cosa da togliere sarebbero stati i numerosissimi gazebo fissi e piantati nel terreno, disseminati per tutta la spiaggia. Quindi ha accusato implicitamente anche le Forze dell’Ordine di non essere intervenuti per evitare di sfratttare qualche ‘amico loro’! Questa cosa è gravissima!”.
“In passato ha già scritto contro il mio orientamento politico, eppure con Cucinotta ci siamo anche presi un caffè insieme” – ha spiegato il Consigliere – “Mi dispiace che con questo episodio, non abbia voluto accertarsi prima di come stessero realmente le cose. Avrebbe potuto chiamarmi e verificare le fonti.”
Un accanimento, quello di Cucinotta, che ci ha strappato un sorriso e, con una spiccata dose di ilarità (per non dire ridicolezza) lo ringraziamo del fatto che ci ha resi edotti che quando tramonta il sole allora gli ombrelloni, e anche i gazebo, si smontano.
SARA MANCINI
